[ 28 novembre ]
«Non sono moderato, anzi più ascolto discorsi moderati, e più mi viene voglia di essere «immoderato», rivoluzionario e – ma sì! «abbondandis in abbondandum» – estremista».
La retorica non è andata al macero come invece è accaduto per la lingua italiana, ormai ridotta a uno straccetto, incapace di coprire anche le vergogne delle parole senza senso che circolano liberamente come bombe a orologeria. Dopo la Messa della retorica stucchevole e sempre uguale, si sprecano le litanie contro l’Isis e per pungolare … - indovinate un po’? – dei Musulmani «moderati» che «devono intervenire» e/o «alzare la voce anche loro». Nessuno però spiega quale misura sia il «moderatismo», se solida o liquida o gasosa.
Prendiamo l’Italia: Berlusconi si definiva e ancora rantola di essere lui e i suoi conniventi «noi, i moderati». I fascisti a cominciare da Fini per finire alla Meloni, passando per Alemanno, La Russa e Gasparri – noti moderati d’antan! – e tutti i fascisti di complemento si definiscono «moderati» o «destra moderata». I leghisti da Bossi in giù, via Maroni e Salvini e Borghezio con parco buoi asseverato, si chiamano «moderati» e si alleano con i moderati predetti per cui se facciamo la somma: moderati + moderati + moderati dovrebbe dare moderatissimi o supermoderati o ipermoderati da infarto.
Renzi e la Boschi, la coppia più moderata del mondo, festeggiano e ballano al suono del «moderatismo» fino al punto di uccidere il residuo di sinistra sopravvissuto per rincorrere i moderati, riuscendo a dismettere la maschera e mostrarsi per quello che erano, sono e saranno: parolai senza senso, bugiardi specialisti, smoderati bulimici di potere.
Anche i conduttori tv di qualsiasi ubbidienza sono tutti «moderati» e fanno gare di gargarismi con il principio non negoziabile del moderatismo che oggi fa tanto share. Anche Barbara D’Urso, mi dicono, è una campionessa di moderatismo da fare invidia alla Santanché che trasuda moderazione da manuale. Il partito unico nazional-renziano è nato e si chiama «PR – Partito Renziano» ovvero pernacchia. Che volete più dalla vita! Un amaro lucano? Prego, accomodatevi!
Non sono moderato, anzi più ascolto discorsi moderati, e più mi viene voglia di essere «immoderato», rivoluzionario e – ma sì! «abbondandis in abbondandum» – estremista. Lo sanno anche i bambini neonati che l’Isis è un frutto, ancora acerbo, delle minghiate che ha fatto l’Occidente, il quale una settimana prima dei fatti di Francia, ha bombardato Siria e Iraq e confini con la Turchia causando migliaia di morti innocenti tra cui bambini, studenti, donne, vecchi … persone a caso perché le bombe non ragionano, ma hanno un solo motto: «’Ndo cojo, cojo!».
Mentre in Francia morivano le generazioni future trucidate da macellai ignoranti e senza scrupoli, il Renzi nostrano era a ossequiare l’emiro arabo e firmare contratti di vendita di armi ed elicotteri da guerra che poi l’emiro e le sue mogli rivendono all’Isis. Non l’anno scorso, ma solo l’altro ieri.
Il signor Hollande dice che la Francia e in guerra e quindi occorre sospendere al Costituzione; Renzi non è in guerra, ma ha sospeso la Costituzione e ha fatto una legge elettorale per garantirsi il governo a vita, illudendosi che avrebbe avuto sempre oltre il 40%. Poareto lu! Ora che il M5S gli morde il sedere, vuole correre ai ripari e impedire democraticamente che un partito «populista» – dice lui!!!, come se sapesse cosa significhi!!! – sia eletto democraticamente. Cambia la legge già cambiata e votata.
L’accusa che si fa all’Isis è che «attaccano il nostro modo di vivere», cioè la democrazia e lo stile di libertà. Sospendere la Costituzione e varare una legge elettorale immonda per manomettere la democrazia non è estremismo di stampo fondamentalista, lo stesso dell’Isis? Andare a fare guerra in Siria e in Iraq, senza alcuna legittimazione, senza mai bombardare i pozzi di petrolio, ma colpendo solo le abitazioni civili non è atto di terrorismo e di barbarie?
Che differenza c’è tra quello che fa l’Isis e quello che fa la Francia con l’appoggio dell’Italia e ora anche della Mogherini, ma ognuno per conto proprio per non dare nell’occhio e non come Europa? Che cos’è se non genocidio premeditato e assassini preventivati e programmati d’innocenti, colpevoli di essere due volte maledetti?
No, non sono moderato e spero che gli Eurofighter italiani venduti agli Emirati scoppino sotto il sedere a Renzi a «so pare, so mare, sa zia e sorate e fratete», al parlamento e al sempre giulivo e ossequiente Mattarella-va-tutto-bene-madamo-Président-de-la-Repubblique-des-bananes.
Se potete guardatevi questo video che manda il mio amico Paolo Orsolino e provate riflettere a tutto tondo prima di dire qualcosa:https://www.facebook.com/ilpizzopazzo/videos/1241218909237741/ È in spagnolo, ma è anche sottolineato; è anche un po’ veloce, ma vale la pena, anzi Il vaut également la peine de. It’s worth it. Pero vale la pena. Es lohnt sich. Vale a pena.
* Fonte: Micromega
«Non sono moderato, anzi più ascolto discorsi moderati, e più mi viene voglia di essere «immoderato», rivoluzionario e – ma sì! «abbondandis in abbondandum» – estremista».
La retorica non è andata al macero come invece è accaduto per la lingua italiana, ormai ridotta a uno straccetto, incapace di coprire anche le vergogne delle parole senza senso che circolano liberamente come bombe a orologeria. Dopo la Messa della retorica stucchevole e sempre uguale, si sprecano le litanie contro l’Isis e per pungolare … - indovinate un po’? – dei Musulmani «moderati» che «devono intervenire» e/o «alzare la voce anche loro». Nessuno però spiega quale misura sia il «moderatismo», se solida o liquida o gasosa.
Prendiamo l’Italia: Berlusconi si definiva e ancora rantola di essere lui e i suoi conniventi «noi, i moderati». I fascisti a cominciare da Fini per finire alla Meloni, passando per Alemanno, La Russa e Gasparri – noti moderati d’antan! – e tutti i fascisti di complemento si definiscono «moderati» o «destra moderata». I leghisti da Bossi in giù, via Maroni e Salvini e Borghezio con parco buoi asseverato, si chiamano «moderati» e si alleano con i moderati predetti per cui se facciamo la somma: moderati + moderati + moderati dovrebbe dare moderatissimi o supermoderati o ipermoderati da infarto.
Renzi e la Boschi, la coppia più moderata del mondo, festeggiano e ballano al suono del «moderatismo» fino al punto di uccidere il residuo di sinistra sopravvissuto per rincorrere i moderati, riuscendo a dismettere la maschera e mostrarsi per quello che erano, sono e saranno: parolai senza senso, bugiardi specialisti, smoderati bulimici di potere.
Anche i conduttori tv di qualsiasi ubbidienza sono tutti «moderati» e fanno gare di gargarismi con il principio non negoziabile del moderatismo che oggi fa tanto share. Anche Barbara D’Urso, mi dicono, è una campionessa di moderatismo da fare invidia alla Santanché che trasuda moderazione da manuale. Il partito unico nazional-renziano è nato e si chiama «PR – Partito Renziano» ovvero pernacchia. Che volete più dalla vita! Un amaro lucano? Prego, accomodatevi!
Non sono moderato, anzi più ascolto discorsi moderati, e più mi viene voglia di essere «immoderato», rivoluzionario e – ma sì! «abbondandis in abbondandum» – estremista. Lo sanno anche i bambini neonati che l’Isis è un frutto, ancora acerbo, delle minghiate che ha fatto l’Occidente, il quale una settimana prima dei fatti di Francia, ha bombardato Siria e Iraq e confini con la Turchia causando migliaia di morti innocenti tra cui bambini, studenti, donne, vecchi … persone a caso perché le bombe non ragionano, ma hanno un solo motto: «’Ndo cojo, cojo!».
Mentre in Francia morivano le generazioni future trucidate da macellai ignoranti e senza scrupoli, il Renzi nostrano era a ossequiare l’emiro arabo e firmare contratti di vendita di armi ed elicotteri da guerra che poi l’emiro e le sue mogli rivendono all’Isis. Non l’anno scorso, ma solo l’altro ieri.
Il signor Hollande dice che la Francia e in guerra e quindi occorre sospendere al Costituzione; Renzi non è in guerra, ma ha sospeso la Costituzione e ha fatto una legge elettorale per garantirsi il governo a vita, illudendosi che avrebbe avuto sempre oltre il 40%. Poareto lu! Ora che il M5S gli morde il sedere, vuole correre ai ripari e impedire democraticamente che un partito «populista» – dice lui!!!, come se sapesse cosa significhi!!! – sia eletto democraticamente. Cambia la legge già cambiata e votata.
L’accusa che si fa all’Isis è che «attaccano il nostro modo di vivere», cioè la democrazia e lo stile di libertà. Sospendere la Costituzione e varare una legge elettorale immonda per manomettere la democrazia non è estremismo di stampo fondamentalista, lo stesso dell’Isis? Andare a fare guerra in Siria e in Iraq, senza alcuna legittimazione, senza mai bombardare i pozzi di petrolio, ma colpendo solo le abitazioni civili non è atto di terrorismo e di barbarie?
Che differenza c’è tra quello che fa l’Isis e quello che fa la Francia con l’appoggio dell’Italia e ora anche della Mogherini, ma ognuno per conto proprio per non dare nell’occhio e non come Europa? Che cos’è se non genocidio premeditato e assassini preventivati e programmati d’innocenti, colpevoli di essere due volte maledetti?
No, non sono moderato e spero che gli Eurofighter italiani venduti agli Emirati scoppino sotto il sedere a Renzi a «so pare, so mare, sa zia e sorate e fratete», al parlamento e al sempre giulivo e ossequiente Mattarella-va-tutto-bene-madamo-Président-de-la-Repubblique-des-bananes.
Se potete guardatevi questo video che manda il mio amico Paolo Orsolino e provate riflettere a tutto tondo prima di dire qualcosa:https://www.facebook.com/ilpizzopazzo/videos/1241218909237741/ È in spagnolo, ma è anche sottolineato; è anche un po’ veloce, ma vale la pena, anzi Il vaut également la peine de. It’s worth it. Pero vale la pena. Es lohnt sich. Vale a pena.
* Fonte: Micromega
1 commento:
Dove trovo lo Statuto e la Carta dei Valori?
Grazie.
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