[ 7 novembre ]
"Il referendum in Gran Bretagna sulla permanenza in Europa avrà delleconseguenze deflagranti sulla futura evoluzione dell'assetto istituzionale europeo. Qualunque risultato esca dalle urne sarà l'inizio di un cambiamento epocale.
Le proposte di maggior autonomia che il governo inglese vorrebbe garantite da Bruxelles - in modo da potersi schierare apertamente per il "sì" al referendum - saranno il cavallo di troia per creare una Europa a geometrie variabili. La richiesta di Cameron (alla quale la Merkel non ha detto di no) prevede una "super-Europa" chiusa nel fortino dell'euro e delle politiche di bilancio basate sull'austerità e una "semi-Europa", dove ciascun Stato conservi le proprie monete nazionali ma mantenga i vantaggi della partecipazione al mercato unico.
L'obiettivo di Cameron è quello di allargare la forbice fra chi ha la moneta unica e chi conserva una moneta nazionale. Ecco le richieste che farà pervenire a Bruxelles:
Cosa succederà invece ai Paesi che hanno adottato la moneta unica? Per loro il destino potrebbe essere ancora più amaro di quello attuale. Guardando alle proposte sul tavolo e in discussione oggi a Bruxelles (ma soprattutto a Berlino), Italia, Francia, Spagna e Grecia verranno ancora di più strangolati nella morsa della moneta unica: ci sarà un bilancio separato per l'Eurozona e infine un un super ministro delle finanze con pieni poteri, che priverà gli Stati Membri dell'ultimo briciolo di sovranità ancora non svenduto ai tecnocrati europei. Questo processo ridurrà gli Stati dell'eurozona a colonie di un sistema antidemocratico e germano-centrico ancora più invadente dell'attuale.
Di fronte a questi scenari, la Commissione europea pensa non succederà niente e,nelle sue previsioni economiche, non considera l'impatto che potrebbe avere una Brexit. Se il MoVimento 5 Stelle fosse al governo, invece, l'Italia non arriverebbe impreparata: predisponiamo un piano B per metterci in salvo. Prima si fa e meglio è: smantelliamo l'Eurozona e usciamo dall'euro immediatamente per far ripartire non solo l'Italia, ma anche l'Europa intera."
"Il referendum in Gran Bretagna sulla permanenza in Europa avrà delleconseguenze deflagranti sulla futura evoluzione dell'assetto istituzionale europeo. Qualunque risultato esca dalle urne sarà l'inizio di un cambiamento epocale.
Le proposte di maggior autonomia che il governo inglese vorrebbe garantite da Bruxelles - in modo da potersi schierare apertamente per il "sì" al referendum - saranno il cavallo di troia per creare una Europa a geometrie variabili. La richiesta di Cameron (alla quale la Merkel non ha detto di no) prevede una "super-Europa" chiusa nel fortino dell'euro e delle politiche di bilancio basate sull'austerità e una "semi-Europa", dove ciascun Stato conservi le proprie monete nazionali ma mantenga i vantaggi della partecipazione al mercato unico.
L'obiettivo di Cameron è quello di allargare la forbice fra chi ha la moneta unica e chi conserva una moneta nazionale. Ecco le richieste che farà pervenire a Bruxelles:
1) una garanzia in bianco di "non discriminazione" ai danni dei Paesi che non adottano la moneta unica.Gli ultimi due punti sono molto importanti per l'impatto che avranno sul futuro dell'integrazione europea perché potrebbero spingere anche altri Paesi fuori dall'euro a richiedere il medesimo trattamento. I governi in Svezia, Polonia, Danimarca, per fare qualche esempio, seguiranno l'esempio inglese e chiederanno più autonomia da Bruxelles soprattutto in campo economico e fiscale, proprio per evitare di essere spazzati via alle elezioni dall'astio popolare nei confronti di questa Europa tecnocratica. Per questi Paesi verranno a cadere, più o meno esplicitamente, due dei tre pilastri su cui si è finora basata l'Unione Europea: il libero movimento delle persone e il libero movimento dei capitali.
2) la garanzia che i Paesi fuori dall'Eurozona non vengano coinvolti e non debbano sobbarcarsi il peso dei salvataggi e dei fallimenti dei Paesi euro
3) il diritto di avere una clausola di "opt-out" (esenzione) per tutte quelle politiche europee adottate nel primario interesse di maggior integrazione dei Paesi dell'Eurozona.
4) un riconoscimento ufficiale nei Trattati che l'Unione Europea diventi un'Unione "plurivalutaria", nel senso che i Paesi aderenti possano adottare valute diverse. Questo comporterebbe una modifica dei Trattati europei che oggi sanciscono l'euro come l'unica moneta europea.
Cosa succederà invece ai Paesi che hanno adottato la moneta unica? Per loro il destino potrebbe essere ancora più amaro di quello attuale. Guardando alle proposte sul tavolo e in discussione oggi a Bruxelles (ma soprattutto a Berlino), Italia, Francia, Spagna e Grecia verranno ancora di più strangolati nella morsa della moneta unica: ci sarà un bilancio separato per l'Eurozona e infine un un super ministro delle finanze con pieni poteri, che priverà gli Stati Membri dell'ultimo briciolo di sovranità ancora non svenduto ai tecnocrati europei. Questo processo ridurrà gli Stati dell'eurozona a colonie di un sistema antidemocratico e germano-centrico ancora più invadente dell'attuale.
Di fronte a questi scenari, la Commissione europea pensa non succederà niente e,nelle sue previsioni economiche, non considera l'impatto che potrebbe avere una Brexit. Se il MoVimento 5 Stelle fosse al governo, invece, l'Italia non arriverebbe impreparata: predisponiamo un piano B per metterci in salvo. Prima si fa e meglio è: smantelliamo l'Eurozona e usciamo dall'euro immediatamente per far ripartire non solo l'Italia, ma anche l'Europa intera."
* Fonte: Beppe Grillo
7 commenti:
Ma allora quel noto pechinese umano che andava abbaiando che Grillo è un gatekeeper e che il referendum contro l'euro lo fa solo per depotenziare il dissenso a favore dei poteri forti di cui è servo...insomma quell'intellettualino peso mosca alla luce di questo bel post di Grillo si rivela nient'altro che un grandissimo cazzaro.
Ma è più cazzaro lui o quelli che insistono a andargli dietro?
E quello sedootto e abbandonato, poveretto, che lo ama appassionamente?
Ecco perché siamo perdenti.
si fa presto oggi a dire uscire dall'euro.
se non è una battuta (il piano B...eppe) meglio tardi che mai.
francesco
E' il caso di parafrasare l'intestazione dantesca sul portale dell'Inferno: "Lasciate ogni speranza o voi che siete entrati"
Sì dai, votatemi.... che poi con calma vi spiego cos'è il piano B. Che è una fuffa al 100% garantita al limone. Tipica uscita pubblicitaria dettata dal l'ambiguità di Beppe e pentastellati.
@Vincenzo
Può essere ma certamente il M5S fa paura tanto che alcuni propongono un cartello di PD e Fi per le elezioni di Roma.
Questo sarebbe uno sputtanamente difficilmente giustificabile e sarebbe già un risultato.
Forse i grillini sono una fase di passaggio che però è necessaria e inevitabile.
Per di più, le alternative quali sarebbero? L'astensione? Il partitino dello zero virgola?
Può essere che a Roma si arrivi ad un derby 5stelle contro tutti gli altri. Un primo elemento: noto che sono molti fanno fatica a capire quale la trappola sta nel paragonare la politica al calcio. Che i 5stelle ne usciranno vittoriosi dalle comunali romane è probabile, per fortuna. Che quelle sono elezioni amministrative (non si esce dall'euro prendendo il sindaco di Roma) è, invece, sicuro.
A livello nazionale per i 5stelle si riproporrà il terreno minato trovato sulla sua strada da Tsipras (ammesso che vincano i 5stelle alle elezioni nazionali). Anche quest'ultimo ha vinto le (penultime) elezioni dicendo che avrebbe ridiscusso il funzionamento dell'Europa. Ma, c'è un dettaglio che è la vera sostanza; non aveva spiegato affatto il "come".
Sentire l'intervista di Di Maio sul "come" il 5stelle vuole uscire dall'euro è, sinceramente, deprimente. Il "come" diventa la brutta copia, già sperimentata e fallita, del teorema di Tsipras.
A livello personale (quindi caro/i anonimi) io preferisco il partito dello zero virgola; a patto che sia uno zero virgola di coerenza. Ciò che viene detto, deve essere chiaro e realizzato così come siamo d'accordo. Il famoso "come" è, a questo punto, essenziale in quanto non dettaglio, ma sostanza.
Altrimenti si scivola nella fede calcistica. Con questo non voglio dire che tutto sia negativo. Ma al contrario suggerisco di stare attenti a non fare come quelli che pensavano di tifare Leonida, mentre si sono trovati (più o meno incoscientemente) a tifare per Efialte.
Vincenzo
La gente non vuole uscire dall'euro, è un argomento perdente dal punto di vista elettorale.
Questo vuol dire che una uscita unilaterale non potrai mai metterla in atto. Anche io sono contro l'euro ma se vuoi ottenere uno scopo spesso è strategicamente necessario non dichiararlo esplicitamente.
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