4 marzo.
NON E' VERACEMENTE UNO, MA VERACEMENTE DUE.
Patetica ma istruttiva la schermaglia in corso su Twitter tra Alberto Bagnai e Giorgio Cremaschi. Il Bagnai, vittima di una irrefrenabile coazione a ripetere, ha pensato bene di farci sopra uno dei suoi post al fulmicotone.
Invece di tendere la mano ad un dirigente sindacale di spicco come Cremaschi —che dopo tanti tentennamenti ha comunque deciso di fare il passo decisivo per condannare la moneta unica— il Nostro che ti fa? Ma è chiaro! lo copre di insulti.
L'antifona è la solita.
Al Nostro gli si rigonfia l'Io, il petto gli si squarcia e scappa fuori il solito mostriciattolo megalomane che inizia a spiattellare la noiosa (e falsa) antifona che se in Italia l'euro ha iniziato ad essere messo sotto accusa il merito è suo e solo suo.
Quando noi organizzammo nell'ottobre 2011 il riuscito convegno «Fuori dal debito. Fuori dall'euro» Alberto Bagnai fu uno dei relatori. Non erano molti al tempo gli economisti disposti a partecipare ad un incontro promosso da "sovversivi di sinistra" che mai avevano sostenuto l'Unione europea e l''euro. Bagnai, al tempo era poco più che un perfetto sconosciuto, se non per lo scambio polemico dell'agosto 2011 con Rossana Rossanda che a noi di sollevazione non sfuggii. Ci consenta dunque, il Nostro, di prenderci una parte del merito, se non della crescente influenza delle posizioni no-euro, del suo personale successo, per ottenere il quale un prezzo da pagare era appunto quello di voltarci le spalle, a noi "residuali sovversivi di sinistra", o "marxisti dell'Illinois".
Invece di dare a Cesare quel che è di Cesare il Bagnai, ben al contrario, insiste ad accreditare la tesi che tutti, a sinistra, siano stati e siano euristi. Grideremo finché avremo fiato che questa è una meschina bugia. Perché Lui continua a raccontarla sapendo di mentire? Perché deve sminuire anzitutto chi gli sta vicino per poter giganteggiare. Mettere tutte le sinistre nello stesso sacco, far credere che alla fine i marxisti son tutti per l'euro, gli è poi necessario per giustificare i suoi compulsivi conati anticomunisti. Gli deve venire dall'inconscio se un giorno sì e l'altro pure getta merda sui... "marxisti dell'Illinois", mentre quando si trova a tu per tu col piddino Fassina, invece di incenerirlo, gli pulisce le scarpe servilmente.
Ma torniamo alla polemica di cui sopra. Il Bagnai ad un certo punto afferma che Cremaschi sosterrebbe la lista Tsipras. E' falso! Cremaschi, esponente di ROSS@, non fa infatti parte di chi appoggia il carrozzone elettorale per Tsipras. Un altro passo falso del Bagnai, che invece ti aprir bocca per darle fiato, potrebbe prima informarsi sulle dinamiche a sinistra.
Per dirla con Wittgenstein "su ciò di cui non si può parlare si deve tacere".
Ciò detto, e cogliendo l'occasione per esprimere la nostra vicinanza a Cremaschi per la vergognosa aggressione subita a Milano da parte di alcuni energumeni camussiani, non possiamo non segnalare quanto sia contraddittoria e quindi debole la sua posizione: che futuro può avere una formazione come ROSS@ che sulla decisiva questione dell'euro c'ha almeno quattro posizioni? Pensare che il richiamo identitario ad una pur grande tradizione sia sufficiente a non far fallire "la ditta" è una masochistica illusione.
NON E' VERACEMENTE UNO, MA VERACEMENTE DUE.
Patetica ma istruttiva la schermaglia in corso su Twitter tra Alberto Bagnai e Giorgio Cremaschi. Il Bagnai, vittima di una irrefrenabile coazione a ripetere, ha pensato bene di farci sopra uno dei suoi post al fulmicotone.
Invece di tendere la mano ad un dirigente sindacale di spicco come Cremaschi —che dopo tanti tentennamenti ha comunque deciso di fare il passo decisivo per condannare la moneta unica— il Nostro che ti fa? Ma è chiaro! lo copre di insulti.
L'antifona è la solita.
Al Nostro gli si rigonfia l'Io, il petto gli si squarcia e scappa fuori il solito mostriciattolo megalomane che inizia a spiattellare la noiosa (e falsa) antifona che se in Italia l'euro ha iniziato ad essere messo sotto accusa il merito è suo e solo suo.
Quando noi organizzammo nell'ottobre 2011 il riuscito convegno «Fuori dal debito. Fuori dall'euro» Alberto Bagnai fu uno dei relatori. Non erano molti al tempo gli economisti disposti a partecipare ad un incontro promosso da "sovversivi di sinistra" che mai avevano sostenuto l'Unione europea e l''euro. Bagnai, al tempo era poco più che un perfetto sconosciuto, se non per lo scambio polemico dell'agosto 2011 con Rossana Rossanda che a noi di sollevazione non sfuggii. Ci consenta dunque, il Nostro, di prenderci una parte del merito, se non della crescente influenza delle posizioni no-euro, del suo personale successo, per ottenere il quale un prezzo da pagare era appunto quello di voltarci le spalle, a noi "residuali sovversivi di sinistra", o "marxisti dell'Illinois".
Invece di dare a Cesare quel che è di Cesare il Bagnai, ben al contrario, insiste ad accreditare la tesi che tutti, a sinistra, siano stati e siano euristi. Grideremo finché avremo fiato che questa è una meschina bugia. Perché Lui continua a raccontarla sapendo di mentire? Perché deve sminuire anzitutto chi gli sta vicino per poter giganteggiare. Mettere tutte le sinistre nello stesso sacco, far credere che alla fine i marxisti son tutti per l'euro, gli è poi necessario per giustificare i suoi compulsivi conati anticomunisti. Gli deve venire dall'inconscio se un giorno sì e l'altro pure getta merda sui... "marxisti dell'Illinois", mentre quando si trova a tu per tu col piddino Fassina, invece di incenerirlo, gli pulisce le scarpe servilmente.
Ma torniamo alla polemica di cui sopra. Il Bagnai ad un certo punto afferma che Cremaschi sosterrebbe la lista Tsipras. E' falso! Cremaschi, esponente di ROSS@, non fa infatti parte di chi appoggia il carrozzone elettorale per Tsipras. Un altro passo falso del Bagnai, che invece ti aprir bocca per darle fiato, potrebbe prima informarsi sulle dinamiche a sinistra.
Per dirla con Wittgenstein "su ciò di cui non si può parlare si deve tacere".
Ciò detto, e cogliendo l'occasione per esprimere la nostra vicinanza a Cremaschi per la vergognosa aggressione subita a Milano da parte di alcuni energumeni camussiani, non possiamo non segnalare quanto sia contraddittoria e quindi debole la sua posizione: che futuro può avere una formazione come ROSS@ che sulla decisiva questione dell'euro c'ha almeno quattro posizioni? Pensare che il richiamo identitario ad una pur grande tradizione sia sufficiente a non far fallire "la ditta" è una masochistica illusione.
19 commenti:
Per quanto mi riguarda sono dalla parte di Bagnai quando si parla di Sindacalisti si parla di Criminali e mi meraviglio che continuate a difenderli .
Scusate, ma non date troppo peso alle esternazioni del prof. Bagnai?
Che l'Euro sia stato una maledizione per quasi tutti i Paesi dell'Unione si è saputo abbastanza presto e la gente è stata la prima a capirlo.
Del resto basta leggere i giornali di oggi: più di centoundicimila aziende fallite nel 2013; disoccupazione giovanile ad oltre il 42% ....
Che ci sia abbastanza corda nei magazzini per bastare ad impiccarci tutti?
Bagnai ha perfettamente ragione, questi bastardi ora se ne accorgono? o vogliono solo salire sul carro? in entrambi i casi sono inscusabili.
come si fa a dar retta a bagnai che ha come unico scopo vender libri catastrofiti e di euro non capisce nulla.
“tutti i sindacalisti sono criminali"
ecco un bell'esempio di qualunquismo in odore di liberismo... ecco su quali corde fa leva anche il Bagnai quando vomita e sparge la merda che ha dentro... anche contro la parte più sana del vecchio sindacalismo operaio.. quello di Bagnai è un crudele cupio dissolvi della sinistra tutta.. il suo inaccettabile mettere tutti nello stesso sacco... alla fine che resta se a sinistra non si salva niente? Indovinate un po?
Come economista Bagnai ha compiuto un'opera meritoria. Nel suo Il Tramonto dell'Euro egli indica chiaramente tra le soluzioni della crisi del paese non solo l'uscita dall'euro, ma anche il controllo dei movimenti di capitale, l'indicizzazione dei salari, il recupero del ruolo dello stato nell'economia, il controllo governativo sulla banca centrale, ecc... Nei primi tempi questi temi erano ben presenti anche nella sua opera di divulgazione.
Poi qualcosa è cambiato. Nuovi compagni di strada (Savona, Bolkenstein, ecc...) nuove aperture politiche (Lega, Forza Italia e ospitate stabili a TGCOM, Lepenisti e persino ... Fassina). L'accento si è spostato sempre più esclusivamente sulla moneta, condizione necessaria per l'uscita dalla crisi, e sempre meno sugli altri temi, che rappresententano condizioni irrinunciabili per una gestione "da sinistra" dell'uscita.
Deve essere stata la convinzione, da Egli stesso espressa, che a gestire l'uscita sarebbero state le persone sbagliate. E l'ambizione di trovarsi sul loro carro al momento giusto. Un disegno politico di un cinismo senza pari al servizio di un'ambizione ed un ego smisurati.
Se poi le cose andranno come crede il Bagnai, uno strapuntino gli sarà trovato di certo, ma temo che il tempo che chiedeva in trasmissione a Fassina per diventare ministro dell'economia non sarà così galantuomo con lui.
@redazione Non bisogna dare addosso ai fedeli che vengono a vomitare per conto del Guru: anche se disprezza, ha dato mandato ai seguaci affinché monitorino non solo la rete (simpatico quando chiese loro il rendiconto delle librerie che non esponevano il suo "capolavoro"), ma il globo terracqueo tutto, per stangare gli eventuali (pochi) infedeli.
Quando si parla di commentatori Anonimi si parla di Kriminali, per di più umanamente vigliacci e fascioliberisti piddini nella sostanza!
Mi meraviglio che ancora continuate ad accettare i loro "commenti" agli ottimi articoli che pubblicate.
No cara Redazione, la mia esperienza di CGIL è semplicemente allucinante; quindi sono anche contento di vedere che qualcuno come Cremaschi cominci a rendersi conto ma ha ragione il pur pessimo Bagnai, deve chiedere scusa altrimenti di lui non mi fido.
Da me anche i sindacati di base erano ridicoli, forse un pelino meno disonesti ma altrettanto (se non peggio) incapaci degli altri.
Cremaschi era FIOM quindi leggermente diverso dalla CGIL e di FIOM non ho esperienza diretta; resta il fatto che i legami con CGIL c'erano e CGIL era ed è una immondizia.
Tenete presente che il non riconoscere delle colpe che tutti (dico:tutti) i lavoratori conoscono non è una buonissima idea; anzi così facendo offrite il destro ai personaggi discutibili come Bagnai per guadagnare terreno facendone perdere a voi. E dispiace perché sebbene anch'io a volte vi abbia criticato non c'è dubbio che siate in buona fede e che da lungo tempo abbiate previsto il disastro a cui ci avrebbe condotto un'Europa con queste regole.
DEGLI ANONIMI
Come sapete noi filtriamo i commenti.
Possiamo assicurarvi che quelli che non facciamo passare sono meno del'1%, per cui, li si condividano o meno, essi hanno sempre un contenuto di senso e dimostrano che i nostri lettori sono persone attente e a modo.
A che serve bloccare gli anonimi? A oco o niente, visto che è un'operazione semplicissima sulla piattaforma blogspot darsi un qualsisi nickname.
Alla redazione : non ci attacchiamo sugli spilli e parliamo di qualunquismo a vanvera .Se è vero come e' vero che un tempo i Sindacati hanno rappresentato i lavoratori e' indubbio ,come indubbio e' che oggi tutti i Sindacati sono Lobby o meglio definirle associazione a delinquere ,quindi non diciamo sciocchezze e accettiamo le verità se veramente siamo in buona fedee abbiamo intenzione di Cambiare.Per quanto riguarda Bagnai si salva da solo se crede.
La polemica di Bagnai verso Cremaschi, reo di "essere arrivato in ritardo" sulle posizioni antieuro mi è sembrata quanto meno contraddittoria, visto che gli attuali amici del professore, Salvini, Crosetto, LaRussa ecc non è che siano arrivati a queste posizizioni dieci anni fa. E non mi risulta che verso di loro siano stati lanciati simili improperi. Oltretutto costoro, a differenza di Cremaschi, al governo ci sono stati e mi sembra che di responsabilità sulle spalle per questa situazione ne portino parecchia. Certo, si può dare una lettura politica della questione, dicendo che Bagnai, desideroso di ingraziarsi la nuova destra antieurista, spara solo sulla sinistra (e probabilmente c'è anche questo), ma ad una lettura un po' più attenta del suo post si scopre che questa perla:
"Detto per il prossimo che ci prova. Chi ha voluto fare qualcosa di serio ha chiamato o me o Claudio e poi si è regolato di conseguenza."
Capite? Cremaschi ha commesso un delitto di lesa maestà perchè si è degnato di esprimere un'opinione politica SENZA PRIMA CONSULTARLO e farsi spiegare come va il mondo!
E con questo credo che Bagnai esca definitivamente (se mai è entrato) dal novero di coloro i quali occore tenere in qualche considerazione ed entri di diritto nel mondo dell'avanspettacolo.
E bene farebbe questo blog a lasciarlo perdere definitivamente perchè ci rimette in autorevolezza.
Vittorio
Vittorio ha inquadrato perfettamente il nocciolo della questione; il rischio è però che ci ritroviamo questo "Napoleone de Noantri" non nel mondo dell'avanspettacolo (o, meglio, da qualche psicoegonomista), bensì su qualche scranno parlamentare (o più modesto strapuntino del relativo sottobosco)
Caro Vittorio,
su un punto ti sbagli. Bene fa la redazione a rispondere alle provocazioni costanti di Bagnai. Non solo per una ragione tutta politica ma anche per un'altra, che ha, penso, a che fare, con la necessità di SOLLEVAZIONE di farsi largo nel casino di internet.
Vedo ad esempio che gli ultimi due articoli polemici su Bagnai (ottimi entrambi) sono tra i tre articoli più letti della settimana.
Evidentemente sono apprezati dai lettori no?
Cosa voglio dire?
Ma è chiaro! L'ambiente internettaro è fatto così, cose troppo seriose vengono lette da poche persone, interessano piccole nicchie di dotti, mentre i più sono attratti di più da interventi polemici (a dire il vero anche dal becero gossip).
Chi gestisce un blog o un sito questa cosa la sa bene.
I sindacalisti non sono proprio gente di primo pelo e con questa storia dell'euro centrano e come. Li vedi con la facilità con il quale poi vanno ad occupare posti di dirigenza del PD che sono un unica cosa. Insomma per me ha fatto bene, non ci si può rifare una verginità, non senza prendersi due ceffoni dialogici da chi fino ad adesso è stato in trincea e lasciato completamente solo.
Il post è su Cremaschi, che non mi pare occupi posizioni dirigenziali nel PD o in qualche municipalizzata "rossa" etc, ma la si butta in caciara generalizzando con la criminalizzazione della categoria dello spirito "sindacalisti". Ed effettivamente dà da pensare che i più criminalizzati siano proprio i pochi, a sinistra e in ambito sindacale, che abbiano avuto un percorso critico ovvero di ripensamento ovvero che abbiano da sempre (MPL) avversato questa UE/€, mentre si riconosce una verginità politico-ideologica a lacchè voltagabbana che ondeggiano tranquillamente da un giorno all'altro fra posizioni pro e contro UE/€ paventate, queste ultime, come sola arma di ricatto per i propri tornaconti (berlusKa, lega e accoliti)
Il commento che segue è stato da me pubblicato su CDC con il titolo "Bagnai legge CDC, s'incazza, non replica ma cova vendetta"
Nel suo post di ieri, dedicato al nuovo libro di Mario Giordano, Bagnai ha risposto al commento di un lettore in maniera che ho reputato sorprendente. Ho fatto riferimento alla cosa, pur dichiarandomi sostanzialmente d'accordo con la sua posizione, ma lui ha replicato dandomi a bruciapelo del troll.
Il che palesa ancora una volta la sua intolleranza nei confronti di chiunque non gli dia sempre e comunque ragione, su tutta la linea.
Il motivo del suo attacco, in base alla successiva ammissione, starebbe nel mio resoconto, pubblicato tempo fa su CDC, riguardante la presentazione del Manifesto Europeo di Solidarietà, avvenuta a Roma il 23-9-2013.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12365
Il contraddittorio ha origine dal commento linkato qui di seguito
http://goofynomics.blogspot.it/2014/03/non-vale-una-lira.html?showComment=1394562115237#c397109035956184600
e parte un paio di commenti più in basso.
La mia replica definitiva, fino a questo momento, non è stata pubblicata.
In essa si evidenzia quanto le sue accuse siano fuori luogo e basate su un'istinto di competizione che non solo è puerile e finalizzato alla sua personale rassicurazione, ma denotino anche l'elitarismo e soprattutto l'inadeguatezza in primo luogo a livello culturale, ai fini della ricostruzione di un quadro sociale e istituzionale non dominato dallo sfrenato darwinismo del quale egli vorrebbe far credere di essere avversario, ma poi pratica di persona su base quotidiana.
In tutta sincerità a me dispiace che personaggi di quel livello non trovino niente di meglio che beccarsi con i lettori dei loro blog come i polli di Renzo, il che non fa certo bene alla causa di chi si contrappone alla moneta unica, a ciò da cui deriva e a quel che ne segue. Neppure dà una bella immagine del fronte anti-Euro, finendo con il favorire i suoi avversario, che peraltro non ne hanno alcun bisogno data la loro forza preponderante.
Non so però fino a che punto la consapevolezza al riguardo debba indurre a subire simili intemperanze senza replicare nel merito.
Metto nel commento successivo la mia risposta, sperando di no rubare troppo spazio. Chissà che non sia letta da lui e da qualche frequentatore del suo blog.
Ecco il testo della mia risposta
Esatto, sono proprio quello.
Per completezza ho scritto anche questo:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12594 Riguardo all'articolo da te linkato, tali sono le impressioni che ho ricavato personalmente dal convegno. A caldo, passandoci l'intera nottata, le ho riportate pari pari, senza imporre a me stesso, e quindi agli eventuali lettori, alcuna forma di autocensura.
Riguardo alla moneta unica, in quella sede non credo di aver sostenuto posizioni tanto diverse da quelle usuali qui. Anzi, come risulta chiaro da quel testo, avrei voluto di più, in termini di democrazia e soprattutto di sentimento personale, di solidarietà e di partecipazione convinta nei confronti della sofferenza di chi ne è vittima.
Questo non c'è stato. E se alcuni tra i partecipanti hanno dato netta l'impressione di trovarsi lì per questioni di interesse personale, mi spiace tanto ma non si può addossarne la colpa a chi ha tratto tale impressione, dal loro atteggiamento come dal succo dei loro discorsi, e lo ha doverosamente riportato.
Questo non ha proprio nulla a che vedere con le insinuazioni nei tuoi confronti che pretendi di vedere, non so davvero dove.
Preciso di non averne avuto alcuna intenzione, e del resto non ne avrei avuto motivo alcuno. Se poi ritieni comunque di ravvisarne dove ti rassicuro che non ce ne sono, temo che il problema non sia più il mio.
Se quelli erano i tuoi dubbi, sarebbe stato meglio sincerartene a tempo debito. Formulare ora un'accusa al riguardo mi sembra non abbia molto senso.
Semmai starebbe alla maturità di chi ha letto quelle impressioni trarne le dovute conclusioni, invece di lasciarsi andare a ritorsioni differite.
Insomma, dal momento che hai letto quel pezzo, davvero non si capisce per quale motivo a suo tempo non abbia messo in rilievo quanto ritenevi inesatto o fuori luogo. Anche se pubblicato dai Sudicioni della Mancia, forse ritenuti dalle elite una sorta di PIIGS del movimento no-euro?
Poi, che quel sito sia così ininfluente, non so fino a che punto è corretto sostenerlo, Il pezzo da me linkato ha avuto oltre 5.000 accessi, solo nei 3-4 giorni in cui è rimasto nella homepage.
Dunque, invece di puntualizzare ciò che ritenevi meritevole, il che poteva anche dar luogo a una discussione costruttiva per la crescita di molti, hai preferito rimuginare per tutto questo tempo, come la tua risposta mi sembra renda evidente.
Insomma, se i motivi sono davvero questi, mi sembra davvero un po' troppo poco per dare del troll a qualcuno, che oltretutto si è sempre schierato a favore dell'uscita dall'Euro. A costo di farsi fin troppe inimicizie.
Nel caso giudicheranno i frequentatori di questo blog riguardo alla buona fede delle parole contenute nel pezzo che ti ha tanto infastidito.
Rilevo infine che forse in quel sito non saranno così illuminati e colti come in questo o in altri, ma almeno non praticano la censura sui commenti scomodi.
Tipo quello da me inviato qui, a seguito della tua dichiarazione "Abbiamo vinto".
Al riguardo mi è sembrato giusto dire che se davvero di vittoria si tratta, va giustamente celebrata, ma sempre avendo presente che è quella di una battaglia e non della guerra. Ho precisato inoltre che proprio così facendo si rischia di rilassarsi e di conseguenza prestarsi a essere fregati dal nemico.
Ma soprattutto che la medesima classe sociale che ha tratto i vantaggi maggiori dalla moneta unica non ha alcun motivo di rinunciare ad essi e che anzi farà di tutto per trarne di ancora maggiori dall'eventuale ritorno alla sovranità monetaria. Quindi proprio per questo, da parte di chi si impegna allo scopo, occorre fare la massima attenzione per evitare che ciò accada.
Il commento non è passato, ma essendo tu il blogomastro sei libero di non ritenerlo adatto per la pubblicazione.
Però non puoi evitare che si traggano le dovute considerazioni al riguardo.
Cordialmente.
Bagnai è un caso umano, questo ormai mi pare assodato
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