10 agosto. Tutto ebbe inizio con un Appello all'astensione in vista delle elezioni della primavera del 2008, che venne sottoscritto da più di trecento tra intellettuali e lavoratori.
Nell'autunno successivo lo scoppio della grande Crisi sistemica e quindi la svolta con il documento Rompiamo gli indugi.
Molti di quei firmatari daranno poi vita, nel gennaio 2009, all’Associazione Rivoluzione Democratica, sulla base di un Manifesto che segnalava come con il sopraggiungere della Grande Crisi nulla sarebbe più stato come prima, che essa avrebbe posto la questione dell'alternativa, che occorreva dunque, vista l'inadeguatezza delle forze politiche in campo, un veicolo politico che quest'alternativa rappresentasse.
Occorsero altri mesi affinché ci si decidesse a dare vita a questo blog, che vide la luce a fine novembre 2009, ma che si alzò in piedi solo nel gennaio 2010.
Da allora sono passati tre anni e otto mesi. In mezzo ci saranno due tappe importanti. Il convegno di Chianciano Terme Fuori dal debito! Fuori dall'euro!, dell'ottobre 2011, e poi la fondazione del Movimento Popolare di Liberazione il 10 e 11 marzo 2011. Venne approvato il documento Non c'è tempo da perdere, che conteneva alcune premonizioni destinate ad avverarsi.
Ieri, 9 agosto 2013, questo blog ha superato un milione di cliccate (ovvero di articoli letti o visionati), una media che si va stabilizzando sulle 40mila letture mensili (vedi tabella di Blogspot), 1.300 giornaliere di media, con punte di 2.000. Le statistiche di Google non ci dicono quanti cittadini (numeri di I.P.) abbiano avuto accesso, a spanne circa un terzo, 350mila. Un bel successo se si considera che eravamo partiti da zero. 1532 articoli pubblicati in tutto, una media di uno al giorno —fatica grande se si considera che la redazione è composta da sole tre persone. 5.300 i commenti agli articoli.
Non è che ci cingiamo il capo di alloro. Siamo ben poca cosa rispetto a certe corazzate mediatiche, anche del web. Siamo quasi niente rispetto al raggio d'influenza che occorrerebbe raggiungere data la drammaticità dei tempi.
Facciamo quel che possiamo. Non basta avere idee chiare, e nemmeno la tenacia. Abbiamo, in questi tre anni, intercettato solo in parte un flusso di interesse alle questioni sociali, economiche e politiche. Per raggiungere milioni e milioni non basta un blog, non sono sufficienti le nostre forze. Ben altri strumenti e consistenza servono. Ma per crescere occorre che il processo sia biunivoco, occorre cioè che il nostro slancio s'incontri con quello che viene dalla società, con una flusso grande di politicizzazione, di richiesta di alternativa politica, di un'altra visione del mondo. Non dipende solo da chi semina la copiosità del raccolto, ma da diverse condizioni oggettive che prescindono dal seminatore. Non ce la stiamo prendendo con le sorti avverse. E' che non ci siamo solo noi, nè a seminare, né a raccogliere.
Avevamo previsto che la Grande Crisi avrebbe sconquassato il vecchio panorama della rappresentanza politica (anzitutto a sinistra) e aperto spazi enormi per nuove soggettività. Ciò è infatti accaduto, con lo sfondamento del Movimento 5 Stelle. Il suo messaggio simbolico, polisemico e interclassista, ha avuto la meglio. Non poteva essere diversamente se si considerano i tre decenni segnati dall'incantesimo neoliberista, dall'analfabetismo e dall'apatia politici, dall'autodistruzione della sinistra anticapitalista.
L'humus era quello che era.
Avevamo previsto il disgelo.
Ora c'è bisogno di una vera e propria alluvione che, spazzando via tutto ciò che trova sul suo cammino, produca e riconsegni un humus nuovo, più fertile, affinché idee nuove, rivoluzionarie, possano fecondare e propagarsi.
Noi facciamo la nostra parte, certi che tutto è comunque destinato a cambiare, da cima a fondo. Il successo spetta a chi tutto rischia per strapparlo alla fatalità.
Nell'autunno successivo lo scoppio della grande Crisi sistemica e quindi la svolta con il documento Rompiamo gli indugi.
Molti di quei firmatari daranno poi vita, nel gennaio 2009, all’Associazione Rivoluzione Democratica, sulla base di un Manifesto che segnalava come con il sopraggiungere della Grande Crisi nulla sarebbe più stato come prima, che essa avrebbe posto la questione dell'alternativa, che occorreva dunque, vista l'inadeguatezza delle forze politiche in campo, un veicolo politico che quest'alternativa rappresentasse.
Occorsero altri mesi affinché ci si decidesse a dare vita a questo blog, che vide la luce a fine novembre 2009, ma che si alzò in piedi solo nel gennaio 2010.
Da allora sono passati tre anni e otto mesi. In mezzo ci saranno due tappe importanti. Il convegno di Chianciano Terme Fuori dal debito! Fuori dall'euro!, dell'ottobre 2011, e poi la fondazione del Movimento Popolare di Liberazione il 10 e 11 marzo 2011. Venne approvato il documento Non c'è tempo da perdere, che conteneva alcune premonizioni destinate ad avverarsi.
Ieri, 9 agosto 2013, questo blog ha superato un milione di cliccate (ovvero di articoli letti o visionati), una media che si va stabilizzando sulle 40mila letture mensili (vedi tabella di Blogspot), 1.300 giornaliere di media, con punte di 2.000. Le statistiche di Google non ci dicono quanti cittadini (numeri di I.P.) abbiano avuto accesso, a spanne circa un terzo, 350mila. Un bel successo se si considera che eravamo partiti da zero. 1532 articoli pubblicati in tutto, una media di uno al giorno —fatica grande se si considera che la redazione è composta da sole tre persone. 5.300 i commenti agli articoli.
Non è che ci cingiamo il capo di alloro. Siamo ben poca cosa rispetto a certe corazzate mediatiche, anche del web. Siamo quasi niente rispetto al raggio d'influenza che occorrerebbe raggiungere data la drammaticità dei tempi.
Facciamo quel che possiamo. Non basta avere idee chiare, e nemmeno la tenacia. Abbiamo, in questi tre anni, intercettato solo in parte un flusso di interesse alle questioni sociali, economiche e politiche. Per raggiungere milioni e milioni non basta un blog, non sono sufficienti le nostre forze. Ben altri strumenti e consistenza servono. Ma per crescere occorre che il processo sia biunivoco, occorre cioè che il nostro slancio s'incontri con quello che viene dalla società, con una flusso grande di politicizzazione, di richiesta di alternativa politica, di un'altra visione del mondo. Non dipende solo da chi semina la copiosità del raccolto, ma da diverse condizioni oggettive che prescindono dal seminatore. Non ce la stiamo prendendo con le sorti avverse. E' che non ci siamo solo noi, nè a seminare, né a raccogliere.
Avevamo previsto che la Grande Crisi avrebbe sconquassato il vecchio panorama della rappresentanza politica (anzitutto a sinistra) e aperto spazi enormi per nuove soggettività. Ciò è infatti accaduto, con lo sfondamento del Movimento 5 Stelle. Il suo messaggio simbolico, polisemico e interclassista, ha avuto la meglio. Non poteva essere diversamente se si considerano i tre decenni segnati dall'incantesimo neoliberista, dall'analfabetismo e dall'apatia politici, dall'autodistruzione della sinistra anticapitalista.
L'humus era quello che era.
Avevamo previsto il disgelo.
Ora c'è bisogno di una vera e propria alluvione che, spazzando via tutto ciò che trova sul suo cammino, produca e riconsegni un humus nuovo, più fertile, affinché idee nuove, rivoluzionarie, possano fecondare e propagarsi.
Noi facciamo la nostra parte, certi che tutto è comunque destinato a cambiare, da cima a fondo. Il successo spetta a chi tutto rischia per strapparlo alla fatalità.
5 commenti:
Sarebbe bello che Sollevazione lavorasse insieme al CSP di Rizzo per costruire questo humus, e attirare, se ci riesce, quell'ala classista del M5S.
Ora alcuni mi obietteranno che il CSP è pieno di staliniani? E allora? Vogliamo continuare in questo settarismo che ci distoglie dal vero nemico? Il capitalismo esapserato?
IL RINNEGATO
Il settarimo non è rivolto ai redattori, ma a chi commenta e ne fa una questione di principio
IL RINENGATO
Complimenti. Vi leggo sempre con interesse. Jack
Le mie congratulazioni per l'ottimo lavoro svolto.
Mi complimento. Ê un successo assolutamente meritato perchè la qualità delle analisi che pubblicate sono decisamente di alto livello e gli articoli sono scritti in modo chiaro e leggibile...un fatto insolito negli scritti dell'estrema sinistra.
Peraltro quando vengo qui mi rincuoro:
Vivendo la vita di tutti i giorni e guardando quello che fanno i politici mi viene talmente da incazzarmi che la mia personale opinione tende a gravitare attorno all'idea che "la lotta armata è l'unica soluzione", ma l'indigesta verità è che la 'stoffa' del rivoluzionario d'avanguardia non ce l'ho e che se il destino del Comunismo dipendesse dal fatto che io prendessi le armi saremmo fottuti...sono solo uno dei tanti pecoroni del cazzo che probabilmente "se ne uscirà dal bozzolo" solo quando cominceranno ad essere i casini seri!
Leggendo i vostri articoli però ho l'impressione che forse qualcosa si muova e la qualità della mia personale lettura della realtà si eleva un pochino oltre al "dovremmo ammazzarli tutti" dei discorsi da bar...
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