Michele Emiliano e Nichi Vendola |
riceviamo e pubblichiamo
Nichi Vendola, grazie alla sua intronizzazione come governatore della Puglia, è stato il motore di quel fenomeno di plastica liquida che è Sel. Sel è praticamente nata qui, e qui avremo i suoi funerali.
Il mare di fango, di scandali, di corruzione e mazzette che ha coinvolto le istituzioni pugliesi, non ha nulla da invidiare a quelle lombarde. Vendola, al suo secondo mandato (in scadenza nel 2015) non potrà ricandidarsi, ma se lo avesse potuto fare, avrebbe ricevuto una eclatante sconfitta.
L'ultimo scandalo è quello edilizio. Trenta indagati per via di una losca variante edilizia nel quartiere Pappacena. Per una decisione dell'attuale sindaco Pd Michele Emiliano, appartamenti destinati ai poliziotti, vengono invece venduti a privati e a prezzi calmierati (1700 euro al metro invece che 3000). Chi ha comprato questi appartamenti? I nostri "furbetti del quartierino"; politici, magistrati, gente benestante vicina alla cricca dei politici.
Anche in questo caso emerge un nome: i costruttori Degennaro. Sempre lui, sempre vicinissimo al Palazzo, quale che sia la giunta, centro-destra o centro-sinistra.
Il politico al centro dell0 scandalo, com'è noto, è il sindaco piddino di Bari Michele Emiliano, accusato di aver favorito illecitamente diversi imprenditori, assegnando loro appalti succulenti.
Michele Emiliano non è solo sindaco di Bari (ricordo che Emiliano fu eletto nel 2009 coi voti determinanti della lista ad hoc "Realtà Pugliese", messa su proprio dalla famiglia Degennaro), vicino, anzi molto vicino a Nichi Vendola. Egli è già il candidato in pectore del centro-sinistra, Sel compresa, a governatore della Puglia. Anche a causa di questa prossimità, politica e personale, di Vendola a Emiliano, la stella del primo, qui da noi, è oramai definitivamente offuscata, e così la "Primavera pugliese" muore nell'inverno della corruzione, delle inchieste, delle mazzette, della concussione.
La cosa curiosa, si fa per dire, è che su La Stampa di ieri il signor Vendola, davanti alle pressanti richieste di dimissioni del Sindaco Emiliano (è vero, non è personalmente indagato, ma diversi suoi collaboratori sì) si è schierato, con tutto il suo peso, a favore di Emiliano, sostenendo che le sue dimissioni sarebbero una sciagura per Bari? Sciagura per Bari? E perché mai lo sarebbero?
Sarebbero, questo è il punto vero, un gran casino per i giochi politici di Vendola, ovvero per la sua partita delle primarie nel mondo del Partito democratico.
La "ragion di Stato" prima di tutto. Anche per Vendola. Dove la "ragion di Stato" è la più cinica e scaltra "realpolitik". Altro che Primavera e innovazione della politica!
Penso ai molti che ancora vedono Vendola come il salvatore della sinistra. Ammesso e non concesso che Vendola sia il Messia salvatore, ovvero che ne abbia la stoffa, è proprio la missione che si è dato costretta al fallimento. Da Sesto San Giovanni a Bari, passando per Bologna e decine di altre città, per finire con la questione Busi-Margherita, il Pd si dimostra una piovra, infetta da corruzione ai più diversi livelli. Questa sinistra, oramai appannaggio di notabili assetati di potere e immersi nel malaffare, non è riformabile.
Questo Vendola, siccome non è uno sciocco, lo sa benissimo e allora, quando continua ad atteggiarsi a salvatore, debbo pensare che, da buon demagogo, ci stia prendendo in giro.
In molti lo hanno compreso, altri ancora lo comprenderanno.
2 commenti:
E' questa società nel complesso che non è più riformabile. Chiunque voglia entrare in politica oltre il livello del funzionario di medio livello deve integrarsi in quelle aziende mafioso-imprenditoriali che sono i partiti.
Altrimenti rimane semplicemente al palo. La scrematura avviene molto prima di arrivare ai vertici della politica nazionale.
Ma ogni società ha la politica che gli è propria. Questo sono i politici perché questo è ciò che ormai sono gli italiani (o francesi o altro): un gregge atomistico di consumatori interessati esclusivamente a riempirsi le tasche di soldi; se non possono farlo si disinteressano della politica.
Ogni società ha un tempo di vita e un tempo di morte. Questa è arrivata al capolinea.
Non amo Vendola, ma questo articolo poteva averlo scritto un grillino: la sola critica che fate a Vendola sono di natura giustizialista, cioè gli rinfacciate le inchieste. E l'appoggio al PD? E la capitolazione alla sfacciatagine della BCE?
Tutto questo, che sono i vostri cavalli di battaglia, li avete trascurati per un articolaccio che ricorda quelli della stampa umbra contro Goracci.
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