[ 03 aprile 2010 ]
LA MALATTIA E' GRAVE, IL CORPO DEBILITATO
MA GLI ANTICORPI . . . RESISTONO E CRESCONO
Pubblichiamo d'appresso le riflessioni sulle elezioni che gli amici di «Per il bene Comune» ci hanno appena inviato. Diversamente che da noi essi non hanno mai visto di buon occhio l'astensione. Riteniamo importante che in questo loro bilancio (al di la di considerazioni secondarie che ci lasciano perplessi) essi colgano l'aspetto positivo dell'astensione come "una pesante critica al sistema" e che da questo fenomeno nessuna forza anti-sistemica possa ormai prescindere.
Nell'astensione c'è una base fisiologica, composta da persone amorfe, senza autostima e non consapevoli dei propri diritti, ma c'è anche, da anni, chi ha deciso di non collaborare con un sistema sociale ed economico, ingiusto e gestito dalla grande finanza, che usa la cerimonia elettorale per legittimarsi e tutelarsi. Questa seconda componente è molto interessante, per noi che siamo tenuti fuori da un sistema elettorale mafioso e incostituzionale (qui in Italia serve la firma di migliaia di persone che dichiarino di sostenerti prima di arrivare al giudizio degli elettori, alla faccia del voto “segreto e libero” fissato dalla Costituzione) e non è mai stata tanto numerosa, +8% rispetto alle ultime regionali.
Studi più approfonditi sarebbero utilissimi, ma comparando i dati del 1980 con quelli attuali, emerge un differenziale di un + 24% di persone che rinunciano al diritto di voto (Emilia +26, Campania +22).
E' però un dato che non va preso nella sua interezza, depurandolo di due fattori non “consapevolmente politici” che vi hanno concorso: il crescente contributo televisivo (particolarmente talk show, soap opera e grandi fratelli) e la grande diffusione delle droghe pesanti.
E' quindi evidente che tra gli aventi diritto al voto, pur cautelandoci con una sottostima, c'è almeno un 10-12% nuovo e un 4-6% storico di persone che rinunciano ad un loro diritto per manifestare sfiducia verso l'insieme dei partiti che sostengono il sistema, anche se parte di questi cerca di non farsi scoprire e, sulle quisquilie, veste i panni del feroce oppositore o della voce fuori dal coro.
La questione è talmente chiara che perfino dalle dichiarazioni stampa di alcuni tra i principali attori del teatrino politico, dietro le frasi fatte e le ovvietà (ma c'è anche chi ripesca la frase che per diventare democratici come negli USA possiamo perdere ancora qualche votante non maturo), viene ammesso che esiste il problema della pesante critica espressa dall'astensionismo.
Della chiara natura politica di questo astensionismo è indice anche il dato delle nulle e bianche, che resta alto (181.748 Campania e 57.066 Emilia, ma
nel 1995 erano 465.310 in Campania, e 210.360 in Emilia). Sono quindi milioni
(essendo 450.000 in due sole regioni) gli elettori che prima hanno “mandato
messaggi” anche truculenti (o più gentili, come la scheda bianca che dice:
“cosa dovrei scegliere se siete diventati tutti uguali?”), attraverso le schede che in ogni seggio sono viste dai rappresentanti dei partiti, ma che di
fronte al “non pervenuto” di questi anni, hanno perso ogni speranza in un
reale cambiamento dei partiti.
Noi di Per il Bene Comune, quali considerazioni possiamo trarre da questo voto, dopo aver nuovamente visto le vere nefandezze del sistema (altro che RAI per una notte, dove -aiutando Berlusconi, nel continuare a parlare di facezie - personaggi da noi strapagati, con il canone, e super presenti sui media, come Vespa, Santoro e compagnia, hanno lamentato di essere stati...censurati !) messe in atto, nel Lazio, contro la Lista civica della Rete dei Cittadini, di cui anche noi facciamo parte?
Siamo nuovamente costretti a denunciare la non applicazione della par
condicio ed a rilevare che RAInews24, perfino a voto concluso, negli odierni
grafici dei risultati non riporta la Rete dei cittadini con Marzia Marzoli, ma quella di Fiore/ Forza Nuova, poi c'è la grafica della scheda elettorale, con il nostro simbolo appiccicato a quelli che sostenevano la Bonino (!?) e con l'apposito spazio per la timbratura delle schede, come sempre collocato sul retro della scheda, ma stavolta in corrispondenza dello spazio riservato ad una delle 18 liste (in modo che, passando, l'inchiostro la rendeva difficilmente
leggibile), quello spazio, “casualmente”, era il nostro !
Segno dei tempi è anche stato il ripetuto apparire su tanti muri di Roma di
manifesti anonimi (bella spesa e bell'impegno organizzativo) che invitavano la
sinistra puri a votare la Rete dei Cittadini, ovviamente per allontanare dalla
lista della Rete dei Cittadini i voti di tutti gli elettori, visto che i comunisti avevano diverse loro liste tra cui scegliere.
Altro caso emblematico è quello di Fondi (LT), approdo sin dagli anni '80 di
famiglie appartenenti a varie cosche di 'ndrangheta. Ebbene qui, oltre ad un
importante incremento dell'affluenza alle urne, va segnalato il fatto che
rispetto alla percentuale dei votanti, che è dell'81,6% , il *72,58% ha dato
la preferenza a PDL/Polverini.
Ma come diceva De Andrè “..dal letame nascono i fior” e nel Lazio si è
temprato un bel gruppo di persone che c' hanno messo faccia, impegno e competenza, oltre ad aver raccolto in poco tempo e con una inesistente visibilità tutte le firme necessarie a presentarsi e un onorevole 0,53 % dei voti, pari a 14.684 consensi.
L'ottimo risultato di Termoli, l'altro punto in cui eravamo presenti, con il 4,16 % ad Antonio Fasciano e il 2,34 % alla lista, si mortifica con il fatto che anche qui ci siamo visti ingiustamente annullare schede (perché gli elettori avevano messo la croce sia sul nome del nostro candidato a Sindaco, sia sul simbolo del PBC ! E dove dovevano metterle?....Sulla fronte dei presidenti di seggio PD-PDL? ) ma ci consente di valutare le nostre potenzialità sul territorio, in presenza di un gruppo organizzato, coerente e riconosciuto come tale dai cittadini.
Alcuni amici hanno pensato che la nostra crescita fosse troppo lenta, “mentre
con Di Pietro o Grillo, o sinistra, o PD, o PDL ,o...addirittura... i Radicali avremmo potuto farci eleggere, mantenendo coerenza con il progetto PBC”.
Viene da chiedersi che ci facevano qui, tra noi, che ci siamo assunti l'onere
di servire il bene comune; ma “a babbo morto” possiamo tirare le somme e
constatare che noi, con grande fatica siamo qui e cresciamo, mentre quegli
amici (forse davvero legati a qualche valore PBC, come l'antisionismo, la democrazia diretta e la proprietà pubblica della moneta oppure il giudizio
sulle banche e sui cancrovalorizzatori) non sono nemmeno stati sostenuti da
quegli stessi oligarchi di partito da cui sono stati convinti a lasciarci,
per andare verso una poltrona di Consigliere.
La nostra analisi negativa sul comportamento elettorale degli italiani dipendenti dalla criminalità organizzata o invischiati nelle reti clientelari dei partiti (gestiti dalle banche, dalle Coop, dalla Compagnia delle Opere, dal grande costruttore locale o dal proprietario di molte cliniche e RSA), o ammaliati dall'efficienza dei mezzi di controllo delle masse praticati, fra gli altri, dalla Casaleggio o dai pensatori Rockfeller d'oltreoceano, resta immutato e con più ragione.
Di nuovo c'è questo atteso, ma non in tali imponenti dimensioni, manifestarsi
dell'astensionismo. Davvero un fiorire di anticorpi che cambia il quadro clinico e detta nuovi tempi e nuove modalità al nostro intervento politico; di questo
discuteremo al prossimo Coordinamento ed alla prossima assemblea nazionale.
Queste riflessioni potete leggerele su: www.perilbenecomune.net
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