di Marco Ferrante
C’è uno stato del mondo in cui tutto ciò che viene prodotto viene amministrato per il popolo e per conto del popolo. E c’è uno stato del mondo in cui se una banca si macchia di comportamenti fraudolenti e lesivi dell’interesse nazionale viene sanzionata in maniera non solo repentina ma anche esemplare. Che piacciano o no, i modi ruvidi di Ugo Chavez di amministrare il Venezuela come fosse cosa propria, rispondono perfettamente alla causa socialista. Senza fronzoli, in maniera efficace ed efficiente. Il popolo prima di tutto: questo sembra dire il socialismo venezuelano è sempre più un modello
DA BANCHE “DELLO SCANDALO” A “BANCA SOCIALISTA”
Fondendo tre istituti bancari venezualani Ugo Chavez ne ha ricavato un’unica grande banca, interamente nazionalizzata. Le tre banche (Confederado, Bolivar Bank, Central Bank, da tempo sotto amministrazione controllata), insieme ad altre cinque, da tempo erano sotto i riflettori delle autorità venezuelane a causa di frodi e irregolarità commesse ai danni del paese. Lunedì scorso è giunta l’estrema misura della nazionalizzazione, che ha portato alla nascita del Banco Bicentenario. Il Venezuela (Chavez), controlla ora il 25% del settore bancario venezuelano. Il neonato Banco Bicentenario, già ora il quarto istituto di credito del Paese per i suoi attivi e il quinto per l’entità dei depositi, sarà un modello di “banca socialista”, così come indica un comunicato sul sito internet del banco bicentenario (bicentenariobu.com).
LO SCANDALO BANCARIO
Ribattezzate “le banche dello scandalo”, gli otto istituti di credito sarebbero state complici di una serie di reati finanziari che hanno provocato un vero e proprio terremoto, nel Paese sudamericano. E nel modello di socialismo venezuelano queste cose non devono accadere. In totale otto banchieri sono stati messi in carcere, mentre numerosi amministratori degli istituti posti sotto tutela statale hanno avuto l’ordine di non lasciare il Paese.
“VI NAZIONALIZZO TUTTE, NON M’IMPORTA NIENTE”
Che le banche private del Venezuela avrebbero potuto essere “nazionalizzate” è un monito che Hugo Chavez aveva lanciato già in tempi non sospetti. Il presidente venezuelano tempo fa ha precisato di essere pronto alla misura della nazionalizzazione degli istituti che fanno “affari con i soldi del popolo” invece di dare crediti ai più poveri. Rivolgendosi a “tutti i banchieri privati del paese”, Chavez qualche giorno fa ha dichiarato: “potrei togliervi le banche di qualsiasi dimensioni esse siano: non m’importa niente“. Con il Banco Bicentenario è stato di parola. Le altre banche, ora sono avvisate.
3 commenti:
http://www.clipser.com/watch_video/1387045
chavez ricorda il duce.
Non c'è da parte nostra alcuna infatuazione per lo "chavismo". Tuttavia, solo dei ciechi possono negare la sua spinta anticapitalista e antimperialista. Liquidare poi l'esperimento venezuelano come parodia del fascismo a causa del ruolo che Chavez svolge ci sembra francamente patetico.Il caudillismo è una caratteristica delle società latinoamericane. va superato? certo che sì. Ma certo non in combutta con le opposizioni venezuelane sostenute dai gringos, che avendo sostenuto un golpe non hanno titolo ad ergersi a paladini della "democrazia".
Riv.Dem
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