[ martedì, 29 ottobre 2019 ]
Sabato 26 ottobre, a Firenze, si è riunito il Coordinamento nazionale di Liberiamo l’Italia, i promotori della manifestazione del 12 ottobre scorso.
(2) Approvare nelle linee generali la bozza di Manifesto politico del Movimento, che dovrà contenere la nostra visione sociale e politica. Manifesto che appunto sarà sottoposto al vaglio del processo costituente ed ai vari Comitati Popolari Territoriali.
(3) Eleggere per acclamazione il Coordinamento nazionale.
(4) L’Assemblea si concluderà con un giuramento solenne di fedeltà alla Costituzione del 1948 e l’impegno di ognuno che la lotta continuerà fino a quando la Repubblica italiana non diventerà pienamente sovrana, libera e democratica».
Sabato 26 ottobre, a Firenze, si è riunito il Coordinamento nazionale di Liberiamo l’Italia, i promotori della manifestazione del 12 ottobre scorso.
La riunione ha approvato all’unanimità la risoluzione con cui si da avvio al processo costituente per fare di Liberiamo l’Italia un movimento politico popolare alternativo al centro destra e al centro sinistra.
Ecco il testo della risoluzione
«Il prossimo 7 dicembre si svolgerà a Roma l’assemblea con cui verrà pubblicamente aperto il processo costituente di LIBERIAMO L’ITALIA come movimento politico democratico basato sulla partecipazione attiva dei cittadini nei Comitati Popolari Territoriali già in via di formazione.
Per partecipare all’assemblea è necessario registrarsi sul sito web liberiamolitalia.org, segnalando così la propria partecipazione.
(1) Approvare per acclamazione una mozione politica d’indirizzo con cui viene dato avvio al processo costituente di LIBERIAMO L’ITALIA come movimento politico indipendente. Questa deve contenere i principi del modello organizzativo che dovrà darsi LIBERIAMO L’ITALIA e le regole basilari che accompagnano il Movimento fino alla sua effettiva fondazione (primavera 2020).
«Il prossimo 7 dicembre si svolgerà a Roma l’assemblea con cui verrà pubblicamente aperto il processo costituente di LIBERIAMO L’ITALIA come movimento politico democratico basato sulla partecipazione attiva dei cittadini nei Comitati Popolari Territoriali già in via di formazione.
Per partecipare all’assemblea è necessario registrarsi sul sito web liberiamolitalia.org, segnalando così la propria partecipazione.
L’Assemblea del 7 dicembre deve:
(1) Approvare per acclamazione una mozione politica d’indirizzo con cui viene dato avvio al processo costituente di LIBERIAMO L’ITALIA come movimento politico indipendente. Questa deve contenere i principi del modello organizzativo che dovrà darsi LIBERIAMO L’ITALIA e le regole basilari che accompagnano il Movimento fino alla sua effettiva fondazione (primavera 2020).
(2) Approvare nelle linee generali la bozza di Manifesto politico del Movimento, che dovrà contenere la nostra visione sociale e politica. Manifesto che appunto sarà sottoposto al vaglio del processo costituente ed ai vari Comitati Popolari Territoriali.
(3) Eleggere per acclamazione il Coordinamento nazionale.
(4) L’Assemblea si concluderà con un giuramento solenne di fedeltà alla Costituzione del 1948 e l’impegno di ognuno che la lotta continuerà fino a quando la Repubblica italiana non diventerà pienamente sovrana, libera e democratica».
6 commenti:
Ma perchè "per acclamazione"? Pubblico che applaude a decisioni già assunte, una partecipazione del tutto passiva, o ho capito male deducendolo dall'uso ripetuto del termine "acclamazione"?
Se invece è come ho capito, permettetemi di dire che non la trovo cosa di cui esserne fieri.
Gentile Vincenzo,
l'assemblea del 7 dicembre è, come sottolineato, atto politico con cui si aprirà il processo costituente.
Per acclamazione vuol dire che i due documenti (Manifesto e modello organizzativo), approvati nelle loro linee generali, saranno poi sottoposti, nei messi successivi, al vaglio dei COMITATI POPOLARI TERRITORIALI, che li discuteranno, potendo così proporre emendamenti e cambiamenti.
I due documenti saranno quindi sottoposti a voto conclusivo dell'assemblea o congresso fondativo (primavera 2020).
A noi pare una procedura massimamente democratica.
Un'approvazione per acclamazione è un'approvazione farlocca, non v'è in questo nessuna traccia, neanche minima, di democrazia. Mi parrebbe molto meglio che, visto che c'è un gruppo proponente, si assuma le sue responsabilità, non nascondendosi dietro una procedura che si pretende democratica senza evidentemente esserlo.
L'importante è che al momento della costituzione dell'organizzazione il gruppo proponente faccia il necessario passo indietro senza pretendere di prefigurare l'organizzazione che ha concorso a proporre, ma della quale non deve credere di avere la proprietà. Il rischio, quando si prevedono false certificazioni democratiche, è quello di pretendere poi di avere titoli maggiori rispetto agli altri per imporre la propria idea all'organizzazione, cioè di trasformare un congresso fondativo in un semplice momento di ratifica di quanto deciso dai proponenti.
Insomma, io penso si debba separare nettamente le due fasi, quella precongressuale e quella congressuale/postcongressuale. Nessuno chiede a un gruppo proponente permessi e certificazioni per portare avanti il proprio progetto, ma chiede che si ritragga opportunamente al momento della costituzione dell'organizzazione, cioè quando il proprio compito si è esaurito, avendo ottenuto il risultato auspicato.
"Giuramento solenne di fedelta' alla Costituzione Italiana", se ti avessero proposto una cosa del genere negli anni 70 gli avresti riso in faccia. Cosa si deve fare per campare! Chiedo scusa, ma la considerazione mi e' venuta spontanea.
Gentile Cucinotta,
noi pensiamo che farlocca ( e francamente stramba) sia la sua critica.
Ci ripetiamo: verrà approvata la BOZZA del Manifesto proposta dal Coordinamento nazionale
Ci ripetiamo: l'assemblea del 7 dicembre NON E' un "momento fondativo", che avverrà solo a conclusione della fase costituente (primavera)
Finto e falsamente democratico sarebbe un congresso fondativo che avesse dovuto discutere, e quindi votare un Manifesto, nell'arco angusto di un giorno o due. Questa sì che sarebbe stata una farsa di democrazia.
Si è scelto, al contrario, proprio per dare massimo spazio alla partecipazione dei militanti e degli attivisti, che la discussione si sviluppi ai vari livelli terrritoriali, per alcuni mesi.
LA COSTITUZIONE....
applicarla oggi, entro la gabbia Ue liberista, sarebbe un atto di portata rivoluzionaria.
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