[ venerdì 11 ottobre 2019 ]
Roma, 10 Ottobre 2019. «Raccoglieremo firme per l'elezione diretta del Presidente della Repubblica"ì».
Roma, 10 Ottobre 2019. «Raccoglieremo firme per l'elezione diretta del Presidente della Repubblica"ì».
Così Matteo Salvini, accompagnato da suoi sodali (anche Bagnai, sic!) ha depositato in Corte di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per la repubblica presidenziale, per di più affiancata da una legge elettorale super-maggoritaria.
Ascoltate per credere:
Idem con patate la Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia.
Segnala l'ANSA. ROMA, 9 Ottobre: «Domani mattina i parlamentari di Fratelli d'Italia depositeranno in Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per l'elezione diretta del Capo dello Stato e cominceremo subito la raccolta delle 50 mila firme necessarie ad avviare l'iter del provvedimento. Alla luce del grande sostegno che abbiamo già riscontrato con la nostra petizione sul presidenzialismo, confidiamo di raggiungere questo obiettivo in pochi giorni. Dopo il voto favorevole di Fratelli d'Italia al taglio del numero dei parlamentari, è la nostra risposta al no della maggioranza gialloverde prima e rossogialla dopo ai nostri emendamenti per introdurre in Costituzione il presidenzialismo: vogliamo che siano i cittadini a scegliere".
Idem con patate la Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia.
Segnala l'ANSA. ROMA, 9 Ottobre: «Domani mattina i parlamentari di Fratelli d'Italia depositeranno in Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per l'elezione diretta del Capo dello Stato e cominceremo subito la raccolta delle 50 mila firme necessarie ad avviare l'iter del provvedimento. Alla luce del grande sostegno che abbiamo già riscontrato con la nostra petizione sul presidenzialismo, confidiamo di raggiungere questo obiettivo in pochi giorni. Dopo il voto favorevole di Fratelli d'Italia al taglio del numero dei parlamentari, è la nostra risposta al no della maggioranza gialloverde prima e rossogialla dopo ai nostri emendamenti per introdurre in Costituzione il presidenzialismo: vogliamo che siano i cittadini a scegliere".
Anche in questo caso, ascoltare per credere.
Di regime presidenzialisti ce ne sono di ogni tipo, ma quello a cui pensano Salvini — "voglio i pieni poteri" — e la Meloni implica uno scardinamento della Costituzione e un concentramento dei poteri sull'esecutivo a danno del Parlamento. Come se non bastasse Salvini vuole una legge elettorale uninominale secca, per cui il primo arrivato, magari anche solo col 35-30% piglia la maggioranza assoluta dei seggi.
Ci vuole poco a capire che con ciò verrebbe definitivamente seppellita la già moribonda democrazia italiana.
L'altri ieri titolavamo L'AMARA VERITA' l'articolo con cui denunciavamo l'unanimità raggiunta sulla legge per ridurre i parlamentari. Anche Salvini e la Meloni hanno votato Sì, assieme ai partiti di governo.
Tutti assieme appassionatamente, ma alla fin fine, saranno solo le destre a trarre vantaggio da questo scempio che fa strame della democrazia e della Costituzione.
Abbandonata la battaglia sovranista per uscire dall'euro le destre italiane tornano ad essere quel che son sempre state: destre reazionarie.
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4 commenti:
Tutto molto vero, almeno in teoria.
La pratica però è diversa.
Racconta che ormai da più di un decennio il PdR non soltanto travalica sistematicamente le sue attribuzioni, Re Giorgio I e II, ma addirittura fa da garante dei poteri esterni al paese che hanno interesse affinché sia messo all'incanto, naturalmente al prezzo minore possibile, arrivando persino ad attribuirsi il potere di dettare la composizione dei membri del governo.
Dunque in una repubbilca presidenziale ci siamo già.
Se passa la legge della Meloni, almeno chi si comporta in modo simile, e non si vede il motivo per cui in futuro non dovrebbe fare anche di peggio o cosa dovrebbe convincerlo al riguardo, dovrà prima passare per quelli da cui Monti era terrorizzato, al punto da volerli evitare a tutti i costi: i processi di legittimazione popolare.
Insomma, il PdR avrà molti più poteri, ma per arrivare ad esercitarli dovrà prima prendere i voti. E non quelli di persone cooptate dalle segreterie di partito e messe li solo per fare gli schiacciabottoni come da loro esplicita ammissione.
In caso contrario continueremo a non essere una repubblica presidenziale in cui il PdR si comporta come se lo fossimo, senza che nulla e nessuno abbia la possibilità, la volontà o la forza politica di ricondurlo nel recinto Costituzionale.
Questi parlano solo di governabilità e non di lavoro. Pensano solo agli interessi di quelle fazioni di oligarchia nazionale che hanno dietro, al popolo daranno solo il trickle-down che da loro arriva.
E purtroppo, se la situazione dovesse peggiorare, il popolo in cerca di stabilità potrebbe anche credere a questi figuri.
Situazione davvero pessima.
Verissimo a questi interessa più la stabilità governativa che quella lavorativa della povera gente.
Il problema e' che faranno in modo da far candidare solo i graditi al potere sovranazionale, in modo tale che, chiunque sia l'eletto dal popolo, sara' sempre persona funzionale alle volonta' di chi tira i fili.
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