[ lunedì 1 luglio 2019 ]
Riteniamo utile pubblicare l'intervista concessa da Claudio Borghi Aquilini al settimanale PANORAMA in edicola.
Riteniamo utile pubblicare l'intervista concessa da Claudio Borghi Aquilini al settimanale PANORAMA in edicola.
* * *
Borghi: "I Minibot non sono una nuova moneta"
Intervista con Claudio Borghi, l'inventore dei Minibot
che fanno discutere (e che sono stati bocciati anche da Giorgetti)
Onorevole Borghi, questa settimana proviamo a spiegare la guerra dei Minibot? Nessuno meglio di lei può farlo.
(Sorride). Il mio primo video sui Minibot è del 2012. Il primo articolo era apparso un anno prima, nel 2011, su Il Giornale. L’unica differenza è che ancora non avevo immaginato l’aspetto.
Quando le ho fatto la prima intervista sui Minibot, nel 2016, erano considerati una curiosità eccentrica. Oggi ne parla il governatore della Bce.
Perché abbiamo spiegato al Paese per quale motivo sarebbero un’ottima soluzione a un grande problema: pagare subito tutti i debiti che lo Stato ha con i suoi cittadini.
La considera una emergenza.
Senza dubbio. Per evitare la follia di chi fallisce pur avendo crediti.
Però Draghi denuncia i Minibot come un grave pericolo.
(Sorride). Io, per vocazione, sono come Mister Wolf di Pulp Fiction: provo a risolvere i problemi. È facile dimostrare che i Minibot fanno questo.
Spieghi come e quando le venne quell’idea e ci aiuti a capire.
Otto anni fa iniziava la battaglia dello spread. E nell’estate 2011 Berlusconi stava facendo la cosa sbagliata: le concessioni all’Europa che hanno portato al rigore e al governo Monti. Io, invece, proponevo idee su come contrastare lo spread.
Perché fu la cosa sbagliata?
Ad agosto raddoppiarono le tasse sui risparmi, aumentarono i bolli, l’Iva e furono inventate le prime clausole di salvaguardia. Il resto lo fecero Monti e la Fornero.
Si disse che fosse inevitabile.
Balle. Io stesso ero stato elettore di Berlusconi. Il suo consenso politico fu distrutto da quelle scelte.
C’erano anche delle differenze, rispetto a oggi.
Il problema di fondo era lo stesso: i titoli di Stato che innescavano la crisi venivano venduti perché non c’era nessuna garanzia della Banca centrale.
Il famoso «Bazooka» che nacque dopo, proprio come risposta a quella crisi.
C’era paura sui mercati, e non c’erano garanzie, se non altro perché pochi mesi prima avevano fatto fallire la Grecia.
Vediamo le differenze?
La prima differenza è il consenso politico. Dopo il caso Ruby, Berlusconi non era un leader forte e legittimato, anche da un voto, come lo è Salvini oggi.
E poi?
La nostra economia era molto più fragile su un punto decisivo.
Quale?
Il deficit commerciale. Infatti, avevamo un «doppio deficit». Importavano più di quello che esportavamo. Questo voleva dire che i soldi stavano uscendo dall’Italia. Oggi, invece, il saldo è positivo. Attiriamo valute straniere.
All’epoca aveva senso temere il rischio di fallimento?
Il default del titolo sovrano è un mostro creato dall’Ue.
In che senso?
Vede, nessuno può avere dubbi - per esempio - sul rischio default della Danimarca. Non esiste la possibilità.
Perché è un’economia forte?
Mannò. Perché al massimo posso temere che la corona si svaluti, non che manchi: la stampano loro.
L’economia italiana del 2011 era fragile, ma anche quella di oggi lo è.
Noi esportiamo più di quello che importiamo. Molti miliardi di valuta straniera entrano ogni giorno in Italia.
Questo non ci mette al riparo da qualsiasi rischio.
All’epoca il default sarebbe stato improbabile: oggi sarebbe insensato. Se anche - per assurdo - uscissimo dall’euro non avremmo mai il 50 per cento di svalutazione della nostra moneta.
Tuttavia lo spread ha toccato quota 300.
Una fiammata, dovuta alla speculazione del momento sui mercati.
Proprio lei li chiama «speculatori»?
Io ho lavorato in quel mondo. E li chiamo speculatori. Tecnicamente sono operatori che guadagnano così.
Cioè?
Traggono profitto dalle fluttuazioni del mercato su un titolo. Se vuole li chiami trader, ma cambia poco. Fanno quello.
Si dice: visto che il nostro debito è nelle mani delle banche italiane siamo più esposti.
Non è assolutamente vero. Più il debito è domestico, più a rigor di logica, dovremmo essere sicuri.
Perché?
Ci pensi. Per paradosso, se tutto il debito fosse italiano, tutti i famosi interessi aggiuntivi che paghiamo su quei titoli diventerebbero reddito diffuso distribuito in Italia.
Però le nostre banche sono più deboli, anche perché hanno in pancia tanti titoli di Stato.
Non è assolutamente vero. È propaganda.
Lei non legge tutte le grida di allarme di questi giorni?
Chi si preoccupa dello spread non dovrebbe fare altro che comprare titoli. Non solo perché stabilizzerebbe la fluttuazione, ma perché ci guadagnerebbe.
Lei lo fa?
Quando ho liquidità, la metto lì. Gli unici acquisti in titoli di Stato che ho fatto da quando sono stato eletto sono titoli italiani.
.....
Onorevole Borghi, la prima accusa della Bce è questa: i Minibot sono una moneta parallela.
Falso. Non c’è obbligo di prenderli. Quindi non sono moneta.
Voi fate l’esempio dei buoni pasto.
Ma non solo. Immagini la sua carta di credito. Immagini i suoi assegni. Circolano, ma possono anche non essere accettati. Con i Minibot sarebbe lo stesso.
Seconda obiezione, illustrata per esempio da Tito Boeri: c’è il rischio che si svalutino, fino al 50 per cento.
Questa è davvero una fesseria, se io consento di pagare le tasse con i Btp. È il legame con il pagamento delle tasse che àncora il valore del titolo a una conversione condizionata ma certa. E questo impedisce ogni svalutazione.
Non può escludere che ci sia una svalutazione rispetto all’euro.
Io sono certo che non ci sarebbe.
Ma ipotizzi che ci sia, e che sia del 10 per cento.
Bene. Quando il cittadino X, alla fine del ciclo, andasse a pagare 10 mila euro di tasse avendo speso 90 mila euro di Minibot, quel 10 per cento che risparmia sarebbe un premio per chi dà fiducia allo Stato. Un meccanismo virtuoso, dunque.
L’obiezione di Boeri ipotizza che la svalutazione sia molto più alta.
Sulla base di che? Se lo Stato li ritira a valore pieno, come possono valere di meno? Ho letto quel che dice e mi fa pensare: Boeri non è uno scappato di casa. O è totalmente disinformato oppure devo dubitare della sua intelligenza.
L’obiezione di Draghi è più seria. Si tratta di una nuova moneta, e dunque è vietata dai trattati.
Ripeto. La cosa che definisce la moneta è l’obbligo di accettarla. Per questo la carta di credito non è una moneta. Un assegno non lo è, anche se lo si può usare per pagare.
Seconda obiezione di Draghi: si tratta di nuovo debito.
Qui si arriva a un grave paradosso delle regole europee.
Quale?
Il debito calcolato per i criteri europei è esclusivamente quello liquidato.
Provi a spiegarlo.
Sei un Comune. Ti serve un idraulico per riparare una perdita in una scuola. Fai una gara, chiami un idraulico, autorizzi una spesa di mille euro.
Bene.
Per l’Europa finché non lo paghi quel debito non esiste.
Anche se è già nel nostro deficit?
Sì, ma non c’entra. Se però emetto un Btp per pagare quei mille euro, il debito emerge.
Un meccanismo perverso.
Siccome nel momento stesso in cui lo emetto ho il debito, la via che sceglie la Pubblica amministrazione è semplice: non pagare.
Quindi se il Minibot non è la soluzione giusta che si fa?
Allora Draghi dovrebbe dire esplicitamente: vogliamo che non paghiate i fornitori, così quel debito non emerge.
Invece il Minibot che effetto ha secondo lei?
Se pagassi con 50 miliardi di Btp normalinon sarebbe la stessa cosa dal punto di vista contabile.
Perché?
Il Minibot sarebbe classificato credito fiscale, non diventa subito nuovo debito.
Ma se poi il Minibot inizia a circolare, con i suoi biglietti, può creare inflazione.
Magari avessimo un po’ di inflazione! Aumenta la domanda interna. Era uno degli obiettivi economici della Bce!
Altri effetti positivi?
La spesa con i Minibot concentrerebbe gli acquisti sugli esercizi di prossimità. Non ci compri un aspirapolvere su Amazon. I Minibot girano.
Dicono: il salumiere non li prenderebbe.
Perché non dovrebbe? Ci pagherebbe le tasse!
Moscovici sostiene: i soliti trucchi italiani per non pagare.
Noi non solo paghiamo i nostri debiti, ma finanziamo l’Ue.
L’ultima obiezione, quella che fa più paura. Il Minibot prepara l’uscita dall’euro.
Perché pur non essendo moneta è un mezzo di pagamento alternativo? Allora vietino le carte di credito e i buoni pasto.
Onorevole Borghi, lei sa bene che se si uscisse dall’euro nessun Paese potrebbe sopravvivere con i buoni pasto usati come circolante!
Lei immagini che un giorno ci sia qualcuno che ci fa uno scherzetto e ci limita, in Italia, i prelievi dei bancomat a 50 euro al giorno.
Perché dovrebbe farlo?
È già accaduto, accadde in Grecia ai tempi del referendum di Tsipras.
Quindi può verificarsi ancora?
Esatto. Se qualcuno dovesse pensare a una simile aberrazione, il fatto che ci sia un deterrente non è un bene?
Cinquanta miliardi di titoli in circolo in forma di banconota lo sarebbero?
Secondo me, sì.
Dicendo questo lei aumenta quei sospetti, allora.
No. Io parto dall’idea di pagare i debiti. Lo aveva progettatoCorrado Passera. E anche Pier Luigi Bersani: lì chiamavano Bersani Bond. Nessuno pensava che lui volesse distruggere l’euro.
Altra obiezione di Boeri: è una patrimoniale occulta.
Questa è particolarmente cretina. Abbiamo detto che se si svalutassero, diventerebbero un premio fiscale. È il contrario, semmai.
Obiezione seria, degli imprenditori: «Io ho un credito, voglio soldi veri».
E infatti noi non obblighiamo nessuno. Se non li vuoi, non li chiedi. La politica di questo governo è dare opzioni senza convincere nessuno. Vuoi Quota cento? Vuoi il Reddito? Vuoi i Minibot? Prego.
Come si limita il rischio di ritrovarsi con una montagna di carta svalutata?
Mettiamo due limiti: uno nella emissione, diciamo 50 miliardi. E l’altro nella quota massima ottenibile: 25 mila euro a persona.
Con che vincoli?
Nessuno. Hai un credito con lo Stato? Lo incassi.
Come ha preso forma l’idea?
Poco dopo il primo convegno dei sovranisti a Pescara, organizzato da Alberto Bagnai. Pensavo: cosa posso portare in quella sede di innovativo? Misi a punto i dettagli e presentai l’idea.
E fu così che nacque la proposta diusarli anche per gestire un sistema di pagamento alternativo?
Esatto: i miei video nascono così. E per questo sono associati all’uscita dall’euro. Ma null’altro stabilisce un legame tra Minibot e uscita dalla moneta unica. Dopo quel convegno non ne ho parlato più per anni.
Perché?
Sono andato a verificare le alternative. I certificati di crediti fiscale, la moneta positiva.... Tante idee, anche brillanti. Cose teoricamente efficaci o più difficili da capire rispetto ai Minibot.
Quando la proposta arriva a questa forma?
Quando decidiamo di farne un argomento di campagna elettorale.
E nascono anche le banconotine atraverso il voto in Rete.
Ah ah ah! Ci mettemmo a lavorare sul lay out. Tardelli banconota da 5, Falcone e Borsellino 10. Fallaci 20, Pertini da 50,Mattei da 100, Toscanini da 200. D’Annunzio da 500....
Mattei, per esempio, prevalse nel voto popolare su Olivetti, Ferrero e Agnelli.
E il grido di Tardelli sulla vittoria degli Abbagnale, lo scatto di Mennea, la borraccia di Coppi e Bartali.
Vi accusano anche di rubare a Tardelli la sua immagine.
Ridicolo. Scrissi a Tardelli che mi rispose: «Ne sono onorato». Ho letto da poco una sua intervista cult: «E se ai tedeschi non piacciono è perché hanno ancora paura». Mitico.
Vi accusano di averli introdotti in modo subdolo.
Questa è follia pura. Ne abbiamo parlato per tutta la campagna elettorale. E poi li abbiamo messi nel programma di governo. Più trasparente di così! Si vede che non sanno leggere.
Quindi lei conferma che li farete?
Certo, dobbiamo farli.
Ma quando? Nel tempo, passate le polemiche? Dopo l’addio di Draghi?
Il momento giusto è con la prossima legge di bilancio, con la Flat tax.
5 commenti:
"noi non obblighiamo nessuno [..] Vuoi il Reddito? [..] Prego."
Questa però non si può neppure sentire. Per accedere al reddito bisogna essere disperati, non ce lo obbliga lui ad accettarlo lui perché ce lo obbliga la disperazione.
Ma è la solita libertà dei liberali per i sottoposti, o questo o schiatti.
"al massimo posso temere che la corona si svaluti, non che manchi: la stampano loro."
Qualcuno ha spiegato al callido Borghi (a parte la giusta osservazione dell'anonimo, prima millanta di fare i Minibot per non far fallire gente che ha un credito e poi che l'imprenditore "salvato" o si cucca la carta straccia o fallisce, semplicemente abominevole) che la corona ha il cambio fisso con l'euro e quindi viene stampata quando lo fa la BCE e non quando ne hanno bisogno i danesi?
Questo può anche essere vero, ma pensiamo a cosa hanno fatto i sinistrati, obbligandoti a schiattare senza manco dare un'alternativa.
Ecco come hanno triplicato il numero dei poveri assoluti, riportato la quota emigrazione ai livelli postbellici, facendo chiudere 1000 aziende al giorno per anni, per tacere del resto.
D'altronde sono loro che ti vogliono far morire non solo per Maastricht, ma anche per Bruxelles, Francoforte e Berlino.
I sinistrati ormai non contano più nulla. Il loro raggruppamento più grosso, ovvero PaP, è stato (meritatamente) sbaragliato alle elezioni. Mi pare il caso di non parlar più di loro, altrimenti qui finisce che dopo l'antifascismo in assenza di fascismo (CPI+FN sono stati sbaragliati pure loro) ci becchiamo l'antisinistratismo in assenza di sinistrati.
Diverso è il caso del sistema PD che ancora purtroppo è duro a morire ma quello non può neppure definirsi sinistrato essendo un area di ceto medio liberal che si copre di una maschera di superiorità morale tipica dei piccoli benestanti.
Il problema oggi è più la svolta che ci si para davanti con gli attuali partiti in sella. Che non finisca che magari domani fanno un poco poco di manovra espansiva (che però oggi ancora non si vede) e tutti e dire meglio questo che niente quando in realtà serve uno shock ben più grosso.
Capite veramente poco .bisogna rompere il sistema la gente deve vedere ,toccare con mano un altra moneta ,deve uscire dalla gabbia invisibile
Posta un commento