[ 16 maggio 2018 ]
La percezione che Salvini e Di Maio abbiano imboccato la via per chiudere l'accordo, peggio ancora, che alla sua base ci sia lo schema diffuso ieri sera, ha seminato il panico nei circoli della classe dominante.
Prima le tre pesanti minacce venute da Bruxelles (il vicepresidente della Commissione UE Valdis Dombrovskis, poi l'altro vicepresidente della Commissione Europea Jyrki Katainen, infine il commissario Dimitris Avramopoulos) per cui a Roma non è permesso sgarrare — il debito dovrà scendere di 2,8 punti percentuali di Pil. Giù anche il deficit per lo 0,6% del Pil.
Quindi a ruota si è scatenata la campagna di aggressione.
Pennivendoli, intellettuali mezze tacche, intossicatori seriali dell'opinione pubblica, economisti da strapazzo: tutti — con toni spocchiosi per nascondere la loro collera — a dare addosso a Salvini e Di Maio. Obbiettivo: spaventare non solo i cittadini ma gli artefici dell'eventuale governo giallo-verde.
Una sceneggiata indegna, da Paese delle banane.
Hanno visto giusto, i nostri compagni, quando un mese fa, nel dare un titolo all'incontro che si svolgerà domani a Roma si sono decisi per "VINCERE LA PAURA".
I feldmarescialli euro-tedeschi, in combutta con gli squali della finanza globale, spalleggiati dalle guide indiane e dai Gaulaiter italioti hanno infatti già iniziato la campagna della paura.
Nella grafica sotto abbiamo ricomposto un piccolo collage che dà la misura della campagna di paura scattata già questa mattina. Tutti, ha praticamente coinvolto tutti gli organi di dis-informazione.
E sembra che abbiamo visto giusto, contro grilli parlanti, sinistrati e gufi d'ogni sorta, nel comprendere per primi la portata enorme della partita che si è aperta col 4 marzo. Eravamo nel giusto, immediatamente dopo il 4 marzo, ad augurarci un governo giallo-verde.
La campagna di paura è solo l'antipasto. Il peggio deve ancora venire. Lorsignori, usando Mattarella, tenteranno di uccidere nella culla il tentativo di un governo dei "populisti antieuropei". Nel caso non vi riuscissero, nei prossimi mesi, forse già nelle prossime settimane, scateneranno l'inferno. Il precedente del 2011 è noto. Noto è l'assedio a cui sottomisero la Grecia.
Giorni addietro scrivevo Non fate come Tsipras.
Questa è e sarà la questione decisiva. Sotto l'assalto e le imboscate spietate delle mafie eurocratiche il governo giallo-verde saprà resistere o cadrà in ginocchio nell'ignominia?
Come patrioti speriamo che non capitolerà poiché, come si è visto in Grecia, ciò rappresenterebbe una sconfitta letale per il Paese, per il popolo lavoratore. Sarebbe un'umiliazione nazionale, un colpo mortale alla spinta al cambiamento e alla battaglia per la sovranità.
E qui non è solo questione di fare scongiuri, né auspici disinteressati. Ognuno, nei prossimi mesi, dovrà decidere da che parte stare ed impegnarsi in prima persona, mobilitarsi contro l'aggressione esterna. Se abbiamo una speranza è che Lega e M5S capiscano che sotto assedio c'è una sola possibilità di non essere fatti a pezzi, mobilitare il popolo, difendere il governo sovrano con una sollevazione generale.
Altrimenti tutto sarà perduto.
La percezione che Salvini e Di Maio abbiano imboccato la via per chiudere l'accordo, peggio ancora, che alla sua base ci sia lo schema diffuso ieri sera, ha seminato il panico nei circoli della classe dominante.
Prima le tre pesanti minacce venute da Bruxelles (il vicepresidente della Commissione UE Valdis Dombrovskis, poi l'altro vicepresidente della Commissione Europea Jyrki Katainen, infine il commissario Dimitris Avramopoulos) per cui a Roma non è permesso sgarrare — il debito dovrà scendere di 2,8 punti percentuali di Pil. Giù anche il deficit per lo 0,6% del Pil.
Quindi a ruota si è scatenata la campagna di aggressione.
Pennivendoli, intellettuali mezze tacche, intossicatori seriali dell'opinione pubblica, economisti da strapazzo: tutti — con toni spocchiosi per nascondere la loro collera — a dare addosso a Salvini e Di Maio. Obbiettivo: spaventare non solo i cittadini ma gli artefici dell'eventuale governo giallo-verde.
Una sceneggiata indegna, da Paese delle banane.
Hanno visto giusto, i nostri compagni, quando un mese fa, nel dare un titolo all'incontro che si svolgerà domani a Roma si sono decisi per "VINCERE LA PAURA".
I feldmarescialli euro-tedeschi, in combutta con gli squali della finanza globale, spalleggiati dalle guide indiane e dai Gaulaiter italioti hanno infatti già iniziato la campagna della paura.
Nella grafica sotto abbiamo ricomposto un piccolo collage che dà la misura della campagna di paura scattata già questa mattina. Tutti, ha praticamente coinvolto tutti gli organi di dis-informazione.
E sembra che abbiamo visto giusto, contro grilli parlanti, sinistrati e gufi d'ogni sorta, nel comprendere per primi la portata enorme della partita che si è aperta col 4 marzo. Eravamo nel giusto, immediatamente dopo il 4 marzo, ad augurarci un governo giallo-verde.
La campagna di paura è solo l'antipasto. Il peggio deve ancora venire. Lorsignori, usando Mattarella, tenteranno di uccidere nella culla il tentativo di un governo dei "populisti antieuropei". Nel caso non vi riuscissero, nei prossimi mesi, forse già nelle prossime settimane, scateneranno l'inferno. Il precedente del 2011 è noto. Noto è l'assedio a cui sottomisero la Grecia.
Giorni addietro scrivevo Non fate come Tsipras.
Questa è e sarà la questione decisiva. Sotto l'assalto e le imboscate spietate delle mafie eurocratiche il governo giallo-verde saprà resistere o cadrà in ginocchio nell'ignominia?
Come patrioti speriamo che non capitolerà poiché, come si è visto in Grecia, ciò rappresenterebbe una sconfitta letale per il Paese, per il popolo lavoratore. Sarebbe un'umiliazione nazionale, un colpo mortale alla spinta al cambiamento e alla battaglia per la sovranità.
E qui non è solo questione di fare scongiuri, né auspici disinteressati. Ognuno, nei prossimi mesi, dovrà decidere da che parte stare ed impegnarsi in prima persona, mobilitarsi contro l'aggressione esterna. Se abbiamo una speranza è che Lega e M5S capiscano che sotto assedio c'è una sola possibilità di non essere fatti a pezzi, mobilitare il popolo, difendere il governo sovrano con una sollevazione generale.
Altrimenti tutto sarà perduto.
17 commenti:
Tranquilli nessun appello al popolo e sollevazione, alle brutte scenderà in campo B, garante di ultima istanza di chi c'ha la robba.francesco
Splendido articolo.
Condivido tutto.
Per me l ascensore sociale ha funzionato.Al contrario..
Ero un imprenditore cn 5 dipendenti ed ora sono dipendente...
In un palazzo a 4 piani ero al secondo.
Con l ascensore sociale sono finito in cantina.
ma non hanno ancora capito che più scrivono di sta roba e più gli Italiani pendono dalla parte opposta alla loro?
bah....
cmq resta da vedere come faranno a fare quelle cose...visto che nessun 5S parla di sforamento del deficit.
alla Redazione,
mi chiedo perché cazzo fate passare commenti disfattisti come l'anonimo troll delle 20:41
Non è la prima volta.
Qui non si scherza più ed è ora di prendere a calci nel culo i grilli parlanti.
Non è nemmeno giusto che usino questo blog per dire stronzate. E non è serio che le facciate passare.
Temo che oltre alla canea dell'informazione mainstream, che sta già dando il peggio di se sulle regole europee, sull'euro e sul ruolo salvifico di Mattarella, scateneranno contro i provvedimenti di questo governo la torma dei Centri Sociali che prevedo già attivi in caso di gazebo leghisti nel week end .
Gazebo che francamente eviterei di organizzare , soprattutto perchè la consultazione "aperta a tutti" in stile PD , è stata "spintaneamente" decisa per stare a ruota della "democratica" consultazione on-line dei 5 stelle.
Dovranno stare molto attenti, oltre all'incolumità personale , a tutte le provocazioni anche fisiche che i sinistrati metteranno in campo contro i fascioxenorazzomofoboleghisti.
Massimo
@Anonimo_credista_militante_legaiolo_delle_00:03
Parli con un sovranista ciociaro.
Non ho prove ma solo senso politico che mi fa dire che Giggino e Ruspantino non siano antropologicamente diversi da Renzi, dietro di loro c'è il nulla politico, ovvero tutto e l'opposto di tutto da Bagnai a Borghi, dal referendum sull'euro al reddito di cittadinanza in euro.
Mica ho scritto "suca" per darmi del troll.francesco
Questa mattina ho passato un'oretta a leggere il programma di governo: si ribadisce l'appartenenza alla NATO e alla UE; si prevedono due aliquote al 15% e al 20%; si prevede una grande stretta repressiva (nuovi carceri, telecamere sui giubotti della polizia, taser, un centro di espulsione immigrati in ogni regione, fine delle pene alternative).
E voi ancora difendete questo schifo? Fra eurismo e nazismo ci deve essere un'altra strada.
@governo basettoni quale di grazia? questa area sovranista e democratica l'ha indicata più e più volte, ma purtroppo non siamo riusciti a darle corpo, ad ottenere il mandato democratico necessario a darle rappresentanza... mea culpa, analisi, autocritica e tutto quanto il nécessaire del caso, ok. però ora è con questa "merda" che tocca fare i conti, questa e non altra. bisogna avere il coraggio di prenderne atto, questa è la realtà che ci viene consegnata questa dobbiamo cercare di trasformare. e con questo obiettivo la domanda diventa: meglio l'eurismo o il nazismo (il nazismo! addirittura!!! ... BU! paura èèè??)
Per me la differenza tra eurismo e nazismo è quella tra induzione al suicidio e omicidio.
La narrazione eurista (Tina) non solo addormenta le coscienze ma, quando le cose vanno male, non crea nemmeno ribellione (a differenza del nazismo), in quelli convinti di aver sbagliato qualcosa.
Chi è il nemico prinipale? Non è forse il male meno banale quello da indicare e combattere?
Ma poi, si può escludere che il nazismo non sia un opzione nelle stesse mani di chi narra l'eurismo?
Se è vero che i "personaggi banali" prefigurano il nazismo allora "eurismo o nazismo?" potrebbe essere la minaccia resa esplicita dai "personaggi banali" che fingono di voler ribaltare il tavolo del Tina.francesco
I commentatori di questo sito, al pari della redazione, sono tutti diventati esperti del risiko politico, di più, protagonisti principali come se la loro opinione cambiasse lo svilupparsi degli eventi.
Il punto di "meglio il nazismo che l'eurismo" fa francamente ridere, se scritto da un ciccione dietro ad uno schermo. Il punto è che la bozza di governo prevede più galera per tutti (compresi alcuni di noi, probabilmente anche chi scrive), a parte la Fornero nessun chiaro impegno a rivedere le politiche mostruose dei precedenti governi di larghe intese (anzi si dice esplicitamente che l'abolizione dei vaucher ha creato danni ai padroncini e andranno reinseriti).
Non è un gioco: se Salvini e Di Maio ci vengono ad arrestare a tutti, chi se ne frega del risiko, del tanto peggio tanto meglio, ecc.
La portata storica enorme delle elezioni scorse è mandare al potere gente che firma contratti di governo per dare "mano libera" alle forze del dis-ordine, rimettere i voucher, introdurre la flat tax a favore dei capitalisti redistribuendo la ricchezza prodotta ancora di più dal lavoro salariato al padronato per spostare il peso fiscale sui consumi, quindi sui lavoratori salariati, magari penseranno di rimettere le gabbie salariali, qualcuno ha detto che bisogna dare uno shock all'economia,il bacia ampolle Di Maio,
etc. etc.
Questo e quanto, il resto delle chiacchiere sono sogni dovuti forse al consumo di qualche droga psichedelica. Il risveglio da questo sogno sarà duro ma inevitabile,soprattutto per quegli operai di buon senso "comunisti" di cui si parla in altro articoletto del blog.
Saluti,
Carlo.
NAZISMO O EURISMO?
Ero ieri all'incontro di Roma promosso da P101 com Fassina, Barra Caracciolo e la Stirati.
Cito Fabio Frati che introducendo ha affermato:
“C'è una gerarchia dei fattori. Occorre distinguere il principale dal secondario. Ove il governo giallo-verde, al netto delle sue ambiguità, rompesse gli indugi e si incamminasse sulla via della disobbedienza ai poteri forti eurocratici, la sinistra patriottica, pur criticamente e in modo indipendente, dovrà sostenerlo. Ove invece imboccasse la via di Tsipras e finisse per inginocchiarsi, esso andrà combattuto senza indugi.”
E' l'Abc della politica, punto.
Chi non capisce la differenza tra il nemico principale e quello secondario è meglio che lasci perdere con la politica, che si dia a qualche altro hobby meno faticoso.
Il governo giallo-verde adotterà misure sicuritarie, da Stato di polizia? A parte che in uno Stato di polizia ci stiamo già, lo dovremo combattere. Nessuna cambiale in bianco a nessuno.
Ma ove adottasse misure di giustizia sociale che rompono con la gabbia eurocratica, dovrà essere difeso dalle imboscate dei poteri forti. Punto.
Non passerà molto tempo, immagino i prossimi mesi (la Legge di Bilancio 2019), che vedremo che piega prenderanno gli eventi. Chi dichiara un'opposizione a prescindere rischia di fare l'utile idiota delle oligarchie euro-tedesche.
Sarebbe una sciagura di portata catastrofica se certe sinistre, e addirittura certi "sovranisti senza se e senza ma" fungessero da truppe di complemento del nemico principale...
Piemme
A parte che le carceri a porte girevoli devono essere diventate un altra cosa di sinistra senza che me ne fossi accorto.
Ma a me sembra sacrosanto assumere altre forze di polizia e dotarle di strumenti per intervenire contro i reati più odiosi quali furti ai deboli e anziani che sono proprio quelli su cui si chiede un inasprimento delle pene. Oltre che per gli evasori fiscali.
E in ogni caso, qualsiasi cosa si pensi delle classiche politiche law and order (e personalmente non ne penso granché bene), per pietà non paragoniamole al nazismo. Anche alla mala fede o all'isterismo ci dovrebbe essere un limite.
Se "eurismo o nazismo?" oppure "la padella o la brace?" è la minaccia di TINA nessuno scatenerà l'inferno perché ci siamo già, fa già caldo, da un pezzo.
I media mainstream globali non potrebbero scatenarlo, se è vero che da un po' gli utenti, fanno l'opposto di quello che dicono, quindi...
Se dei media screditati vogliono accreditare qualcuno forse potranno solo FINGERE di scatenare l'inferno contro questi.francesco
APRITE LE ORECCHIE
ECCO COME VEDE IL GOVERNO UNA DELLE VOCI PIU' AUTOREVOLI DELLE ELITE.
Si sbaglia lui o vi sbagliate voi?
«Queste politiche hanno fallito ovunque e a pagare il prezzo sono sempre stati i più deboli, ma il punto è un altro: il programma di 5 Stelle e Lega ha almeno il merito di chiarire agli italiani quale sia la posta in gioco. Parla di produttività solo in relazione agli uffici giudiziari; parla di mercato solo in negativo, come fattore da limitare, depotenziare e controllare. Non parla di nuove tecnologie. Parla invece di un ruolo attivo e diretto del governo nel sistema finanziario, attraverso una propria banca e anche attraverso il Monte dei Paschi. È una visione interventista, corporativa, protezionista e paternalista di un Paese avanzato e complesso. È la visione del «sovranismo», di chi pensa di poter gestire da solo le proprie cose senza doverle condividere con nessun altro. E può piacere o no, ma non sembra compatibile con le istituzioni dell’Unione Europea che invece sono basate sul controllo della finanza pubblica, un mercato regolato ma aperto, una società aperta, una sovranità condivisa con altri 26 Paesi e una moneta condivisa con altri 18 per far fronte alle pressioni della Cina, degli Stati Uniti o della Russia».
Federico Fubini sul Corriere della Sera di oggi, 21 maggio
(https://www.corriere.it/opinioni/18_maggio_21/posta-gioco-l-italia-europa-futuro-scelte-92278590-5c6c-11e8-82e5-88fb275b03b8.shtml)
Quei quotidiani sono letti da uomini d affari in tutto il mondo. Non si mettono a fare il gioco di parlare per negazioni così il popolo ubbidisce. È diverso da una mamma che cerca di farsi ubbidire dal figlio.
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