[ 4 maggio 2018 ]
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Se in Puglia se non si ferma il piano di abbattimento degli ulivi e distruzione della Biodiversità con Pesticidi …ed alla fine rimarranno solo gli insetti dannosi alle coltivazioni
La Xilella non è più un patogeno da quarantena, perché ormai è diffuso ovunque;
e non rappresenta la causa primaria dei disseccamenti degli ulivi
In ogni caso si cura con tecniche semplici e biologiche (Rame, Zinco, Microrganismi utili, potature annuali, sovesci, ecc)
Gli Ulivi vanno curati e non massacrati di sostanze chimiche o tagliati
I prati devono essere tutelati perché ospitano insetti utili e "distraggono" quelli dannosi e i vettori di malattie
Gli uccelli insettivori svolgono un ruolo importantissimo nel controllo biologico
FERMARE IL TAGLIO DEGLI ULIVI E' UN DOVERE COSTITUZIONALE
La Regione Puglia (come le altre regioni italiane) deve utilizzare i fondi PSR Regionale 2014-2020, obbligatori e prioritari per gli agricoltori (pagamenti per l'agricoltura biologica e per le azioni agro-climatico-ambientali), al fine di consentire le cure colturali degli Ulivi, elemento del paesaggio e di tutela dell'ambente (Art. 9 Costituzione) ai fini dello sfruttamento razionale dei suoli (Art. 44 Costituzione), rimuovendo gli ostacoli alla realizzazione sociale dell'attività economica (Art. 3 comma 2 Cost.) in campo agricolo. Tutelando la salute dei cittadini (Art. 32 Cost.)
I Sindaci in qualità di tutori della salute dei propri territori comunali, si attivino contro il taglio degli ulivi e l'impiego di pesticidi cimici, dichiarando i Terriotori Biologici.
In tal modo gli agricoltori, oltre ad ottenere la compensazione di tutti i maggiori costi e mancati ricavi (calcolati sul 30-40% della produzione), più le spese burocratiche e quelle di certificazione biologica, otterranno una maggiorazione del 30% di tale pagamento di servizio alla collettività, grazie all'azione collettiva che viene a realizzarsi con il "Bioterritorio Comunale".
Si attivino i cittadini e le associazioni per i necessari ricorsi alle autorità competenti, amministrative, civili e penali.
La Xilella non è più un patogeno da quarantena, perché ormai è diffuso ovunque;
e non rappresenta la causa primaria dei disseccamenti degli ulivi
In ogni caso si cura con tecniche semplici e biologiche (Rame, Zinco, Microrganismi utili, potature annuali, sovesci, ecc)
Gli Ulivi vanno curati e non massacrati di sostanze chimiche o tagliati
I prati devono essere tutelati perché ospitano insetti utili e "distraggono" quelli dannosi e i vettori di malattie
Gli uccelli insettivori svolgono un ruolo importantissimo nel controllo biologico
FERMARE IL TAGLIO DEGLI ULIVI E' UN DOVERE COSTITUZIONALE
La Regione Puglia (come le altre regioni italiane) deve utilizzare i fondi PSR Regionale 2014-2020, obbligatori e prioritari per gli agricoltori (pagamenti per l'agricoltura biologica e per le azioni agro-climatico-ambientali), al fine di consentire le cure colturali degli Ulivi, elemento del paesaggio e di tutela dell'ambente (Art. 9 Costituzione) ai fini dello sfruttamento razionale dei suoli (Art. 44 Costituzione), rimuovendo gli ostacoli alla realizzazione sociale dell'attività economica (Art. 3 comma 2 Cost.) in campo agricolo. Tutelando la salute dei cittadini (Art. 32 Cost.)
I Sindaci in qualità di tutori della salute dei propri territori comunali, si attivino contro il taglio degli ulivi e l'impiego di pesticidi cimici, dichiarando i Terriotori Biologici.
In tal modo gli agricoltori, oltre ad ottenere la compensazione di tutti i maggiori costi e mancati ricavi (calcolati sul 30-40% della produzione), più le spese burocratiche e quelle di certificazione biologica, otterranno una maggiorazione del 30% di tale pagamento di servizio alla collettività, grazie all'azione collettiva che viene a realizzarsi con il "Bioterritorio Comunale".
Si attivino i cittadini e le associazioni per i necessari ricorsi alle autorità competenti, amministrative, civili e penali.
Giuseppe Altieri, Agroecologo
Ass. Attuare la Costituzione
Comitato Scientifico dell' Ass. Cibus in Primis
Comitato Scientifico dell' Ass. Cibus in Primis
2 commenti:
Da questo caso emerge un problema più generale. Sono ormai anni che davanti alle rivendicazioni popolari, dagli ulivi ai diritti dei lavoratori, la magistratura puntualmente emette sentenze in linea con i desiderata della nostra classe dirigente fortemente reazionaria.
Davanti a queste sentenze emerge puntualmente, spesso a sinistra e proprio nei sindacati, qualche formalista legalitario pronto a trovare tutti i possibili cavilli per dichiarare illegittime le richieste popolari.
Di questo problema si deve prendere atto ed affrontarlo frontalmente. Ma essendo politicamente deboli vedo la cosa è abbastanza difficile.
Giovanni
Ma non si è ancora capito cha da lì deve passare il gasdotto e che la produzione di olio pugliese essendo di qualità insuperabile dà fastidio ad un altro produttore pseudo mediterraneo?
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