Paolo Dall'Oglio |
«Signore Brāhīm ʿAwwād Ibrāhīm ʿAlī al-Badrī al-Sāmarrāʾī,
Signor Califfo dello Stato Islamico,
siamo a rivolgerle una preghiera e una richiesta.
Il 29 luglio 2013 un nostro fratello e connazionale, il sacerdote cattolico Paolo Dall'Oglio venne rapito da un gruppo di insorti siriani.
Da allora nulla si sa di lui, e grandi sono la nostra preoccupazione e il nostro dolore.
Come Voi certamente sapete, Paolo era un amico dei musulmani, nutriva un grande rispetto per l'Islam ed il vostro Profeta, ed ha vissuto molti anni in Siria. Per di più sosteneva le ragioni della rivolta popolare iniziata il 15 marzo 2011. Per questo le autorità siriane lo espulsero dalla Siria.
Nell'agosto 2103 rientrò clandestinamente in Siria e venne a Raqqa allo scopo di trattare la liberazione di un gruppo credenti cristiani, pare vostri ostaggi.
Da allora non sappiamo se sia vivo o morto, né c'è la certezza che sia un vostro prigioniero.
Ma ove questo fosse il caso vogliamo sperare, come prescrive la Shari'a, che sia considerato un Dhimmi e quindi posto sotto la vostra protezione.
Vi chiediamo anzi di liberarlo, per riconsegnarlo alla sua battaglia civile e morale ed alle sue meditazioni spirituali.
siamo a rivolgerle una preghiera e una richiesta.
Il 29 luglio 2013 un nostro fratello e connazionale, il sacerdote cattolico Paolo Dall'Oglio venne rapito da un gruppo di insorti siriani.
Da allora nulla si sa di lui, e grandi sono la nostra preoccupazione e il nostro dolore.
Come Voi certamente sapete, Paolo era un amico dei musulmani, nutriva un grande rispetto per l'Islam ed il vostro Profeta, ed ha vissuto molti anni in Siria. Per di più sosteneva le ragioni della rivolta popolare iniziata il 15 marzo 2011. Per questo le autorità siriane lo espulsero dalla Siria.
Nell'agosto 2103 rientrò clandestinamente in Siria e venne a Raqqa allo scopo di trattare la liberazione di un gruppo credenti cristiani, pare vostri ostaggi.
Da allora non sappiamo se sia vivo o morto, né c'è la certezza che sia un vostro prigioniero.
Ma ove questo fosse il caso vogliamo sperare, come prescrive la Shari'a, che sia considerato un Dhimmi e quindi posto sotto la vostra protezione.
Vi chiediamo anzi di liberarlo, per riconsegnarlo alla sua battaglia civile e morale ed alle sue meditazioni spirituali.
Se questo gesto unilaterale di pietà vi sembra eccessivo, vi proponiamo uno scambio di prigionieri.
Voi ridate la libertà a Paolo Dall'Oglio, noi vi daremo in cambio il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, un razzista spregevole ed un isterico nemico, non solo dell'islam ma di tutti i popoli arabi e islamici in lotta per la loro liberazione».
Un gruppo di cittadini italiani
7 commenti:
Paolo dall'Oglio, a detta dei confratelli del suo stesso ordine, è da considerarsi "archiviato".
Si era autonomamente avvicinato a gruppi non jihadisti ma che combattevano Assad (scelta non condivisa da tutti quelli della sua compagnia religiosa) ed è stato ucciso dalle forze governative che hanno anche fatto piazza pulita di quei movimenti con cui dall'Oglio aveva rapporti.
Il mondo della psicopolizia orwelliana avanza irresistibilmente: una giornalista della CNN sospesa due settimane e costretta a scuse umilianti per aver twittato che la legge da poco approvata dal Congresso che limita l'afflusso di esuli siriani è liberticida
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/20/foto/cnn_sospende_giornalista_per_un_tweet_contro_lo_stop_ai_rifugiati_in_usa-127797340/1/?ref=HRESS-5#1
Mi vergogno per voi. Mi vergogno per Leonardo Mazzei, per Moreno Pasquinelli, per gli altri che non conosco personalmente ma che suppongo di aver incontrato a qualche assemblea promossa da Mpl. Questa lettera propone lo scambio fra Dall' Oglio, che pare paghi la sua eccessiva fiducia nei Jihadisti, cioè le sue errate convinzioni relativistiche, e una persona di cui non condividete le opinioni, ma che rappresenta ad oggi, pare, il 15% degli italiani. Vi rivolgete in forma di supplica a dei terroristi infami, e auspicate per Dall' Oglio lo status di "protetto" (dhimmi) da parte dei terroristi. Il terrorismo wahabita rappresenta la negazione di qualunque valore la sinistra abbia praticato- e voi vi proponete come non nemici. Proponete uno "scambio di prigionieri", che è teorico, ma che evidentemente il terrorismo wahabita potrebbe anche accettare. Perciò voi affermate preventivamente che non avreste niente da opporvi a chi rapisse o uccidesse Salvini. Questo per il diritto penale si chiama "apologia di reato", che la magistratura lo riconosca o no. Ma prima ancora di stabilire se ci sono aspetti penali in questo, che a me non riguardano, chiedo di sapere il nome degli anonimi autori di questo appello all' Isis, e il nome del responsabile del vostro blog, per distinguere se è il caso le responsabilità dell'associazione da quelle di chi ha pubblicato un tale appello.
Alessandro Chiavacci (Siena)
L'appello è patetico e commovente, ma la conclusione è grottesca ed anche stonata.
Non mi avete pubblocato il post sulla psicopolizia che ha sospeso dal alvoro costretto alle scuse una giornalista americana che aveva teittato contro la decisione del congresso di limitare l'ingresso dei profughi siriani
Eppure non era il solo episodio
Guardate qui
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Parigi-Criticano-la-guerra-di-Hollande-sospesi-da-Facebook-lo-scrittore-Genna-e-Cecilia-Strada-09b29f16-45d1-4d13-9626-c5ad6548cb0d.html
ehm, l'Islam come sapete vieta il porco, quindi non saprebbero che farsene di salvini.
@Alessandro Chiavacci
ma è così difficile capire chi è il destinatario della lettera?
così difficile capire chi specula sull'orrore?
chi è che dovrebbe dare prova di umanità?
forse per frequentare le assemblee di Mpl devi esserti perso qualche perla del nostro eroe. con simpatia, francesco
Posta un commento