17 dicembre. Merita attenta riflessione ciò che ha fatto, o meglio ciò che non ha fatto il Movimento 5 stelle in relazione all'ondata di proteste iniziata il 9 dicembre. Non c'è dubbio che nei diversi comitati e presidi che hanno scosso il paese numerosi sono stati non solo gli elettori di M5S ma anche suoi attivisti. Tuttavia M5S li ha lasciati soli e non ha proferito, com'era lecito attendersi, una sola parola di sostegno, né tantomeno compiuto gesti fattivi di solidarietà. I circoli di M5S delle diverse città coinvolte non hanno spinto i loro iscritti a raggiungere i presidi e se ne sono restati alla finestra.
Grillo, il 10 dicembre, si è limitato a commentare favorevolmente il fatto che alcuni poliziotti si siano tolti i loro caschi in segno di solidarietà coi manifestanti. Davvero pochino per un partito che dice di voler "mandare tutti a casa". Invece di inviare militanti e parlamentari in mezzo a chi stava lottando per cacciare il governo e per la sovranità popolare, hanno deciso di stare alla finestra. I pentastellati hanno senza dubbio commesso un errore enorme madornale nel rifiutare di dare sponda e rappresentanza al movimento di protesta.
Come spiegare questo autogol? Di sicuro la principale causa politica è il religioso legalitarismo, il rispetto di M5S delle leggi e delle autorità costituite, quindi il vero e proprio timor panico della lotta diretta e dell'azione di massa. Al fondo la spiegazione sta nella natura stessa del movimento "grillino", che non è né cucca né noce, né di governo né tantomeno un movimento di lotta. Forte sul web, su facebook, non è minimamente in grado di stare nel sociale. I suoi attivisti sono in gran parte virtuali, impregnati oltretutto da una inguaribile mentalità elettoralistica.
Noi non siamo sorpresi. L'aveva segnalato Moreno Pasquinelli su questo blog il 21 aprile scorso, dopo la clamorosa marcia indietro di Beppe Grillo davanti alla rielezione di Napolitano al Quirinale. Cosa accadde? Nel primo pomeriggio del 20 aprile Beppe Grillo, dopo aver gridato al golpe, lanciò quest'appello:
Grillo, il 10 dicembre, si è limitato a commentare favorevolmente il fatto che alcuni poliziotti si siano tolti i loro caschi in segno di solidarietà coi manifestanti. Davvero pochino per un partito che dice di voler "mandare tutti a casa". Invece di inviare militanti e parlamentari in mezzo a chi stava lottando per cacciare il governo e per la sovranità popolare, hanno deciso di stare alla finestra. I pentastellati hanno senza dubbio commesso un errore enorme madornale nel rifiutare di dare sponda e rappresentanza al movimento di protesta.
Come spiegare questo autogol? Di sicuro la principale causa politica è il religioso legalitarismo, il rispetto di M5S delle leggi e delle autorità costituite, quindi il vero e proprio timor panico della lotta diretta e dell'azione di massa. Al fondo la spiegazione sta nella natura stessa del movimento "grillino", che non è né cucca né noce, né di governo né tantomeno un movimento di lotta. Forte sul web, su facebook, non è minimamente in grado di stare nel sociale. I suoi attivisti sono in gran parte virtuali, impregnati oltretutto da una inguaribile mentalità elettoralistica.
Noi non siamo sorpresi. L'aveva segnalato Moreno Pasquinelli su questo blog il 21 aprile scorso, dopo la clamorosa marcia indietro di Beppe Grillo davanti alla rielezione di Napolitano al Quirinale. Cosa accadde? Nel primo pomeriggio del 20 aprile Beppe Grillo, dopo aver gridato al golpe, lanciò quest'appello:
«Il M5S da solo non può però cambiare il Paese. E' necessaria una mobilitazione popolare. Io sto andando a Roma in camper. Ho terminato la campagna elettorale in Friuli Venezia Giulia e sto arrivando. Sarò davanti a Montecitorio stasera. Rimarrò per tutto il tempo necessario. Dobbiamo essere milioni. Non lasciatemi solo o con quattro gatti. Di più non posso fare. Qui o si fa la democrazia o si muore come Paese».Immediatamente, sotto Montecitorio, si ammassarono migliaia e migliaia di cittadini. Molti altri stavano sopraggiungendo da tutt'Italia. E che fece Grillo? appena giunto a Roma ordinò il dietrofront, lasciando soli e di stucco i dimostranti. "Perché me lo ha chiesto la Digos, che temeva incidenti", dichiarò.
Si trattò di una decisiva lezione. Si capì che M5S non sarebbe stato in grado di mettersi alla testa della latente sollevazione popolare.
Gli eventi dell'ultima settimana hanno confermato quella premonizione.
Cambiare da cima a fondo il Paese è cosa troppo seria per lasciarla in mano ai "grillini".
13 commenti:
Setta elettoralista,democraticista e legalitaria incapace di vere battaglie sul territorio.Male ha fatto il MPL ad appoggiare il M5S alle ultime elezioni senza un preliminare incontro chiarificatore con Grillo per un franco confronto sulle piattarorme programmatiche dei rispettivi movimenti."Verifica il conto,tocca a te pagarlo",diceva Brecht. Giovanni da Salerno
MA CHE C'ENTRA?
Noi abbiamo dato un voto ad M5S in base alla elementare considerazione che un suo successo elettorale avrebbe contribuito (1) a mettere in difficoltà le forze di regime e (2) dato slancio alle forze della ribellione sociale.
Esattamente quanto avvenuto.
Non dobbiamo pentirci di niente quindi.
Altri han compiuto un errore madornale.
Il commento su Grillo mi sembra più una caricatura che un'analisi. Intanto anche i Forconi si dividono. E' un dejavu. Per non parlare delle organizzazioni di sinistra composte per lo più di narcisisti, di prime donne rose dall'ambizione e dalla vanità, possedute dalla libidine del potere, smaniose di protagonismo.. E' questo il morbo che sta uccidendo la politica italiana. Se ci sarà una sollevazione sarà acefala perché "i capi" sono tutti intenti a screditarsi vicendevolmente. Finirà peggio che nel biennio rosso. Sulle macerie di una pseudosinistrarivoluzionaria, dedita a fare analisi del sangue agli altri senza fare mai le proprie, sarà destinata ad avanzare una nuova forma di fascismo.
spes ultima dea
Certamente: altri hanno compiuto un errore madornale non votando Grillo a suo tempo e magari disertando i seggi.
E non è da rimproverare al M5S se non ci sono state roboanti imprese politiche: M5S ha già fatto moltissimo ma non si può pretendere che un alberello di così tenera età diventi da un giorno all'alto un cedro del Libano, specie se tutti attorno gli danno addosso con seghe e accette per stroncarlo sperando che la bufera urlante che gira nel mondo lo sradichi del tutto.
Le vicende legate al movimento dei Forconi dimostrano che I leaderini in provetta della sinistra rivoluzionaria italiana se sono negletti nella pars costruens sono dei veri campioni in quella destruens. La foga con cui ci si scaglia una volta contro Grillo, una volta contro Danilo Calvani, un'altra ancora contro Mariano Ferro é direttamente proporzionale alla propria inconsistenza nella capacità di mobilitazione delle masse. E' indice inoltre di un cupio dissolvi che assale chi nutre complessi di inferiorita' nei confronti di chi alle masse è in grado di parlare
Un forcone deluso
EH NO!
Noi abbiamo dato e diamo a Cesare quel che è di Cesare. Abbiamo riconosciuto e riconosciamo i meriti di M5S. Ma che davanti ad una ondata di proteste di cui ha parlato mezza europa e ha ottenuto tante simpatie, questo movimento abbia fatto finta di niente, questo, la potete rigirare come vi pare, è un atteggiamento non solo sbagliato ma inqualificabile.
Uno che commette un delitto non può essere assolto perché nella vita aveva fatto tante opere di bene.
Secondo me i Grillini non sono caduti nella trappola tesa da Tano
e Company
E se notate la loro crescente Arroganza degli ultimi giorni si
capisce chiaramente che sono alla
Fine
Grillo ha fatto Bene
A volte e meglio fare i finti tonti
Chi sarebbe TANO?
Escusasse, ma la terminazione in "ano" fa venire in mente cose strane.
Se qualcuno ha disertato alle urne è inutile prendersela con questi se il M5S non ha la maggioranza. Evidentemente non sono stati convinti abbastanza, e potete girarla come volete ma la fiducia si guadagna non si eredita. Non basta dire io sono meglio perchè gli altri sono peggio. Tale giochino erano già bravi a farlo il PD e FI.
Quindi usciamo fuori dal solito teatrino tribalistico-narcisistico (io sono indipensabile quindi mi comporto come mi pare tanto sono indispensabile) e chi si deve fare un bagno di autocritica se lo faccia
un ex simpatizzante M5S
DEmetrio
I soliti capponi di Renzo che si beccano chicchiricchiando!
A me pare che tanto voi di Sollevazione, sia il M5S di Grillo, sia Ferro con i suoi coraggiosi decisamente bravi Forconi, sia, perché no, con Di Stefano e compagni con le BEAU GESTE della "depoggiolazione" della bandiera EU e la messa al posto d'onore del tricolore NAZIONALE (gesto simbolico "eroico" che vale una serie di comizi e conferenze TV), abbiano fatto la loro parte. In un commento s'è parlato di narcisismo:: non è una sindrome positiva e occorre evitarla.:
COOPERAZIoNE dovrebbe essere la parola d'ordine negli attuali drammatici momenti.
Hasta la victoria!
ma se ancora non c'è un vero movimento del 9 dicembre, con veri delegati eletti nel rappresentarlo, con una personalità e con degli obiettivi condivisi, con chi dialoghi ? troppo facile essere strumentalizzati in queste condizioni ? il movimento 5 stelle c'è, lavora, combatte se pensate che gli obiettivi sono gli stessi diventate attivisti !
E' davvero ammirevole come ci si smarca. Ora che è evidente anche ai bambini come il M5S era inconsistente, era ed è funzionale al sistema, è parte del sistema ora viene a galla il pentitismo, i distinguo ecc ecc . Prendedeti le vostre responsabilità e le colpe dei danni che avete causato a causa della vostra errata analisi. Siate piu materialisti e meno sociologici, piu attenti alla realtà e non a cavalcare le tigri di carta che si affacciano ora qua ora la.
Ho ancora da capire chi sia questo Tano. Pazienza, purtroppo non sono Nostradamus.
Grillo avrà forse fatto un paio di conti: la Manifestazione 9 dicembre ha avuto successo per la risonanza mediatica e le adesioni numerosissime che ha raccolto, ma non poteva essere risolutiva. La situazione non si può definire nemmeno pre-rivoluzionaria. Tuttavia l'aria è stata smossa, molta gente ha cominciato a guardarsi meglio attorno. Per il M5S è stato probabilmente preferibile lasciare che salissero all'evidenza della cronaca altre forze così da meritarsi notorietà e considerazioni valutative. L'M5S unendosi al gruppo avrebbe potuto togliere luce ai moti emergenti desiderosi di una propria individualià.
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