5 settembre. Lunedì prossimo è giorno fatidico. Il Congresso USA deciderà l'attacco alla Siria, mentre alle ore 15 si riunirà a Roma la Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato.
Verrà esaminata la questione della decadenza da Senatore di Silvio Berlusconi. Da questo sembrano dipendere le sorti del governicchio Letta-Napolitano. Formalmente la Giunta deve solo calanderizzare la sua agenda, visto che l'Ufficio di Presidenza non ha raggiunto un accordo. La manfrina potrebbe quindi andare per le lunghe.
I berluscones, compresi i "falchi" che minacciano sfracelli, sono aggrappati alla speranza, sempre più vana, che il Pd, col beneplacito di Napolitano, si decida a conservare il titolto di Senatore per il Cavaliere.
In ballo c'è l'interpretazione della legge 190 del 6/11/2012 (nota come Legge Severino) che disciplina l'incandidabilità di coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione. Questo è appunto il caso di Berlusconi. Il Pdl solleva l'incostituzionalità della legge.
Lana caprina? Non proprio. Sotto almeno due profili —quello se la Legge Severino possa avere validità retroattiva e se spetti ancora alla Camere decidere dell'incompatibilità di un condannato con la sua funzione di parlamentare—, ed entrambi chiamano in causa la Costituzione.
Come hanno ben spiegato Marcello Gallo e Gaetano Insolera sul Corriere della Sera del 3 settembre in base alle norme nessuna legge può avere una validità reotroattiva: «La legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo". Si capisce che essendo questa legge ordinaria [la Severino, NdR] può essere derogata da altra legge ordinaria. Purché derogata non sia una legge penale. Quest'ultima è assistita dalla riserva dettata dall'articolo 25, comma 2, della Costituzione: l'eccezione può essere posta unicamente da norma prodotta secondo le modalità che caratterizzano la produzione di norme costituzionali»).
I Nostri osservano quindi:
Immaginiamo infatti che una forza anticapitalista presenti le sue liste, e che uno o più candidati abbiamo subito condanne a più di due anni, magari per reati di tipo politico afferenti alla loro battaglia sociale e politica. In base alla Legge Severino le autorità, d'imperio, li casserebbero dalle liste.
Sorge poi l'altra questione, non meno controversa, non più solo l'incandidabilità, ma la decadenza da parlamentare nel caso la condanna penale sopraggiunga dopo che un candidato sia stato eletto.
Il problema (si fa presto a parlare di Stato di Diritto) è dunque se il potere giudiziario possa, sua sponte, mandare in galera un deputato del popolo. Non dimentichiamo che l'immunità parlamentare (garanzia d'impunibilità) venne adottata illo tempore appunto per difendere i diritti delle opposizioni rispetto ai sovrani assoluti e agli Stati di polizia.
Ricordiamo quindi che l'immunità venne abrogata, da una maggioranza giustizialista (Pds, Prc, Lega Nord, Msi, radicali) il 12 ottobre 1993 sull'onda di Mani Pulite. Al tempo, noi di Mpl, pur diversamente collocati, condannammo quella decisione come nefasta e anticostituzionale.
La Costituzione italiana, già stuprata, recita all'articolo 66 che spetta comunque a ciascuna delle due Camere il giudizio sulle cause di sopraggiunta incompatibilità dei suoi componenti. Né la legge che abolì l'immunità né la Severino hanno cancellato l'articolo 66.
Per cui non è vero, come dicono i giustizialisti, che la Giunta del Senato deve solo passare le carte, limitarsi a prendere atto della sentenza della Cassazione su Mediaset. Ed ha torto chi dice che in base allo Stato di diritto Berlusconi dovrebbe "decadere" — che poi si sia dovuto dimettere siccome è un furfante, questa è un'altra questione. La legge deve sì essere certo uguale per tutti (e sappiamo che non lo è), ma la Legge è subordinata a quella suprema, al dettato costituzionale, e al principio che il Parlamento (non la magistratura) esprime la sovranità popolare, e quindi ogni singolo deputato, espressione diretta dei cittadini.
Se nel Parlamento fosse esistita una forza politica anticapitalista e socialista avrebbe dovuto, proprio in difesa dello Stato di Diritto e della democrazia, votare contro l'abrogazione dell'immunità ed a maggior ragione contro la anticostituzionale Legge Severino. E se questa forza fosse in Parlamento adesso, se avesse dei membri nella Giunta che si riunisce lunedì prossimo, essi, così almeno io la penso, dovrebbero, senza con ciò mischiarsi con la feccia dei berluscones, opporsi alla cosiddetta "decadenza" e sì, inviare la Legge Severino alla Corte Costituzionale.
In gioco non ci sono in questo caso solo le sorti di Silvio Berlusconi, ma quelle di basilari principi democratici sanciti dalla Costituzione. Sorvoliamo sul Pd, che essendo un pilastro della Seconda Repubblica non ha perso occasione per sbudellare Costituzione, repubblica parlamentare e Stato di diritto. E' tristissimo che il M5S, che fa della difesa della Carta uno dei suoi punti qualificanti, sacrifichi i principi della Costituzione in nome dell'antiberlusconismo e sull'altare della guerra per bande che dilania il potere.
Grillo e i suoi stanno giocando una partita tutta tattica. Sperano in elezioni subito e sperano che i berluscones facciano cadere il governo subito. Essi ritengono che il manettarismo giustizialista porti loro tanti voti. Forse, forse sarà così. Resta che per un piatto di lenticchie si sono resi corresponsabili di un'altra lesione allo Stato di Diritto.
Verrà esaminata la questione della decadenza da Senatore di Silvio Berlusconi. Da questo sembrano dipendere le sorti del governicchio Letta-Napolitano. Formalmente la Giunta deve solo calanderizzare la sua agenda, visto che l'Ufficio di Presidenza non ha raggiunto un accordo. La manfrina potrebbe quindi andare per le lunghe.
I berluscones, compresi i "falchi" che minacciano sfracelli, sono aggrappati alla speranza, sempre più vana, che il Pd, col beneplacito di Napolitano, si decida a conservare il titolto di Senatore per il Cavaliere.
In ballo c'è l'interpretazione della legge 190 del 6/11/2012 (nota come Legge Severino) che disciplina l'incandidabilità di coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione. Questo è appunto il caso di Berlusconi. Il Pdl solleva l'incostituzionalità della legge.
Lana caprina? Non proprio. Sotto almeno due profili —quello se la Legge Severino possa avere validità retroattiva e se spetti ancora alla Camere decidere dell'incompatibilità di un condannato con la sua funzione di parlamentare—, ed entrambi chiamano in causa la Costituzione.
Come hanno ben spiegato Marcello Gallo e Gaetano Insolera sul Corriere della Sera del 3 settembre in base alle norme nessuna legge può avere una validità reotroattiva: «La legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo". Si capisce che essendo questa legge ordinaria [la Severino, NdR] può essere derogata da altra legge ordinaria. Purché derogata non sia una legge penale. Quest'ultima è assistita dalla riserva dettata dall'articolo 25, comma 2, della Costituzione: l'eccezione può essere posta unicamente da norma prodotta secondo le modalità che caratterizzano la produzione di norme costituzionali»).
I Nostri osservano quindi:
«Ciò posto, pare opportuno chiarire che cosa significhi «retroattività» di una norma. Non sembri pedanteria, ma riteniamo che certi termini non vadano usati ad orecchio. Per venire al dunque, c'è retroattività se la norma si applica anche a vicende costituite, in tutto o in parte, da elementi, di fatto o di diritto, necessari ad una determinata conseguenza giuridica, verificatisi prima dell'entrata in vigore della norma stessa. Verificatisi prima, cioè quando il soggetto destinatario delle conseguenze giuridiche non poteva calcolare tali elementi in quanto condizionanti determinati effetti, sì da regolarsi a ragion veduta. Anche a superare tutte le perplessità di cui sopra si è fatto cenno, c'è un limite che non può essere superato senza attento, approfondito esame: la legge Severino deve essere letta come se disponesse la propria retroattività? Senza dubbio non lo fa in modo immediato e diretto. Può darsi che ad una conclusione affermativa si arrivi dalle pieghe dei suoi commi. Se così stessero le cose questo sarebbe il vero, assai serio, appunto da muovere alla legge stessa. L'eccezione, così importante, ad una regola così importante, come quella della irretroattività della legge, non dovrebbe essere enunciata in maniera criptica, per allusioni ed ammiccamenti, ma proclamata in tutta chiarezza, in modo immediato e diretto.L'antiberlusconismo acceca. State svegli!
A tacer d'altro, teniamo presente che qui si tratta di una posizione giuridica che interesserebbe non soltanto il destinatario della cosiddetta decadenza, ma, verrebbe da dire, in primo luogo, la massa dei soggetti titolari del diritto di elettorato attivo che hanno espresso la loro volontà. Ed è riflessione questa che investe tutte le misure interdittive dell'agire politico: corriamo il rischio di guardare all'albero e di perdere di vista il bosco».
Immaginiamo infatti che una forza anticapitalista presenti le sue liste, e che uno o più candidati abbiamo subito condanne a più di due anni, magari per reati di tipo politico afferenti alla loro battaglia sociale e politica. In base alla Legge Severino le autorità, d'imperio, li casserebbero dalle liste.
Sorge poi l'altra questione, non meno controversa, non più solo l'incandidabilità, ma la decadenza da parlamentare nel caso la condanna penale sopraggiunga dopo che un candidato sia stato eletto.
Il problema (si fa presto a parlare di Stato di Diritto) è dunque se il potere giudiziario possa, sua sponte, mandare in galera un deputato del popolo. Non dimentichiamo che l'immunità parlamentare (garanzia d'impunibilità) venne adottata illo tempore appunto per difendere i diritti delle opposizioni rispetto ai sovrani assoluti e agli Stati di polizia.
Ricordiamo quindi che l'immunità venne abrogata, da una maggioranza giustizialista (Pds, Prc, Lega Nord, Msi, radicali) il 12 ottobre 1993 sull'onda di Mani Pulite. Al tempo, noi di Mpl, pur diversamente collocati, condannammo quella decisione come nefasta e anticostituzionale.
La Costituzione italiana, già stuprata, recita all'articolo 66 che spetta comunque a ciascuna delle due Camere il giudizio sulle cause di sopraggiunta incompatibilità dei suoi componenti. Né la legge che abolì l'immunità né la Severino hanno cancellato l'articolo 66.
Per cui non è vero, come dicono i giustizialisti, che la Giunta del Senato deve solo passare le carte, limitarsi a prendere atto della sentenza della Cassazione su Mediaset. Ed ha torto chi dice che in base allo Stato di diritto Berlusconi dovrebbe "decadere" — che poi si sia dovuto dimettere siccome è un furfante, questa è un'altra questione. La legge deve sì essere certo uguale per tutti (e sappiamo che non lo è), ma la Legge è subordinata a quella suprema, al dettato costituzionale, e al principio che il Parlamento (non la magistratura) esprime la sovranità popolare, e quindi ogni singolo deputato, espressione diretta dei cittadini.
Se nel Parlamento fosse esistita una forza politica anticapitalista e socialista avrebbe dovuto, proprio in difesa dello Stato di Diritto e della democrazia, votare contro l'abrogazione dell'immunità ed a maggior ragione contro la anticostituzionale Legge Severino. E se questa forza fosse in Parlamento adesso, se avesse dei membri nella Giunta che si riunisce lunedì prossimo, essi, così almeno io la penso, dovrebbero, senza con ciò mischiarsi con la feccia dei berluscones, opporsi alla cosiddetta "decadenza" e sì, inviare la Legge Severino alla Corte Costituzionale.
In gioco non ci sono in questo caso solo le sorti di Silvio Berlusconi, ma quelle di basilari principi democratici sanciti dalla Costituzione. Sorvoliamo sul Pd, che essendo un pilastro della Seconda Repubblica non ha perso occasione per sbudellare Costituzione, repubblica parlamentare e Stato di diritto. E' tristissimo che il M5S, che fa della difesa della Carta uno dei suoi punti qualificanti, sacrifichi i principi della Costituzione in nome dell'antiberlusconismo e sull'altare della guerra per bande che dilania il potere.
Grillo e i suoi stanno giocando una partita tutta tattica. Sperano in elezioni subito e sperano che i berluscones facciano cadere il governo subito. Essi ritengono che il manettarismo giustizialista porti loro tanti voti. Forse, forse sarà così. Resta che per un piatto di lenticchie si sono resi corresponsabili di un'altra lesione allo Stato di Diritto.
37 commenti:
Condivido. BASTA COL GIUSTIZIALISMO AD OLTRANZA. Che non è altro che un retaggio del moralisto fricchettone di stampo anglosassone.
Solo una cosa stimo del sistema anglo: la consuetudinarietà delle leggi. Su questo punto di vista vorrei aprire nei limiti consentiti dall'area commenti se in una prospettiva socialista un sistema consuetudinario, sempre disciplinato da una costituzione per carità, possa essere coerente in un sistema socialista.
Stirner
Una precisazione : i radicali non possono essere annoverati nel gruppo e dei giustizialisti....credo che il riferimento sia una imprecisione.
In secondo luogo consiglio di rileggere la vicenda elettorale di Andrea Costa agli albori del movimento operaio e socialista , sarebbe utile .
Non, non è un errore, anche i radicali votarono per abolire l'ìmmunità parlamentare
noto con piacere che esiste una certa dialettica tra i compagneros di Sollevazione Popolare, almeno a proposito della macchina affaristica di casaleggio. E si, perchè piemme non dice le stesse cose dell'altro compagnero, quel tale leonardo mazzei che in un incredibile post aveva addirittura auspicato che:"se il M5S saprà fare un salto di qualità, ponendosi all'altezza delle aspettative di larghi settori popolari, ne vedremo delle belle." amen. piemme viceversa , e correttamente, prende atto del carattere tattico equindi strumentale di QUALSIVOGLIA posizione politica dei pentastellati.strumentale alla pubblicità e agli introiti che può ricavarne il blog del piazzista col veliero. questo non significa che casaleggio non abbia un progetto politico per l'Italia. ma è un progetto che si deve tenere nascosto salvo realezzarlo una volta controllate le casematte del potere.consiste nello spazzare via i pilastri della costituzione repubblicana, parlamento, governo, deputati, e delegare il "CONTROLLO" della nuova macchina politico-amministrativa alla rete. e tutti sappiamo che è molto più facile manipoare il "virtuale" rispetto al "fisico".
forse per fare un po' di chiarezza sulla macchina della truffa dei pentastellati bisognerebbe che i sollevatori si interrogassero sulle antinomie della democrazia diretta web-business-oriented.
Non mi mettere contro Mazzei!! Certo Mpl non è il PCUS... in Mpl c'è discussione sul M5S. L'importante è capire che votare M5S non equivale a sposarlo.
Quando ci giunsero critiche perché demmo indicazione di voto ai pentastellati (cosa che ancora ritengo giusta) mi pare Pasquinelli, su questo blog scrisse che M5S, marxianamente parlando, era una forza di tipo borghese, ma erede della tradizione democratica. Oppure vogliamo buttarla in caciara e affermare che che non ce ne importa niente delle divisioni nel campo della borghesia?
Vogliamo mettere M5S sullo stesso piano di Pdl-Pd-Monti?
E' poi un errore confondere il fenomeno di M5S (che ha intercettato a livello elettorale la protesta di massa) con la setta di Casaleggio .
infine: sei così sicuro che tra Casaleggio e Grillo ci sia perfetta sintonia e concordanza?
Piemme
noto con disappunto che redattori di s.p. non colgono l'essenza dell'm5s. non è un movimento che DOPO si e coagulato con fattezze organizzative e politico-istituzionali ma è un esperimento organizzativo fatto a tavolino che POI ha preso le fattezze del falso-movimento(falso perchè subordinato ai canoni del marketing pubblicitario).esperimento organizzativo con le stimmate del (partito)-azienda, vedere il curriculum vitae di casaleggio, ed per ogni azienda che deve creare valore non è ammessa la CRITICA, la DISCUSSIONE, vale insomma il princpio decisionale gerarchico. punto.si dia il caso che l'm5s abbia sbancato le ultime elezioni e che dati i numeri siano stati eletti anche elementi non affidabili al 100x100. e chiaro che alle prossime elezioni questo non succederà, casaleggio ha imparato la lezione, ma intanto, che lui e grillo si preoccupino di sbattere fuori gli indesiderabili, come un marchionne qualsiasi , a noi CHE CE NE FREGA? il punto rimane quello che se si vuole creare un'alternativa PATRIOTTICA (semplicemente patriottica), bisognerebbe abbandonare una volta per tutta questi stucchevoli distinguo e prendere la macchina m5s di casaleggio per quello che è , una carta che la borghesia finanzcapitalistica potrebbe giocare allorchè sarebbe indispensabile normalizzare drasticamente gli spazi pubblici di CRITICA e DISCUSSIONE.
Scusate, ma, nella sentenza della cassazione, non era prevista anche l'interdizione dai pubblici uffici per 4 anni?
Carlo
Scusate, ma, nella sentenza della cassazione, non era prevista anche l'interdizione dai pubblici uffici per 4 anni?
Carlo
Non è che ogni volta possiamo ripetere ciò che diciamo.
Avremo pubblicato, riguardo a M5S, decine di articoli, per non parlare delle decine e decine di commenti di risposta ai lettori.
E' un errore grave, per chi voglia fare politica, s'intende, ridurre la questione al "piano di casaleggio", più o meno occulto.
nel suo piano non c'era che alla prima prova elettorale nazionale M5S sarebbe diventato primo partito. A questo punto siamo davanti ad un fenomeno politico di prima grandezza. Ammesso che sia sorto come un "partito-azienda" adesso, ingrossato dall'ingresso di miglia e migliaia di attivisti, M5S è un contenitore di tante sensibilità, delle idee più disparate e veicolo di una nuoiva e sana volontà di partecipazione diretta alla politica dei cittadini.
Confondere questa spinta sana con le elucubrazioni di Casaleggio è sommamente sbagliato.
Ci manca poi che ci mettiamo a difendere i parlamentari M5S filo-Pd, o che vogliono, pur di difendere la poltrona, trovare un accordo col Pd (che per noi è il nemico numero uno).
Piemme
"Ammesso che sia sorto come un "partito-azienda" adesso, ingrossato dall'ingresso di miglia e migliaia di attivisti, M5S è un contenitore di tante sensibilità, delle idee più disparate e veicolo di una nuoiva e sana volontà di partecipazione diretta alla politica dei cittadini"
Beh, questo nella maggior parte di tutte le cosiddette "novità". Anche i vari FI, l'ex PCI, Lega, ecc... accade questo fenomeno di partecipazione.
"nel suo piano non c'era che alla prima prova elettorale nazionale M5S sarebbe diventato primo partito. A questo punto siamo davanti ad un fenomeno politico di prima grandezza"
Non ho capito il senso di tale frase. Sembra quasi un elogio. Riguardo al fatto che non voleva vincere, io ho votato 5 stelle alle scorse elezioni e mi sono pure beccato del"cretino" da un grillino perchè li avevo votati per mandarli al governo. E lui mi disse "Ci vorranno almeno tre anni per svilupapre una classe politica". Per chi non sapesse leggere tra le righe significa che al governo non ci volevano andare. E allora perchè friare i cabbasisi e chidere i voti mi domando? Per fare bella scena?? Sì io faccio il pompiere ma l'acqua non la porto. Ma andiamo, và. Non capisco allora perchè se la prendino così tanto con quelli che hanno votato PD o PdL o per i Renziani anti-Prodi, dovrebbero ringraziarli per averli permesso di guadagnare tempo.
A me sti discorsi non mi piacciono, ma non ne do una colpa al 5 stelle ma alla razza italiota, che è la vera maggioranza etnica in questo paese, il resto: Siciliani, Sardi, Valdostani, Padani e Italiani sono solo minoranze succube.
E badate che italiota non si trova in un solo partito o in una sola squadra di calcio (che sono la stessa cosa) ma è come ho detto l'etnia dominante, quindi si trova ovunque. Anche dove meno te l'aspetti
BY
IL VILE BRIGANTE
Brava redazione,condivido totalmente la risposta data all'ennesimo "critico" delle presunte nequizie prodotte dal M5S.Credo non sia neanche piu'utile replicare a simili tesi precostituite,ricordando loro pero',che e'sempre possibile,anzi ,decisamente piu'gratificante scrivere tali amenita'su siti che hanno come riferimento la linea politico/sociale dell'attuale governo,in sintonia piena con la Troika che vede nel movimento di Grillo un potenziale contenitore di sacrosante istanze popolari.Il M5S non e'il partito bolscevico,ma non e'neppure,e non sara'mai,al servizio dei camerieri dei poteri forti multinazionali.
Bravi bravi continuate a fare i contenitori, e poi prendete per cretini quelli che vi votano come hanno fatto con me perchè volevo che a febbraio andassero al governo da soli.
Io ormai me ne sono stancato. Ho la mia teoria e che è che qua il problema principale è la razza. Per ulteriori informazioni leggere il mio commento di sopra. Per quanto mmi riguarda io ho sposato la causa del separatismo siciliano. NE' EUROPA NE' ITALIA MA LIBERA SOVRANA.
Il petrolio è nostro e ce lo teniamo noi.
BY
IL VILE BRIGANTE
SOLO ancora un paio di osservazioni per i compagneros pentastellati.
la prima , di natura sociologica.
è un dato di fatto che grillo sia una "creatura politica" di casaleggio e che l'm5s ha sbancato le elezioni passate grazie alla presenza mediatica di grillo, grazie al SOLO slogan contro la casta (quindi, evviva lo stato minimo..).allora, per vedere nel "fenomeno" lideristico ed autoritario dell'm5s un "veicolo di una nuoiva e sana volontà di partecipazione diretta alla politica dei cittadini" ci vogliono come minimo gli occhi strabici.
poi una considerazione psicologica.
essere così pervicacemente attaccati ad un partito "one man show" è sintomo che non si è ancora addivenuti all'età adulta, insomma non si è ucciso (simbolicamente) il padre.
della serie, Linus e la sua coperta, oppure, ma è lo stesso, la vannamarchi colla barba ed i suoi rutti.l'italia dei bamboccioni..
Salvatore non sono d'accordo. Secondo me sbagli a dare una risposta estrema ad un'altra domanda estrema. Ognuno sul 5 stelle può avere l'opinione che vuole, ma dire (correggimi se ho capito male) che sollevazione e i militanti siano attaccati a un partito one-man show è come dire che tutti quelli che militano nella lega sono attaccati a un one man show (Bossi) o tutti quelli che militano nel PdL sono attaccati tutti a un one man show (Berlusconi). In tutti i casi la realtà è più complessa.
IL VILE BRIGANTE
chi ha votato m5s non sa neppure cos'è un meetup.
i compagneros pentastellati confondono l'adesione (il voto) più o meno distratta, più o meno convinta ad un partito con la partecipazione dal basso.
che tristezza, non ci sono più i Comunisti di una volta.
E quali sarebbero le formazioni "democratiche"e adulte,secondo l'illuminato che si degna, dall'alto della sua saggezza,di emettere giudizi cosi "sobri"su un movimento che,evidentemente attira a tal punto la sua sensibilita' di uomo attento ai contenuti,da sembrare quasi uno di quei militanti nel campo del "sogno europeo"?.Il "fine"argomentare infatti,mi ricorda tanto quello mefitico degli "smacchiatori di giaguari"o, peggio, degli uomini della provvidenza (di lor signori),incaricati di "salvare l'Italia"(da chi?).Infatti il moloch da combattere strenuamente non sono le propaggini interne al nostro paese del capitale multinazionale sommamente devastante per chi non possiede altro che la propria forza lavoro,bensi il M5S che ha notoriamente destabilizzato un tranquillo(per la Troika),cammino verso un radioso avvenire costellato di miseria e umiliazioni per le classi subalterne.No, questo scenario e' troppo estremo per le delicate sensibilita'degli aficionados delle "larghe intese",meglio anestetizzarle con la cura del "Pericolo grillino"! F.to Un infante maturo
"il M5S che ha notoriamente destabilizzato un tranquillo(per la Troika),cammino verso un radioso avvenire costellato di miseria e umiliazioni per le classi subalterne".
ti dispiacerebbe approfondire questo punto? a me risulta che al giornalista che gli chiedeva ripetutamente se era favorevole all'uscita dall'euro, il VOSTRO rispondeva balbettando che non spetta ad un leader politico dare indicazioni ed influenzare gli elettori. COMICO vero?
PS. al contrario della strana coppia, il gatto e la volpe, grillo e casaleggio io affermo senza dubbio alcuno di essere per l'uscita dell'italia dall'euro follia. è chiara adesso la differenza tra la truffa e la verità?
Non abbiamo capito: sei per l'uscita o no?
quanto ti paga casaleggio per trolleggiare di qua e di la?
Finalmente un articolo contro il giustizialismo e l'antiberlusconismo.
Peccato che se a scriverlo è uno che ha votato per il principale partito giustizialista italiano il cui primo punto è L'INCANDIDABILIA' PERPETUA (ALTRO CHE SEVERINOOOOOOOO!!!!!!!) dei condannati, perde ogni dignità.
La A scarlatta per chi ha votato Grillo non ve la toglierete mai..hai voglia a scrivere articoli di rettifica!
Troll? Ma guarda,si potrebbe dire:"Da che pulpito viene la predica"!O forse è il" Più Europa"in fase calante di consenso che rende così nervosi e saccenti i seguaci dell'"Austerità espansiva"?Ah saperlo!
PERCHE' VOTIAMO M5S. Una spallata per inverire la rotta
Refuso: più sopra deve leggersi: "Per invertire la rotta"
Mi fa piacere che una volta tanto una "pacata e civile discussione tra compagni",tranne qualche fisiologica punta polemica,non finisca come nelle sezioni di partito di un tempo,tirandosi le sedie(quelli eran giorni,sì)... A parte gli scherzi,devo dire che Grillo e i suoi vanno sfidati sul terreno concreto dell'uscita dall'eurofollia(come è stata giustamente chiamata) e dei trattati europei.'E qui che bisogna saggiare di che metallo è fatto quell'oggetto ancora abbastanza misterioso che è l'M5S.Kirillov
Ecco,
siamo pienamente d'accordo con Kirilov.
E' sbagliato sputare addosso aprioristicamente su M5S. L'approccio dev'essere positivo, di sfida. L'ora della verità per M5S si avvicina, perché si avvicina l'ora della verità per tutto il paese. M5S ha dato rappresentanza ad una protesta di massa senza precedenti nella II Repubblica. Bene.
Adesso si tratta di stabilire che ci facciamo con quella messe di voti.
Grillo e C. li butteranno nel cesso? Allora M5S sarà stata una meteora.
Ad altri spetterà allora il compito di dargli (alla protesta di massa) spessore, contenuti, continuità.
Chi ha votato Grillo è marchiato a vita.
"Chi ha votato Grillo è marchiato a vita".Ergo:sono pronti i campi di sterminio, organizzati dai kapò nostrani, diretti da chi se ne intende e non ha mai dimenticato la sua efficacia risolutrice e"purificatrice", utilissima per le elette popolazioni del Nordeuropa?
All'anonimo del 5 settembre. FI e Lega sono stati fenomeni relativamente di massa, ma con contenuti apertamente reazionari. Bisogna essere miopi per non vedere le differenze col M5S.
@il vile
La Padania non esiste storicamente e comunque il separatismo del nord è per essenza reazionario. E poi non condivido assolutamente la tua analisi etno-centrica: l'indipendenza (concetto che va ben oltre la separazione, obiettivo minimale e non risolutore di per sé) è una necessità storica dei popoli marginalizzati dello stato italiano, ciò non toglie che serva non a isolarsi ed a separare le etnie (che tra l'altro sono in continua evoluzione) ma anzi a rapportarsi su basi nuove, paritarie, non più su un piano sviluppo-sottosviluppo. E da ciò deriva anche che la lotta per l'autogoverno o è anche lotta per il socialismo o non è.
L'indipendentismo che sta facendo passi da gigante in Sardegna (alle prossime regionali potrebbero esserci sorprese) non è etnocentrico ed è progressista, non a caso.
@Unknow: la Padania era una provocazione, anche se, magari a causa della mia giovane età, non vedo dove sia l'aspetto reazionario. Il concetto di "etnia" che ho usato era in senso lato, per intenddere una categoria di individui ignoranti e decerebrati che sono, e questo non lo si può non negare, la stragrande maggioranza della popolazione, che come ribadisco non si trova rappresentata in un vero e proprio partito, ma ovunque. Parafrasando: la mamma dei cretini è sempre in cinta.
Riguardo all'idea di indipendentismo che hai tu sono totalmente daccordo con te, se non lo fossi bazzicherei in qualche sito legaiolo, ma questo non mi pare proprio che lo sia ;-)
IL VILE BRIGANTE
PS: ma una domanda, il Partito Sardo d'Azione non si era alleato col PdL alle scorse elezioni regionali?
@ilvile
Purtoppo si, il PSdAZ si diverte a prostituire la bandiera dei quattro mori (alle prossime pare vada col centrosinistra). Tuttavia storicamente rappresentò l'unico movimento di massa e radicato in Sardegna in epoca moderna e va detto che è ancora, nel suo piccolo, una realtà.
Però alle prossime regionali si profila un terzo polo sardocentrico ed anticolonialista egemonzzato dall'indipendentismo progressista che fa ben sperare. Purtroppo la legge elettorale è terribile e c'è l'incognita M5S (con il quale io tenterei pure un'alleanza ma sono un po' autoreferenziali e vorranno investire al massimo il successo ottenuto fino ad ora). Di buono c'è che la situazione è socialmente interessante e che il modello di sviluppo impostoci da decenni a questa parte è messo radicalmente in discussione da pezzi crescenti del nostro popolo.
Sulla Padania: il Nord Italia è quello che ha sempre costruito il suo sviluppo sullo sfruttamento di Sud Italia, Sicilia e Sardegna, il separatismo dei leghisti è del tutto egoistico, oltre ad essere condito da pillole sparse di razzismo gratuito.
@Salvatore:per VOSTRO cosa intendi?Se ti riferisci a me sappi che hai ridicolmente sbagliato bersaglio.In primis perche'non sono un militante o, come si suol dire,un sostenitore del m5s se e'questo che pensi.Ho alle spalle,peraltro abbastanza larghe,lunghi anni di militanza in quella che allora e ancora oggi viene definita sinistra di classe,per cui tutti i panegirici sulla presunta mancanza di dialettica interna al m5s mi fa un po'sorridere,avendo visto all'opera anche in anni recenti,il cosiddetto centralismo democratico rivisitato in chiave piddina.Si vada a esaminare piuttosto che cosa sono state le candidature dei "nominati",non degli eletti ,del partito che piu'ha premuto per "l'entrata in Europa".Altro che monarchia grillina!Per concludere,ma soprattutto per chiarezza,penso siano una minoranza coloro i quali ,schierati a sinistra(quella vera),sono disposti a credere ad un Grillo sovvertitore del sistema,ma piuttosto ad un movimento di massa in cui il disagio e le nefandezze del losco agire del capitale venga denunciato,magari in maniera a volte primitiva,ma comunque denunciato.Nulla piu'.Per il cambio dell'ordine esistente non basta,e'evidente,ma oggi,dato il contesto,chi ha il coraggio di farlo?
@Chi ha il coraggio? Molti altri movimenti che non hanno visibilità, come ARS ed altri.
Comunque riguardo alla denuncia delle nefandezze del capitale, mi sento di dissentire visto che viene denunciato il classico problema: castacriccacorruzzione e si propaga l'ideale del capitalismo buono, quello che: basta sostiuire il PIL con l'indice degli alberi abbattuti all'anno e abbiamo risolto il problema.
E poi quando si vanno a denunciare le nefandezze del capitale si avanzano teorie assurde del tipo: signoraggio, il complotto giudo-pluto-massonico-comunista. Che attecchirà su quelli come te, ma su tutti gli altri? Io preferisco le vecchie sane analisi scientifico sociali di una volta, quelle che fecero morire Lenin di Ictus per intenderci. Eh, sì; avvolte studiare per dare un contributo all'umanità comporta sacrifici.
Landru
@Landru:capitalismo buono?Chi ha parlato di castacriccacorruzione?Il riferimento era al funzionamento "oggettivo" del modo di produzione capitalistico,non alle sue immanenti distorsioni implicite nel suo agire;il capitale possiede già al suo interno quella componente che gli esegeti della sua presunta "correzione"in senso "democratico",credono possibile,illusione perpetuata dalle recenti prese di posizione di illustri economisti di scuola keynesiana.Il capitale, con le dinamiche sue proprie,non può essere "riformato",per una semplice e "irrazionale"ragion d'essere,e cioè perchè poggia le sue basi proprio su quelle "nefandezze" a cui facevo riferimento.Solo superando e abolendo il plusvalore estratto dal lavoro salariato e dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo,si potrà ristabilire e rifondare dalle macerie lasciate dal capitale,una società più giusta ed egualitaria.Per quanto riguarda Ars,la conosco attraverso il sito di Fraioli,e devo dire che sono puntualmente d'accordo con le sue analisi,meno quando strizza l'occhio ad un personaggio che ha trasformato il suo blog in una vetrina degli insulti, e della disputa con Bagnai la sola e unica linea di condotta da adottare.Se poi l'invito è alla lettura o rilettura,dipende dai soggetti in questione,di Lenin,consiglio la lettura del testo che ha analizzato meglio il ciclo del capitale monopolistico nella sua fase globalizzante:"L'imperialismo fase suprema del capitalismo".Si può non essere d'accordo,ma è indubbio che la procedura d'analisi "scientifica"di Lenin,ereditata da Marx è stata pienamentte rispettata.
@Anonimo premesso che non mi riferivo a te ma al mantra che viene citato del cpaitalismo buono pronunciato non so dai militanti perchè non li conosco ma da intellettuali ed importanti persone vicine al 5 stelle, tipo Gomez, Modigliani, lo stesso Grillo quando venne nella mia città a fare la campagna elettorale ci parlò degli eroici quaranta cinesi che portarono il capitalismo in Cina andando a vendere il riso di nascosto al mercato. Per carità: ognuno può avere opinioni diverse sul maoismo e la Cina, ma la sostanza era quella.
Su Lenin concordo, il suo testo cui mi sto premunendo di leggere è di estrema utilità e ricco di aneddoti.
Penso che se tu hai questa passione dovresti se li conosci andare da qualche militante e spiegarli queste cose. Gli inceneritori e il riciclaggio sono importanti, ma ogni battaglia passiva nei confronti del capitalismo è persa in partenza.
Landru
Assolutamente in disaccordo con Piemme; qui non si tratta di salvare un "rappresentante" del popolo da accuse POLITICHE, qui si tratta di un becero capitalista che ha barato per fare più profitti, di un padrone plurimiliardario che si è fatto i soldi sfruttando i lavoratori e imbrogliando a destra e a manca...Quali garanzie del cavolo vogliamo dargli??? Ma siamo pazzi???Basta con questa manfrina del "giustizialismo"! Forse non dovremmo giudicare gli affamatori del popolo? Non dovremo farla pagare a chi ha sfruttato, ucciso, costretto al suicidio e alla fame, etc etc Ma fatemi il piacere VOI NONGIUSTIZIALISTI!!! Avete una strana idea della giustizia e vi dite comunisti ed egualitari, magari!!! Avete rotto le scatole col "refrain" del giustizialismo; in realtà volete farla fare franca a chi ha creato sofferenze indicibili e in questo caso vorreste forse che in Parlamento ci tenessimo un pregiudicato,un vile truffatore???Per non parlare di tutto quello che ha fatto a livello "politico": leggi ad personam,illegalità e illiceità a piè sospinto (anche procedurali, in Parlamento, e sappiamo che in certi casi la "forma" è sostanza!!), compravendita di parlamentari, etc etc etc COSE PER CUI CI VERGOGNIAMO di essere italiani. MA FATEMI IL PIACERE!!!!E poi, da quando in qua ad uno che gioca SPORCO dovremmo rispondere con il rispetto delle regole, AMMESSO CHE ci sia qualche dubbio su questo??? E io non credo che si stia facendo male a espellere questo disonesto dal Parlamento; da quando in qua io debbo rispettare le regole con uno che BARA?????? Ma che comunisti siete????
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