Firma Cgil: disobbedienza organizzata
di Giorgio Cremaschi
La decisione della segreteria della Cgil di apporre la firma all’accordo del 28 giugno, senza consultazione, è una gravissima violazione dello Statuto e, per questo, nessuno dell’organizzazione può ritenersi impegnato nel rispetto di tale atto.
Ancor più grave è il fatto che si sia firmato l’accordo quando la sentenza sulla Fiat del giudice di Torino ha chiaramente affermato che quell’intesa autorizza le deroghe al contratto nazionale. Oltre a ciò, naturalmente, resta la spada di damocle dell’articolo 8 della manovra del governo, che trasferisce la deroga dal contratto alla legge, in particolare allo Statuto dei lavoratori. Di tutto questo non c’è traccia nella scelta della decisione della segreteria della Cgil di apporre la firma conclusiva. Le ridicole assicurazioni da parte della Confindustria che non si avvarrà della legge lasciano il tempo che trovano e, in ogni caso, non impegnano alcuna azienda, alcuna altra organizzazione padronale.
E’ quindi, quello della segreteria della Cgil, un cedimento gravissimo, che viene nascosto dal clima di crisi generale del paese e dalla catastrofe del governo Berlusconi, ma che non per questo danneggia meno i diritti dei lavoratori e la libertà di contrattazione. Tutto è in discussione nel mondo del lavoro, i diritti e le libertà fondamentali, e questa firma è solo un atto di rassegnazione e di opportunismo nella speranza che un governo che succeda a Berlusconi riduca i danni dell’articolo 8.
Il cedimento della segreteria della Cgil viola le regole ma anche lo spirito profondo dell’organizzazione. Abbiamo già chiesto più volte le dimissioni della segretaria generale, sapendo bene di essere una voce isolata nei gruppi dirigenti. A questo punto, nel rinnovare la richiesta, possiamo solo dire che ci impegniamo nella disobbedienza organizzata nei confronti di questo accordo.
21 settembre 2011
La decisione della segreteria della Cgil di apporre la firma all’accordo del 28 giugno, senza consultazione, è una gravissima violazione dello Statuto e, per questo, nessuno dell’organizzazione può ritenersi impegnato nel rispetto di tale atto.
Ancor più grave è il fatto che si sia firmato l’accordo quando la sentenza sulla Fiat del giudice di Torino ha chiaramente affermato che quell’intesa autorizza le deroghe al contratto nazionale. Oltre a ciò, naturalmente, resta la spada di damocle dell’articolo 8 della manovra del governo, che trasferisce la deroga dal contratto alla legge, in particolare allo Statuto dei lavoratori. Di tutto questo non c’è traccia nella scelta della decisione della segreteria della Cgil di apporre la firma conclusiva. Le ridicole assicurazioni da parte della Confindustria che non si avvarrà della legge lasciano il tempo che trovano e, in ogni caso, non impegnano alcuna azienda, alcuna altra organizzazione padronale.
E’ quindi, quello della segreteria della Cgil, un cedimento gravissimo, che viene nascosto dal clima di crisi generale del paese e dalla catastrofe del governo Berlusconi, ma che non per questo danneggia meno i diritti dei lavoratori e la libertà di contrattazione. Tutto è in discussione nel mondo del lavoro, i diritti e le libertà fondamentali, e questa firma è solo un atto di rassegnazione e di opportunismo nella speranza che un governo che succeda a Berlusconi riduca i danni dell’articolo 8.
Il cedimento della segreteria della Cgil viola le regole ma anche lo spirito profondo dell’organizzazione. Abbiamo già chiesto più volte le dimissioni della segretaria generale, sapendo bene di essere una voce isolata nei gruppi dirigenti. A questo punto, nel rinnovare la richiesta, possiamo solo dire che ci impegniamo nella disobbedienza organizzata nei confronti di questo accordo.
21 settembre 2011
Diamoci da fare
22-23 ottobre
assemblea nazionale
1 commento:
2 luglio 2011 militant blog
Nel 1996 la FIOM di Sabattini la rimosse dalla segreteria perché fu proprio lei ad aver voluto ad ogni costo un accordo integrativo con la FIAT sul lavoro notturno per le donne, che gli iscritti alla FIOM contestarono duramente, tra l’altro proprio perché penalizzava fortemente le donne. La reimbarcò parzialmente Cofferati, volendola segretaria generale della CGIL lombarda. Ci vorrà un socialista come lei, ovvero Epifani, a cooptarla nella curia burocratica di Roma.
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Mettiamoci un punto:
Il 70% dei funzionari cgil sono del PD, il restante 30 tra fiom e defunta “lavoro e società” (SEL; Rifondazione…) La strategia cgil è di fiancheggiamento del PD. Come sindacato tengono al caldo il consenso ; quando c’è Berlusconi s’indignano, sobri e portatori di dote con il centro sinistra.
Ricordate il TFR, l’accordo sul welfare.
Cosa c’è di nuovo?
si avvicinano i tempi del ricambio di ceto politico senza Berlusconi e le quote pd sembrano salire per la responsabilità nazionale.
atto1°
Si stanno spostando i rapporti di forza all’interno delle verie frazioni della borghesia a favore dei grandi grupi(fiat,Pirelli, Impregilo,lega coop…) a scapito della borghesia padana, criminale…
Il governo che verrà non può avere un sindacato diviso,
le “parti sociali” autonomamente, .., oggi decidono, per lo sviluppo, di uccidere il contratto nazionale e rinviano il recupero salariale alla contrattazione aziendale che nessuno nella crisi potrà realizzare
.L’80% delle aziende italiane è sotto i 50 dipendenti
Impongono il consenso forzato con il 50 1% delle rsu (il 30% è di nomina confederale), accetta la tregua (no scioper) altre delizie ispirate da Marchionne.
Inciso:
il potere è asessuato!
La prima donna segretaria fiom negli anni 90 ad introdurre il lavoro notturno per le operaie
La prima donna segretaria generale,nazionale a bloccare i salari ed imporre la tregua sociale, schierarsi contro gli operai metalmeccanici…
La Marcegaglia 1° donna alla guida della Confindustria
Il PD saluta l’unità sindacale
atto2°
Il governo che verrà alzerà di qualche punto la tassazione delle rendite finanziarie, dirà di fare la lotta contro il lavoro nero, prometterà qualche diritto ai precari, qualche soldo alla ricerca, il resto è già scritto dalla BCE e dal FMI
I salari italiani all’11° posto prima della crisi, per il risanamento, le manovre di rientro scenderanno a……… livello greco.
Le pensioni a 65 per le donne, 67 per gli uomini
Le guerre vanno finanziate
Insomma tolto il puzzone i sacrifici sono più sopportabili
E il movimento bambino che ha fatto di tutto per affrancarsi dall’impegno e continua a rinnovare fiducia al ceto politico del centro-sinistra nella speranza di garantirsi nella crisi il suo tram-tram,cosa farà?
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