[ 05 novembre 2010 ]
OGNUNO PER SÉ,
DIO PER TUTTI
... e lo chiamano «Accomodamento quantitativo»
Così si traduce «Quantitative easing». La Fed americana, incurante dei rischi di codeterminare una nuova gigantesca bolla finanziaria dagli esiti forse fatali, ha deciso di immettere sul mercato finanziario una maxi-iniezione di liquidità: 600 miliardi di dollari. Per essere precisi la Banca centrale USA ha deciso di riacquistare i titoli di Stato USA, una cosa che rassomgilia al gatto che si mangia il proprio vomito. Bernanke è quindi andato giù pesante al tavolo da gioco del capitalismo-casinò. Una puntata di poco inferiore a quella (700Mld) con cui la Casa Bianca decise, nell'ottobre 2008, di salvare il sistema bancario yankee dalla bancarotta. Ciò dimostra che quando si parla di capitalismo speculativo-predatorio, ovvero il mostro che divora ricchezza dedicandosi alla rendita, non si deve intendere solo alcuni grandi e più o meno occulti vampiri (banchieri, hedge ed equity fund ecc.): sono gli Stati stessi (debito pubblico ed emissione di bond e titoli più o meno spazzatura), le Banche centrali (emissione di valuta, reale e fittizia, riacquisto dei titoli di stato) e i Fondi sovrani, attori di primo piano della giostra speculativa.
Così si spiega come mai Wall Street e con essa le borse mondiali (veri e propri covi della speculazione globale) abbiano reagito con un forte rialzo alla decisione della Fed. «Wall Street ai massimi da due anni dopo la maxi iniezione di liquidità», titola Il Sole 24 Ore di oggi. Lo credo bene! Più liquidità per Lorsignori significa che il casinò presta loro soldi a costo zero, così da permettergli di continuare a scommettere e a giocare, invece di scappare. Ben poco infatti, della nuova valuta, finirà nell'economia reale, a creare posti di lavoro, o ad evitare i pignoramenti di case.
Improbabile dunque, proprio a causa della natura parassitaria dell'economia finanziaria, che la mossa della Fed riavvii l'agonizzante economia americana. Di sicuro essa accresce le tensioni tra le economie capitalistiche, spingendo anziutto gli "emergenti" a correre ai ripari, visto che immettendo liquidità il dollaro scende e le loro valute di converso crescono, danneggando le esportazioni a vantaggio degli USA (Ciò che riguarda ache l'euro e l'economia Ue). In ultima istanza la decisione della Fed porta in grembo un minaccioso pargolo: il protezionismo.
Ne è prova la discrasia, che diventa ogni giorno più seria, con la Bce. Trichet non solo rifiuta di seguire Bernanke, si è spinto a contestare platealmente (vedi la conferenza stampa mensile di ieri, 4 novembre) le recenti decisioni "permissiviste" riguardo ai debiti sovrani e al rischio di default adottate la settimana scorsa dai governi europei (la cosiddetta "riforma del Patto dell'Unione").
Ognuno per sé e Dio per tutti insomma.
Esageriamo? Per farsi un'idea della consistenza quantitiva del cosiddetto "accomodamento" deciso dalla Fed basti pensare che 600 Mld fanno il Pil turco, due volte quello greco, 75 volte quello del Burkina Faso. Se i 600 miliardi di dollari fossero distribuiti ai cittadini USA, ognuno di loro riceverebbe 2mila dollari a testa.
Degno di nota che Jim Rogers, miliardario e co-fondatore assieme a Soros dell'Hedge fund Quantum, abbia detto di Bernanke: «Non capisc niente di economia, di valute e di finanza. Nella sua carriera ha studiato solo come stampare moneta. Dategli una stampante e darà il massimo». (Asca, agenzia di stampa, 5 novembre).
Ciò a conferma che gli sciamani delle economie occidentali, i sacerdoti del Dio-denaro, cn lo sciame di sentinelle del loro tempio, davvero rassomigliano all'apprendista stregone di Goethe: la casa si sta allagando, l'apprendista tenta di spezzare l'incantesimo che ha evocato ma riesce solo a peggiorare la situazione. Il guaio fu risolto soltanto dal provvidenziale ritorno dello stregone. Domanda: quale sarà lo stregone che salverà la vita al capitalismo occidentale?
OGNUNO PER SÉ,
DIO PER TUTTI
... e lo chiamano «Accomodamento quantitativo»
Così si traduce «Quantitative easing». La Fed americana, incurante dei rischi di codeterminare una nuova gigantesca bolla finanziaria dagli esiti forse fatali, ha deciso di immettere sul mercato finanziario una maxi-iniezione di liquidità: 600 miliardi di dollari. Per essere precisi la Banca centrale USA ha deciso di riacquistare i titoli di Stato USA, una cosa che rassomgilia al gatto che si mangia il proprio vomito. Bernanke è quindi andato giù pesante al tavolo da gioco del capitalismo-casinò. Una puntata di poco inferiore a quella (700Mld) con cui la Casa Bianca decise, nell'ottobre 2008, di salvare il sistema bancario yankee dalla bancarotta. Ciò dimostra che quando si parla di capitalismo speculativo-predatorio, ovvero il mostro che divora ricchezza dedicandosi alla rendita, non si deve intendere solo alcuni grandi e più o meno occulti vampiri (banchieri, hedge ed equity fund ecc.): sono gli Stati stessi (debito pubblico ed emissione di bond e titoli più o meno spazzatura), le Banche centrali (emissione di valuta, reale e fittizia, riacquisto dei titoli di stato) e i Fondi sovrani, attori di primo piano della giostra speculativa.
Così si spiega come mai Wall Street e con essa le borse mondiali (veri e propri covi della speculazione globale) abbiano reagito con un forte rialzo alla decisione della Fed. «Wall Street ai massimi da due anni dopo la maxi iniezione di liquidità», titola Il Sole 24 Ore di oggi. Lo credo bene! Più liquidità per Lorsignori significa che il casinò presta loro soldi a costo zero, così da permettergli di continuare a scommettere e a giocare, invece di scappare. Ben poco infatti, della nuova valuta, finirà nell'economia reale, a creare posti di lavoro, o ad evitare i pignoramenti di case.
Improbabile dunque, proprio a causa della natura parassitaria dell'economia finanziaria, che la mossa della Fed riavvii l'agonizzante economia americana. Di sicuro essa accresce le tensioni tra le economie capitalistiche, spingendo anziutto gli "emergenti" a correre ai ripari, visto che immettendo liquidità il dollaro scende e le loro valute di converso crescono, danneggando le esportazioni a vantaggio degli USA (Ciò che riguarda ache l'euro e l'economia Ue). In ultima istanza la decisione della Fed porta in grembo un minaccioso pargolo: il protezionismo.
Ne è prova la discrasia, che diventa ogni giorno più seria, con la Bce. Trichet non solo rifiuta di seguire Bernanke, si è spinto a contestare platealmente (vedi la conferenza stampa mensile di ieri, 4 novembre) le recenti decisioni "permissiviste" riguardo ai debiti sovrani e al rischio di default adottate la settimana scorsa dai governi europei (la cosiddetta "riforma del Patto dell'Unione").
Ognuno per sé e Dio per tutti insomma.
Esageriamo? Per farsi un'idea della consistenza quantitiva del cosiddetto "accomodamento" deciso dalla Fed basti pensare che 600 Mld fanno il Pil turco, due volte quello greco, 75 volte quello del Burkina Faso. Se i 600 miliardi di dollari fossero distribuiti ai cittadini USA, ognuno di loro riceverebbe 2mila dollari a testa.
Degno di nota che Jim Rogers, miliardario e co-fondatore assieme a Soros dell'Hedge fund Quantum, abbia detto di Bernanke: «Non capisc niente di economia, di valute e di finanza. Nella sua carriera ha studiato solo come stampare moneta. Dategli una stampante e darà il massimo». (Asca, agenzia di stampa, 5 novembre).
Ciò a conferma che gli sciamani delle economie occidentali, i sacerdoti del Dio-denaro, cn lo sciame di sentinelle del loro tempio, davvero rassomigliano all'apprendista stregone di Goethe: la casa si sta allagando, l'apprendista tenta di spezzare l'incantesimo che ha evocato ma riesce solo a peggiorare la situazione. Il guaio fu risolto soltanto dal provvidenziale ritorno dello stregone. Domanda: quale sarà lo stregone che salverà la vita al capitalismo occidentale?
1 commento:
"Se i 600 miliardi di dollari fossero distribuiti ai cittadini USA, ognuno di loro riceverebbe 2mila dollari a testa."
veramente, visto che gli americano sono 300 milioni, ognuno riceverebbe 2000 dollari, non 6000
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