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Tra i partecipanti, oltre a delegati di LIberiamo l'Italia, del Fronte Sovranista Italiano, di Nuova Direzione, della Carta di Firenze e di altri attivisti, erano presenti Paolo Maddalena, Giulietto Chiesa, Tiziana Alterio.
Il 6 febbraio c'è stata una seconda riunione. Presenti questa volta anche esponenti di Vox Italia e Sovranità Popolare, Nicoletta Forcheri e il senatore Gianluigi Paragone.
- La Riunione ha ufficialmente costituito il COORDINAMENTO NAZIONALE NO MES.
- Nino Galloni è stato scelto come portavoce del Coordinamento.
- Un gruppo di lavoro comunicazione è già al lavoro affinché la campagna abbia la massima efficacia.
- La riunione ha quindi convocato una ASSEMBLEA NAZIONALE a Roma per sabato 7 marzo, assemblea che sarà aperta ai cittadini ed a tutte le forze politiche e sociali che vorranno unirsi alla campagna.
- L'obbiettivo è una grande manifestazione popolare e nazionale da svolgersi in occasione della ratifica del M.E.S. da parte del Parlamento italiano.
- La riunione, dopo aver sottolineato la necessità ai stringere eventuali alleanze con le forze politiche, culturali e sociali che sono contrarie al MES, comprese quelle parlamentari, ha approvato il seguente appello a cui sarà data massima diffusione:
Fermiamo il MES!
Appello per una grande manifestazione nazionale
Il cosiddetto “Meccanismo Europeo di Stabilità” (MES) va fermato. Sono in gioco, assieme alla democrazia e all'indipendenza nazionale, l'economia del Paese, la stessa possibilità di uscire dalla crisi.
Il MES è uno degli strumenti con i quali l’Unione europea a dominanza tedesca, impone l'austerità e schiaccia gli Stati pur di tenere in piedi il sistema liberista che fa perno sul mercato unico e l’euro. Ecco allora un nuovo Trattato pensato per imporre all'Italia nuovi e micidiali vincoli che metteranno a rischio i risparmi delle famiglie, le banche e le aziende di cui ci si vuole impadronire a basso prezzo.
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La presidenza del primo incontro |
Da Bruxelles, d'altra parte, hanno già risposto: l'accordo raggiunto non si mette in discussione, l'Italia se ne faccia una ragione.
Nulla di buono è dunque all'orizzonte. Si deve fermare questo ennesimo disastro nazionale, destinato a ricadere come al solito sulla vita del popolo lavoratore. Servono la denuncia, l'informazione e la mobilitazione dei cittadini. Occorre dare vita ad un’ampia alleanza nazionale e democratica per scongiurare la prevista ratifica del trattato da parte del Parlamento.
Organizzeremo incontri, sit-in, assemblee ovunque possibile. Chiameremo tutti ad una grande manifestazione nazionale da tenersi a Roma in concomitanza della prevista discussione del MES in Parlamento.
- Fermiamo il Mes e chi vuole continuare a impoverire il Paese !
- Difendiamo gli interessi dell’Italia, del popolo lavoratore e delle imprese !
- Riconquistiamo la democrazia, difendendo la Costituzione del 1948 !
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