martedì 9 dicembre
ore 17:30
Piazza della Repubblica
Perugia
Ubbidendo ai diktat dell’euro-Germania, della Bce e della Confindustria, un Parlamento illegale ed un governo eletto-da-nessuno, hanno appena approvato, in aperto contrasto con gli Art.1 e 4 della Costituzione, una legge che toglie ai lavoratori, e anzitutto ai giovani, gran parte dei diritti e delle garanzie che erano state conquistate a prezzo di durissime battaglie.
Renzi afferma che il Jobs Act permetterà la “ripresa economica”. Che “ripresa” sarà mai quella in cui i lavoratori dovranno sgobbare senza fiatare per salari di fame? Col neoliberismo la “ripresa” si sarà solo per le banche, per gli speculatori, per i ricchi.
Un’altra è la via per uscire dalla crisi!
L’Italia si riprenda la sovranità politica e monetaria !
Unisciti alla nostra protesta!
Perugia
martedì 9 dicembre, ore 17:30 - Piazza della Repubblica
Manifestazione
gli attivisti del "9 dicembre" di Perugia e provincia
ore 17:30
Piazza della Repubblica
Perugia
Quel che non era riuscito a Berlusconi è riuscito a Renzi ed al Partito “democratico”.
Ubbidendo ai diktat dell’euro-Germania, della Bce e della Confindustria, un Parlamento illegale ed un governo eletto-da-nessuno, hanno appena approvato, in aperto contrasto con gli Art.1 e 4 della Costituzione, una legge che toglie ai lavoratori, e anzitutto ai giovani, gran parte dei diritti e delle garanzie che erano state conquistate a prezzo di durissime battaglie.
- Renzi dice che sarai assunto d’ora in avanti a “tempo indeterminato”, in realtà viene concesso alle aziende di assumere fino all’80% dei dipendenti con “contratti a termine” precari, reiterabili fino a 36 mesi;
- Renzi dice che avrai “tutele crescenti” ma verrai privato della tutela dell’Art.18, quindi licenziato anche senza “giusta causa”;
- Renzi dice che il Jobs Act introduce giustizia sui luoghi di lavoro invece, a sua discrezione, l’azienda potrà “demansionarti”, obbligandoti a svolgere mansioni sottopagate che non ti competono;
- Renzi dice che questa “riforma” rispetta i lavorarori, invece verrà consentito alle aziende, proprio come avviene in carceri speciali, di videosorvegliare ogni movimento della maestranze.
- Renzi ti dice che se perderai il lavoro sarai tutelato dallo Stato, in verità, mentre verrà eliminata la cassa integrazione in caso di chiusura dell’azienda, la legge non stanzia che una miseria per i nuovi amortizzatori sociali (ASPI e mini-ASPI).
Renzi afferma che il Jobs Act permetterà la “ripresa economica”. Che “ripresa” sarà mai quella in cui i lavoratori dovranno sgobbare senza fiatare per salari di fame? Col neoliberismo la “ripresa” si sarà solo per le banche, per gli speculatori, per i ricchi.
Un’altra è la via per uscire dalla crisi!
L’Italia si riprenda la sovranità politica e monetaria !
Unisciti alla nostra protesta!
Perugia
martedì 9 dicembre, ore 17:30 - Piazza della Repubblica
Manifestazione
gli attivisti del "9 dicembre" di Perugia e provincia
4 commenti:
L'economia USA ci dimostra che comunque il neoliberismo non funziona, nemmeno dove possono gestire oltre che la moneta il bilancio.
Ormai siamo/sono in un vicolo cieco, prima o poi si andrà a sbattere.
Riccardo.
che poi la ripresa manco per banche e industrie ci sarà.
disoccupazione oggi è al 13,2%. sfonda il 14% in 6 mesi. GARANTITO.
se non prima....se a qualche grande impresa scatta lo sghiribizzo di licenziare per motivi economici indiscriminatamente.
Luca
Giusto ed è probabile che a gennaio ci sarà un primo avviso del disastro se non verrà messo in atto il quantitative easing.
Non risolve, ma se la Germania si oppone comincerà davvero a saltare ttutto.
A questo punto che diavolo serve parlare di uscita dall'euro se sappiamo benissimo che non avverrà mai per decisione democratica ma per fuga dei potenti che troveranno il modo di riorganizzarsi?
Bisogna prima parlare chiaramente (e farlo capire) di come le cose dovrebbero funzionare, mettersi d'accordo unitariamente a sinistra, creare un dialogo con le altre forze sociali che si vedono minacciate dalle politiche di austerità di un Europa elitaria e tecnocratica e solo dopo si potrà "fare politica".
Parti adesso con la proposta di lasciare la moneta unica e
1) per adesso la gente non capisce e capirà solo quando la frittata sarà fatta, quindi politicamente non concludi nulla
2) quando crolla la moneta unica, ovviamente non da sinistra ma in malo modo e/o da destra, sarà un disastro con un sovrappiù pazzesco di austerità (e Pasquinelli sulle conseguenze di un'uscita disordinata o gattopardesca mi pare sia d'accordo) per cui la gente se la prenderà con quelli che volevano la fine dell'euro
3) senza aver compattato la sinistra e senza alleanze con altre forze sociali, in pieno marasma economico-poolitico-sociale ci troveremmo completamente in balia delle destre più estreme. Vi alleerete con loro???
Inoltre se, come non è impossibile, un qualche QE verrà adottato la situazione migliorerà in apparenza per cui sarà un trionfo di Renzi con la media borghesia che si ingrasserà con la borsa che sale e l'euro che scende.
Quindi: se crolla tutto quest' altro anno non fai nemmeno in tempo a veicolare una proposta di uscita di sinistra con Salvini che monopolizzerà il tema; se non crolla la gente non capisce e continua (come vediamo) a votare per il PD.
C'è da fare altro: compattare la sinistra (primissima cosa) e stabilire delle alleanze con quelle forze tipo Tsipras o l'opposizione del PD.
Non bisogna rinunciare a far presente la propria posizione critica sull'euro e la moneta unica ma per adesso le priorità sono altre.
L'assemblea dei lavoratori e lavoratrici Slc Cgil della Scala di Milano, riunita in data 5 dicembre 2014, in preparazione dello sciopero del 12.12 CHIEDE alla Cgil, in seguito all'approvazione del Jobs act, di togliere la tessera della Cgil a tutti quei senatori e deputati che l'hanno votato, in quanto ritengono indegno tale atto, con le lotte che la Cgil sta attuando per tutelare ed estendere i diritti dei lavoratori.
I lavoratori della Scala inoltre CHIEDONO alla Segretaria Generale Cgil Susanna Camusso, di prendere una ferma posizione CONTRO la legge Franceschini che ha decretato la privatizzazione delle Fondazioni Lirico Sinfoniche e la conseguente abolizione del contratto collettivo nazionale di lavoro, diritto fondamentale dei lavoratori e delle lavoratrici e principio di esistenza per qualsiasi sindacato li voglia rappresentare.
ASSEMBLEA CGIL LAVORATORI TEATRO ALLA SCALA
Posta un commento