17 maggio. «In Europa il malcontento si sta riversando verso partiti reazionari, fascisti o addirittura neonazisti mente qui da noi prende le sembianze del M5S che è invece antifascista, democratico e progressista».
Giuseppe Zupo, 73 anni, responsabile nazionale giustizia del Pci ai tempi di Berlinguer ci spiega perché vota Movimento 5 Stelle.
“A miei tempi l’onestà era un dna che andava preservato accuratamente, oggi è un optional fastidioso. Il pensiero di Berlinguer è attualissimo e l’unico erede della questione morale è il Movimento 5 Stelle”. E Renzi? “E’ il nulla e sul niente c’è poco da dire”. Mentre Vendola? “Sull’Ilva di Taranto ha fatto uno scivolone terribile e avrebbe dovuto trarne immediatamente le conseguenze, non si ride con i padroni che hanno inquinato una città e prodotto morti su morti”. A parlare né Grillo né altro attivista pentastellato ma l’avvocato
Avvocato, Lei è stato dirigente ai tempi del Partito comunista di Berlinguer. Alla luce di questa esperienza come valuta i recenti casi - per l’ultimo l’Expo - di corruzione nella politica italiana?
Allora la corruzione non aveva il peso devastante che ha assunto negli anni successivi, il maggior problema da fronteggiare per noi era quel terrorismo che generava danni e apprensione. Serpeggiava grande tensione per la risposta dei partiti alle richieste sociali: il terrorismo trovava terreno fertile tra l’insoddisfazione dei giovani e delle masse popolari. E quindi il Pci di Berlinguer si è preoccupato di riguadagnare la fiducia dei cittadini nei confronti dello Stato, da qui la questione morale e l’intransigenza sull’onestà delle Istituzioni.
Il Berlinguer della questione morale lo considera ancora attuale o superato?
E’ attualissimo. La questione morale non era ascrivibile solamente al “non rubare”, era la concezione che lo Stato e le istituzioni democratiche fossero un bene pubblico e quindi da preservare con attenzione essendo di proprietà di una comunità, frutto di sforzi di generazioni che nel passato hanno costruito le fondamenta per quelle future.
Ciò ispirava Berlinguer e il Pci: la questione morale era figlia di una grande tradizione liberale – che proviene dalla Rivoluzione francese, almeno prima che degenerasse – non relegabile al campo della sinistra ma a chiunque amasse lo Stato e le istituzioni democratiche. Come Berlinguer anche Natta, suo ultimo segretario di fiducia, si batté per tali principi. Lui fu defenestrato, mentre era in ospedale, dai vari D’Alema, Occhetto e Veltroni: lo dichiararono dimissionario – mentre era un falso - e lui apprese dal giornale radio di non essere più segretario del Pci. Prima di morire, nel 2001, ha rilasciato una bellissima intervista all’Unità in cui ha ricostruito quelle concitate giornate e si diceva preoccupato dalla degenerazione che si era creata con Occhetto.
Tra le forze politiche organizzate di oggi, vede qualcosa che abbia preso il testimone di Berlinguer sulla questione morale?
Lo so, farò inorridire i miei compagni di una volta. Sono comunista semel semperberlingueriano e dopo il Pci non mi sono iscritto a nessun partito perché nessuno ha portato più avanti quei valori. Ora vedo nel M5S l’unico possibile erede. Ho votato il movimento alle ultime elezioni nazionali e – pur non essendo un uomo ricco – l’ho finanziato. Sono andato al comizio di San Giovanni a Roma, prima del voto, e sono rimasto colpito dall’enorme partecipazione e dalla composizione della piazza: cittadini, lavoratori, giovani. La rappresentanza come servizio nelle istituzioni, a termine, per poi ritornare al proprio status di prima. Senza fortune politiche come avviene per gli altri partiti. I parlamentari 5 stelle sono persone normalissime: casalinghe, ingegneri, impiegati, gente dalla porta accanto, non arruffoni di soldi e poltrone. Per questo sono del M5S e tornerò a votarlo. Dall’altra parte abbiamo quel Pd che, tra l’incostituzionale Porcellum e la nuova legge elettorale, ha abrogato le preferenze togliendo alle persone il diritto di poter selezionare la propria classe dirigente. Il nominare loro i parlamentari è solo l’ennesimo atto di autoreferenzialità di una politica ormai lontana dai cittadini.
Qualcuno le potrebbe fare l’obiezione che nella sinistra ci sono ancora personaggi come Renzi, Civati, Vendola… Lei come risponderebbe?
Berlinguer riteneva che Occhetto fosse solo un venditore di slogan e non un costruttore di politiche. Io penso lo stesso del premier Matteo Renzi, non aggiungo altro perché per me rappresenta il nulla e sul nulla c’è poco da dilungarsi. Civati è una persona simpatica ed educata ma è compatibile al sistema, ogni volta è lì lì per rompere e poi rientra nei ranghi: voto il M5S perché voglio una forza capace di ribaltare il tavolo su cui questi signori consumano la politica e non qualcuno che cambi loro le stoviglie. Per quanto riguarda Vendola… Sull’Ilva di Taranto ha fatto uno scivolone terribile e avrebbe dovuto trarne immediatamente le conseguenze, non si ride con i padroni che hanno inquinato una città e prodotto morti su morti.
Mi scusi, una curiosità. Negli anni ’90 prima del M5S cosa votava?
Per i Comunisti italiani. Non ho mai votato né il Pds né il Pd. Poi ho smesso di sostenere anche il Pdci perché oltre a testimonianze simpatiche e colorate ci vuole ben altro.
E così l’infatuazione per il M5S…
Al M5S sono stati tesi dei trabocchetti e sorprese, come da Bersani, e i neoparlamentari hanno commesso degli errori per inesperienza e ingenuità, invece il movimento va sostenuto e fatto crescere. Il Pd ha disperso un immenso patrimonio, quello del Pci. Come diceva Natta, non hanno tenuto conto che eravamo il punto di arrivo di una particolarità storica, significativa ed apprezzata a livello internazionale: un partito socialdemocratico, sul modello scandinavo, che aveva con sé la classe operaia. E penso che tutto ciò non deve essere per forza perduto, il M5S è un’occasione. In Europa il malcontento si sta riversando verso partiti reazionari, fascisti o addirittura neonazisti mente qui da noi prende le sembianze del M5S che è invece antifascista, democratico e progressista. Basta osservare come Grillo ha replicato al corteggiamento di Marine Le Pen. Questa specificità del M5S andava compresa e sostenuta e non osteggiata come fatto dal Pd. Anche le istituzioni che continuano ad accusare il movimento di populismo sbagliano in maniera grossolana.
* Fonte: Micromega
“A miei tempi l’onestà era un dna che andava preservato accuratamente, oggi è un optional fastidioso. Il pensiero di Berlinguer è attualissimo e l’unico erede della questione morale è il Movimento 5 Stelle”. E Renzi? “E’ il nulla e sul niente c’è poco da dire”. Mentre Vendola? “Sull’Ilva di Taranto ha fatto uno scivolone terribile e avrebbe dovuto trarne immediatamente le conseguenze, non si ride con i padroni che hanno inquinato una città e prodotto morti su morti”. A parlare né Grillo né altro attivista pentastellato ma l’avvocato
Avvocato, Lei è stato dirigente ai tempi del Partito comunista di Berlinguer. Alla luce di questa esperienza come valuta i recenti casi - per l’ultimo l’Expo - di corruzione nella politica italiana?
Allora la corruzione non aveva il peso devastante che ha assunto negli anni successivi, il maggior problema da fronteggiare per noi era quel terrorismo che generava danni e apprensione. Serpeggiava grande tensione per la risposta dei partiti alle richieste sociali: il terrorismo trovava terreno fertile tra l’insoddisfazione dei giovani e delle masse popolari. E quindi il Pci di Berlinguer si è preoccupato di riguadagnare la fiducia dei cittadini nei confronti dello Stato, da qui la questione morale e l’intransigenza sull’onestà delle Istituzioni.
Il Berlinguer della questione morale lo considera ancora attuale o superato?
E’ attualissimo. La questione morale non era ascrivibile solamente al “non rubare”, era la concezione che lo Stato e le istituzioni democratiche fossero un bene pubblico e quindi da preservare con attenzione essendo di proprietà di una comunità, frutto di sforzi di generazioni che nel passato hanno costruito le fondamenta per quelle future.
Ciò ispirava Berlinguer e il Pci: la questione morale era figlia di una grande tradizione liberale – che proviene dalla Rivoluzione francese, almeno prima che degenerasse – non relegabile al campo della sinistra ma a chiunque amasse lo Stato e le istituzioni democratiche. Come Berlinguer anche Natta, suo ultimo segretario di fiducia, si batté per tali principi. Lui fu defenestrato, mentre era in ospedale, dai vari D’Alema, Occhetto e Veltroni: lo dichiararono dimissionario – mentre era un falso - e lui apprese dal giornale radio di non essere più segretario del Pci. Prima di morire, nel 2001, ha rilasciato una bellissima intervista all’Unità in cui ha ricostruito quelle concitate giornate e si diceva preoccupato dalla degenerazione che si era creata con Occhetto.
Tra le forze politiche organizzate di oggi, vede qualcosa che abbia preso il testimone di Berlinguer sulla questione morale?
Lo so, farò inorridire i miei compagni di una volta. Sono comunista semel semperberlingueriano e dopo il Pci non mi sono iscritto a nessun partito perché nessuno ha portato più avanti quei valori. Ora vedo nel M5S l’unico possibile erede. Ho votato il movimento alle ultime elezioni nazionali e – pur non essendo un uomo ricco – l’ho finanziato. Sono andato al comizio di San Giovanni a Roma, prima del voto, e sono rimasto colpito dall’enorme partecipazione e dalla composizione della piazza: cittadini, lavoratori, giovani. La rappresentanza come servizio nelle istituzioni, a termine, per poi ritornare al proprio status di prima. Senza fortune politiche come avviene per gli altri partiti. I parlamentari 5 stelle sono persone normalissime: casalinghe, ingegneri, impiegati, gente dalla porta accanto, non arruffoni di soldi e poltrone. Per questo sono del M5S e tornerò a votarlo. Dall’altra parte abbiamo quel Pd che, tra l’incostituzionale Porcellum e la nuova legge elettorale, ha abrogato le preferenze togliendo alle persone il diritto di poter selezionare la propria classe dirigente. Il nominare loro i parlamentari è solo l’ennesimo atto di autoreferenzialità di una politica ormai lontana dai cittadini.
Qualcuno le potrebbe fare l’obiezione che nella sinistra ci sono ancora personaggi come Renzi, Civati, Vendola… Lei come risponderebbe?
Berlinguer riteneva che Occhetto fosse solo un venditore di slogan e non un costruttore di politiche. Io penso lo stesso del premier Matteo Renzi, non aggiungo altro perché per me rappresenta il nulla e sul nulla c’è poco da dilungarsi. Civati è una persona simpatica ed educata ma è compatibile al sistema, ogni volta è lì lì per rompere e poi rientra nei ranghi: voto il M5S perché voglio una forza capace di ribaltare il tavolo su cui questi signori consumano la politica e non qualcuno che cambi loro le stoviglie. Per quanto riguarda Vendola… Sull’Ilva di Taranto ha fatto uno scivolone terribile e avrebbe dovuto trarne immediatamente le conseguenze, non si ride con i padroni che hanno inquinato una città e prodotto morti su morti.
Mi scusi, una curiosità. Negli anni ’90 prima del M5S cosa votava?
Per i Comunisti italiani. Non ho mai votato né il Pds né il Pd. Poi ho smesso di sostenere anche il Pdci perché oltre a testimonianze simpatiche e colorate ci vuole ben altro.
E così l’infatuazione per il M5S…
Al M5S sono stati tesi dei trabocchetti e sorprese, come da Bersani, e i neoparlamentari hanno commesso degli errori per inesperienza e ingenuità, invece il movimento va sostenuto e fatto crescere. Il Pd ha disperso un immenso patrimonio, quello del Pci. Come diceva Natta, non hanno tenuto conto che eravamo il punto di arrivo di una particolarità storica, significativa ed apprezzata a livello internazionale: un partito socialdemocratico, sul modello scandinavo, che aveva con sé la classe operaia. E penso che tutto ciò non deve essere per forza perduto, il M5S è un’occasione. In Europa il malcontento si sta riversando verso partiti reazionari, fascisti o addirittura neonazisti mente qui da noi prende le sembianze del M5S che è invece antifascista, democratico e progressista. Basta osservare come Grillo ha replicato al corteggiamento di Marine Le Pen. Questa specificità del M5S andava compresa e sostenuta e non osteggiata come fatto dal Pd. Anche le istituzioni che continuano ad accusare il movimento di populismo sbagliano in maniera grossolana.
* Fonte: Micromega
16 commenti:
La questione morale di Berlinguer ,la vediamo nei suoi eredi che occupano posizioni di privilegio , ma facciamola finita con questi falsi Miti Fate le persone serie.
di berlinguer non ne faccio un mito, però accostare i suoi eredi che hanno cancellato il pci al segretario sardo non mi sembra cosa logica; di berlinguer si deve comunque esaltare la sua moralità cristallina; del pd non si può dire che peste e corna, come si faceva con la democrazia cristiana, che si è impadronita del pd relegando al ruolo di utili idioti i liquidatori del partito di gramsci.
Mah, il M5S sarà anche democratico e antifascista ma, quando si parla di candidati e poltrone, si comporta esattamente come gli altri, forse anche peggio. Il Casaleggio piazza, con l'aiuto dei suoi referenti, i fedelissimi nei punti chiave. Io dopo 2 anni di attivismo rimango amareggiato.Le poche regole interne vengono violate costantemente dai fedelissimi e non esistono organi di garanzia democratica. Non è che stiamo cadendo dalla padella alla brace? Parlando con i cosidetti vertici locali poi traspare che gli slogan antieuropei e antiliberisti non corrispondono alle reali idee. Non era meglio costruire una valida organizzazione alternativa che fare da vagone a questi individui? Stiamo perdendo solo tempo.
Anche io sono contento che M5S ci sia, penso che li voterò nonostante tutte le perplessità emerse dal dibattito. Ma quanto espresso evidenzia anche che c'è una componente del movimento che cerca di raccogliere il dissenso per finalità non del tutto chiare (usiamo un eufemismo).
Ma ho anche notato, in questo come nel precedente articolo, il richiamo alla figura di Berlinguer. Mi associo in qualche modo all'osservazione dell'anonimo delle 15.14, penso che sia una figura che ha svolto un ruolo che si può definire, usando un altro eufemismo, ambiguo. Senza dubbio è stato un traghettatore, il che spiegherebbe anche il buon posizionamento dei suoi eredi. Nell'articolo linkato è notevole il passo che dice:
"non si può negare all’accolita genìa del gruppo dirigente comunista italiano (unico sopravvissuto in Europa al crollo del muro di Berlino ed a “mani pulite”) una grande lungimiranza politica, oltre ad un grande fiuto negli affari."
Forse non poteva fare diversamente vista la situazione, ma non lo si può prendere come riferimento positivo a cuor leggero.
Da ex berlingueriano:
Non sarei così entusiasta di questo endorsement, va da sé può galavanizzare gli ex pc ammiratori di Berlinguer e il berlinguerismo, ma non dimentichiamo a cosa (inconsapevolmente) ha portato.
Comunque se non arriverà pure Colin Powell a dare l'endorsement a Grillo come fece con Obama possiamo stare tranquilli :)))))
A anonimo delle 18,24 ,lei ha capito perfettamente tutto proprio perché ha seguito il movimento e si reso conto.purtroppo ciò non accade alla maggioranza che del movimento non hanno alcuna frequentazione se non il passaparola e visto gli indici di consenso che sommati a quelli dei collaboratori e concussi elettori dei partiti possiamo affermare senza ombra di dubbio che siamo nella Merda.
Il Casaleggio piazza i fedelissimi nei punti chiave perche come qualsisi generale punta alla vittoria non alla sconfitta. E la vittoria é la democrazia esterna non quella interna. Avete visto la strategia Piergiorgio Gawronski su goofynomics, a me somiglia a quella dei 7 punti " hai deciso di dichiarare guerra alla Germania ma il 70% del popolo non vuole. Cosa fai? Litighi con gli opininon makers che rappresentano la posizione pacifista? No! Ti fai affondare qualche sottomarino... Proponi un ragionevole accordo e te lo fai bocciare... Provochi in tutti i modi. Per esempio, stampi una seconda moneta parallela all'euro, come ho proposto io per espandere la domanda interna... Loro dicono che stai violando i trattati tu dici che non è vero perché si tratta solo di titoli di stato 'speciali'... Alla fine il popolo sarà con te, e forse sarà la Germania a dichiararti guerra! "
"E forse sarà la Germania a dichiararti guerra!"... veramente un ottima strategia, mi sa che a sto giro farò proprio come Bagnai.
Tralsciamo la democrazia sia interna che esterna. sulal democrazia si erano già espressi uomini di più alto livello di me: Emma Goldman, Benjamin Franklyn, Noam Chomsky e il colonnello Geddhafi
In merito a Berlinguer e la questione morale consiglio vivamente a Zupo e a tutti quelli che mitizzano Enrico di sentire cosa ha da dire nel video Nino Galloni ( a mio parere il miglior economista Italiano)testimone diretto degli eventi che portarono alla separazione tra Banca D'Italia e ministero del tesoro.In merito al M5S non ci ha salvato propio da niente anzi a mio parere Grillo e Casaleggio hanno soffocato sul nascere mettendoci un cappello sopra un movimento che spontaneamente attraverso la rete stava nascendo e si stava organizzando e comunque sig. Zupo se lei per essere salvo dal pericolo del Lepennismo e' disposto a rimanere nell'Euro e finanziare il fabbisogno dello stato con gli Eurobond perche' questo e' quello che il M5S ha scritto nel programma bene vuol dire che lei non ha capito propio niente di quello che sta' accadendo e qual'e' la vera posta in gioco e soprattutto qual'e' il vero pericolo da cui dobbiamo salvarci.
@anonimo 05.57.Nino Galloni che come obbiettivo pone al primo posto il ritorno alla piena sovranita' monetaria ha comunque elaborato delle strategie monetarie intermedie che mentre aspettiamo di liberarci dalle catene dell'Euro permetterebbero al paese di salvarsi dalla catastrofe e permetterebbero di trovare risorse economiche per far ripartire l'Economia, le principali sono: 1 finanziare il debito pubblico direttamente alla BCE con una banca pubblica come ad esempio la cassa depositi e prestiti ( che purtroppo stanno privatizzando) oppure nazionalizzandone una come il Monte Paschi che visto che ci deve parecchi soldi abbiamo gia' praticamente in larga parte pagato,questa procedura e' prevista nei trattati Europei per cui l'Europa non potrebbe dire niente e in questo modo finanzieremmo il nuovo debito allo 0,25% anziche al 4/6 %risparmiando 80/100 miliardi di Euro all'anno, 2 emettere dei buoni spesa da distribuire alle fasce deboli della societa'pensionati al minimo,redditi bassi,cassaintegrati, ecc...buoni che lo stato accetterebbe per il pagamento delle tasse dandogli quindi valore e facendoli quindi diventare in tutto e per tutto una moneta complementare ma formalmente non lo sarebbe perche' sarebbero solo dei buoni spesa e in questo modo potremmo sfuggire al divieto di emettere moneta nazionale imposto dalla BCE e visto che quei buoni entrando nel ciclo economico incrementerebbero l'economia e inciderebbero realmente sul lavoro e l'abbattimento della disoccupazione.La cosa strana e' che Galloni ha tenuto molte conferenze a livello locale con i dirigenti locali del 5 stelle i quali sono entusiasti delle sue proposte e nelle discussioni sul sito economia a 5 stelle queste ed altre soluzioni trovano molto spazio poi pero' poi non trovano spazio nei programmi del movimento e nelle soluzioni alla crisi proposte da Grillo e Casaleggio domandatevi il perche'.
http://www.youtube.com/watch?v=6e23Gaz-Jb4&feature=youtube_gdata_player
Quanto alla democrazia interna magari potresti anche citarmi il nome di un qualche generale che in guerra faceva decidere le truppe, oppure uno può anche pensare che non siamo in guerra
..sono Anonimo 18:24......Qui nel Veneto stanno piazzando ai vertici ex leghisti trombati, arrivisti, uomini legati alle associazioni della piccola impresa (Colomban) che di antiliberista non hanno proprio niente. Non è questione di generali, la questione è che la prenderemo nel culo un'altra volta.
Unovaleuno e Grillononcontaniente non sono frasi inventate dalla stampa di regime, lo dicevano i grillini stessi e in guerra ci si era già. Lieto di constatare che hanno cambiato idea. Almeno si fa un pò di chiarezza.
@Anonimo delle 10:15: come farsi finanziare dalla BCE? Forse volevi dire farsi finanziare dalla Banca d'Italia.
William Wilson
E' da gridarlo ai Quattro Venti senza piaggeria : "per fortuna che c'è il Movimento 5 Stelle!!!
Le vecchia Sinistra, quella del tempo di Berlinguer e di Lama è totalmente evaporata, seccata, svanita, volatilizzata, decomposta, denaturata, fermentata , inacidita, incenerita, carbonizzata.
L'alito scipito spirato dai cori "per fortuna che Silvio c'è" ha ridotto in polvere i valori che davano vita alla Sinistra Italiana. E' rimasto nell'aria solo un odore di zolfo, irrespirabile come i fumi dell'ILVA. Un sentore tossico che fa lacrimare gli occhi e spegne nel cuore ogni voglia di domani. Chiedetelo ai milioni di giovani disoccupati.
Ma per fortuna c'è ancora il M5S che apre qualche spiraglio di speranza per un futuro diverso: forse è l'ultima occasione.
@William Wilson.La Germania e la Francia attraverso due banche pubbliche si sono finanziate direttamente alla BCE si può fare
http://salvatoretamburro.blogspot.it/2014/04/italia-come-risparmiare-70-miliardi-di.html
http://salvatoretamburro.blogspot.it/2012/11/la-kfw-la-banca-nazionale-segreta-ma.html
Geremia
E' improrogabile invertire la rotta: siamo già in emergenza naufragio con le decine di migliaia di giovani disoccupati che ci ritroviamo. Se non sì dà un colpo di timone sarà il disastro totale.
Almeno proviamo un diverso timoniere: peggo di così non si sarebbe potuto fare.
Posta un commento