29 maggio. Caro Beppe avendo girato lo stivale per lungo e per largo nei Meetup come credo nessun’altro, mantenendo tuttavia stretta la mia indipendenza, ho acquisito sul campo i titoli per poterti scrivere una lettera aperta dopo i risultati delle ultime elezioni al solo fine di fare qualche serena e pacata riflessione costruttiva, nella consapevolezza che ne prenderai questa volta atto.
Ricorderai infatti che, all’indomani della pubblicazione a gennaio scorso dei 7 punti per le europee come “manifesto” programmatico, sentii l’esigenza di replicarti per esprimerti chiaramente che erano un trionfo di ambiguità. Tutto e il contrario di tutto: non era possibile ripudiare (giustamente) il Fiscal Compact ed il relativo pareggio di bilancio in esso contemplato, per poi auspicarsi l’adozione di eurobond, espressione massima e irreversibile verso il suo più rigido rispetto! Ma chi ti ha consigliato l’inserimento di questo tipo di bondcondivisi, ha valutato preventivamente a cosa saremo inevitabilmente andati incontro?
Lo stesso ha mai sentito cosa si sta preparando in silenzio in Europa sotto il criptato micidiale acronimo di ERF (European Redemption Fund)? E poi, perdonami, la storia del referendumconsultivo: va benissimo sentire i cittadini, ma non con questo strumento, poiché per rimuovere gli impedimenti tecnici (art.75 Costituzione) il tempo necessario giocherebbe a favore della speculazione finanziaria internazionale che annullerebbe i sicuri vantaggi da un esito positivo di uscita. Molto meglio proporne uno interno per conoscere l’orientamento degli iscritti e prendere di conseguenza la linea da seguire.
Tutto questo te lo faccio presente perché sento il dovere, da semplicissimo cittadino italiano a cui ancora sta fortemente a cuore il destino del Paese per garantire un futuro ai propri figli in una Nazione ancora libera e non come un protettorato straniero, di prendere atto che la stragrande maggioranza della tua base è solidale con quanto ti ho espresso e che avrebbe gradito posizioni più nette e chiare e non quelle indicate dal vertice orientate nel dare il solito colpo al cerchio e una alla botte. Insomma avresti dovuto pendere una decisione precisa“senza se e senza ma” nei confronti dell’Europa e della nostra partecipazione alla moneta unica. E bada bene che questo ti viene fatto presente da un europeista convinto, ma che non si riconosce nell’attuale deriva in cui ci ha portato in modo subdolo e ingannevole il governo dell’Europa con la complicità più o meno inconsapevole della nostra classe politica dirigente.
La necessità di riportare il cittadino realmente al centro dell’attenzione e non più gli interessi smaccatamente di parte di cui l’euro è il mezzo tecnico ideale per realizzarli. Ormai la moneta unica è divenuta l’unico l’elemento di destabilizzazione che sta minando quei principi in cui fortemente credevano i Padri Fondatori e a cui vogliamo ritornare per il bene comune. Rivedere profondamente lo stesso concetto di democrazia divenuta ormai, per come è esercitata in Italia, la più subdola delle dittature, avendo interrotto l’irrinunciabile collegamento fra cittadini e istituzioni. Sono principi inalienabili e non negoziabili in cui ancora ci riconosciamo fortemente.
La maggioranza relativa degli elettori hanno invece premiato chi ha condotto una linea di asservimento verso i dettami europei, impauriti forse dall’incognita di chi non ha saputo proporre un’alternativa opposta lineare e credibile. Esattamente il contrario di quello che è avvenuto nella stragrande maggioranza degli altri paesi chiamati ad esprimersi sulla bontà delle attuali scelte europee. Ma ancora nulla è perduto e hai tempo per riflettere e per ritornare all’attacco perché riconosco, nel MoVimento che hai creato dal nulla, la capacità di dare quella sferzata che da troppo tempo manca sulla scena politica nazionale e di cui il Paese ha disperatamente bisogno. Però affinché questo possa avvenire rivolgiti d’ora in poi, senza timori, alle migliori risorse disponibili che fortunatamente ancora esistono in Italia, non affidandoti più ai soli requisiti di “persona pulita e onesta” perché le considero per scontate non essendo da sole sufficienti per tirarci fuori da questo tragico pantano. È una forte responsabilità che hai anche in previsione delle prossime consultazioni politiche nazionaliche non tarderanno a venire per chi ha interesse nel certificare anche in casa i risultati delle europee.
Sono certo che dagli errori, se così possiamo definirli, se ne traggono sempre ottimi insegnamenti e che già da oggi ti stai sicuramente organizzando per il domani. Rimani al tuo posto, ma fai tesoro anche dei miei modesti consigli affinché il nostro rimanga ancora il più Bel Paese del mondo! Buon lavoro!
Ricorderai infatti che, all’indomani della pubblicazione a gennaio scorso dei 7 punti per le europee come “manifesto” programmatico, sentii l’esigenza di replicarti per esprimerti chiaramente che erano un trionfo di ambiguità. Tutto e il contrario di tutto: non era possibile ripudiare (giustamente) il Fiscal Compact ed il relativo pareggio di bilancio in esso contemplato, per poi auspicarsi l’adozione di eurobond, espressione massima e irreversibile verso il suo più rigido rispetto! Ma chi ti ha consigliato l’inserimento di questo tipo di bondcondivisi, ha valutato preventivamente a cosa saremo inevitabilmente andati incontro?
Lo stesso ha mai sentito cosa si sta preparando in silenzio in Europa sotto il criptato micidiale acronimo di ERF (European Redemption Fund)? E poi, perdonami, la storia del referendumconsultivo: va benissimo sentire i cittadini, ma non con questo strumento, poiché per rimuovere gli impedimenti tecnici (art.75 Costituzione) il tempo necessario giocherebbe a favore della speculazione finanziaria internazionale che annullerebbe i sicuri vantaggi da un esito positivo di uscita. Molto meglio proporne uno interno per conoscere l’orientamento degli iscritti e prendere di conseguenza la linea da seguire.
Tutto questo te lo faccio presente perché sento il dovere, da semplicissimo cittadino italiano a cui ancora sta fortemente a cuore il destino del Paese per garantire un futuro ai propri figli in una Nazione ancora libera e non come un protettorato straniero, di prendere atto che la stragrande maggioranza della tua base è solidale con quanto ti ho espresso e che avrebbe gradito posizioni più nette e chiare e non quelle indicate dal vertice orientate nel dare il solito colpo al cerchio e una alla botte. Insomma avresti dovuto pendere una decisione precisa“senza se e senza ma” nei confronti dell’Europa e della nostra partecipazione alla moneta unica. E bada bene che questo ti viene fatto presente da un europeista convinto, ma che non si riconosce nell’attuale deriva in cui ci ha portato in modo subdolo e ingannevole il governo dell’Europa con la complicità più o meno inconsapevole della nostra classe politica dirigente.
La necessità di riportare il cittadino realmente al centro dell’attenzione e non più gli interessi smaccatamente di parte di cui l’euro è il mezzo tecnico ideale per realizzarli. Ormai la moneta unica è divenuta l’unico l’elemento di destabilizzazione che sta minando quei principi in cui fortemente credevano i Padri Fondatori e a cui vogliamo ritornare per il bene comune. Rivedere profondamente lo stesso concetto di democrazia divenuta ormai, per come è esercitata in Italia, la più subdola delle dittature, avendo interrotto l’irrinunciabile collegamento fra cittadini e istituzioni. Sono principi inalienabili e non negoziabili in cui ancora ci riconosciamo fortemente.
La maggioranza relativa degli elettori hanno invece premiato chi ha condotto una linea di asservimento verso i dettami europei, impauriti forse dall’incognita di chi non ha saputo proporre un’alternativa opposta lineare e credibile. Esattamente il contrario di quello che è avvenuto nella stragrande maggioranza degli altri paesi chiamati ad esprimersi sulla bontà delle attuali scelte europee. Ma ancora nulla è perduto e hai tempo per riflettere e per ritornare all’attacco perché riconosco, nel MoVimento che hai creato dal nulla, la capacità di dare quella sferzata che da troppo tempo manca sulla scena politica nazionale e di cui il Paese ha disperatamente bisogno. Però affinché questo possa avvenire rivolgiti d’ora in poi, senza timori, alle migliori risorse disponibili che fortunatamente ancora esistono in Italia, non affidandoti più ai soli requisiti di “persona pulita e onesta” perché le considero per scontate non essendo da sole sufficienti per tirarci fuori da questo tragico pantano. È una forte responsabilità che hai anche in previsione delle prossime consultazioni politiche nazionaliche non tarderanno a venire per chi ha interesse nel certificare anche in casa i risultati delle europee.
Sono certo che dagli errori, se così possiamo definirli, se ne traggono sempre ottimi insegnamenti e che già da oggi ti stai sicuramente organizzando per il domani. Rimani al tuo posto, ma fai tesoro anche dei miei modesti consigli affinché il nostro rimanga ancora il più Bel Paese del mondo! Buon lavoro!
* Fonte: Corretta Informazione
9 commenti:
Dite al comico guru che Farage non è un nemico della finanza, non è per redditi di cittadinanza, non è per la cosiddetta equità fiscale, per la redistribuzione della ricchezza prodotta verso i lavoratori, etc. etc. etc.
Come si dice, dimmi con chi vai e ti dirò chi sei?
Saluti,
Carlo.
I profeti del "tempo di poi" abbondano e può darsi pure che avessero previsto tutto.
Tutti sono bravissimi nel prevedere "dopo".
Una cosa è certa: lo spiegamento di forze del sistema contro il M.5.S. è stato mobilitato al massimo e gli stessi "interessati" hanno finito per ammettere implicitamente o esplicitamente che nello scacchiere europeo e quindi atlantico, una affermazione del Movimento sarebbe stata di una portata temibilissima. Io temevo che con i sistemi collaudati da tempo si attuasse qualche attentato mortifero e/o sTraGistico. Invece stavolta si sono seguite nuove e diverse tecniche. Meno male per Grillo che per fortuna è ancora vivo nonostante la batosta. Ma il M.5.S. ha perduto il "Kairos" e non ritornerà più come prima. Il pericolo è stato sventato in modo incruento .
"Se fossi Grillo voterei Marine Le Pen". Ho votato M5S alle passate politiche e pensavo di rivotarlo alle prossime , come male minore, nonostante i molti dubbi. Se Grillo sbaglia alleanze in Europa, affiancandosi all'ultraliberista Farage, il mio voto se lo scorda.
GioC
E ora con Farage che farà il Grillo? Ahi ahi
Anonimo 12.03.Tu credi alle favole ed ecco che si spiega che tu credi a Grillo che sembra tanto la falsa nonna buona/ vero lupo cattivo della favola Cappuccetto Rosso.Non sono state necessarie azioni eclatanti e' bastato Grillo con le sue dichiarazioni di marce su Roma, processi in piazza, essere Piu' avanti di Hitler, Parolacce e urli a spingere tutti gli elettori moderati nelle braccia di Renzi.Sono contento di non aver votato 5 stelle guidato da due leader ambigui che a differenza della Lega non hanno dichiarato in che Gruppo parlamentare sarebbero entrati dopo il voto e quindi se ora formassero un gruppo con l'ultraliberista Farage non potete neanche protestare loro si erano tenuti le mani libere quindi sono perfettamente in linea con la loro linea politica ambigua
Ma quanto rumore per niente! La mia opinione è che con Farage Grillo farà quattro chiacchiere, magari costruttive, ma a debita distanza, non ha alcuna intenzione di "suicidarsi" come non l'aveva al tempo delle proposte di Bersani. Ciò non toglie che debba dare al M5S una posizione più chiara sull'Europa e sull'euro, che non sia solo urlare critiche (pur vere), che non gli garantiscono più gli sperati consensi.
Sergiey
Del senno di poi son pieni i granai, ma non bisogna esagerare neppure nell'autocritica. Adesso non siamo più in campagna elettorale e i buoi che sono scappati sono, se ancora non l'hanno capito nonostante le prediche di Grillo, destinati a finire al macello. In che mondo pensano di vivere certe persone?!
Credo che il Dottor Rinaldi parta da un presupposto sbagliato, ecco perché dà tutta una serie di consigli al M5S su come rimediare alla perdita di voti che lo stesso movimento ha subito. Da un punto di vista logico il suo ragionamento non fa una grinza, anzi direi che è persino condivisibile...se non fosse che le motivazioni che hanno portato il M5S al risultato che sappiamo non sono dovute a una tattica sbagliata ma a una
"TATTICA VOLUTA". Infatti io credo che il M5S, profittando del fatto che nell'attuale panorama politico italiano manca una reale forza di sinistra nel senso storico del termine, si sia insinuato come partito del cambiamento, posizione che ha permesso a molti cittadini di vedere finalmente un 'alternativa al sistema, quando in realtà l'obiettivo che il partito di Grillo/Casaleggio si è posto SIN DALL'INIZIO era quello leopardesco di CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NULLA. A provare questa mia affermazione ci sono diversi evidenti fatti e ne cito alcuni: partecipare al talk-show di fede cadendo in fin troppo prevedibili contraddizioni, parlare in piazza pochi giorni prima delle elezioni europee di marce su Roma, di andare oltre Hitler, processi in piazza dei vari politici. E' persino troppo evidente anche a una persona che come me è a digiuno di strategia politica che questi discorsi e i ragionamenti ambigui e approssimativi tenuti nel talk-show di fede avrebbero impaurito e poi allontanato dal M5S tanti elettori moderati e indecisi. Figuriamoci se una mente raffinata alla strategia di comunicazione come quella di Casaleggio avrebbe permesso a Grillo simili "imprudenze" , ammesso e non concesso che persino Grillo poteva essere consapevole del danno che creava al suo stesso movimento. Le conclusioni che traggo, confermate anche dal recente approccio del Grillo con Farage, è che il M5S non sia altro che un'altra marionetta usata dalla potente oligarchia finanziaria europea e americana per addomesticare e illudere il popolo italiano, illuderlo a pensare che c'è qualcuno , per l'appunto il M5S, che salvaguardia i suoi interessi. Troppe sono le indecisioni e le ambiguità dimostrate da questo movimento per non avere questo dubbio. L'unica mia speranza è che questa manipolazione del M5S sia limitata ai vertici e che la stragrande maggioranza dei parlamentari e attivisti sia "sana".
Concludo precisando che io ho da sempre dubitato della genuinità del M5S e criticato in questo senso, anche prima delle elezioni europee e che i mercati il lunedì immediatamente successivo alle elezioni stesse, erano calmi, quasi che il risulto fosse già previsto.
Joas
Questa della compartecipazione delM5S alla Complott.Compny è proprio originale. Va bene "Matrix" ma la follia è un'altra cosa.
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