6 settembre. Sulla dialettica interna a M5S, MC giustamente nota che coloro che criticano l'insopportabile diarchia autoritaria Grillo-Casallegio sono proprio coloro che sono disposti a fare inciuci col Pd, mentre quelli pro-diarchia hanno posizioni politiche più radicali.Si uscirà da questa polarità quando in M5S prenderà forma una piattaforma che coniughi la radicalità nei contenuti politici con una concezione dell'organizzazione che sia al contempo democratica e centralista.
[Nella foto il senatore M5S Luis Alberto Orellana]
«Chi frequenta questo blog sa che non abbiamo mai lesinato critiche al M5S, almeno quando le critiche apparivano necessarie. Tuttavia, non si può non notare che alcuni degli atteggiamenti che Grillo assume nei confronti dei "dissidenti" interni, nonostante la loro caratura autoritaria, sono ampiamente giustificabili.
Nei fatti, la "corrente" che a noi piacerebbe vedere presente all'interno del M5S non esiste in termini politicamente apprezzabili. Questa corrente dovrebbe essere composta di soggetti che rifiutino l'imperio di Grillo-Casaleggio sull'intero movimento, e reclamino democrazia interna (questione di metodo), ma che allo stesso tempo non abbiano il minimo dubbio sulla necessità di non collaborare in nessuno modo con una forza distruttiva e anti-popolare come il PD (questione di sostanza).
Ebbene, nella realtà delle cose coloro che si trovano sul giusto versante per quando riguarda la questione di metodo sono pronti a sostenere un nuovo governo di centro-sinistra, mentre quelli che hanno ragione sulla sostanza sono i guardiani dell'autoritarismo anti-democratico di Grillo. Non vi è dunque alcuno spazio di mediazione.
Ospite a giugno della prima puntata di "In Onda Estate", programma condotto da Luca Telese, Adele Gambaro, senatrice espulsa dal gruppo del M5S, riservava buone parole per il governo Letta-Alfano, e si diceva pronta a sostenere una maggioranza "per il bene del paese".
Pochi giorni fa Orellana ha annunciato che bisognerebbe allearsi con il PD. La reazione da parte dei vertici del movimento è stata sempre la stessa, la solita: minacce di espulsione e proclami roboanti. Resta il fatto che Orellana si dice pronto a lasciare il gruppo, come hanno già fatto quattro suoi colleghi. Quindi il PD potrebbe contare su diverse stampelle, oltretutto sormontate dall'aura della "dissidenza" e del "martirio". La situazione in Senato è questa*:
PD: 107 senatori
PdL: 91
M5S: 50
Monti: 20
Autonomisti di varia estrazione: 19
Lega: 17
Sel: 7
Grillini dissidenti: 4
In grassetto i gruppi che sosterrebbero un nuovo governo di centro-sinistra.
Se contiamo i 4 senatori a vita provvidenzialmente nominati da Napolitano, a fronte di un'Aula con 319 membri, il centro-sinistra gode di una possibile maggioranza di 161 voti contro 158. Uno scarto minimale. Diventa così indispensabile attirare nuovi senatori, e putroppo il M5S è attualmente terreno fertile. Non è nemmeno escluso, anzi è molto probabile, che qualche voto per il nuovo governo provenga anche dal PdL. Basterebbero cinque senatori ex-grillini e cinque ex-berlusconiani per arrivare ad una maggioranza piuttosto solida.
La prospettiva di un nuovo governo senza il PdL diventa più realistica man mano che si chiudono le porte dell'impunità a Berlusconi. Di fronte alla prospettiva dell'esclusione dalla vita politica, questi potrebbe tentare il colpo di mano, cercando di ottenere le elezioni anticipate da vincere con una campagna elettorale anti-euro e sostanzialmente eversiva. Gli esponenti più moderati del suo partito non lo seguirebbero. Ed è facile prevedere che un nuovo governo Monti-Letta-Vendola, formato "per senso di responsabilità nazionale", verrebbe sostenuto da una manciata di preziosi voti ex-M5S.
*Non ho contato il voto di Ciampi, che ha 93 anni, di Grasso, che è divenuto presidente dell'assemblea, e ho spostato il voto di Tremonti dal gruppo degli autonomisti a quello della Lega».
* Fonte MAINSTREAM
8 commenti:
L'articolo è a firma CM, che è poi l'acronimo di Claudio Martini. Sarebbe gentile se lo riportaste nella forma originale.
Non mi pare che le persone su questo sito siano critiche su Grillo e il 5 stelle perchè vogliono l'accordo col PD ma per altri motivi. Quali? Lo dicano loro, io mii limito a fare tale constatazione.
Landru
Infatti. Noi non ci siamo mai sognati di criticare Grillo perché non fa l'accordo col PD. Noi lo critichiamo perché si è cagato sotto il giorno in cui doveva partire la sollevazione contro il golpe della rielezione di Napolitano, perché dice continuamente che se non c'era lui ci sarebbe stata la rivoluzione, perché si dice continuamente legalitario, perché afferma che in Italia gli eroi sono le piccole e medie imprese, perché dice che il problema dell'Italia sono i dipendenti pubblici e i penzionati.
Per questo Grillo va fucilato e chi come voi lo ha votato va rieducato
Vabbè anti-grillino se pure tu ti metti a fare il discorso: chi l'ha votato va rieducato qua non se ne esce mai. Si crea solo la tipica suddivisione in tifoserie che abbiamo visto come hanno ridotto la politica negli ultimi venti anni? Vogliamo continuare così? Anch'io sono contro grillo e anch'io non lo sopporto (più che lui i grllonzi che si sentono detentori della verità assoluta su twitter e che volgiono fare la rivoluzione a colpi di video postati su you-tube), ma tu che ti metti a dire va rieducato è troppo.
Come c'è un motivo per cui ogni volta che viene indagato o condannato Berlusconi invece di perdere voti gli aumenta, c'è pure un motivo perchè molti hanno votato 5 stelle.
Landru
«Per questo Grillo va fucilato e chi come voi lo ha votato va rieducato».
Sorvoliamo per carità di patria sul rozzo primitivismo politico di simili affermazioni.
Ci vorresti rieducare nel lager di Auschwitz o nel gulag di Kolima?
Solo pe segnalare che simili pulsioni sono o fasciste o staliniste. E quindi: Dio ce ne scampi!!
Nb
Che pena!
Si critica il grillismo per essere manettaro e giustizialista, poi si scopre che chi lo fa è mille volte più forcaiolo. Il bue che dice cornuto all'asino....
Vorrei capire cosa intendete etichettando con "primitivismo politico" le affermazioni di Anti-Grillino...me lo spiegate?
Perchè mi pare oltremodo evidente che uno che commenta in un post parlando di gulag e fucilazioni al 99% stà facendo una "sparata" e non porterebbe mai alle estreme conseguenze simili parole...
...ma riteniamo realmente che ci possa essere una rivoluzione senza
che i nemici...coloro che hanno cospirato ed attentato alla sopravvivenza della nostra specie e del "popolo"...vengano sterminati?
Quanto all'idea di spedire in massa nei gulag gli elettori italiani...suona anch'essa come una "sparata"...ma vogliamo negare
che da qualche parte nella testa di
tutti noi non "ronzi" l'idea che la
qualità infima della nostra classe politica ed il fatto che ci siano milioni di italiani che continuano
a votarsi questi ... non importa cosa fanno sia qualcosa di *oltre* la mera "assenza di coscienza di classe"?
Se voi riuscire a vivere ogni giorno vedendo le brutture di questo Paese, certi orrendi teatrini e i risultati delle elezioni senza pensare che il popolo italiano sia composto in larga maggioranza da subumani io vi invidio!
Io non ci riesco!
Io sento dolorosamente il divario eugenetico e di intelligenza col mio prossimo...magari parlo con una persona che mi stà simpatica...si finisce col parlare di politica...ci si lamenta
entrambi di PD, PDL e Governo...e poi mi dice che voterebbe Renzi!
Ca...o!
Presente?
Una persona che *sembra uguale a me*...contro cui *non ho nulla*...che *fino a 2 secondi prima* sostiene *le stesse cose che sostengo io*...poi gli va in corto il cervello e se ne viene fuori con una cazzata epica come quella??!
Ê in quei momenti che io sento dolorosamente come il mio popolo è "malato"...si è lasciato che l'intelligenza della nostra specie (umana) in questo Paese si riducesse al lumicino...un pò frutto della società moderna, ma anche frutto di probabili malsani meccanismi locali...e l'intera popolazione soffre per questo!
Spedire nei gulag milioni di italiani sarebbe una soluzione radicale...ma una decimazione selettiva del nostro popolo eugeneticamente ci farebbe solo bene ed è una considerazione che va oltre ogni simpatia o antipatia personale!
Naturalmente sono cosciente di quanto brutali possono sembrare certe tesi, ma quanti di noi sotto sotto non lo pensano?
Non è quanto traspare anche dietro alle parole di Anti-Grillino?
Ê forse un concetto "fascista", "stalinista" o "primitivista" questo?
A mio avviso non lo è.
"Uguaglianza" significa "uguali opportunità per tutti", non significa mettersi le fette di prosciutto sugli occhi e fingere di essere tutti ugualmente intelligenti e dotati!
Una società perfettamente egalitaria e perfettamente efficiente sarebbe necessariamente
una società dove i soggetti eugeneticamente superiori (anche senza attuare selezioni eugenetiche) finirebbero col primeggiare ed essere inseriti negli ambiti a loro più appropriati, mentre i soggetti eugeneticamente inferiori verrebbero tenuti in ruoli e condizioni nei quali vivere un'esistenza dignitosa e serena, ma *senza* poter far danni alla comunità. Nessuno verrebbe discriminato per il fatto di essere eugeneticamente inferiore, perchè potenzialmente da qualunque coppia eugeneticamente inferiore può emergere un soggetto eccezionale che supera i limiti dei genitori...ma questo è ciò a cui una società realmente egalitaria ed efficente porterebbe inevitabilmente!
Ora...io non credo che l'idea di decimare la popolazione italiana per assicurarsi un miglioramento della sua intelligenza media sia un'idea necessariamente "fascista" o "stalinista"...è solo la spontanea reazione dopo la costante osservazione delle condizioni nelle quali avere una maggioranza di subumani ci ha ridotti e ci mantiene!
Guido
Certi discorsi fanno un po' accapponare la pelle. Scaturiscono dallo stesso spirito che ispira quelli che condannano a 600 frustate e sette anni di carcere quel povero giovanotto saudita che gestiva un sito web non omologato. Ogni arzigogolo dialettico sviluppato per giustificarli e renderli "umanamente ammissibili" fa rabbrividire.
Caino ha sempre ragione. Caino è immortale, a quanto pare.
Pecca di primitivismo politico chi , nonostante le lezioni della Storia e della realtà, suona sempre lo stesso disco.
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