MALGRADO TUTTO
Il volantino distribuito il 16 gennaio dal Mpl ai comizi di Beppe Grillo a Perugia e Foligno
Ben 219 sono i simboli depositati presso il Ministero dell’interno, a nome e per conto di altrettanti concorrenti alla gazzarra elettorale. Ci sono forse 219 idee di società? 219 proposte per uscire dal marasma sociale e politico? Certo che no!
Il blocco dominante, quello raccolto attorno all’asse Bersani-Monti, malgrado l’insulsa demagogia elettorale, non mente rispetto a quel che farà una volta vinte le elezioni: costruzione di un super-Stato oligarchico europeo, attuazione del Fiscal compact e pareggio di bilancio come imperativi categorici, pagamento del debito verso la finanza globale predatoria. Il tutto in nome del nuovo Dio, la moneta unica.
Un programma penitenziale di austerità che punta tutto sulla “competitività” basata su bassi salari, precarietà permanente, alta disoccupazione, bassi consumi interni, privatizzazione dei beni pubblici, fine dello stato sociale come l’abbiamo conosciuto. In poche parole una società da incubo e neoschiavista, priva di sovranità nazionale.
Nessuna della 217 liste non associate al blocco dominante montiano avanza un programma davvero alternativo. Tutti dicono che vogliono il bene comune, che occorre la “crescita”, ma nessuno vi dice che dobbiamo abbandonare l’euro al suo destino, uscire dall’Unione europea per riconquistare la sovranità nazionale, democratica e monetaria, respingere il ricatto del debito con la finanza predatoria globale, porre la Banca d’Italia sotto controllo pubblico, nazionalizzare l’intero sistema bancario sottraendolo alla bisca della finanza speculativa, estirpare il tumore della rendita finanziaria e borsistica.
Nessuno vi dice che solo attuando queste misure l’economia potrà incamminarsi verso una ripresa economica duratura e sostenibile. Nessuno vi dice che solo a queste condizioni si potrà dare un lavoro dignitoso a tutti preservando diritti e stato sociale.
Non ve lo dice nemmeno Grillo, che pur di fare incetta di voti, un giorno dice una cosa, il giorno dopo il contrario, che prima tira il sasso della riconquista della sovranità nazionale e monetaria e il giorno dopo nasconde la mano.
Tuttavia noi voteremo il Movimento 5 Stelle. Lo voteremo perché è diventato, malgrado tutto, il mezzo con cui si esprimerà la legittima indignazione popolare. Lo voteremo perché un’affermazione del M5S è la maniera oggi più efficace per dare una spallata e, speriamo, per battere il nemico numero uno: il blocco eurista Monti-Bersani.
Poi si vedrà. Si vedrà se, come speriamo, un’affermazione elettorale del M5S darà una spinta ai cittadini ad alzare la testa, ad unirsi in un fronte ampio, se darà coraggio alla sollevazione popolare —che è la sola maniera per rovesciare il regime oligarchico e salvare il nostro paese.
Ben 219 sono i simboli depositati presso il Ministero dell’interno, a nome e per conto di altrettanti concorrenti alla gazzarra elettorale. Ci sono forse 219 idee di società? 219 proposte per uscire dal marasma sociale e politico? Certo che no!
Il blocco dominante, quello raccolto attorno all’asse Bersani-Monti, malgrado l’insulsa demagogia elettorale, non mente rispetto a quel che farà una volta vinte le elezioni: costruzione di un super-Stato oligarchico europeo, attuazione del Fiscal compact e pareggio di bilancio come imperativi categorici, pagamento del debito verso la finanza globale predatoria. Il tutto in nome del nuovo Dio, la moneta unica.
Un programma penitenziale di austerità che punta tutto sulla “competitività” basata su bassi salari, precarietà permanente, alta disoccupazione, bassi consumi interni, privatizzazione dei beni pubblici, fine dello stato sociale come l’abbiamo conosciuto. In poche parole una società da incubo e neoschiavista, priva di sovranità nazionale.
Nessuna della 217 liste non associate al blocco dominante montiano avanza un programma davvero alternativo. Tutti dicono che vogliono il bene comune, che occorre la “crescita”, ma nessuno vi dice che dobbiamo abbandonare l’euro al suo destino, uscire dall’Unione europea per riconquistare la sovranità nazionale, democratica e monetaria, respingere il ricatto del debito con la finanza predatoria globale, porre la Banca d’Italia sotto controllo pubblico, nazionalizzare l’intero sistema bancario sottraendolo alla bisca della finanza speculativa, estirpare il tumore della rendita finanziaria e borsistica.
Nessuno vi dice che solo attuando queste misure l’economia potrà incamminarsi verso una ripresa economica duratura e sostenibile. Nessuno vi dice che solo a queste condizioni si potrà dare un lavoro dignitoso a tutti preservando diritti e stato sociale.
Non ve lo dice nemmeno Grillo, che pur di fare incetta di voti, un giorno dice una cosa, il giorno dopo il contrario, che prima tira il sasso della riconquista della sovranità nazionale e monetaria e il giorno dopo nasconde la mano.
Tuttavia noi voteremo il Movimento 5 Stelle. Lo voteremo perché è diventato, malgrado tutto, il mezzo con cui si esprimerà la legittima indignazione popolare. Lo voteremo perché un’affermazione del M5S è la maniera oggi più efficace per dare una spallata e, speriamo, per battere il nemico numero uno: il blocco eurista Monti-Bersani.
Poi si vedrà. Si vedrà se, come speriamo, un’affermazione elettorale del M5S darà una spinta ai cittadini ad alzare la testa, ad unirsi in un fronte ampio, se darà coraggio alla sollevazione popolare —che è la sola maniera per rovesciare il regime oligarchico e salvare il nostro paese.
mpl.umbria@gmail.com
18 commenti:
Capisco, quindi se Albadorata diventava il mezzo con cui si esprime la leggitima indignazione popolare votavate per loro, vero?
Ora capisco perché non eravate al corteo operaio di Spoleto
Ma quale rabbia dei giovani.
Ieri eravamo a pranzo, tutti sotto i 25 anni, 2 ragazzi politicizzati e altri 7 no. Uno dice: ci sta Grillo a Fologno lo andiamo a contestare?
TUTTI 'ACCORDO.
Poi non ci si va e leggiamo comunque che qualcuno, a Perugia, ci ha già pensato, con il cartello: L'ANTIFASCISMO CI COMPETE.
Dove stanno i vostri giovani? A me sembra che il grillino medio oggi è diventato il 30-40, professionista, ecologista, internettaro, ex elettore centro destra
E aggiungerei: con una visione pol-pottiana dell'industria. Perchè se poi incontri un grillino che ti dice: non vengo a manifestare con voi perchè le fabbriche inquinanto; sei un deindustrializzatore.
Però, sono parecchi quelli che ci tengono a lasciarsi fasciare per bene di catene!
Alcuni ci chiedono di chiudere i commenti ai nostri articoli.
Non lo faremo.
Non lo faremo nemmeno se ci sono coloro che non commentano l'articolo e i suoi contenuti, ma si limitano a darci addosso, spesso anche con argomenti senza né capo né coda e con un'ortografia surrealista.
Noi per quale che possiamo proviamo invece a rispondere ai post che pur duri ma con contenuto.
Se l'indignazione popolare scegliesse domani, per manifestarsi, una formazione reazionaria come la greca Alba Dorata, la nostra risposta è semplice: lotta diretta e senza quartiere.
Che poi a qualcuno salta in testa di paragonare il M5S ad Alba Dorata, noi possiamo farci poco e ci vuole uno psichiatra.
>>> Non ve lo dice nemmeno Grillo, che pur di fare incetta di voti, un giorno dice una cosa, il giorno dopo il contrario, che prima tira il sasso della riconquista della sovranità nazionale e monetaria e il giorno dopo nasconde la mano. <<<
L'umanità attuale può essere solo lusingata/strumentalizzata, non educata a elevate tensioni ideali o anche solo a una prospettiva politica realista. E' un gregge abituato a recepire il mondo esterno attraverso la banalità dei media, che si annoia al primo discorso che richieda un minimo di concentrazione e che non venga presentato fra lazzi e baruffe. E' un'umanità da chat e da videogame.
L'unico modo per organizzarla contro il regime è scendere al suo livello, come sta appunto facendo Grillo il quale, dall'altezza della sua professione, si rende conto di questo stato di cose e si sforza con cura di evitare discorsi seri, coerenti e impegnativi.
Anche perché si rende conto dell'inanità delle ideologie tradizionali, di come i miti-forza del socialismo e del nazifascismo siano inagibili a masse di questo genere, e comunque irrilevanti dinanzi al debordare liberista che sta sommergendo il pianeta. Ecco perché si sforza di rendere il M5S accessibile a tutti, un calderone mediatico a chiacchere alate (la democrazia diretta) e a realtà carismatica.
E' la dimensione a cui i media hanno abituato gli idioti, cioè le masse, e da cui non si può prescindere se le si vuole coinvolgere: banalità zuccherate e faccioni da avanspettacolo.
Si tratta poi di vedere se Grillo voglia menare per il naso il gregge per interesse personale o sulla base di un serio progetto di rinnovamento. Ma il metodo è quello e non si scappa. Il futuro sarà di chi saprà far leva sulla rabbia e le paure crescenti della gente nelle maniere mediaticamente più efficaci.
Resta l'annoso problema che ho già segnalato un paio di anni fa: la politica si fa con nome e cognome.
Gli anonimi sono rumore di fondo. Suggerisco nuovamente di impostare il blog con l'opzione di registrazione per commentare. All'obiezione, che mi fu rivolta anni fa, che ci sono quelli che devono difendersi con l'anonimato altrimenti bla bla bla..., rispondo con una risata.
Credete davvero che basti postare anonimamente per proteggere la propria identità? Ditemi, ci credete veramente? Oh maremma santissima!!! Ho la netta sensazione che tra l'ortografia surreale e questa convinzione ci sia un nesso di natura culturale.
che il blog redarguisca l'ortografia altalenante (solo dovuta ad errori di battitura) per poi cascarci anch'egli ("Noi per QUALE che possiamo proviamo invece a rispondere ai post che pur duri ma con contenuto".) anzichè rispondere nei contenuti o dando del psicopatico agli utenti che paragonano alba dorata con grillo, non è bello.
io vi seguo sempre.
ma siate meno suscettibili per favore.
Antonio Pantò
Comprendo il vostro discorso: votiamo per il M5s per dare una spallata al sistema partitico e poi si vedrà, ma a me pare una ripetizione, certamente meno grezza, del voto per il fantomatico "meno peggio". Credo, inoltre, che il M5s sia alternativo al sistema partitico, ma organico al sistema poltico ed economico che ci sta strangolando. L'avete letto il loro programma, sì?
"A me sembra che il grillino medio oggi è diventato il 30-40, professionista, ecologista, internettaro, ex elettore centro destra"
Caro Anonimo, io penso che per fare qualcosa di serio sia necessario attingere anche ad un gruppo sociale come questo, che per altro mi pare estremamente promettente in termini di competenze (senza le quali poco, ahimè, si riesce a fare).
Eco della rete, invece di criticare chi pubblica anonimamente perchè non pubblichi anche tu i tuoi savissimi commenti con nome e cognome vero?
No! Non si tratta solo e meramente del «menopeggismo».
Dio ce ne scampi!
In nome del «menopeggismo», tanto per essere precisi, i rifondaroli hanno sostenuto fattivamente due governi Prodi.
Che c'entra col voto tattivo al M5S?
Ti pare che che M5S possa andare al governo?
Qui si tratta di dare una spallata, ovvero di spingere in Parlamento una pattuglia la più nutrita di parlamentari che andranno all'opposizione, non solo dell'improbabile governo berlusconiano ma di quello più probabile di centro-sinistra.
SI tratta quindi stare accanto al popolo che voterà M5S proprio per questo, perché vuole spazzare via tutti i servi che hanno condotto il paese sull'orlo dell'abisso.
Che c'entra col «menopeggismo» di tradizione riformista?
Posso solo condividere, ma veramente c'è qualcuno che pensa che il m5s vincerà le elezioni? Se questo accadesse Napolitano il giorno dopo riunisce tutti i partiti e invalida le elezioni o temporeggia come minimo nella speranza di comprarsi tutti gli eletti del movimento nel giro di un paio di mesi...mettendo su i soliti tecnici e se il movimento resiste iniziano gli omicidi e via dicendo...
Scusate la mia crudezza ma se accade questo significa che si può fare anche una sollevazione popolare.
Il fatto che lo avete criticato aspramente per un anno e ora lo appoggiate, se questo non è menopeggismo non so io cosa sia
Ho espresso qui il mio punto di vista (se può interessare): Davide e Golia: una sassata in fronte, e la SStoria potrebbe cambiare.
n effetti, mi dispiace dirvelo, ma credo proprio che la vostra intenzione di voto rientri nell'alveo del "meno peggio". L'applicazione di questo principio provoca un inevitabile degrado dell'oggetto di volta in volta definito "meno peggio", dato che il "peggio" a cui si rapporta in un preciso momento era il "meno peggio" la volta precedente.
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