Alessandro Profumo, ex-Ad di Unicredit e Enrico Letta, vice-Ad del Pd |
Noi non è che siamo stupiti da questa uscita di Letta (ricorediamo che Profuno, ma c'era anche Passera di Banca Intesa, era in file ai gazebo per le primarie del Pd che elessero Prodi) certo è sintomatica di una vera e propria patologia dei "democratici".
Mentre il paese è nella morsa di una crisi profondissima, come minimo codeterminata dalle ruberie del mondo finanziario e bancario, e quindi anche dalle decisioni che vennero e vengono prese da mega-manager come Profumo; il numero 2 del Partito democratico, è entusiasta di avere uno come Profumo, esponente di spicco del mondo della finanza speculativa, come candidato e domani, perché no, come Ministro dell'Economia.
Ci vuole una bella faccia tosta poi, a parlare di giustizia sociale, di criticare le plurime manovrette tremontiane perché non eque. Profumo è proprio una bella bandiera in quanto a equità! Venimmo a sapere dal Financial Times, che fece un'inchiesta sulle buste paga dei banchieri delle prime 17 banche occidentali, che quella di Profumo era di 15,97 milioni annui.
Avete capito bene: 15 e passa milioni all'anno!
Il Pd farebbe bene a cambiare sigla in PB, Partito delle banche.
1 commento:
Il PD?
Falsi Antiberlusconiani, oppure, la falsa opposizione che c'è.
Che siano loro, e non Berlusconi, i veri referenti della borghesia dell'euro, è noto.
Comunque, il vero problema, non sono questi viscidi notabili del capitale, ma...NOI.
Noi, che non riusciamo ad avere, a costruire un organizzazione di classe, per rispolverare una Lotta di classe in grande stile.
E' questo il vero dramma, la mancanza della costruzione politica, di un soggetto politico sociale, alternativo sotto tutti gli aspetti, al capitalismo.
Saluti.
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