I Quattro dell'Apocalisse |
Tremonti e lo spettro
del curatore fallimentare
Non dimenticatelo. Il 13 aprile scorso Tremonti dichiarava: «Non ci sarà alcuna manovra lacrime e sangue, ma solo manutenzioni. Non abbiamo emergenze o urgenze». Oggi in sede di Audizione davanti alle commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio di Senato e Camera, ha parlato della necessità della "ristrutturazione" (leggi inasprimento) della Manovra appena varata. Ma la cosa più piccante è che finalmente ha svelato cosa ha chiesto la Bce al governo e al paese.
Altro che limitazione della sovranità! Questa è una vera e propria confisca! In cambio dell'acquisto di qualche miliardo di Btp per sostenere le aste imminenti dei titoli italiani (mossa che pare aver esaurito in 48 ore il suo effetto, visto che il differenziale col Bund tedesco è risalito) la Bce ha chiesto di spazzare via tutto quanto i recenti referendum avevano acquisito: «Piena e totale liberalizzzazione e privatizzazione dei servizi pubblici.... tagli degli stipendi ai dipendenti pubblici.... introduzione nel pubblico della facoltà di licenziamento... taglio drastico alle pensioni di anzianità.... abolizione dei contratti nazionali e anche qui: licenziamenti più facili».
In altri tempi questo programma sociale si sarebbe definito "di guerra". Riuscirà questo governo moribondo a portare avanti un simile sfracello sociale? O si farà da parte consegnando il testimone al curatore fallimentare, ovvero governo-dei-tecnici-del-presidente? Penose le risposte delle cosiddette opposizioni. Esse blaterano, ma non sono, rispetto al diktat, della Bce, meno zelanti del governo. Sia come sia, per questi servi della Banca centrale europea (un organismo privato, ricordiamolo, espressione delle principali banche del continente), la paura fa novanta. Non solo temono la risposta popolare, ma di essere tutti travolti. Dio lo volesse!
22-23 ottobre
assemblea nazionale
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