Chi dice la verità?
Ugo Maria Tassinari, vedi il suo blog FascinAzione, non ha gradito il nostro articolo «Capire, non solo esecrare», pubblicato lunedì, dove abbiamo spiegato quale fosse la reale matrice culturale e politica del massacratore norvegese Anders Behring Breivik, ovvero fondamentalismo cristiano sì, ma di matrice sionista e non antisemita. La prova incontrovertibile l'abbiamo prodotta pubblicando la traduzione di uno dei capitoli più significativi del "manifesto" del killer, nel quale si sostiene che due sono i nemici assoluti: i marxisti e i musulmani, mentre i sionisti, ovvero i nazionalisti ebraici sono alleati —di qui il netto rigetto del nazismo.
Avevamo quindi segnalato quanto grandi fossero le cantonate prese a caldo dalla stampa italiana mainstream, fino all'esilarante tesi di Guido Olimpio del Corriere della Sera, secondo cui la matrice era "islamico-uigura" (sic!), a cui si sono accodati Libero e Il Giornale.
Ma criticavamo pure la chiave di lettura di Carlo Bonini (circondato dall'aura di "Grande penna"), che su Repubblica del 24 luglio [Croci celtiche, Odino e rock metal, l'ultradestra in Nord Europa], sosteneva che la matrice fosse, antisemita, neo-nazista, metallara e paganista. Bonini, ancora una volta suonava insomma il solito spartito, ovvero che la madre di tutte le nefandezze sarebbe l'odio per Israele, e che l'antisemitismo e l'antisionismo sono equivalenti e che, last but not least, ciò affratellerebbe estrema destra ed estrema sinistra.
Che c'entra il Tassinari? Il fatto è che nel suo pezzo, per accreditare la sua tesi, Bonini lo tirava in ballo direttamente, citandolo. Ed è questo che noi abbiamo fatto notare.
Orbene, il Tassinari ha risposto [Chi ha toppato? SOLLEVAZIONE ripigliatevi] dicendo che siamo noi ad aver preso una cantonata, non lui e Bonini, poiché, lui e Bonini non avrebbero affatto detto che la matrice politico-coluturale del massacro in Norvegia era antisemita e neo-nazista.
Davvero? Il lettore che voglia capire come stanno le cose non deve fare altro che rileggersi il pezzo del Bonini [Croci celtiche, Odino e rock metal, l'ultradestra in Nord Europa]
Ugo Maria Tassinari, vedi il suo blog FascinAzione, non ha gradito il nostro articolo «Capire, non solo esecrare», pubblicato lunedì, dove abbiamo spiegato quale fosse la reale matrice culturale e politica del massacratore norvegese Anders Behring Breivik, ovvero fondamentalismo cristiano sì, ma di matrice sionista e non antisemita. La prova incontrovertibile l'abbiamo prodotta pubblicando la traduzione di uno dei capitoli più significativi del "manifesto" del killer, nel quale si sostiene che due sono i nemici assoluti: i marxisti e i musulmani, mentre i sionisti, ovvero i nazionalisti ebraici sono alleati —di qui il netto rigetto del nazismo.
Avevamo quindi segnalato quanto grandi fossero le cantonate prese a caldo dalla stampa italiana mainstream, fino all'esilarante tesi di Guido Olimpio del Corriere della Sera, secondo cui la matrice era "islamico-uigura" (sic!), a cui si sono accodati Libero e Il Giornale.
Ma criticavamo pure la chiave di lettura di Carlo Bonini (circondato dall'aura di "Grande penna"), che su Repubblica del 24 luglio [Croci celtiche, Odino e rock metal, l'ultradestra in Nord Europa], sosteneva che la matrice fosse, antisemita, neo-nazista, metallara e paganista. Bonini, ancora una volta suonava insomma il solito spartito, ovvero che la madre di tutte le nefandezze sarebbe l'odio per Israele, e che l'antisemitismo e l'antisionismo sono equivalenti e che, last but not least, ciò affratellerebbe estrema destra ed estrema sinistra.
Che c'entra il Tassinari? Il fatto è che nel suo pezzo, per accreditare la sua tesi, Bonini lo tirava in ballo direttamente, citandolo. Ed è questo che noi abbiamo fatto notare.
Orbene, il Tassinari ha risposto [Chi ha toppato? SOLLEVAZIONE ripigliatevi] dicendo che siamo noi ad aver preso una cantonata, non lui e Bonini, poiché, lui e Bonini non avrebbero affatto detto che la matrice politico-coluturale del massacro in Norvegia era antisemita e neo-nazista.
Davvero? Il lettore che voglia capire come stanno le cose non deve fare altro che rileggersi il pezzo del Bonini [Croci celtiche, Odino e rock metal, l'ultradestra in Nord Europa]
2 commenti:
Veramente quello che si capisce nella critica al nazimo (del tizio) è il fatto che imputa ad Hitler la responsabilità di non aver distinto tra ebrei nazionalisti ed "internazionalsiti". Di aver perso del tempo nella guerra contro le nazioni che avrebbero potuto essere coinvolte per piegare i marxisti (primi) ed i mussulmani poi.Per lui, se ne deduce, che quelli da massacrare erano solo i secondi essendo gli altri dei potenziali alleati.
Niente di nuovo, mi viene da dire, rispetto a posizioni come quelle della banda Stern che cercò alleati anche tra i nazisti.
Per lui la questione ebraica non esiste perché in Europa questi rappresentano numericamente un non problema. Cosa diversa per gli altri.
Insomma uno ancora più a destra del capo del nazismo.
E mica noi abbiamo detto che questo criminale non è nel campo della destra! Lo è e come! Il dato peculiare è che egli condanna l'ossessione antisemita, in quanto i nemici sono due, comunisti e musulmani, e quindi i sionisti sono validi e preziosi alleati.
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