Intervista a Marco Rizzo (Sinistra Popolare)
Il Giornale, nella sua edizione di oggi, 22 luglio, pubblica una breve intervista a Marco Rizzo segretario di Sinistra Popolare. Non è che costruire in Italia una copia del KKE greco sia una meta che ci affascini. Tuttavia la sua è una delle poche voce che da sinistra (in modo più sfumato Giorgio Cremaschi) metta il dito sulla piaga e chieda apertamente l'annullamento del debito e l'uscita dall'Italia dall'euro. Che dire quindi? Se son rose fioriranno.
D. Onorevole Marco Rizzo, cosa combina da quando non è più in Parlamento?
R. «Sono segretario del Partito Comunisti Sinistra Popolare».
D. Niente a che fare con Vendola?
R. «Me ne guardo bene. Quella di Vendola e Bertinotti è finta sinistra, che svende le idee e sacrifica le speranze di milioni di persone per salire sul carro dei vincitori. Il Pd non lo considero nemmeno un partito di sinistra perché è funzionale all’“Europa della rapina” e insegue la modernizzazione capitalistica».
D. Lei vorrebbe l’Italia fuori dalla Ue?
R. «Certo. L’Ue è sempre pronta a salvare banche e monopoli, sulla pelle dei lavoratori, soprattutto quelli del ceto medio. Proprio in questi giorni stiamo assistendo a una sceneggiata. Appena i mercati hanno fatto la faccia feroce, destra e sinistra si sono accordate su una manovra da 50 miliardi, con tagli pesantissimi, che ricadono sui cittadini».
D. Questa richiesta non ricalca quella della Lega?
R. «No. La nostra è una proposta alternativa. La Lega invoca il federalismo, che si traduce in iper-europeismo: indebolisce l’Italia e rafforza il potere di Bruxelles. Inoltre i leghisti vorrebbero un Senato delle Regioni, mentre noi puntiamo su una Camera dei Lavoratori, che sono poi quelli che nel nostro Paese producono».
D. Qual è allora la soluzione?
R. «L’Italia non deve pagare il debito pubblico e deve uscire dalla dittatura dell’Europa, che obbliga al rientro solo per rifinanziare e assecondare le mire dei grandi poteri economici. Noi vogliamo ricostruire un grande partito comunista, sul modello di quello greco Kke. Purtroppo la sinistra qui da noi non esiste. Il Pd è la forza più capitalista che c’è sulla scena politica italiana e Rifondazione va a braccetto con il potere. Sarà per questo che la gente si allontana sempre più da questa sinistra di facciata e si avvicina al nostro partito, che in questi giorni ha ottenuto 500 nuove adesioni»
Il Giornale, nella sua edizione di oggi, 22 luglio, pubblica una breve intervista a Marco Rizzo segretario di Sinistra Popolare. Non è che costruire in Italia una copia del KKE greco sia una meta che ci affascini. Tuttavia la sua è una delle poche voce che da sinistra (in modo più sfumato Giorgio Cremaschi) metta il dito sulla piaga e chieda apertamente l'annullamento del debito e l'uscita dall'Italia dall'euro. Che dire quindi? Se son rose fioriranno.
D. Onorevole Marco Rizzo, cosa combina da quando non è più in Parlamento?
R. «Sono segretario del Partito Comunisti Sinistra Popolare».
D. Niente a che fare con Vendola?
R. «Me ne guardo bene. Quella di Vendola e Bertinotti è finta sinistra, che svende le idee e sacrifica le speranze di milioni di persone per salire sul carro dei vincitori. Il Pd non lo considero nemmeno un partito di sinistra perché è funzionale all’“Europa della rapina” e insegue la modernizzazione capitalistica».
D. Lei vorrebbe l’Italia fuori dalla Ue?
R. «Certo. L’Ue è sempre pronta a salvare banche e monopoli, sulla pelle dei lavoratori, soprattutto quelli del ceto medio. Proprio in questi giorni stiamo assistendo a una sceneggiata. Appena i mercati hanno fatto la faccia feroce, destra e sinistra si sono accordate su una manovra da 50 miliardi, con tagli pesantissimi, che ricadono sui cittadini».
D. Questa richiesta non ricalca quella della Lega?
R. «No. La nostra è una proposta alternativa. La Lega invoca il federalismo, che si traduce in iper-europeismo: indebolisce l’Italia e rafforza il potere di Bruxelles. Inoltre i leghisti vorrebbero un Senato delle Regioni, mentre noi puntiamo su una Camera dei Lavoratori, che sono poi quelli che nel nostro Paese producono».
D. Qual è allora la soluzione?
R. «L’Italia non deve pagare il debito pubblico e deve uscire dalla dittatura dell’Europa, che obbliga al rientro solo per rifinanziare e assecondare le mire dei grandi poteri economici. Noi vogliamo ricostruire un grande partito comunista, sul modello di quello greco Kke. Purtroppo la sinistra qui da noi non esiste. Il Pd è la forza più capitalista che c’è sulla scena politica italiana e Rifondazione va a braccetto con il potere. Sarà per questo che la gente si allontana sempre più da questa sinistra di facciata e si avvicina al nostro partito, che in questi giorni ha ottenuto 500 nuove adesioni»
1 commento:
"No. La nostra è una proposta alternativa. La Lega invoca il federalismo, che si traduce in iper-europeismo: indebolisce l’Italia e rafforza il potere di Bruxelles."
Questa è una risposta molto intelligente. Complimenti.
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