[ 09 settembre 2010 ]
Più delle pietre
di emmeeffe
"Gente che non ha mai visto una fabbrica, o se l’ha vista, magari perché è di sua proprietà, non sa come lavora un operaio alla linea di montaggio. Io li manderei un anno a Pomigliano, alla catena».
"Non è un accordo, né un contratto, semmai un protocollo imposto dall’azienda, prendere in toto o lasciare. Nessun sindacalista avrebbe dovuto firmarlo. Semmai avrei detto alla
Fiat di chiedere direttamente ai lavoratori.
Magari dicendo loro che la situazione è straordinaria, servono sacrifici, e ascoltare le loro risposte. Ma niente firma sindacale, né come sindacato avrei detto ai lavoratori cosa votare..... La procedura imposta oggi dalla Fiat per lo stabilimento di Pomigliano è veramente singolare, senza precedenti nel dopoguerra. Certo nel Ventennio succedeva anche di peggio"
"Marchionne si illude, perché un sì dei lavoratori - persino un impegno a non ricorrere allo sciopero, o a non dire ahi prima di tre giorni quando ti schiacci un dito con il martello - estorto con il ricatto, è una vittoria di Pirro. Se si sopraffà l’interlocutore questo prima o poi esplode, non si governa con le sopraffazioni. Non c'è stata alcuna contrattazione sul testo, la Fiat ha portato un pacco non negoziabile, perciò non ha senso apporvi una firma sindacale».
"Dovrebbe sapere Marchionne, abituato a trattare con i sindacati americani, che negli Usa, negli anni sindacalmente difficili, gli operai dell’auto mettevano i bulloni nei motori».
* Fonte: il manifesto del 19/6/2010
Le parole di uno stalinista irredimibile, o di un antagonista giustizialista o piuttosto di un'anarco sindacalista con propensioni luddiste?
Tranquilli. Nulla di tutto ciò.
Soltanto quelle di Pierre Carniti capo dei metalmeccanici della Fim ed ex Segretario della Cisl ai tempi della lotta della classe operaia per i propri diritti e quando i sindacati erano almeno degni del loro nome.
Le dedichiamo a Raffaele Bonanni, il sindacalista che sta con il padrone.
Le parole di uno stalinista irredimibile, o di un antagonista giustizialista o piuttosto di un'anarco sindacalista con propensioni luddiste?
Tranquilli. Nulla di tutto ciò.
Soltanto quelle di Pierre Carniti capo dei metalmeccanici della Fim ed ex Segretario della Cisl ai tempi della lotta della classe operaia per i propri diritti e quando i sindacati erano almeno degni del loro nome.
Le dedichiamo a Raffaele Bonanni, il sindacalista che sta con il padrone.
1 commento:
non e' condannando i "singoli" che si vince una battaglia. Altro che Bonanni, qui e' il sistema che va rovesciato.
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