[ 25 giugno 2010 ]
«LA WATERLOO DI MARCHIONNE!»
Pubblichiamo qui sotto il comunicato emesso dalla sezione dello stablimento FIAT di Pomigliano dello SLAI Cobas. Che lo SLAI abbia dato un contributo molto grande all'affermazione del NO al recente referendum, non vi è alcun dubbio. Questo, così come il loro storico ruolo nella fabbrica, non può tuttavia diventare una specie di scudo dietro al barricarsi, in una specie di plendido isolamento. L'estremismo, pur se operaio, non porta con sé nulla di buono. Lo stesso trionfalismo nel giudicare l'esito del referendum, stona non poco con la drammaticità e contraddittorietà della situazione.
«Come la battaglia di Waterloo segnò la definitiva sconfitta di Napoleone Bonaparte così il referendum di Pomigliano ha sconfitto l’asse Marchionne-Bersani-Berlusconi che, di concerto con CGIL-CISL-UIL, cercava di imporre la controriforma eversiva degli art. 40 e 41 della Costituzione - quella “reale e di fatto” perchè all’interno dei rapporti di produzione e di quelli sociali. L’ultima volta ci provarono in Italia Valletta e Mussolini.
«Come la battaglia di Waterloo segnò la definitiva sconfitta di Napoleone Bonaparte così il referendum di Pomigliano ha sconfitto l’asse Marchionne-Bersani-Berlusconi che, di concerto con CGIL-CISL-UIL, cercava di imporre la controriforma eversiva degli art. 40 e 41 della Costituzione - quella “reale e di fatto” perchè all’interno dei rapporti di produzione e di quelli sociali. L’ultima volta ci provarono in Italia Valletta e Mussolini.
Gli operai dell’Alfasud con lo Slai cobas hanno sconfitto il tentativo di porre in moderna schiavitù i lavoratori dell’industria e del settore pubblico: la sconfitta della Fiat a Pomigliano è la vittoria di tutti i lavoratori delle fabbriche Fiat in Italia e nel mondo perché da oggi siamo tutti più forti.
La sconfitta della Fiat è data dal suo silenzio!
Altro che “chiusura della fabbrica e delocalizzazione”: Marchionne ha fatto la figura del “quaqquaraqquà” e la Fiat si è dovuta “piegare ed arrendere” di fronte alla determinazione dei lavoratori di Pomigliano che, non accettando alcun ricatto, non solo hanno dato a “tutti” una grande lezione di democrazia, ma sono diventati anche la prova visibile della “possibilità” di ricostruzione di un nuovo e ‘pulito’ Movimento Operaio.
Come deciso nell’assemblea della Fiat Pomigliano di sabato scorso, lo Slai cobas, l’USB, ed altre forze politiche e sindacali, invitano i lavoratori a disertare lo sciopero del 25 giugno indetto dalla CGIL, sindacato che ha appoggiato il piano Marchionne di combutta al doppio gioco della FIOM (sindacato che insieme a FIM e UILM ed in ossequio alla Fiat continua ad impedire l’elezione delle RSU a Pomigliano e che ha avviato la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare di controriforma della rappresentanza sindacale dettatagli direttamente dalla Fiat).
Lo Slai Cobas della Fiat Alfa Romeo e terziarizzate di Pomigliano d’Arco propone a tutte quelle forze sindacali, sociali e politiche che si rivedono nei contenuti della assemblea di Pomigliano di sabato 19 giugno, l’ indizione di una:
ASSEMBLEA NAZIONALE DEI LAVORATORI
da tenersi a Napoli sabato 3 luglio.
SLAI Cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - Pomigliano d’Arco, 23/6/2010»
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