Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Diego Fusaro, oramai "simpaticamente" votato a Dio, Patriarcato, Patria e Famiglia, ieri ha emesso di nuovo la sua Fatwa contro l'antispecismo, di cui mi ritengo ardente sostenitore.
Dopo aver tessuto le lodi della figura del padre oggi de-identificato, passa ad accusare gli antispecisti, che a suo dire fanno il gioco del globalismo, annullando l'identità superiore dell'uomo e riducendolo al livello animale.
Fusaro non ha capito che l'antispecismo non agisce ad effetto clessidra. Non svaluta l'uomo innalzando l'animale, ma rivaluta la posizione dell'animale, togliendola dal rango di oggetto, di cosa inanimata, ad uso e consumo della specie umana.
Come non si degrada la figura del maschio riconoscendo parità di diritti alla donna, così non si aliena l'uomo, ma anzi lo si eleva, lo si sacralizza facendolo parte di un insieme chiamato vita, essere, cosmo.
Ma la metafisica occidentale, di cui il pensiero di Fusaro è l'ultima espressione in ordine di tempo, dimentica l'essere in favore dell'ente, ponendo quest'ultimo come semplice materia prima, subordinata alla volonta' di potenza, o hybris umana.
In un vero e proprio slittamento semantico che riflette l'ordine del discorso dominante, pone l'uomo come il vero ed unico essere, relegando gli animali a figure entituali.
Come insegna Severino, di recente scomparso, il risultato di questo slittamento è proprio il nichilismo, perché ove l'ente prende il posto dell'essere, esso viene nientificato, ridotto a nulla, a non essere.
La nietzchiana morte di Dio, ponendo l'uomo come sovrano assoluto, nella forma dello Zaratustra-superuomo, fa a sua volta di quest'ultimo un niente, poiché lo separa dualisticamente dalle fonti nientificate della sua stessa esistenza.
Il delirio di onnipotenza si rovescia nel nulla cosmico, o nel cosmo visto come nulla.
Il nulla cosmico è il regno dei mezzi che prende il posto del regno dei fini. E' la potenza della tecnica che si erge a telos assoluto, ad alfa ed omega dell'agire umano.
La follia dell'Occidente affonda le sue radici nella metafisica e nel nichilismo, cioè nella visione dualistico cartesiana del rapporto uomo natura, preannunciata nella Bibbia e nel pensiero greco.
Il comandamento biblico "non uccidere", in una civiltà avanzata di liberi ed uguali, non dovrebbe essere rivolto solo agli umani ma a tutti gli esseri viventi, tranne quelli che minacciano l'esistenza dell'uomo.
Verrà il giorno in cui il grado di civiltà dell'uomo, come auspicavano Pitagora, Leonardo da Vinci e Tolstoi, si misurerà dal rapporto tra uomo e animale.
Diego Fusaro, oramai "simpaticamente" votato a Dio, Patriarcato, Patria e Famiglia, ieri ha emesso di nuovo la sua Fatwa contro l'antispecismo, di cui mi ritengo ardente sostenitore.
Dopo aver tessuto le lodi della figura del padre oggi de-identificato, passa ad accusare gli antispecisti, che a suo dire fanno il gioco del globalismo, annullando l'identità superiore dell'uomo e riducendolo al livello animale.
Fusaro non ha capito che l'antispecismo non agisce ad effetto clessidra. Non svaluta l'uomo innalzando l'animale, ma rivaluta la posizione dell'animale, togliendola dal rango di oggetto, di cosa inanimata, ad uso e consumo della specie umana.
Come non si degrada la figura del maschio riconoscendo parità di diritti alla donna, così non si aliena l'uomo, ma anzi lo si eleva, lo si sacralizza facendolo parte di un insieme chiamato vita, essere, cosmo.
Ma la metafisica occidentale, di cui il pensiero di Fusaro è l'ultima espressione in ordine di tempo, dimentica l'essere in favore dell'ente, ponendo quest'ultimo come semplice materia prima, subordinata alla volonta' di potenza, o hybris umana.
In un vero e proprio slittamento semantico che riflette l'ordine del discorso dominante, pone l'uomo come il vero ed unico essere, relegando gli animali a figure entituali.
Come insegna Severino, di recente scomparso, il risultato di questo slittamento è proprio il nichilismo, perché ove l'ente prende il posto dell'essere, esso viene nientificato, ridotto a nulla, a non essere.
QUI SOTTO LA PROLUSIONE DI DIEGO FUSARO
La nietzchiana morte di Dio, ponendo l'uomo come sovrano assoluto, nella forma dello Zaratustra-superuomo, fa a sua volta di quest'ultimo un niente, poiché lo separa dualisticamente dalle fonti nientificate della sua stessa esistenza.
Il delirio di onnipotenza si rovescia nel nulla cosmico, o nel cosmo visto come nulla.
Il nulla cosmico è il regno dei mezzi che prende il posto del regno dei fini. E' la potenza della tecnica che si erge a telos assoluto, ad alfa ed omega dell'agire umano.
La follia dell'Occidente affonda le sue radici nella metafisica e nel nichilismo, cioè nella visione dualistico cartesiana del rapporto uomo natura, preannunciata nella Bibbia e nel pensiero greco.
Il comandamento biblico "non uccidere", in una civiltà avanzata di liberi ed uguali, non dovrebbe essere rivolto solo agli umani ma a tutti gli esseri viventi, tranne quelli che minacciano l'esistenza dell'uomo.
Verrà il giorno in cui il grado di civiltà dell'uomo, come auspicavano Pitagora, Leonardo da Vinci e Tolstoi, si misurerà dal rapporto tra uomo e animale.
18 commenti:
Bella riflessione. Grazie Moreno.
allora oggi niente pollo
la riflessione non è di Moreno, che non risulta sia un animalista, bensì di MAURO Pasquinelli
Ottimo Mauro Pasquinelli!
Mauro El Perro Espectral
Ascolto un Fusaro realista e un Pasquinelli che pur di avvalorare se stesso, prova a sminuire Fusaro. Si mangi il finocchio, così sgonfia.
Non si tratta di innalzare l’animale al livello dell’uomo, ma di riconoscere il sacro che l’animalità umana manifesta. Quanto a Pitagora, è proprio la sua scuola a introdurre per prima l’idea di una separazione fra anima e corpo, intelligibile e sensibile, spirito e materia. Il divieto per i “puri” di consumare carne rappresentava il rifiuto di nutrire corpi con i corpi, mentre il vero nutrimento (immateriale) dovrebbe rivolgersi verso l’anima. Per questo i pitagorici praticavano e predicavano diete rigorosamente vegetali.
Ha ragione Fusaro
Non so se Fusaro si sia mai occupato di animalismo (pro o contro). In questo intervento (molto interessante, ascoltatelo) quella sull’antispecismo è solo una frase buttata lì, in un intervento di 40 minuti che tratta di altro (natura umana, legge contro desiderio, vero sovranismo ecc.)
Dal punto di vista etico, Pasquinelli ovviamente ha ragione. Il problema è che il Liberismo fa a meno dell’etica, presuppone (e crea) personalità umane dedite solo al proprio interesse (economico) individuale.
La metafisica di origine ebraico-cristiana, che pone una trascendenza senza alcuna immanenza divina, è effettivamente all’origine della desacralizzazione della natura (e degli animali), e quindi della scienza-tecnica che manipola ogni cosa seconda la propria volontà di potenza (è così opera anche il capitalismo). Non però ogni metafisica ha questo limite: non lo aveva l’antica metafisica greca, ne’ quelle orientali (pensiamo all’estremo rispetto per gli animali che manifestano buddhisti e jainisti). L’abbandono di ogni metafisica e trascendenza rischia di gettarci completamente nelle mani del tecno-capitalismo che governa il presente.
Sì, ma lanimalismo occidentale è la parodia impotente del buddhismo e del pitagorismo. Non ci si oppone al capitalismo con altre dottrine materialiste (e anche le idee New Age sono materialismo di fatto).
Saluti guenoniani
Scusami ma a me spiace che questo sia tutto ciò che ne hai tirato fuori dall'interessante "prolusione" di Fusaro
Ho letto tutti i commenti. Rispondo alle persone intelligenti non ai fan, seppure di un intellettuale intelligente.
Il mio post verte sul pensiero di Fusaro riguardo all'antispecismo. Non era un commento sull'intera sua prolusione, che in parte condivido.
Un giorno Fusaro ebbe a dichiarare: "la smettano i vegani di attaccare i macellai. Quello del macellaio è un mestiere normale, un mestiere come un altro"....."Aristotele e Platone mangiavano carne".
Queste affermazioni puzzano "a distanza" di politicamente corretto"...come quelle sul ruolo del padre e in difesa del famiglia tradizionale, cioe' patriarcale, che azzerano un secolo e mezzo di pensiero ribelle sulla famiglia nella societa' borghese, da Marx alla scuola di Francoforte passando per W. Reich.
Secondo Fusaro le mode vegane come quelle femministe servono a dividere i servi nella lotta contro il signore.
Beh questo approccio, riduzionista e autoritario va respinto al mittente.
Il grande fiume che portera' alla rivoluzione sara' alimentato da molti affluenti e non da un unico pensiero: quello di Fusaro.
Mauro Pasquinelli
Il più grande animalista di Stato è stato Adolf Hitler. Se gli animalisti fossero coerenti dovrebbero diventare nazisti. Saluti evoliani
Fusaro blatera di Arisotele e Platone e non sa nulla di antropologia e storia delle religioni per affrontare il tema del rito carneo.
Te l’ho ripetuto fino alla noia. Con questi perdi tempo, caro Mauro
Maurizio
Anonimo evoliano delle 19,35. Ai Minus habens non perdo tempo a rispondere.
Mauro p.
E' vero cio' che affermi Maurizio.
In effetti per un vegano convincere un seguace del rito alimentare carneo, della non bonta' della sua scelta (sia dal punto di vista etico che salutista) e' come per un ateo convertire un Muezzin. Entrano in gioco abitudini ancestrali, riti collettivi, dogmi religiosi.
Solo quando il medico bussa alla porta per gravi patologie connesse al consumo di carne, allora si accende nel carnivoro una lampadina. Molti, tra cui il sottoscritto, ci sono passati.
Mauro Pasquinelli
Studi un po’ Moreno
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Diritti_degli_animali_nella_Germania_nazista
Detto da Wikipedia non da Irving
Saluti evoliani
http://www.liceofermibo.net/docs/sustainability/NazismoEAnimali.pdf
Saluti Evoliani
al lettore del commento delle ore 14:40 del 6 febbraio.
Ripetiamo quanto già precisato
la riflessione sullo spacismo non è di Moreno, che non risulta sia un animalista, bensì di MAURO Pasquinelli
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