1 gennaio. Mancano dieci giorni all'inizio del Convegno di Chianciano Terme. I posti iniziano a scarseggiare.
Chi ha intenzione di partecipare si affretti a prenotare seguendo le istruzioni QUI segnalate.
A nessuno sfugge l'importanza di quest'appuntamento.
Soffermiamoci sulla prima giornata dei lavori, sul seminario Oltre l'euro: per andare dove.
Per la prima volta alcuni tra i più seri economisti, di diverse scuole e idee politiche, si trovano allo stesso tavolo non solo per spiegarci le ragioni della crisi sistemica e in questa dell'Unione europea e della sua moneta unica. Ci diranno la loro sugli sbocchi possibili di questa crisi e quelli auspicabili.
Non solo economia però.
Il Convegno continua il sabato sera con una tavola rotonda in cui i protagonisti ci diranno, di contro ai pigri di immaginazione e ai duri di cuore, perché è non solo sperabile ma possibile procedere verso una società la cui forza motrice non sia più il profitto e la sua massimizzazione, ma il bene comune della collettività.
Domenica 12 si svolgerà infine un forum in cui diversi esponenti politici e intellettuali si confronteranno sul tema delle ragioni della crisi della sinistra, se essa sia irreversibile e, nel caso non lo sia, su quali basi e idee forti essa possa risorgere.
Chi ha intenzione di partecipare si affretti a prenotare seguendo le istruzioni QUI segnalate.
A nessuno sfugge l'importanza di quest'appuntamento.
Soffermiamoci sulla prima giornata dei lavori, sul seminario Oltre l'euro: per andare dove.
Per la prima volta alcuni tra i più seri economisti, di diverse scuole e idee politiche, si trovano allo stesso tavolo non solo per spiegarci le ragioni della crisi sistemica e in questa dell'Unione europea e della sua moneta unica. Ci diranno la loro sugli sbocchi possibili di questa crisi e quelli auspicabili.
Non solo economia però.
Il Convegno continua il sabato sera con una tavola rotonda in cui i protagonisti ci diranno, di contro ai pigri di immaginazione e ai duri di cuore, perché è non solo sperabile ma possibile procedere verso una società la cui forza motrice non sia più il profitto e la sua massimizzazione, ma il bene comune della collettività.
Domenica 12 si svolgerà infine un forum in cui diversi esponenti politici e intellettuali si confronteranno sul tema delle ragioni della crisi della sinistra, se essa sia irreversibile e, nel caso non lo sia, su quali basi e idee forti essa possa risorgere.
4 commenti:
Interessante, ma 'sto prezzemolino di Fusaro oramai imperversa. Perché gode di tutta questa credibilità uno che in realtà è un autentico scopiazzatore di Preve? Solo per fare un esempio. Su questo blog è comparso l'articolo sulla miseria del laicismo. È incredibilmente scopiazzato da Preve, ma nemmeno le virgolette...
Per me è incredibile che uno così possa tutto questo spazio e questa credibilità...forse è colpa mia che ancora non ho capito come funzionano le cose
Ce ne avessimo di intellettuali come Diego Fusaro!!! E' vero, è un allievo di Preve ma di quelli che hanno tutte le potenzialità per superare il loro maestro!! Con tutti i problemi che ci sono, con tutti i limiti che ognuno di noi manifesta, ce la prendiamo proprio con Diego Fusaro!!! Casomai è vero il contrario: Lo spessore e la lucidità intellettuale dell'erede di Preve dimostra la grandezza e le indubbie doti del maestro. Puliamoci la bocca prima di gettare fango. Poi chiediamoci sempre chi sono io per giudicare!!
@anonimo 21:57 Concordo sulle doti di Fusaro. Unico appunto, per me non trascurabile, è quello di essersi prestato a fare da "sponda intellettuale" a Bagnai, quando tra l'altro quest'ultimo l'aveva inizialmente trattato con la sua consuenta spocchia egotica (ai limiti dell'insulto) vedendo in Fusaro un potenziale "attentatore" - beninteso solo dal lato intellettuale, ma il Nostro è Intellettuale, prima che Economista/Econometro - sua (inesistente) primogenitura degli eurocritici.
Sono un lettore con diritto di critica. Il fatto è che Fusaro fa copia e incolla con la fatica di Preve. Ho conosciuto personalmente Preve. Fusaro non è alla sua altezza.
Questo modo mafioso di esprimersi, pulirsi la bocca, gettare fango, qualifica l'anonimo privo di senso critico ma con il senso dell'appartenenza. Ti posso indicare le pagine, tantissime, di Minima Mercatalia che sono una 'rielaborazione creativa' delle opere di Preve che ti posso indicare una a una perché le ho lette, alcune di esse quando Fusaro non era ancora nato. Fusaro mi sembra un opportunista e un narciso carrierista. Rivoluzionario ospite anche lui del Grand Hotel Abisso.
Se consultate anche i commenti al post di goofynomics ' E dieci...' del 29 agosto 2013 vedete come Bagnai, con lo stile di Emilio Fede, lo ridicolizzi. Lo propone per il premio pene di pavone. Poi lo invita al suo convegno qualche mese dopo e dice che il giovane filosofo glielo ha segnalato la moglie che lo aveva visto in Tv...
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