Domenica 3 marzo. C'è una sinistra mummificata, tetragona e settaria che pur di non ammettere la propria consunzione si scava la fossa e parla di "elezioni che sanciscono una svolta reazionaria", e definisce il Movimento 5 Stelle come fasistoide. La nostra opinione i nostri lettori la conoscono. Anche quelle molto importanti di Emiliano Brancaccio, di Giorgio Cremaschi, di Marino Badiale. Ne pubblichiamo altre due, non meno significative, quelle di Bifo e Toni Negri.
Dice Franco Bifo Berardi
«L’unione europea nacque come progetto di pace e di solidarietà sociale raccogliendo l’eredità della cultura socialista e internazionalista che si oppose al fascismo.
Negli anni ’90 le grandi centrali del capitalismo finanziario hanno deciso di distruggere il modello europeo, e dalla firma del Trattato di Maastricht in poi hanno scatenato un’aggressione neoliberista. Negli ultimi tre anni l’anti-Europa della BCE e della Deutsche Bank ha preso l’occasione della crisi finanziaria americana del 2008 per trasformare la diversità culturale interna al continente europeo (le culture protestanti gotiche e comunitarie, le culture cattoliche barocche e individualiste, le culture ortodosse spiritualiste e iconoclaste) in un fattore di disgregazione politica dell’unione europea, e soprattutto per piegare la resistenza del lavoro alla definitiva sottomissione al globalismo capitalista.
Riduzione drastica del salario, eliminazione del limite delle otto ore di lavoro quotidiano, precarizzazione del lavoro giovanile e rinvio della pensione per gli anziani, privatizzazione dei servizi. La popolazione europea deve pagare il debito accumulato dal sistema finanziario perché il debito funziona come un’arma puntata alla tempia dei lavoratori.
Cosa accadrà? Due cose possono accadere: o il movimento del lavoro riesce a fermare questa offensiva e riesce a mettere in moto un processo di ricostruzione sociale dell’Unione europea, o il prossimo decennio vedrà in molti luoghi d’Europa esplodere la guerra civile, il fascismo crescerà dovunque, e il lavoro sarà sottomesso a condizioni di sfruttamento ottocentesco.
Ma come fermare l’offensiva?
Le elezioni italiane sono una risposta che può evolversi in maniera positiva o in maniera catastrofica. Dipende dai progressisti, gli intellettuali e gli autonomi del continente, dipende da noi.
Il 75% dell’elettorato italiano ha detto no al progetto anti-europeo di Merkel Draghi Monti. 25% si sono astenuti, 25% hanno votato per il movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, 25% hanno votato per il partito della mafia e del fascismo, e per il più geniale truffatore della storia, Berlusconi, nemico giurato di Angela Merkel perché la mafia non può più accettare il predominio economico di Berlino.
Il movimento di Beppe Grillo è la novità di queste elezioni. Raccoglie soprattutto voti dai movimenti di sinistra e raccoglie anche voti anche dalla destra. Beppe Grillo – che ha una formazione autonoma antiautoritaria – ha detto più volte che il suo movimento intende sottrarre voti alla destra, e ci è riuscito.
Non credo che il movimento 5 stelle potrà governare l’Italia, non è questo il punto. La funzione importante e positiva che il movimento ha svolto è rendere il paese ingovernabile per gli antieuropei del partito Merkel-Draghi-Monti.
L’elettorato italiano ha detto: non pagheremo il debito. Insolvenza.
La governance finanziarista d’Europa è finita, anche se Berlusconi e Bersani si metteranno d’accordo per sopravvivere e continuare a impoverire il paese spostando risorse verso il sistema finanziario. Non durerà. Ma allora può cominciare il peggio.
La classe finanziaria tenterà di strangolare l’Italia come ha strangolato la Grecia. La crisi politica si farà convulsa e violenta. L’esito può essere spaventoso. Mafia e fascismo hanno mostrato di controllare il trenta per cento dell’elettorato italiano, e la sinistra non esiste più. La secessione del Nord si riproporrà anche se la lega è crollata.
Epperò invece può iniziare un processo di liberazione d’Europa dalla violenza del capitale finanziario, una ricostruzione d’Europa su basi sociali. Fuori dagli schemi novecenteschi può diffondersi dovunque un movimento di insolvenza organizzata e di autonomia produttiva. Un movimento di occupazione può trasformare le università in luoghi di ricerca concreta per soluzioni post-capitaliste. Le fabbriche che il capitale finanziario vuole distruggere vanno occupate e autogestite come si è fatto in Argentina dopo il 2001. Le piazze vanno occupate per farne luoghi di discussione permanente.
Il programma lo ha enunciato Beppe Grillo, ed è un programma molto ragionevole:
Salario di cittadinanza
Riduzione dell’orario di lavoro a 30 ore
Pensione a sessanta anni.
Restituzione alla scuola degli otto miliardi che il governo Berlusconi ha sottratto al sistema educativo.
Assunzione di tutti i lavoratori precari della scuola, della sanità e dei trasporti.
Nazionalizzazione delle banche che hanno favorito la speculazione ai danni della comunità.
Abolizione immediata del fiscal compact.
Il movimento cinque stelle ha impedito alla dittatura finanziaria di governare. Ora tocca al movimento della società. Avrà la società l’energia e l’intelligenza per gestire la propria vita con un movimento di occupazione generalizzato?
Se non avrà questa energia avremo meritato il disastro che ne seguirà.
Nota
«L’unione europea nacque come progetto di pace e di solidarietà sociale raccogliendo l’eredità della cultura socialista e internazionalista che si oppose al fascismo.
Negli anni ’90 le grandi centrali del capitalismo finanziario hanno deciso di distruggere il modello europeo, e dalla firma del Trattato di Maastricht in poi hanno scatenato un’aggressione neoliberista. Negli ultimi tre anni l’anti-Europa della BCE e della Deutsche Bank ha preso l’occasione della crisi finanziaria americana del 2008 per trasformare la diversità culturale interna al continente europeo (le culture protestanti gotiche e comunitarie, le culture cattoliche barocche e individualiste, le culture ortodosse spiritualiste e iconoclaste) in un fattore di disgregazione politica dell’unione europea, e soprattutto per piegare la resistenza del lavoro alla definitiva sottomissione al globalismo capitalista.
Riduzione drastica del salario, eliminazione del limite delle otto ore di lavoro quotidiano, precarizzazione del lavoro giovanile e rinvio della pensione per gli anziani, privatizzazione dei servizi. La popolazione europea deve pagare il debito accumulato dal sistema finanziario perché il debito funziona come un’arma puntata alla tempia dei lavoratori.
Franco Berardi "Bifo" |
Cosa accadrà? Due cose possono accadere: o il movimento del lavoro riesce a fermare questa offensiva e riesce a mettere in moto un processo di ricostruzione sociale dell’Unione europea, o il prossimo decennio vedrà in molti luoghi d’Europa esplodere la guerra civile, il fascismo crescerà dovunque, e il lavoro sarà sottomesso a condizioni di sfruttamento ottocentesco.
Ma come fermare l’offensiva?
Le elezioni italiane sono una risposta che può evolversi in maniera positiva o in maniera catastrofica. Dipende dai progressisti, gli intellettuali e gli autonomi del continente, dipende da noi.
Il 75% dell’elettorato italiano ha detto no al progetto anti-europeo di Merkel Draghi Monti. 25% si sono astenuti, 25% hanno votato per il movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, 25% hanno votato per il partito della mafia e del fascismo, e per il più geniale truffatore della storia, Berlusconi, nemico giurato di Angela Merkel perché la mafia non può più accettare il predominio economico di Berlino.
Il movimento di Beppe Grillo è la novità di queste elezioni. Raccoglie soprattutto voti dai movimenti di sinistra e raccoglie anche voti anche dalla destra. Beppe Grillo – che ha una formazione autonoma antiautoritaria – ha detto più volte che il suo movimento intende sottrarre voti alla destra, e ci è riuscito.
Non credo che il movimento 5 stelle potrà governare l’Italia, non è questo il punto. La funzione importante e positiva che il movimento ha svolto è rendere il paese ingovernabile per gli antieuropei del partito Merkel-Draghi-Monti.
L’elettorato italiano ha detto: non pagheremo il debito. Insolvenza.
La governance finanziarista d’Europa è finita, anche se Berlusconi e Bersani si metteranno d’accordo per sopravvivere e continuare a impoverire il paese spostando risorse verso il sistema finanziario. Non durerà. Ma allora può cominciare il peggio.
La classe finanziaria tenterà di strangolare l’Italia come ha strangolato la Grecia. La crisi politica si farà convulsa e violenta. L’esito può essere spaventoso. Mafia e fascismo hanno mostrato di controllare il trenta per cento dell’elettorato italiano, e la sinistra non esiste più. La secessione del Nord si riproporrà anche se la lega è crollata.
Epperò invece può iniziare un processo di liberazione d’Europa dalla violenza del capitale finanziario, una ricostruzione d’Europa su basi sociali. Fuori dagli schemi novecenteschi può diffondersi dovunque un movimento di insolvenza organizzata e di autonomia produttiva. Un movimento di occupazione può trasformare le università in luoghi di ricerca concreta per soluzioni post-capitaliste. Le fabbriche che il capitale finanziario vuole distruggere vanno occupate e autogestite come si è fatto in Argentina dopo il 2001. Le piazze vanno occupate per farne luoghi di discussione permanente.
Il programma lo ha enunciato Beppe Grillo, ed è un programma molto ragionevole:
Salario di cittadinanza
Riduzione dell’orario di lavoro a 30 ore
Pensione a sessanta anni.
Restituzione alla scuola degli otto miliardi che il governo Berlusconi ha sottratto al sistema educativo.
Assunzione di tutti i lavoratori precari della scuola, della sanità e dei trasporti.
Nazionalizzazione delle banche che hanno favorito la speculazione ai danni della comunità.
Abolizione immediata del fiscal compact.
Il movimento cinque stelle ha impedito alla dittatura finanziaria di governare. Ora tocca al movimento della società. Avrà la società l’energia e l’intelligenza per gestire la propria vita con un movimento di occupazione generalizzato?
Se non avrà questa energia avremo meritato il disastro che ne seguirà.
Nota
Wu Ming 1 |
Leggo su Internazionale [Il Movimento 5 Stelle ha difeso il sistema. In. L'inetternazionale]che i Wu Ming si lamentano del fatto che il movimento di Beppe Grillo amministra l’assenza di movimento in Italia. Ragionamento bislacco davvero. Dal momento che la società italiana è incapace di muoversi allora debbono stare tutti fermi? Dal momento che gli amichetti di wu ming sono stanchi allora tutto deve restare ad attendere i tempi del loro risveglio? Fate movimento invece di lamentarvi perché qualcun altro lo fa al posto vostro, magari in maniera un po’ più rozza di come piacerebbe ai raffinati intellettuali.
[27 febbraio 2013. La sconfitta dell'anti-Europa liberista comincia in Italia. In: Micromega]
[27 febbraio 2013. La sconfitta dell'anti-Europa liberista comincia in Italia. In: Micromega]
Dice Toni Negri:
«E poi veniamo alla sinistra, nella sua disfatta. Anche qui avremo un lungo periodo di disfacimento, in senso propriamente organico, cioè finisce proprio in merda: finisce finalmente in merda il togliattismo, il berlinguerismo, che hanno vissuto per troppo tempo. C’è ancora la possibilità che da questa materia organica, da questa montagna di escrementi, esca qualcosa come Renzi, con la sua posa di uomo di centro-destra, ma di un centro-destra un po’ provinciale – ed è questo l’elemento che lo frega. Quindi ho l’impressione che ci sia anche da questo punto di vista un lungo periodo di instabilità, di rimescolamento di carte molto pesante.
E poi c’è il nuovo, cioè Grillo, che è quello che è, cioè la contraddizione in azione: rappresenta insieme – è chiaro, no? – i non garantiti e gli esclusi, e d’altra parte rappresenta i piccoli capitalisti in crisi, la piccola imprenditoria affamata ma che non per questo ha perso la sua volgarità e il suo atteggiamento ferocemente capitalistico. É un asse contradditorio che si terrà insieme per un po’ di tempo e terrà senz’altro aperta l’ingovernabilità ad un livello alto, perché poi è il livello che tocca la composizione di classe. Ed è questo il punto grosso insomma: che cosa si fa davanti a Grillo? È qui il problema: Viva Grillo! Abbasso Grillo! Grillo è il nuovo, è l’elemento di instabilità e a noi va bene: Viva l’instabilità! Viva l’ingovernabilità! Questo è l’elemento che mi sembra estremamente importante, si tratta proprio di insistere su questo. Viva l’instabilità! É nell’instabilità che si determineranno ricomposizioni di classe legate veramente a interessi e a volontà di esprimere quelli che sono interessi centrali, elementari, fondamentali nella nostra vita e nella lotta. E quindi bisogna a questo punto stanare Pope Gapon, stanare Grillo, stanare la sua ambiguità: stanarlo in che modo? Stanarlo sulle cose significa stanarlo sui temi del comune, stanarlo sui temi del reddito garantito, stanarlo sul tema della patrimoniale, stanarlo su quelli che sono i grandi problemi della struttura della rappresentanza, della legge elettorale, e così via». [26 febbraio 2013. La morte dl togliattismo e il pope Gapon In: Uninomade]
Toni Negri |
«E poi veniamo alla sinistra, nella sua disfatta. Anche qui avremo un lungo periodo di disfacimento, in senso propriamente organico, cioè finisce proprio in merda: finisce finalmente in merda il togliattismo, il berlinguerismo, che hanno vissuto per troppo tempo. C’è ancora la possibilità che da questa materia organica, da questa montagna di escrementi, esca qualcosa come Renzi, con la sua posa di uomo di centro-destra, ma di un centro-destra un po’ provinciale – ed è questo l’elemento che lo frega. Quindi ho l’impressione che ci sia anche da questo punto di vista un lungo periodo di instabilità, di rimescolamento di carte molto pesante.
E poi c’è il nuovo, cioè Grillo, che è quello che è, cioè la contraddizione in azione: rappresenta insieme – è chiaro, no? – i non garantiti e gli esclusi, e d’altra parte rappresenta i piccoli capitalisti in crisi, la piccola imprenditoria affamata ma che non per questo ha perso la sua volgarità e il suo atteggiamento ferocemente capitalistico. É un asse contradditorio che si terrà insieme per un po’ di tempo e terrà senz’altro aperta l’ingovernabilità ad un livello alto, perché poi è il livello che tocca la composizione di classe. Ed è questo il punto grosso insomma: che cosa si fa davanti a Grillo? È qui il problema: Viva Grillo! Abbasso Grillo! Grillo è il nuovo, è l’elemento di instabilità e a noi va bene: Viva l’instabilità! Viva l’ingovernabilità! Questo è l’elemento che mi sembra estremamente importante, si tratta proprio di insistere su questo. Viva l’instabilità! É nell’instabilità che si determineranno ricomposizioni di classe legate veramente a interessi e a volontà di esprimere quelli che sono interessi centrali, elementari, fondamentali nella nostra vita e nella lotta. E quindi bisogna a questo punto stanare Pope Gapon, stanare Grillo, stanare la sua ambiguità: stanarlo in che modo? Stanarlo sulle cose significa stanarlo sui temi del comune, stanarlo sui temi del reddito garantito, stanarlo sul tema della patrimoniale, stanarlo su quelli che sono i grandi problemi della struttura della rappresentanza, della legge elettorale, e così via». [26 febbraio 2013. La morte dl togliattismo e il pope Gapon In: Uninomade]
16 commenti:
Vorrei chiedervi una cosa? Ma se Grillo da una svolta reazionaria al Movimento che fate? E non venitemi a raccontare la favoletta che Grillo non è nessuno perchè pure il mio criceto l'ha capito veramente chi è Peppe Crillo e il suo capo GR Casaleggio
La svolta reazionaria, soprattutto sul terreno economico/sociale, l'ha fatta Monti con l'appoggio di Pdl,Pd e cespuglietti centristi .... peggio è impossibile, anche volendo ....
Nessuno è più cieco di chi non vuol vedere.
Quale sia la lettura assolutamente fondamentale del risultato elettorale l'hanno capito anche i sassi. No all'austerità montiana, no alle politiche oligarchiche e antipopolari imposte dalle tecno-oligarchie europee, no ai partiti asserviti al grande capitale finanziario.
C'è stata la spallata all'asse strategico del capitale globale Monti-Pd, c'è stato un terremoto che va oltre i confini italiani e fa tremare l'Unione.
Un risultato fantastico. Una svolta politica enorme.
Occorre proprio essere lontani dalla realtà per non capirlo.
Sarei io il ceco??? Sapete che vi dico: VAFFANCULO
Anche se tu non fossi cieco...che svolte positive proponi?
Lamentarsi del fatto che gli italiani si sono rotti le scatole di seguire i "pifferai magici" della Sinistra Radicale?
"Rosicare" perchè il risultato di Grillo non lo ha avuto una formazione politicamente più eterogenea e di stampo marcatamente comunista?
Quello che non cogli è un fatto essenziale:
Grillo mantiene i suoi consensi unicamente se mantiene coerenza riguardo ai suoi pochi punti fermi, uno dei quali è "niente alleanze".
Nel momento in cui Grillo si auto-sputtanasse, il suo movimento si sgonfierebbe istantaneamente e i suoi eletti (in quanto "sorteggiati") ritornerebbero diritti a casa.
A parte sputtanarsi calando le braghe o tradendo le aspirazioni di cambiamento della sua base elettorale che altre svolte reazionarie vuoi che abbia Grillo?
Credi realmente che Grillo possa fare una "notte dei lunghi coltelli" o tramutare questo Paese in un "Reich"?
Ma andiamo...!
Un commento azzeccato su quello che sta succedendo: http://diciottobrumaio.blogspot.it/2013/03/solo-in-parte.html, piccolo ritratto del nuovo che avanza Roberta Lombardi, capogruppo del movimento alberghiero extralusso. Fascista solo in parte, che finezza, che novità, con questi ci sarà il cambiamento, si si, certo, la rivoluzione.
Questi intellettuali "de sinistra"(?!?!), Bifo, Negri e cavoli vari, non l'hanno azzeccata manco stavolta.
Ritentate, sarete più fortunati.
Però pero... in effetti.... con questi nuovi c'è la soluzione, il default prossimo venturo. Forse è questo il vostro ragionamento? Ci vuole il fallimento dello Stato? Mumble mumble....e poi, con persone come questa Lombardi ricostruire dalle macerie?
No, scusate, forse il vostro punto è un altro...questi vogliono l'abolizione dei sindacati perché sono "vecchi", i lavoratori si devono tutelare da soli, uno vale uno, il lavoratore da solo di fronte al padrone nel libero mercato....ma non è una ricetta vecchia come il cucco?
Scusate, ma credo che ci sia un'allucinazione collettiva in atto.
Saluti.
Diamo pure per scontato che chi ha votato per protesta grillo l'abbia fatto dopo un lungo ragionamento e non per dire semplicemente "no" all'austerità. Io rimango dell'idea che sia stato un voto dato per pura disperazione, ma vabbé.
Quello che mi domando è da dove derivi l'assoluta certezza che il M5S sia così facilmente manovrabile da diventare il paladino della riscossa anticapitalistica.
PS: avete letto il blog della nuova capogruppo alla camera del M5S, in cui si parla degli aspetti folcloristici del fascismo odierno (violenza e razzismo)? Non mi sembra granché come inizio...
GUIDUCCIO LE MIE PROPOSTE SONO QUELLE CHE I LORSIGNORI DI SUDDETTO BLOG FACEVANO: LOTTA SENZA QUARTIERE. MA NON E' COLPA MIA SE VOI ITALIOTI SIETE TALMENTE PIGRI DA NON VOLER ALZARE LE CHIAPPE DALLA POLTRONA. IO L'UNIDICI MARZO SCENDO IN PIAZZA COI FORCONI, E STAVOLTA CI SARA' LA PUGLIA E LA CALABRIA. VOGLIO VEDERE CHE POSIZIONI PRENDERANNO I LORSIGNORI COMUNISTI DEL TERZO MILLENNIO E IL GRULLO PARLANTE IN PERSONA.
PS: IO NON ROSICO UN CAZZO. HO VOTATO M5S. PERCHE' DEVONO DARMI 1000 EURO AL MESE E IL WI-FI GRATIS. E SE NON ME LO DANNO CAZZI LORO, VADO A ROMA E SPARERO' A VISTA SUL PRIMO GRILLINO DI TURNO. VI SIETE PIEGATI PER VENT'ANNI A 90 GRADI COL BERLUSCA E AFFINI, IO CHE NON MI SONO MAI PIEGATO NON MI PIEGHERO' STAVOLTA.
CIAO
Non capisco chi ha vissuto la propria misera vita politica come antagonista di Negri, usare ora Negri per difendere Grillo. Chi ha scritto articoli, ha fatto conferenze, convengni contro il ngrismo, contro l'idea che la lotta di classe sia finita, ora aggrapparsi a Negri per sostenere Grillo.
Non mi stupisco che Negri stimi Grillo. Negri ha teorizzato la fine dello scontro di classe e la sua sostituzione con un fantomatico antgonismo fra moltitudine e impero. Grillo ha di fatto, probabilmente senza saperlo, reificato tale teoria: lo scontro è tra cittadini e casta.
Anche se voi aveste ragione, ci siete arrivati 20 anni dopo Negri. Poveri sfigati. Se invece avete torto, avete capitolato al negrismo dopo avervi inutilmente resistito.
ps
Trovo infine filologicamente infame pubblicare la critica al Wu Ming, senza pubblicare quel che il Wu Ming ha scritto. Dato che il Wu Ming non scrive affatto che siccome non c'è nulla non bisogna fare nulla. Il Wu Ming anzi auspica che quelli che oggi sono con Grillo, si ribellino al mito staliniano del capo e trasformino il movimento in qualcosa di simile a quanto accade in Spagna e Grecia. Il Wu Ming premette però che oggi in Italia c'è un vuoto e che Grillo lo ha riempito: si lo ha riempito, per mantenerlo vuoto.
Una analisi ben più profonda i quella di due sfigati della peggiore autonomia: quella frikkettona, cannaiola e artistoide (Bifo) e quella pentita, infame, autoritaria di Negri
Perchè i Wu Ming con la "autonomia frikkettona, cannaiola ed aristoide" tipicamente bolognese non c'entrano niente ....
La mia impressione, invece, è che i Wu Ming hanno una invidia spocchiosa per Grillo e Casaleggio, avendo tentato - certo in forma più snob e meno "plebea" - una operazione mediatico/politica simile ed avendo in questo fallito ...
Non amo Negri, ma devo riconoscere che il paragone tra Grillo ed il Pope Gabon della San Pietroburgo del 1905 è convincente ...
X Vince:
Ti ringrazio per la "bacchettata" sul fatto di non volersi alzare dalla poltrona, ma, perdonami, io non mi "alzo dalla poltrona" da tempo perchè sono giunto ad una semplice conclusione:
Manifestare pacificamente non serve ad una beneamata mazza.
Ho smesso di fare politica attiva perchè non cambiava nulla e, francamente, non ho la fibra rivoluzionaria dei compagni di questo blog che, si vede chiaramente, ci mettono tutta l'anima nella loro militanza politica e continuano a lottare anche se questo probabilmente dà loro indietro poche soddisfazioni. Li apprezzo, ma se una cosa non mi sembra cambiare nulla generalmente non la faccio.
Il fatto è che è dolorosamente evidente una cosa:
*Nessuno* dei classici strumenti di lotta rivoluzionaria (dai più miti ai più violenti), in assenza delle condizioni adeguate, può innescare una rivoluzione.
Basta vedere alle grandi Rivoluzioni del passato...la Rivoluzione Francese...la Rivoluzione d'Ottobre...
...o guardare anche al Medioriente...
...cosa induce un popolo a sollevarsi e ad andare a caccia, con intento omicida, dei suoi nemici?
...e cosa induce un uomo o una donna moderni normali ad indossare una cintura di esplosivo e diventare uno shahid?
*La disperazione*
Quando la gente è così disperata da non avere più gli occhi per piangere, anche le persone più miti, civili ed indottrinate dalla società mostrano tutto il loro potenziale omicidia.
Una rivoluzione, se vogliamo essere brutalmente crudi, altro non è che un momento nel quale dopo che un popolo viene tramutato dalla disperazione in una orda omicida, alcuni elementi più preparati e meno emotivi riescono ad incanalare queste pulsioni contro i nemici del popolo.
Nel momento in cui questa furia omicida diviene inarrestabile e la classe dominante smette di avere la mattina la sicurezza di poter continuare a vivere fino alla sera...allora, in genere, anche coloro che l'hanno difesa, si fanno due conti in tasca e decidono che per quei miseri guadagni che ottiene da essa non vale la pena di difenderla da questa furia.
Ma è evidente che perchè che il nostro popolo si riduca in uno stato di disperazione tale da non avere gli occhi per piangere vuoi dire che *noi* stessi dobbiamo essere coscienti che questo significa che anche noi dovremo bere questo amaro calice...
Io sono razionalmente convinto di quanto dico sopra, Vince, ma sono anche umano...umanamente non ho nessuna voglia di bermi un amaro calice. Umanamente desidero una vita normale e tranquilla senza grandi drammi o grandi disperazioni.
Perchè la verità è che l'orrore della discesa che pone le premesse per una rivoluzione non è nè più nè meno come la Passione di Gesù!
Quale uomo in tutta franchezza è pronto ad accettare di buon grado e in piena coscienza la fustigazione, le bastonate, la corona di spine, le umiliazioni, portarsi la croce fino in cima al Golgota ed esserci inchiodato sopra a morire di una lenta agonia?
Personalmente riconosco questa contraddizione interna tra ciò di cui razionalmente sono convinto e ciò che umanamente rifuggo, ma credo che sia essenzialmente alla base del "perchè" le rivoluzioni non sono tanto facili da innescare.
Per quanto riguarda il M5S, a quanto pare, tu sei più ottimista di me...io credo che l'unica cosa che possa fare è l'Idraulico Liquido.
Un bene? Un male?
Umanamente vorrei sperare che dopo una "sgorgata", qualora M5S fallisca nei suoi intenti, una forza più rivoluzionaria potesse colmare quel vuoto...
...ma lo dico solamente perchè umanamente l'agonia obiettivamente necessaria ad un cambiamento rivoluzionario non la vorrei dover provare.
E' davvero singolare tutto questo sconforto per i risultati elettorali. L'estrema sinistra combacia con la sinistra opportunista e sinistrata. E quel che piùcolpisce, tutti gli argomenti contro M5S combaciano con quelli dei media mainstream, ovvero con la voce del padrone.
Ve lo ripetiamo una volta per tutte: per noi il fascismo odierno, il nemico principale è la dittatura dell'oligarchia del capitale finanziario imperialosta globale. Chi non lo capisce è fuori dal mondo oppure è un cretino
Repetita juvant: abbiamo votato M5S "per dare una spallata" a questo regime, per contribuire all'ingovernabilità. Punto. Il resto sarà deciso nel conflitto sociale, dalla mobilitazione delle masse la quale, dopo questo risultato, trova un terreno più favorevole.
TIPICO DI VOI MANINSTREM A 5 STELLE DARCI DEGLI ASSOGGETTATI AL MAINSTREAMISMO LIBERAL-BORGHESE. SAPETE CHE VI DICO A STO PUNTO?
CI VEDIAMO A PORZUS, SARA' UN PIACERE.
Iniziate a preparare l'alternativa invece di continuare a difendere Grillo. Avete avuto quello che volevate? Preparate l'alternativa. L'uscita dall'euro così come la vuole grillo sarà un distastro. Sarà allora che dovrete intervenire.
Brancaccio docet
"per noi il fascismo odierno, il nemico principale è la dittatura dell'oligarchia del capitale finanziario imperialosta globale"
e quindi vi esaltate per la vittoria di questo signore qui (che è il padrone assoluto del "partito"), giusto?
1) http://www.youtube.com/watch?v=JodFiwBlsYs (a 4'30'' il "programma antimperialista")
2) i soci in affari dell'antimperialista
http://temi.repubblica.it/micromega-online/grillo-e-il-suo-spin-doctor-la-casaleggio-associati/
3) i complimenti degli irriducibili compagni antimperialisti yankee
http://economiaefinanza.blogosfere.it/2013/03/goldman-sachs-beppe-grillo-e-linizio-di-qualcosa-di-nuovo.html
RIPIJATEVE!
La verità è che questi hanno rinunciato alla sollevazione da molto tempo. Meglio vendicarsi del PD e della sinistra radicale, giusto per non passare per gente fuori moda
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