Davide e Golia: una sassata in fronte, e la SStoria potrebbe cambiare
di Fiorenzo Fraioli*
Si impone una scelta. Allearsi con il M5S, e sostenerlo nel tempo della battaglia elettorale, non significa sposarne tutte le posizioni. Si tratta, però, di capire chi è il nemico pricipale. Per noi è l'asse Monti-Bersani e, in subordine, quel che resta dell'esercito di Berlusconi. Nonché le truppe cammellate arancioni, assoldate al prezzo di qualche poltroncina.
Voglio dirvi una cosa chiara e netta: abbiamo una sola possibilità, e questa è il Movimento cinque stelle. Una possibilità, non una certezza. Una speranza, non un piano. A chi obietta che una vittoria del M5S aprirebbe una fase di ingovernabilità, io domando: cosa preferite, stare su una nave governata per andare a sbattere contro un iceberg, o su una nave ingovernabile, che non si sa dove andrà, ma forse contro quell'iceberg potrebbe non finirci?
Non dovete avere alcun dubbio sul fatto che questa gentaglia che ci governa, e pretende di governarci ancora, ci porterà diritti contro un iceberg. Se questa gentaglia riuscirà ad essere legittimata dal vostro voto, cari cittadini, si apriranno per tutti noi le porte dell'inferno. Lo dicono i numeri, e soprattutto lo dicono loro stessi. Questi miserabili, questi inqualificabili personaggi, che ci ammorbano tutti i giorni dalle pagine dei giornali di regime (tutti nelle mani delle banche e delle assicurazioni), dalle televisioni di regime, da quelle di mercato in concessione a un solo uomo da trent'anni, sono tutti complici di un unico disegno: l'imposizione di un modello di società antidemocratico, classista, e completamente nelle mani della finanza internazionale.
Abbiamo una sola possibilità e una sola speranza, e questa è il M5S, perché non siamo sicuri che anche questo movimento sia nelle mani della Spectre. Voi direte: è poco! Certo, è poco, ma è l'unica possibilità, è l'unica speranza. E poi, anche ammesso che così sia, che Beppe Grillo e Casaleggio siano i terminali di un ennesimo mostruoso complotto ai danni del popolo, possiamo dire altrettanto dei militanti? No, questo non si può dire! Perché non è così. Anche se Grillo&Casaleggio fossero, come nel peggiore degli incubi, gli avatars di un sopraffino complotto delle élites globali, resta il fatto che nel M5S esiste ancora un equilibrio tra il potere del vertice e quello dei militanti. Non così per il partito di plastica di Berlusconi, per la megacooperativa piddina, o per i partitini di palazzo che sostengono Mario Monti. E neppure per l'improbabile pattuglia arancione, della quale, giorno dopo giorno, si manifesta la vera secret-mission: conservare una poltroncina per i vecchi leaderini al tramonto alla Di Pietro, e riconquistarne una per i mimi della sinistra di nome, ma non di fatto, alla Diliberto-Ferrero.
Tutti costoro hanno una sola, ma sostanziale, cosa in comune: fanno parte del partito eurista. L'iceberg contro il quale ci porteranno a sbattere è la pervicace quanto assurda volontà di proseguire nella costruzione di questo mostruoso e antidemocratico progetto, attraverso la definitiva cessione di sovranità nazionale in favore di un'entità istituzionale sovranazionale, l'Unione Europea, nella quale il voto popolare non conterà assolutamente una fava, essendo il potere reale tutto nelle mani dell'elite globalista e reazionaria europea. Il cui vero obiettivo strategico è quello di sferrare l'assalto finale alla democrazia parlamentare rappresentativa, imperfetto ma prezioso strumento di difesa degli interessi popolari.
Siamo lontanissimi dai sogni di Altiero Spinelli e del Manifesto di Ventotene, usati ormai come un cavallo di Troia al servizio di un vero e proprio piano di invasione degli Stati Nazionali, espropriati delle loro prerogative e i cui cittadini stanno per essere ridotti in schiavitù.
Abbiamo già ceduto pezzi importantissimi di sovranità alla Commissione Europea e al sistema delle banche centrali rappresentate dalla BCE, sottratta quest'ultima a ogni forma di controllo politico, libera pertanto di fare gli interessi delle élites globaliste europee a scapito dei lavoratori. Abbiamo accettato un'architettura istituzionale europea nella quale il Parlamento non ha il potere di proporre leggi, ma può solo approvare o respingere quelle proposte dalla Commissione Europea. L'Italia ha ratificato, per prima, due vergognosi trattati internazionali, il Fiscal-Compact e il MES, di importanza capitale per il nostro destino, di cui la stragrande maggioranza dei cittadini non sa assolutamente nulla. Come non sanno nulla, per altro, del fatto che l'Unione Europea non si fonda su una Costituzione, perché quella che fu proposta, anni orsono, è stata ripetutamente e regolarmente bocciata nei referendum confermativi, venendo così sostituita da un semplice trattato internazionale, il Trattato di Lisbona, che è stato approvato, alla chetichella, attraverso votazioni nei singoli parlamenti nazionali. Nel caso dell'Italia, ciò avvenne nell'estate del 2008, con voto unanime di tutti i presenti in aula. Ovviamente, gli italiani erano in spiaggia...
In queste condizioni, mentre la crisi economica avanza e fasce crescenti di popolazione cadono nella trappola della povertà, assistiamo all'ennesima riproposizione della farsa elettorale, completamente manipolata dai media servi di regime. L'unica vera forza di opposizione, nella quale l'opinione dei militanti conta qualcosa, anche se alcuni loro orientamenti ci appaiono poco condivisibili, è il M5S, perché è un movimento allo stato nascente. La natura, ancora in divenire, del M5S, può ancora essere fortemente condizionata dal basso, mentre non è più così per tutti gli altri schieramenti. Come dimostra, senza ombra di dubbio, il comportamento dei cosiddetti militanti delle altre due grandi forze organizzate in campo, il Partito Democratico e il Popolo della Libertà, che sistematicamente si rifiutano di discutere di questi argomenti, come se non esistessero. In questi partiti, anche i militanti di base, accecati dal miraggio che il loro partito possa finalmente conquistare il governo del paese (i piddini), o almeno salvarsi dall'estinzione (i piddiellini), si stanno turando gli occhi, il naso e le orecchie per non vedere la realtà. Costoro sono gli idioti dell'ultima ora, non dissimili dai fascisti che acclamarono Mussolini a Milano nel dicembre del 1944, o dai nazisti che resistettero fino all'ultimo all'avanzata dei Russi su Berlino. A differenza di questi, è probabile che vincano, ma ciò non li rende meno spregevoli.
Non resta dunque che il M5S, al quale questo sito di informazione darà il massimo sostegno nella campagna elettorale, pur non condividendo alcuni aspetti del loro agire politico e alcune posizioni programmatiche. Lo faremo, durante la campagna elettorale, "senza se e senza ma", mettendo momentaneamente da parte i distinguo e i dubbi. Nel momento della battaglia, questi devono passare in second'ordine, dopo se ne riparlerà. La nostra scommessa è riposta negli attivisti, che sappiamo essere tutti non collusi con l'esistente, in gran parte giovani e mediamente molto più preparati dell'impresentabile ceto politico di tutti gli altri partiti e partitini. Per concludere:
Si impone una scelta. Allearsi con il M5S, e sostenerlo nel tempo della battaglia elettorale, non significa sposarne tutte le posizioni. Si tratta, però, di capire chi è il nemico pricipale. Per noi è l'asse Monti-Bersani e, in subordine, quel che resta dell'esercito di Berlusconi. Nonché le truppe cammellate arancioni, assoldate al prezzo di qualche poltroncina.
Voglio dirvi una cosa chiara e netta: abbiamo una sola possibilità, e questa è il Movimento cinque stelle. Una possibilità, non una certezza. Una speranza, non un piano. A chi obietta che una vittoria del M5S aprirebbe una fase di ingovernabilità, io domando: cosa preferite, stare su una nave governata per andare a sbattere contro un iceberg, o su una nave ingovernabile, che non si sa dove andrà, ma forse contro quell'iceberg potrebbe non finirci?
Non dovete avere alcun dubbio sul fatto che questa gentaglia che ci governa, e pretende di governarci ancora, ci porterà diritti contro un iceberg. Se questa gentaglia riuscirà ad essere legittimata dal vostro voto, cari cittadini, si apriranno per tutti noi le porte dell'inferno. Lo dicono i numeri, e soprattutto lo dicono loro stessi. Questi miserabili, questi inqualificabili personaggi, che ci ammorbano tutti i giorni dalle pagine dei giornali di regime (tutti nelle mani delle banche e delle assicurazioni), dalle televisioni di regime, da quelle di mercato in concessione a un solo uomo da trent'anni, sono tutti complici di un unico disegno: l'imposizione di un modello di società antidemocratico, classista, e completamente nelle mani della finanza internazionale.
Abbiamo una sola possibilità e una sola speranza, e questa è il M5S, perché non siamo sicuri che anche questo movimento sia nelle mani della Spectre. Voi direte: è poco! Certo, è poco, ma è l'unica possibilità, è l'unica speranza. E poi, anche ammesso che così sia, che Beppe Grillo e Casaleggio siano i terminali di un ennesimo mostruoso complotto ai danni del popolo, possiamo dire altrettanto dei militanti? No, questo non si può dire! Perché non è così. Anche se Grillo&Casaleggio fossero, come nel peggiore degli incubi, gli avatars di un sopraffino complotto delle élites globali, resta il fatto che nel M5S esiste ancora un equilibrio tra il potere del vertice e quello dei militanti. Non così per il partito di plastica di Berlusconi, per la megacooperativa piddina, o per i partitini di palazzo che sostengono Mario Monti. E neppure per l'improbabile pattuglia arancione, della quale, giorno dopo giorno, si manifesta la vera secret-mission: conservare una poltroncina per i vecchi leaderini al tramonto alla Di Pietro, e riconquistarne una per i mimi della sinistra di nome, ma non di fatto, alla Diliberto-Ferrero.
Tutti costoro hanno una sola, ma sostanziale, cosa in comune: fanno parte del partito eurista. L'iceberg contro il quale ci porteranno a sbattere è la pervicace quanto assurda volontà di proseguire nella costruzione di questo mostruoso e antidemocratico progetto, attraverso la definitiva cessione di sovranità nazionale in favore di un'entità istituzionale sovranazionale, l'Unione Europea, nella quale il voto popolare non conterà assolutamente una fava, essendo il potere reale tutto nelle mani dell'elite globalista e reazionaria europea. Il cui vero obiettivo strategico è quello di sferrare l'assalto finale alla democrazia parlamentare rappresentativa, imperfetto ma prezioso strumento di difesa degli interessi popolari.
Siamo lontanissimi dai sogni di Altiero Spinelli e del Manifesto di Ventotene, usati ormai come un cavallo di Troia al servizio di un vero e proprio piano di invasione degli Stati Nazionali, espropriati delle loro prerogative e i cui cittadini stanno per essere ridotti in schiavitù.
Abbiamo già ceduto pezzi importantissimi di sovranità alla Commissione Europea e al sistema delle banche centrali rappresentate dalla BCE, sottratta quest'ultima a ogni forma di controllo politico, libera pertanto di fare gli interessi delle élites globaliste europee a scapito dei lavoratori. Abbiamo accettato un'architettura istituzionale europea nella quale il Parlamento non ha il potere di proporre leggi, ma può solo approvare o respingere quelle proposte dalla Commissione Europea. L'Italia ha ratificato, per prima, due vergognosi trattati internazionali, il Fiscal-Compact e il MES, di importanza capitale per il nostro destino, di cui la stragrande maggioranza dei cittadini non sa assolutamente nulla. Come non sanno nulla, per altro, del fatto che l'Unione Europea non si fonda su una Costituzione, perché quella che fu proposta, anni orsono, è stata ripetutamente e regolarmente bocciata nei referendum confermativi, venendo così sostituita da un semplice trattato internazionale, il Trattato di Lisbona, che è stato approvato, alla chetichella, attraverso votazioni nei singoli parlamenti nazionali. Nel caso dell'Italia, ciò avvenne nell'estate del 2008, con voto unanime di tutti i presenti in aula. Ovviamente, gli italiani erano in spiaggia...
In queste condizioni, mentre la crisi economica avanza e fasce crescenti di popolazione cadono nella trappola della povertà, assistiamo all'ennesima riproposizione della farsa elettorale, completamente manipolata dai media servi di regime. L'unica vera forza di opposizione, nella quale l'opinione dei militanti conta qualcosa, anche se alcuni loro orientamenti ci appaiono poco condivisibili, è il M5S, perché è un movimento allo stato nascente. La natura, ancora in divenire, del M5S, può ancora essere fortemente condizionata dal basso, mentre non è più così per tutti gli altri schieramenti. Come dimostra, senza ombra di dubbio, il comportamento dei cosiddetti militanti delle altre due grandi forze organizzate in campo, il Partito Democratico e il Popolo della Libertà, che sistematicamente si rifiutano di discutere di questi argomenti, come se non esistessero. In questi partiti, anche i militanti di base, accecati dal miraggio che il loro partito possa finalmente conquistare il governo del paese (i piddini), o almeno salvarsi dall'estinzione (i piddiellini), si stanno turando gli occhi, il naso e le orecchie per non vedere la realtà. Costoro sono gli idioti dell'ultima ora, non dissimili dai fascisti che acclamarono Mussolini a Milano nel dicembre del 1944, o dai nazisti che resistettero fino all'ultimo all'avanzata dei Russi su Berlino. A differenza di questi, è probabile che vincano, ma ciò non li rende meno spregevoli.
Non resta dunque che il M5S, al quale questo sito di informazione darà il massimo sostegno nella campagna elettorale, pur non condividendo alcuni aspetti del loro agire politico e alcune posizioni programmatiche. Lo faremo, durante la campagna elettorale, "senza se e senza ma", mettendo momentaneamente da parte i distinguo e i dubbi. Nel momento della battaglia, questi devono passare in second'ordine, dopo se ne riparlerà. La nostra scommessa è riposta negli attivisti, che sappiamo essere tutti non collusi con l'esistente, in gran parte giovani e mediamente molto più preparati dell'impresentabile ceto politico di tutti gli altri partiti e partitini. Per concludere:
Il voto al M5S è l'unica speranza che abbiamo!
Votiamo per il M5S e cacciamo i m€rcanti dal tempio della Democrazia!
Per andare verso la Storia,
e non verso la SStoria
Votiamo per il M5S e cacciamo i m€rcanti dal tempio della Democrazia!
Per andare verso la Storia,
e non verso la SStoria
Fonte: Eco della rete
9 commenti:
Un'interessante analisi, che però ahimè non condivido. Soprattutto nell'affermazione che nel M5S "esiste ancora un equilibrio tra il potere del vertice e quello dei militanti": Qual è l'equilibrio, in un movimento che ha un unico proprietario del simbolo (Grillo) e in cui il comico può dire "Chi non è d'accordo va fuori dalle balle"?
In cosa è nuovo il M5S, che sicuramente ha il merito di avere aggregato molte persone certamente competenti e in buona fede intorno ad un movimento che personalmente - per alcune curiose analogie - ricorda il Fronte dell'Uomo Qualunque del commediografo Giannini? (ad esempio il "vaffanculo" grillino suona molto simile all'"abbasso tutti" qualunquista).
In effetti una parte decisiva del ragionamento che ci spinge a stare accanto al M5S, almeno in questa tornata elettorale è che noi riteniamo, e con cognizione di causa, che questo movimento è altamente contraddittorio, un gas instabile, un ectopalsma destinato presto a subire un processo di scorporamento. Impossibile che davanti alle sfide future resti compatto. Le componenti anticapitaliste e progressive non resteranno a lungo in more uxorio con quelle liberiste, che non neghiamo, ci sono.
L'avanzata del M5S non solo darà una spallata al blocco montiano, ma aprirà il Vaso di Pandora del cinque stelle e da lì verranno forse preziose per dare vita al fronte della sollevazione popolare futura.
Chi vivrà vedrà.
Che sia con cognizione di causa, non lo metto in dubbio. Che uno dei possibili scenari futuri sia quello che si prospetta qui, lo prendo con beneficio d'inventario. Che le tante brave persone che animano il M5S possano esistere (politicamente parlando) anche senza il "capo carismatico" e senza il suo blog, mi sembra troppo ottimista.
E' vero che la rete è altra cosa rispetto alle tv, ma non credo che il Pdl sarebbe la forza politica che è (ancor più, che è stata) senza di esse: del resto anche Internet ha dei padroni...
Se il movimento inizia a lavorare cosi...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/19/regione-sicilia-trasparenza-che-non-ce-m5s-denuncia-29-pianisti/474433/
Se sul blog passano cose del genere...
http://www.beppegrillo.it/2013/01/il_giorno_in_cu.html
E se prosegue così mi sa che la linea inizia a essere chiara.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/01/18/Grillo-eliminare-sindacati_8098968.html
Purtroppo il popolo italiano ha bisogno di un "leader", anche De Gasperi e Belinguer erano dei leader quindi per il momento Beppe è il meglio che come movimento possiamo avere. Poi post elezioni si vedrà il suo comportamento!!!
posso re-bloggarlo su http://movimento5stelleorvieto.wordpress.com/ ?
Ovvio che si.
Chiaro che gli eletti del M5S siano brave persone: su questo non nutro dubbio alcuno. E' il movimento in sè - inteso come contenitore - che personalmente non piace. Poi certo, ognuno è libero di accordare la propria fiducia a chi vuole. Personalmente non la accorderò a loro...
http://tunein.com/radio/Radio5Stelle-Beppe-Grillo-s189655/#
Questo si chiama comizio!!! Sentite quando parla dell'Ilva in avanti!!!
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