Da che parte pende De Magistris?
di Piemme
«Ecco qua, il piatto è servito. La sinistra "radicale" unita e alternativa a Berlusconi, Monti e... Grillo. Non a Bersani e al Pd, principale puntello sistemico e per di più dato per vincente alle prossime elezioni. Tutto sotto l'insegna mendace della lotta contro il "populismo". La stessa bandiera... di Monti. Che dire? Il mio voto non lo avrete»!
Oggi 12 dicembre si è svolta al teatro Eliseo, in quel di Roma, l'assemblea con cui il sindaco di Napoli De Magistris, ha ufficialmente dato i natali al Movimento Arancione. Per la cronaca vedi più sotto. Per capire meglio ancora dove andrà a sbattere l'ex-magistrato vi consigliamo di leggere attentamente l'intervista, fresca di stampa, rilasciata a Antonio Musella. Tutti gli chiedono (il resto sembra fuffa) "ma la lista arancione, porterà o no acqua al mulino del Pd"? De Magistris tenta in ogni modo di divincolarsi ma alla fine fa capire che sì, si può aiutare un Pd che chiuda la porta a Monti. Chiudere a Monti, Bersani sarà obbligato a farlo, non fosse che per meschini calcoli elettorali e perché, com'è probabile, Monti sarà la bandiera di un blocco elettorale concorrente.
Allora la domanda sarebbe dovuta essere: “Se entrerete in parlamento sarete disposti a far parte di un governo col Pd senza Monti”? Qui cade l'asino: la risposta è un sì, pur peloso. Una disponibilità ben sapendo che il Pd è tetragono garante dell'euro, del Fiscal compact, delle politiche neoliberiste di macelleria sociale imposte dalle tecno-oligarchie europee.
E' qui che potrebbero sorgere problemi con ALBA. Nel senso che nella scala che va da sinistra a destra De Magistris sta più a destra, e infatti tenta di porsi come cerniera tra la sinistra più radicale e Bersani.
E' quindi triste che Paolo Ferrero, segretario del Prc, intervenuto oggi all'assemblea degli arancioni, abbia perorato la massima unità, assicurando che il suo partito è disposto a togliere il simbolo, ovvero a togliersi di mezzo e a suicidarsi.
Il reingresso sulla scena di Berlusconi è sceso come una manna per tutti questi ammennicoli di sinistra in corsa alle elezioni prossime venture. Sentite che si dice in giro proprio oggi:
«UNITI E ALTERNATIVI A BERLUSCONI, MONTI E GRILLO»
Gli occhi oggi sono puntati su De Magistris e sul suo movimento arancione. Guardiamolo però senza pregiudizi e con approccio estremamente unitario, senza fare le pulci alle sue parole.
C’è la necessità di creare ora, finchè si è ancora in tempo, un’aggregazione di forze alternativa alle destre berlusconiane e leghiste, ai poteri forti arroccati su Mario Monti e sul conservatorismo europeo, nonché al populismo autoritario di Beppe Grillo.
Possiamo farcela soltanto se si rimane uniti e si privilegiano le istanze comuni che sono tantissime: lavoro, costituzione, giustizia sociale, beni comuni, democrazia partecipativa, cultura e diritti civili.
Queste sono alcune importante coordinate trasversali a tutte le forze che si propongono di costruire un’alternativa in Italia. C’è bisogno di essere credibili e affidabili, per non deludere ancora una volta chi vuole far rinascere la speranza. [lavorincorsoasinistra]
Ecco qua, il piatto è servito. La sinistra "radicale" unita e alternativa a Berlusconi, Monti e... Grillo. Non a Bersani e al Pd, principale puntello sistemico e per di più dato per vincente alle prossime elezioni. Tutto sotto l'insegna mendace della lotta contro il "populismo". La stessa bandiera... di Monti. Che dire? Il mio voto non lo avrete!
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Teatro Eliseo, battesimo del movimento del sindaco: nessun apparentamento coni partiti. Ma Di Pietro e Ferrero: sì a una coalizione unitaria. Ingroia: io sarò della partita
DALLA NOSTRA INVIATA
ROMA - Alle 16 il teatro Eliseo è già pieno. Ci sono in tanti al battesimo del movimento arancione di Luigi de Magistris. In sala arrivano Di Pietro dell'Idv, Ferrero (Rifondazione), Diliberto (Comunisti italiani) e Bonelli (Verdi) per ascoltare quella che si annuncia come la «Riscossa democratica». Nell'Eliseo pieno come un uovo, c'è mezza giunta comunale di Napoli, con Alberto Lucarelli che sospira: «Qui c'è voglia di sinistra».
INGROIA: SARO' DELLA PARTITA - A dispetto della data palindromo, 12-12-2012, tutti immaginano e sperano in un destino fortunato per il movimento capitanato dall'energico sindaco di Napoli. Lo sostiene con forza il produttore cinematografico Gaetano Di Vaio: «Gigino ha le palle!». Ma lui fa capolino e dice: «Non mi candido, faccio però la lista e nessun apparentamento con i partiti». E il pm Antonio Ingroia, ospite speciale in diretta dal Guatemala (e in odore di candidatura), aggiunge: «Il Paese ha bisogno di noi. Per quanto mi riguarda, sarò certamente della partita»
UNA LISTA «ORIZZONTALE» - Una lista «orizzontale» che potrebbe presentarsi alle prossime elezioni e che individui «il suo leader nel territorio». De Magistris ripete che non si candiderà personalmente e continuerà a fare il sindaco di Napoli. «Io non mi candiderò - dice - continuerò a fare il sindaco, anche perché credo sia ora di dire basta ai partiti personali dei Berlusconi, dei Di Pietro, dei Casini, dei Fini. Ci vogliono partiti di persone che hanno la loro storia sul territorio e i leader li devono decidere i cittadini sul territorio».
MOVIMENTO UN PO' ANARCHICO - Aggiunge che l'iniziativa di lanciare il movimento (che «sarà un po' anarchico») «prescinde dalla campagna elettorale, anche se molto probabilmente ci sarà una lista di cittadini che intendono impegnarsi personalmente. È necessario schierarsi - prosegue - ci rivolgiamo a tutti quei cittadini che hanno le mani pulite affinché non le tengano più in tasca. Oggi inizia formalmente un percorso - conclude De Magistris - che da qui cominciamo a organizzare. La prima cosa da fare è abolire il segreto di Stato sulle stragi di mafia». Questo movimento sarà «distante dai partiti ma non necessariamente contro i partiti». In sintonia con lui il giornalista Oliviero Beha, lo scrittore-giornalista Loris Mazzetti e l'eurodeputato Sonia Alfano.
DI PIETRO - «L'Italia dei valori - dice Antonio Di Pietro che ha lanciato de Magistris nell'agone politico - sta lavorando per costruire una coalizione e una lista unitaria che, preso atto della vittoria di Bersani alle primarie, lo convinca a non aprire o a non "sbragarsi" con quelli che lui chiama moderati. Ma che sono semplicemente degli inciucisti che, pur di rimanere incollati alla poltrona, fanno finta oggi di opporsi al governo Monti ma che domani porteranno avanti le stesse azioni politiche e programmatiche che ha portato avanti prima Berlusconi e poi Berlusconi travestito da Monti».
FERRERO - Rifondazione Comunista è addirittura pronta a rinunciare a proprio simbolo per costruire una alleanza con il «Movimento arancione», l'Idv, i Verdi e il mondo delle associazioni. Lo dice il leader del Prc, Paolo Ferrero. «Salutiamo positivamente la nascita del Movimento arancione - ha detto Ferrero - e lanciamo la proposta di costruire tutti insieme un quarto polo contro le politiche di Monti, anche rinunciando al nostro simbolo».*
*Fonte: Il Mattino del 12 dicembre 2012
5 commenti:
E' veramente desolante, in questo drammatico frangente di imminenti elezioni politice, constatare la corsa alla frantumazione e i protagonismi irresponsabili che si stanno verificando nell'ambito delle forze esistenti nel Paese che potrebbero, unendoisi, tentare di spezzare le catene che sempre più tenaci e strette stanno avvolgendo il Popolo italiano nelle loro spire mortali. Si tratta di una vera e propria frenesia di suicidio.
A quanto sembra sono tutti immagati dal PDi. Compreso Di Pietro!
Il PD, però, forse fa i conti senza l'oste.
Non c'é che sperare nella saggezza degli Elettori.
Tuttavia quando mai l'hanno dimostrata?
Non piangiamoci addosso. Occorre dare una "spallata" al sistema (non solo a Monti). L'importante è che i partiti e le liste del blocco che proseguirebbe l'austerità e al servizio dell'Euro-Germania non abbia la forza di governare.
Tutto fa brodo. Anche questo matto di Berlusconi se si mettesse sul serio di traverso.
Ma allora ci troviamo di fronte a un falso ideologico?!Come fare a non capire, dopo la complicità attiva con Monti e compagnia bella(?), che Bersani è il prossimo pupazzo nella mani della finanza che sta distruggendo l'Italia?
A meno che gli Arancione non sono anche loro d'accordo con il montismo.In ogni caso, l'urgenza è trovarsi uniti a sinistra sulla discriminante del ripristino della sovranità nazionale, vale a dire sulla difesa e applicazione intyegrale della Costituzione del '8 nella sua intgrità.
Per cambiare il sistema, bisogna ribaltare tutto e, ho i miei dubbi che , se mai l'ARCOBALENO MONOCROMATICO, dovesse avere un posto in parlamento, riuscirà a cambiare qualcosa.
Prima c'è da fare i conti con il popolo che andrà a votare e, la mia paura è quella di altri anni di berlusconismo in quanto, molti, non hanno ancora capito che da dx a sx,son tutti lì a reggere il gioco delle banche private e della mafia.
Molti confrontano solo gli ultimi 2 governi e aggiungiamo anche quello Prodi, dove la sx estrema, si è fregata da sola, passando davanti agli occhi del popolo, come quella che ha rovinato il paese.
Molti, con questo ragionamento, stanno già rituffandosi su Berlusconi, oltre ad ascoltare le sue cazzate di togliere l' IMU.
La storia si ripete di nuovo? spero di no, spero nell' intelligenza e la riflessione(?) degli italiani ma, intanto, prepariamoci, l' ennesimo fallimento elettorale è vicino e il prossimo passo è quello della rivoluzione se non vogliamo ancora schiavismo, nazismo e povertà.
Cora
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