lunedì 17 settembre 2012

RIVOLTA ISLAMICA

Un 11 settembre di massa

di Campo Antimperialista*

In molti si scrutano pensosi il naso chiedendosi chi ci sia realmente dietro alla pellicola anti islamica. Chi c’è davvero dietro a tal Sam Bacile, il produttore israelo-americano del lungometraggio dello scandalo? C’è il Mossad? C’è la Cia? C’è Romney? C’è la Spectra? C’è Pincopallo?
C’è, sotto i nostri occhi, una potentissima ondata di proteste islamiste, una mobilitazione che ha attraversato tutto il mondo islamico, dal Marocco all’Indonesia. Ci pare più importante interrogarsi sul suo significato e le sue implicazioni, piuttosto che elucubrare su un piano del discorso entro il quale, al massimo, si possono fare solo illazioni e astratte speculazioni.

L’uccisione a Bengasi dell’ambasciatore in Libia Chris Stevens è certo uno smacco pesante per gli Stati Uniti (e per i loro alleati NATO). Se la cosa fosse finita lì si sarebbe parlato di uno dei tanti attacchi terroristici, più o meno made al-Qaeda, che ad intermittenza colpiscono gli americani. Ma la cosa non è per niente finita lì. E’ la fiammata d’indignazione, quindi le sue enormi dimensioni, che debbono preoccupare gli Stati Uniti e la Casa Bianca.

E perché? Perché sanciscono il totale fallimento della nuova politica statunitense nel Vicino oriente, quella che venne inaugurata da Obama nel suo famoso discorso all’università del Cairo  il 3 giugno 2009. Chi può dimenticare la zelante apologia dei media occidentali (e mondiali) sul “nuovo corso obamiano”? Si trattava in verità di una rimodulazione della medesima politica imperiale di Bush, una rimodulazione che faceva perno tuttavia su una apertura di credito al mondo islamico, ferma restando, appunto, la strategia di fondo. Una rimodulazione che faceva perno sulla pretesa di separare l’Islam moderato da quello jihadista e radicale, con un'inedita apertura di credito a quell’internazionale islamica che va sotto il nome di Fratellanza musulmana.

Ecco cosa muore in questi giorni coi funerali in pompa magma dell’ambasciatore e sotto le macerie delle ambasciate assaltate in diversi paesi: muore la pretesa americana di addomesticare l’Islam politico e di afferrarlo nella sua sfera d’influenza. Chi non vuole riconoscere questo scacco, prima ha parlato di sparuti gruppi terroristici qaedisti dietro alle proteste, poi, viste le dimensioni di massa della fiammata antiamericana e antimperialista, ha inalberato il solito spauracchio del salafismo. Una maniera di cavarsela, furbesca e consolatoria.

Bisogna avere delle fette di prosciutto sugli occhi per negare l’evidenza, l’evidenza di una rivolta di massa, che ha coinvolto la gioventù diseredata delle grandi metropoli arabe e non solo. Una rivolta che ha fatto saltare le paratie immaginarie tra jihadismo salafita (i cattivi), da una parte, e dall’altra l’Islam buono, dialogante con l’Occidente imperialista. 

Per le grandi masse oppresse evidentemente non valgono i confini divisori e aleatori tracciati dai politicanti. Che la rivolta sia scoppiata al Cairo, prima ancora che a Bengasi; che sia scoppiata proprio l’11 settembre, nell’anniversario della più grande umiliazione che gli Usa abbiano mai subito, dopo la sconfitta in Vietnam, e che abbia visto nuovamente Piazza Tahrir come epicentro, simbolicamante e politicamente, ha una straordinaria importanza. In Egitto, non meno che in Siria, si giocano infatti i destini del mondo arabo e islamico.

Chi andava farneticando (disvelando una sorda islamofobia) che oramai si era aperta una nuova fase, segnata dall’alleanza strategica tra gli Usa e l’islam sunnita; chi era giunto a screditare le “primavere arabe” (a causa della caduta di Gheddafi prima e della guerra civile in Siria poi) addirittura come “rivoluzioni colorate” e “regime change” a stelle e striscie ha oggi molto materiale su cui riflettere e per fare autocritica.

La fiammata di questi giorni è come una cartina di tornasole che ci aiuta a capire la reale natura delle sollevazioni arabe iniziate in Tunisia nel dicembre 2010. Le attuali proteste sono figlie legittime delle rivolte che hanno scombussolato l’intero medio oriente e ne confermano il segno antimperialista. Non sono solo gli Stati uniti che vengono messi sotto attacco. Bersaglio delle proteste di questi giorni sono le forze “islamiche moderate”, sia quelle manovrate da sauditi ed emiri del Golfo, sia quelle vicine alla Turchia di Erdogan. 

Questi pensavano di potere cavalcare la tigre delle sollevazioni per poi ricondurla nell’alveo che essi avevano predisposto di concerto con la Casa Bianca. Questo disegno è saltato, affossato. Tenteranno nuovamente, i nuovi regimi, di riportare l’ordine, di ripristinare gli equilibri, ma essi saranno fragili, condannati a perire. Non si governa contro le masse, a prescindere dalle masse, imbrogliando le masse. La fiamma che si è accesa nell’inverno 2010-2011 in Tunisia ed Egitto è accesa e potrà divampare in ogni momento, almeno fino a quando nel Vicino oriente non sarà risolta la questione palestinese, e fino a quando la maggioranza del popolo dovrà subire condizioni di miseria, corruzione, vessazione da parte di ristrette oligarchie.

I media americani parlano di una inattesa rivincita del jihadismo. Non hanno torto. Trucidato il corpo di Osama Bin Laden, il suo fantasma aleggia più che mai se, come è evidente, il messaggio principale del jihadismo “colpire anzitutto la bestia imperialista americana” è passato, da idea di piccole sette militariste a pratica di masse sterminate. C’è, in questa consapevolezza generale, non solo l’odio sordo per l’impero a stelle e strisce, c’è intelligenza politica, la consapevolezza che non solo Israele ma le stesse satrapie arabe crollerebbero se dietro non avessero, appunto, il sostegno dell’Impero. Quello va dunque colpito, è a quello che non va data tregua.

Ci sia consentita infine una digressione sulla Siria, ovvero come la fiammata dei giorni scorsi impatta sulla guerra civile. I circoli guerrafondai occidentali (in primis i francesi) ci penseranno non due ma tre volte, adesso, a proseguire sull’idea di un intervento esterno. Rovescerebbero Assad e il “regime alawita”, ma si troverebbero con uno scenario libico alla decima potenza, ovvero alle prese con una situazione ingovernabile. Come mostra la Libia, Impero e Nato hanno fatto loro ... la guerra per il Re di Prussia. Hanno tolto di mezzo un autocrate oramai sostanzialmente addomesticato per trovarsi alle prese con l’anarchia militare e una resistenza islamista più forte che mai. I sionisti avevano messo in guardia gli americani e gli europei: “State attenti che rischiate di aprire il vaso di Pandora, che al potere potrebbero andare forze ancor più ostili”. E avevano ragione.

Coloro che da mesi ce la menano sul fatto che i ribelli siriani, salafiti in testa, non sarebbero che fantocci dell’Occidente, che se prendessero il potere in Siria questo paeese diventerebbe una provincia dell’Impero, dovrebbero ricredersi, cambiare registro, raccontarci un’altra storia. Se ne saranno capaci. Di certo delle vicende siriane e mediorientali non c’hanno capito un’acca. Quella in corso in Siria, purtroppo, è un fitna [conflitto religioso, Ndr] una resa dei conti in seno all'islam tra sunnismo e shiismo. Che gli imperialisti tentino di ficcarci il naso è indubbio, le probabilità che ottengano i risultati sperati quasi nulle.

A Tripoli del Libano ne abbiamo avuto una prova. La città da cui passano flussi di armi e appoggi ai sunniti siriani, la città segnata da scontri sanguinosi tra le comunità sunnite e alawite, tra filo Assad e anti, è stata quella più toccata dalla fiammata antiamericana di questi giorni. Proprio i sunniti anti-Assad sono stati quelli che hanno preso d’assalto e fatto a pezzi tutti i simboli, commerciali e politici, americani e occidentali. Questo non si spiegherebbe se i gruppi radicali sunniti fossero davvero, come si vuole far credere, manovrati dalla potente famiglia Hariri.

Nella riprovevole fitna, nella contesta tra sunniti e shiiti, ce n’è un’altra, tutta interna al sunnismo, tra i gruppi radicali, integralisti ma antimperialisti (l’antimperialismo, repetita juvant, non ha per forza un segno univoco), e quelli al servizio delle satrapie arabe e dei notabili capitalisti locali. Ognuno combatte, in una guerra di movimento dagli esiti imprevedibili, la sua propria battaglia, per i suoi propri scopi. E ognuno, compreso il regime di Assad, cerca di accattivarsi, se non le simpatie, almeno l’avallo di questa o quella grande potenza. Che gli imperialisti tentino di metterci lo zampino è addirittura ovvio, ma che essi siano demiurghi che tirano tutti i fili, è una patetica ed evidentissima idiozia. La sollevazione antiamericana di questi giorni, se non fa dormire sonni tranquilli ad Assad, di certo è un incubo per quei circoli imperialisti che pensano all’intervento. 
Meglio di così....

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Che la rivolta di massa araba sia stata attentamente programmata e sostenuta dai Paesi antimperialisti lo dimostra quanto segue.
Prima dell'11 settembre il sistema banacario americano stava saltando. Ora che i finanzieri arabi hanno ritirato tutti i loro unvestimenti dalle banche americane, è agonizzante. E a niente varrà, se non a portare alle stelle l'inflazione, lo stampaggio di miliardi di dollari per affrontare i costi delle nuove guerre scatenate dal Nobel per la pace e dai suoi ottusi alleati.
Gli sceicchi arabi si sono precipitati in Europa a offrirsi di dare una mano alla sua economia asfittica in cambio della non belligeranza.
In attesa del crollo definitivo del dollaro, Russia e Cina stanno accumulando quantità inimmaginabili di oro, il cui prezzo salirà alle stelle tra pochi mesi.
Per la prima volta i ribelli afgani hanno colpito una base militare NATO, ucciso decine di militari e distrutto
tutti gli aerei presenti al suo interno.
L'impero americano volge al suo termine, come fu per l'impero romano. Il resto sono tutte fandonie create ad arte dai media.







Anonimo ha detto...

Anonimo secondo;
Anonimo primo é ottimita, ma prescinde da certi interessi in gioco che, pur sfruttando gli aspetti ideologici, hanno motivazioni concrete: il petrolio della Libia; il controllo strategico del canale di Suez e dei confini con la zona calda palestinese, il cadmio della Siria, le vie del petrolio in Afghanistan e le basi strategiche contro la Cina. L'Islam non é una massa monolitica e non lo é mai stato. Spesso gli Occidentali hanno prevalso contro Daar al Islam proprio approfittando della scarsa coesione politica e religiosa islamica. Chi ha lanciato il film ritenuto blasfemo da tutti i muslim, probabilmente l'ha fatto con precisi scopi di provocazione e, vorrei sbagliarmi, forse con l'intenzione di iniziare la fase dell'Armagheddon. Questo Film sembra una sfida stolta ma potrebbe essere una mossa calcolata.

Anonimo ha detto...

(dal blog: DICIOTTOBRUMAIO)

Grande disordine sotto il cielo, ma la situazione è tutt’altro che eccellente. Solo gl’illusi potevano sperare nelle cosiddette primavere arabe e nord africane, abilmente orchestrate da intelligenze occidentali. Il mondo arabo da molti secoli è fermo, immobile, ipnotizzato e in ginocchio davanti ai ghirigori delle moschee. Prima sottomesso ai turchi, poi a tutti gli altri. Soprattutto dalle proprie classi dirigenti che nella religione, non meno assurda e anacronistica delle altre, hanno trovato uno strumento straordinario per tenere in riga le proprie plebi. Queste plebi arabe (e quella persiana) la prima cosa che dovrebbero fare è una vera rivoluzione sociale che mandi all’aria le superstizioni e l’ordinamento di classe e maschilista. E invece sono contente, con il pretesto del Corano, di rifarsi sulle proprie donne, schiavizzate, di vivere di piccoli commerci e di elemosine statali, di votare in massa per i partiti religiosi, di sfogarsi con violenze che nascondono ben altri motivi di malcontento. Stereotipi? Manco per il cazzo.

http://diciottobrumaio.blogspot.it/2012/09/manco-per-il-cazzo.html

LUCA ha detto...

ancora con questa storia delle intelligenze occidentali!!???? Il pezzo è buono invece, proprio perché sottolinea come le elucubrazioni dietrologiche e complottiste per cui masse sterminate di arabi si muoverebbero a comando (occidentale, sic!) e non perché hanno le palle piene nonché degli ideali, quella idea si è dimostrata, oltreché paranoica, assurda.
Siamo seri per favore.

Realista ha detto...

I fatti ci dicono che c'è una poderosa lotta di potere che spinge verso il multipolarismo. Ciò penso sia una cosa che tutti i rivoluzionari dovrebbero augurarsi.

La cintura islamica è certamente un'area in cui si gioca un'importante partita, ma nemmeno il migliore giocatore d'azzardo potrebbe sentirsi sicuro a fare previsioni. Molte forze sono in gioco, probabilmente di più di quelle che ciascuno di noi conosce. Le spinte fondamentali sono però ben visibili: interessi occidentali, interessi delle nuove potenze emergenti, interessi nazionali, interessi confessionali, interessi popolari. Al momento è difficile stabilire quali di questi interessi siano preponderanti, se alcuni lo sono.

Una cosa però è certa, le condizioni per un cambiamento politico progressivo nella cintura islamica e nel resto del mondo sono decisamente più favorevoli adesso che prima della cosiddetta "primavera araba".

Anti-Imperialista Anti-Nazionalista ha detto...

Non capisco come è possibile che ogni cosa che dice il campo la condivido al 100% e ogni cosa che scrive l'Mpl mi fa vomitare.
Non capisco perché quando vi firmate Campo Antimperialista non siete complottisti nemmeno su grandi tempi strategici internazionali, quando vi firmate Mpl siete complottisti persino per difendere Grillo!!

SOLLEVAZIONE ha detto...

Il Mpl non è il Campo, e viceversa. Vero è che diversi militanti del Campo sono in Mpl.
Riguardo al complottismo sulla vicenda Favia-Grillo, non capiamo dove esso sia. Non abbiamo sposato le tesi di Grillo. Piemme ha solo detto che Favia non ce la dice tutta e sostiene che egli sta pensando a scindere M5S. Che poi abbia ragione sulla assenza della democrazia interna è per noi un fatto assodato. Dov'è il complotto? Non ci pare abbia sostenuto (come Grillo) che è un infiltrato del Pd. Semmai Piemme ha sottolineato il morboso ed evidentissimo interesse della casta a far fuori Grillo perché, per adesso, è il solo pericolo che hanno in vista delle prossime elezioni — e pensa che non si debba cadere nella trappola democraticistica facendo il gioco della casta medesima. Dov'è il complotto? Lorsignori fanno il loro mestiere, punto. Infine: un articolo firmato, appunto perché è firmato, non necessariamente esprime il punto di vista della Redazione e/o del Mpl.

Avenarius ha detto...

"Il mondo arabo da molti secoli è fermo, immobile, ipnotizzato e in ginocchio davanti ai ghirigori delle moschee"

...invece il mondo occidentale è da sempre, coi suoi superiori valori, faro per i popoli del globo terracqueo: "Liberté, Égalité, Fraternité".

Quando intendete parlate del mondo islamico prima sciacquatevi la bocca, poi cercate di capire di chi esattamente state parlando (ché il così detto "mondo islamico" è variegato), cercate infine di informarvi e di liberarvi dai beceri luoghi comuni occidentali e poi, forse, parlate.

la congiura degli eguali ha detto...

quello che non soppoprto di questo blog, è il fatto che con saccenteria dà degli idioti a coloro che hanno dei dubbi su argomenti importanti circa il ruolo dell'occidente nelle rivolte libiche e siriane; la libia era un regime, così come lo è la siria; le masse diseredate fanno bene a ribellarsi e si spera che si inneschi un processo rivoluzionario, che le liberi dal giogo oppressivo dei potenati locali e da quello imperialista; però non credo che l'imperialismo stia seduto in tribuna da spettatore neutrale a vedere come va a finire la contesa; un fatto è certo la libia è stata distrutta ed annientata dai bombardamenti aerei dell'imperialismo, ed i libici sono piombati nella tragica miseria; questo blog non è il vangelo nè il corano, dovreste avere l'accortezza di pensarlo come agorà politico culturale, un luogo di dibattito e di confronto di idee anche diverse, ma che tendono comunque a contribuire alla crescita del fronte rivoluzionario; senza per questo bollare di cretinerie le posizioni diverse dalla vostra, altrimenti vi comportate da integralisti, e l'integralismo è regressivo.

SOLLEVAZIONE ha detto...

Cara Congiura,

ci scusiamo se cadiamo nell'errore di apparire saccenti. Non ci sono in giro, solo persone intelligenti. I più sono dei cretini. basta che ti giri attorno. In un'habitat come questo è facile commettere l'errore di essere "spocchiosi", tanto più se questa critica ce la rivolgono compagni in gamba. Speriamo tuttavia non intendi per saccenza che noi si difenda le nostre idee e si critichi quelle che riteniamo sbagliate.
Vedremo comunque di aggiustare certi toni.

la congiura degli eguali ha detto...

fidel grande rivoluzionario, aveva rispetto per il popolo, anche perchè la rivoluzione serve al popolo e non agli oppressori; penso al contrario di voi che le persone intelligenti sono molto più numerose dei cretini, altrimenti la rivoluzione non avrebbe nessuna ipotesi di inverarsi; che voi difendiate le vostre idee è legittimo e ne avete tutto il diritto; ma se pensate di aggregare persone o compagni di lotta non tollerando opinioni diverse, di strada ne farete poca; anche perchè chi va controcorrente in questa fase non sono purtroppo in tanti, e tra questi pochi non credo sia opportuno fare la cernita.

Anonimo ha detto...

Ooooh...questo è parlar chiaro. MpL sono proletari che vorrebbero fare la rivoluzione marxista ma sotto sotto sono solo dei piccoli borghesi balzacchiani che vestiti dei loro stracci cercano goffamente di imitare i padroni sparando critiche e giudizi tagliati con l'accetta, proprio come fanno i "gran signori". Che fessi.
Intanto i musulmani per un film su Maometto hanno piantato un casino terrificante coordinatissimi su diversi paesi; voi non sareste capaci di radunare 1000 persone con un mese di anticipo.

Anonimo ha detto...

Ecco, questa stava in fondo e non l'avevo letta. Sono contento che ve ne rendiate conto. Vi assicuro che spesso sembra che vi prema di più "fare la parte" per ottenere la magra soddisfazione di camuffarsi da professore che ottenere dei risultati concreti.

@Congiura

Sull'accettare idee diverse direi che anche i compagni dovrebbero cominciare a rifletterci su.
Sapete cosa succede sennò? Che il movimento resta un gruppetto di poche persone perché molti che vi ci avvicinano se ne vanno dopo pochissimo, la sinistra si frammenta in un pulviscolo di combriccole e poi arriva uno stronzone come Della Valle, dice quattro fregnacce ovvie sulla Fiat e sulla Famiglia Agnelli-Elkann, di quelle che voi dicevate anni prima inascoltati e diventa l'uomo di punta della sinistra italiana.

Anonimo ha detto...

Scusate ma Fidel sarà stato pure un grande rivoluzionario ma ha ammazzato Camilo Cienfuegos e ha lasciato al suo destino il Che. Queste cose sono risapute e inoltre sono riferite da tutti (tutti-tutti) nelle sedi di partito a Cuba.

A Cuba è pieno di logge massoniche; a Trinidad (non la città vecchia che è turistica e basta, ma il paesino qualche Km all'interno), nella piazza principale ne ho contate 4 aperte tipo bottega del barbiere, a Holguin ce n'è una molto grande con la sala delle cerimonie tutta decorata e monumenti massonici sono sparsi in tutta l'isola.

Il Partito a Cuba è preoccupatissimo di formare un'élite che poi diventi classe dirigente, al popolo si forniscono i servizi di base e nient'altro, la gerarchia è durissima molto peggio che da noi. I lavoratori devono fare lo straordinario "gratis", senza prendere una lira in più. Il cubano non può mangiare carne di mucca se non a prezzi spaventosi né può allevarla e macellarla per i fatti suoi perché questa è riservata al turista che è l'unica industria solida dell'isola; quindi ammazzare o rubare una vacca è più grave che ammazzare un essere umano

http://www.diariodecuba.com/cuba/8930-la-fiscalia-pidio-17-anos-de-carcel-para-expolicia-que-mato-de-un-disparo-un-adolescente

Gli ospedali funzionano ma solo quelli in zone "strategiche", fuori in provincia non hanno i letti, non hanno le medicine e nonostante i medici e gli infermieri obiettivamente si impegnino moltissimo sono del tutto inadeguati (anche perché i locali si fregano l'alcol metilico, lo riconvertono con un processo chimico artigianale in una bevanda che chiamano chispa de tren-scintilla di treno-e se lo bevono nonostante faccia malissimo).

Insomma Batista era molto peggio ovvio, l' America del Sud serva degli USA mediamente stava allo stesso livello di disagio (difficile fare paragoni perché a Cuba la situazione è relativamente uniforme negli altri paesi è esattamente il contrario) ma una cosa è certa: se pensate che a Cuba ci sia un governo popolare state prendendo una enorme cantonata, al contrario è un regime totalitario e profondamente elitario.

la congiura degli eguali ha detto...

che cuba è un regime totalitario lo affermano i cubani della florida, campioni di democrazia e spesso esponenti della mafia che dominava con batista; in occidente tanti rivoluzionari criticano cuba, fingendo di non sapere quali danni arreca dal 1960 l'embargo illegale degli yankee; è chiaro che a cuba non c'è il paradiso in terra, ma al cospetto degli altri paesi latino americani, la differenza sociale in meglio è notevole; la rivoluzione cubana non è ancora finita, errori ne sono stati commessi ed anche gravi, ma da questo ad affermare che cuba sia totalitaria cìè ne vuole, queste cose lasciamole affermare ai nemici di cuba che sono al soldo dell'imperialismo yankee.

Lorenzo ha detto...

L'impero americano è in piena decadenza unitamente ai suoi satelliti, ma una crisi definitiva appare ancora lontana. Anzitutto per la sua enorme superiorità militare, ma ancor più perché il suo crollo non conviene (ancora) a nessuno.

Senza gendarme mondiale tutti i rapporti internazionali salterebbero come birilli e si aprirebbe l'era di guerre cui ho più volte accennato. Perché una prospettiva del genere diventi papabile bisogna che la crisi si aggravi enormemente, o che la dirigenza USA (parlo di Wall Street, della lobby giudaica e del complesso militar-industriale, non certo dei loro sguatteri alla Casa Bianca), in uno sforzo disperato di ribaltare le sorti declinanti del Paese, alzi il tiro e passi da minacciare Siria e Iran a minacciare i grossi calibri (Russia e Cina).

E questo è ancora da venire.

E anche quando la situazione si farà esplosiva, sembra difficile pensare che gli USA rinunzino a far valere il proprio enorme potenziale militare. Io prevedo una terza guerra mondiale, ma la prevedo di qui a 20 o 30 anni, durante i quali il degrado (economico, sociale, razziale e dei rapporti internazionali) proseguirà implacabile.

Crollo e guerra verranno quando non ci sarà più molto da perdere a farla. Ovviamente spero di sbagliarmi.

Anonimo ha detto...

@Congiura

None, oh...ma che credi che vengo a raccontare delle cose per provocare? La gente ha paura a parlare e se sgarri sparisci.
E l'ho detto io stesso che in effetti se fai una media non stanno peggio degli altri paesi latino americani per quanto il paragone sia difficilissimo perché negli altri paesi ci sono delle disuguaglianze estreme e il piccolo borghese con un lavoretto sicuro sta meglio in Colombia che a Cuba; la massa dei miserabili invece è al di sotto di qualsiasi livello umano accettabile mentre a Cuba quello scempio non esiste. Pensare che Castro è un rivoluzionario per il popolo è semplicemente un errore, si tratta di una persona molto intelligente che NON crede nel popolo e pensa che il suo paese possa andare avanti solo in regime strettamente paternalistico.

I cubani della Florida sono notoriamente un po' stronzetti però uno deve essere onesto e mettersi nei loro panni; erano gente ricca che è stata espropriata e cacciata dalla sua terra. Non hanno alcun diritto di riscatto, sono tutto meno che simpatici questo è ovvio, ma è troppo comodo criticarli da qui.

Per quanto riguarda l'embargo yankee è precisamente l'elemento che ha consentito a Castro di sopravvivere come leader maximo fino ad adesso; a Cuba questa concetto è dato per scontato a tutti i livelli e se ci si riflette un attimo è anche ovvio visto a che a Cuba dopo l'avvento del comunismo hanno distrutto qualsiasi capacità di produzione ma soprattutto evoluzione industriale concentrandosi esclusivamente sulla canna da zucchero. Avevano una Coca Cola locale ma l'hanno dovuta abbandonare perché non riuscivano a produrre le lattine, non sapevano costruire le case, i ponti e hanno dovuto cominciare a chiamare ingegneri e architetti spagnoli etc etc...Adesso sarebbe ora che l'embargo finisse perché ora gli investimenti stranieri sarebbero meno distruttivi ma stai certo che la gente di Cuba quello che vuole con tutto il cuore è solo tanto consumismo e capitalismo d'assalto, altro che comunismo.


Comunque il succo del discorso è questo e mi riferisco a me e tutti quelli come me che non sono pochi: esiste molta gente che si vorrebbe avvicinare al movimento che non fa minimamente parte del "proletariato" e anzi ha una situazione economica piuttosto solida. Ora queste persone perché verrebbero? Per avere un regime tipo quello cubano in cui una piccola élite impone un regime di privazione della libertà in cambio dell'elemosina di una scuola decente e ospedali appena sufficienti?
E che gli fregherebbe scusa, dal punto di vista economico hanno già di più...uno vorrebbe realizzare ideali, più libertà, vedere che la gente povera riacquista la propria dignità e la voglia di lottare; se vi presentate come un gruppo in cui la dirigenza ha dei toni saccenti e sbrigativi, la base di media manda a quel paese chi solo si azzarda a esporre dei punti di vista diversi, alcuni propongono a gran voce dei modelli assurdi tipo Cuba, è chiaro che poi arriva Della Valle e dice una fesseria scontata come "I lavoratori devono avere la sicurezza del posto" e tutti vanno da lui perché di voi non si fidano.

Ragazzi da esterno che vorrebbe avvicinarsi e che condivide moltissime vostre idee vi suggerisco di cominciare a pensare in modo meno convenzionale, pensando che hanno importanza anche i risultati intermedi non solo gli "inderogabili" obiettivi finali, di sostenere le vostre idee senza necessariamente ogni santa volta rivendicare l'appartenenza con la matrice filosofica di provenienza; a me piace molto ma anche per colpa vostra è diventata un tabù, quindi parlate più delle proposte e preoccupatevi meno delle etichette.
E bisognerebbe cominciare a scendere per le strade sennò non si fa nulla.

la congiura degli eguali ha detto...

nessuno propone cuba come modello, cuba ha dovuto fare i conti prima con la miseria eredidata da batista, e poi con l'embargo yankee e con l'isolamento praticato dall'occidente, e con tutto ciò che questi elementi hanno comportato; non santifico fidel e non santifico nessuno ma la rivoluzione cubana ha dovuto sopravvivere con le contraddizioni di un processo rivoluzionario in un area dominata dall'imperialismo, area che da pochi anni sta diventando amica di cuba; beninteso i popoli latino americani, o meglio i proletari latino americani hanno sempre solidarizzato con cuba; realizzare una rivoluzione economica e sociale in tale contesto ostile è stata un impresa titanica;
io non faccio parte del movimento e lo seguo con attenzione, e spero che il movimento si prefigga il socialismo senza tentennamenti; una società di liberi ed eguali che non esiste nel capitalismo, e nel quale ci sono poveracci e gente che sta bene economicamente come dici tu, che probabilmente si professa progressista e forse dovrebbe domandarsi se il loro benessere economico è conseguenza della poverta di tanti altri, che vivon in eterna precarietà; allora mi spiace anche se a cuba non sono mai stato, (sono precario da quando sono nato e quindi non posso permettermi di fare il marco polo), ma ho letto tutte le campane pro e contro cuba, preferisco cuba che questa barbara società capitalista, dove ci sono coloro che stanno economicamente bene e tanti che fanno la fame.

Lettori fissi di SOLLEVAZIONE

Temi

Unione europea (953) euro (784) crisi (640) economia (630) sinistra (549) teoria politica (296) finanza (285) Leonardo Mazzei (282) M5S (275) P101 (251) grecia (247) Movimento Popolare di Liberazione (244) Governo giallo-verde (242) elezioni (239) imperialismo (237) sfascio politico (235) resistenza (226) Moreno Pasquinelli (225) sovranità nazionale (219) banche (215) internazionale (213) risveglio sociale (184) alternativa (168) seconda repubblica (167) Syriza (155) piemme (147) Tsipras (146) antimperialismo (135) debito pubblico (133) Matteo Renzi (131) programma 101 (129) spagna (122) filosofia (121) Francia (119) immigrazione (117) marxismo (117) PD (111) destra (111) sovranità monetaria (111) democrazia (109) costituzione (106) Matteo Salvini (104) neoliberismo (104) populismo (104) sollevazione (103) Stefano Fassina (97) islam (97) Grillo (94) Sandokan (94) elezioni 2018 (94) berlusconismo (91) proletariato (91) geopolitica (88) Carlo Formenti (86) Germania (86) Alberto Bagnai (83) Emiliano Brancaccio (83) austerità (80) bce (80) Medio oriente (79) Coordinamento nazionale della Sinistra contro l’euro (78) sindacato (77) Podemos (76) Stati Uniti D'America (75) referendum costituzionale 2016 (74) sinistra anti-nazionale (73) Mario Monti (72) guerra (72) capitalismo (70) Libia (66) Russia (65) capitalismo casinò (63) Sergio Cesaratto (62) Rivoluzione Democratica (61) rifondazione (61) Lega (60) globalizzazione (60) liberiamo l'Italia (60) CLN (59) Siria (59) CONFEDERAZIONE per la LIBERAZIONE NAZIONALE (57) bancocrazia (57) immigrati (57) Sicilia (56) Alexis Tsipras (55) Alitalia (54) cinque stelle (54) legge elettorale (54) sovranismo (54) Diego Fusaro (53) Legge di Bilancio (53) brexit (53) Lega Nord (52) Pablo Iglesias (52) moneta (52) referendum (52) socialismo (52) neofascismo (51) sionismo (51) sovranità popolare (51) Emmezeta (50) fiat (50) Manolo Monereo (49) Movimento dei forconi (49) solidarietà (49) campo antimperialista (48) sinistra sovranista (48) gilet gialli (46) immigrazione sostenibile (46) Beppe Grillo (45) Nichi Vendola (45) renzismo (45) Troika (44) Yanis Varoufakis (44) astensionismo (43) inchiesta (43) uscita dall'euro (43) Luciano Barra Caracciolo (42) Mario Draghi (42) Israele (41) liberismo (40) palestina (40) Mimmo Porcaro (39) patriottismo (39) Fiorenzo Fraioli (38) Ugo Boghetta (38) proteste operaie (38) sinistra patriottica (38) italicum (37) Giorgio Cremaschi (36) Karl Marx (36) Marine Le Pen (35) ambiente (35) fiscal compact (35) uscita di sinistra dall'euro (35) III. Forum internazionale no-euro (34) Luigi Di Maio (34) Ucraina (34) egitto (34) nazione (34) 9 dicembre (33) Def (33) azione (33) ISIS (32) Merkel (32) cina (32) default (32) fiom (32) iran (32) islamofobia (32) populismo di sinistra (32) scienza (32) Forum europeo 2016 (31) Sel (31) governo Renzi (31) unità anticapitalisa (31) Fabio Frati (30) ecologia (30) xenofobia (30) Nello de Bellis (29) Putin (29) catalogna (29) storia (29) eurostop (28) napolitano (28) nazionalizzazione (28) Assemblea di Chianciano terme (27) menzogne di stato (27) Donald Trump (26) Mauro Pasquinelli (26) USA (26) elezioni europee 2019 (26) nazionalismi (26) silvio berlusconi (26) Beppe De Santis (25) Comitato centrale P101 (25) Forum europeo (25) Nato (25) elezioni siciliane 2017 (25) religione (25) scuola (25) Europa (24) Movimento 5 Stelle (24) Quantitative easing (24) Venezuela (24) finanziarizzazione (24) Aldo Giannuli (23) Lavoro (23) Stato di diritto (23) antifascismo (23) manifestazione 12 ottobre 2019 (23) ora-costituente (23) razzismo (23) repressione (23) Coordinamento nazionale sinistra contro l'euro (22) Esm (22) Roma (22) emigrazione (22) keynes (22) nazionalismo (22) Chianciano Terme (21) Front National (21) Simone Boemio (21) Stato islamico dell’Iraq e del Levante (21) Unità Popolare (21) etica (21) Conte bis (20) Emmanuel Macron (20) Foligno (20) Laikí Enótita (20) Marcia della Dignità (20) Regno Unito (20) Vladimiro Giacchè (20) coordinamento no-euro europeo (20) crisi di governo (20) iraq (20) manifestazione del 12 ottobre (20) melenchon (20) minibot (20) tecnoscienza (20) umbria (20) MES (19) Mariano Ferro (19) Norberto Fragiacomo (19) Sicilia Libera e Sovrana (19) Tunisia (19) fronte popolare (19) Domenico Moro (18) Donbass (18) F.S. (18) Izquierda Unida (18) Noi siciliani con Busalacchi (18) lotta di classe (18) pace (18) senso comune (18) Assisi (17) Costanzo Preve (17) Forum europeo delle forze di sinistra e popolari anti-Unione europea (17) Jacques Sapir (17) Paolo Savona (17) Perugia (17) Pier Carlo Padoan (17) chiesa (17) complottismo (17) cosmopolitismo (17) euro-germania (17) media (17) piano B (17) Enrico Letta (16) Forum di Atene (16) Luciano B. Caracciolo (16) Marco Mori (16) Prc (16) Reddito di cittadinanza (16) Renzi (16) Tonguessy (16) appello (16) ballottaggi (16) casa pound (16) fascismo (16) internazionalismo (16) sciopero (16) vendola (16) Cremaschi (15) Daniela Di Marco (15) International no euro forum (15) M. Micaela Bartolucci (15) Salvini (15) clima (15) comunismo (15) diritto (15) indipendenza (15) internet (15) manifestazione (15) piattaforma eurostop (15) tasse (15) vaccini (15) 15 ottobre (14) Alessandro Visalli (14) Alitalia all'Italia (14) Brancaccio (14) Enea Boria (14) Ernesto Screpanti (14) Eurogruppo (14) Fridays for Future (14) MMT (14) Monte dei Paschi (14) Movimento pastori sardi (14) Stato Islamico (14) Turchia (14) Vincenzo Baldassarri (14) no tav (14) obama (14) potere al popolo (14) salerno (14) Alessandro Di Battista (13) Bersani (13) Chavez (13) Enrico Grazzini (13) Eos (13) Jobs act (13) Legge di stabilità (13) Marino Badiale (13) Virginia Raggi (13) Wilhelm Langthaler (13) acciaierie Terni (13) cultura (13) disoccupazione (13) femminismo (13) finanziaria (13) giovine italia (13) privatizzazioni (13) regionalismo differenziato (13) sardine (13) unione bancaria (13) Alfredo D'Attorre (12) Costas Lapavitsas (12) D'alema (12) Forum europeo 2015 (12) Giulietto Chiesa (12) Negri (12) Panagiotis Lafazanis (12) Sergio Mattarella (12) analisi politica (12) decreto salva-banche (12) europeismo (12) global warming (12) keynesismo (12) salari (12) terzo memorandum (12) 14 dicembre (11) AST (11) Aldo Zanchetta (11) De Magistris (11) Dicotomia (11) France Insoumise (11) Gennaro Zezza (11) Ilva (11) Papa Francesco (11) Pardem (11) Portogallo (11) Stato (11) Stefano D'Andrea (11) corruzione (11) de-globalizzazione (11) elezioni anticipate (11) iniziative (11) mediterraneo (11) nucleare (11) ordoliberismo (11) presidenzialismo (11) proteste (11) sindacalismo di base (11) sinistra Italiana (11) sovranismi (11) Art. 18 (10) Bagnai (10) Bruno Amoroso (10) Carl Schmitt (10) Claudio Borghi (10) Fausto Bertinotti (10) Fmi (10) Forum Internazionale Anti-Ue delle forze popolari e di sinistra (10) Forum di Roma 2019 (10) George Soros (10) Gianluigi Paragone (10) Giorgetti (10) Hollande (10) Jean-Luc Mélenchon (10) Lista del Popolo (10) Marco Passarella (10) Marco Zanni (10) OLTRE L'EURO (10) Ora (10) Paolo Barnard (10) Quirinale (10) Risorgimento Socialista (10) Terni (10) cattiva scuola (10) decrescita (10) diritti civili (10) facebook (10) fisco (10) golpe (10) islanda (10) legge di bilancio 2020 (10) povertà (10) taranto (10) ANTARSYA-M.A.R.S. (9) Algeria (9) Antonio Rinaldi (9) Argentina (9) Bernie Sanders (9) CGIL (9) Campagna eurostop (9) Diritti Sociali (9) Draghi (9) Forconi (9) Paolo Ferrero (9) Stato nazione (9) Terza Repubblica (9) ThyssenKrupp (9) Von Hayek (9) Wolfgang Schaeuble (9) bail-in (9) bipolarismo (9) classi sociali (9) cosmo-internazionalismo (9) deficit (9) futuro collettivo (9) il pedante (9) istruzione (9) liberalismo (9) medicina (9) moneta fiscale (9) necrologi (9) questione nazionale (9) sociologia (9) sovranità (9) tecnologie (9) Antonio Gramsci (8) Corte costituzionale (8) DOPO IL 4 DICEMBRE (8) Erdogan (8) F.f (8) Fratelli d'Italia (8) Genova (8) Goracci (8) Gran Bretagna (8) II assemblea della CLN (1-3 settembre) (8) Ingroia (8) Italia Ribelle e Sovrana (8) Julio Anguita (8) Landini (8) Lenin (8) Luca Massimo Climati (8) Mattarella (8) Mirafiori (8) Yanis Varoufakys (8) borsa (8) debitocrazia (8) destra non euro (8) elezioni anticapte (8) elezioni anticipate 2017 (8) elezioni siciliane (8) grexit (8) inflazione (8) lira (8) manifestazione 25 marzo 2017 (8) marxisti dell'Illinois (8) nuovo movimento politico (8) questione femminile (8) regionalismo (8) sardegna (8) seminario programmatico 12-13 dicembre 2015 (8) svalutazione (8) transfemminismo (8) trasporto aereo (8) unità anticapitalista (8) unità nazionale (8) Abu Bakr al-Baghdadi (7) Alessandro Chiavacci (7) Alternative für Deutschland (7) Articolo 18 (7) CUB (7) Cub Trasporti (7) Dino Greco (7) Ernesto Laclau (7) Flat tax (7) Franz Altomare (7) Gaza (7) Giancarlo D'Andrea (7) Giuseppe Angiuli (7) ISIL (7) Inigo Errejón (7) Je so' Pazzo (7) Jeremy Corbyn (7) Joseph Stiglitz (7) MMT. Barnard (7) Macron (7) Massimo Bontempelli (7) Maurizio Landini (7) Me-Mmt (7) Michele Berti (7) Nuit Debout (7) Oskar Lafontaine (7) Papa Bergoglio (7) Pil italiano (7) Riccardo Achilli (7) Samuele Mazzolini (7) Sapir (7) Seconda Assemblea P101 (7) Ttip (7) agricoltura (7) aletheia (7) anarchismo (7) autodeterminazione dei popoli (7) bankitalia (7) confederazione (7) contante (7) derivati (7) eurexit (7) eurocrack (7) giovani (7) il manifesto (7) incontri (7) magistratura (7) nazismo (7) patria e costituzione (7) pensioni (7) risorgimento (7) rivolta (7) rivoluzione civile (7) rossobrunismo (7) sanità (7) spread (7) trasporto pubblico (7) Ars (6) Banca centrale europea (6) Bazaar (6) Bottega partigiana (6) CETA (COMPREHENSIVE ECONOMIC AND TRADE AGREEMENT) (6) Carlo Galli (6) Casaleggio (6) Contropiano (6) Eros Cococcetta (6) Eugenio Scalfari (6) Franco Bartolomei (6) Frédéric Lordon (6) Giorgia Meloni (6) M.AR.S. (6) Maduro (6) Marx (6) Militant-blog (6) Nino galloni (6) No Renzi Day (6) Noi con Salvini (6) ORA! (6) Pcl (6) Pisapia (6) Polonia (6) REDDITO MINIMO UNIVERSALE (6) Regioni autonome (6) Sandro Arcais (6) Stato di Polizia (6) Target 2 (6) Teoria Monetaria Moderna (6) Thomas Fazi (6) Titoli di stato (6) Toni negri (6) USB (6) Ungheria (6) Viktor Orban (6) assemblea nazionale 2-3 luglio 2016 (6) automazione (6) beni comuni (6) cinema (6) fabrizio Marchi (6) famiglia (6) giovanni Tria (6) governo Gentiloni (6) ideologia (6) incontro internazionale (6) la variante populista (6) liberosambismo (6) migranti (6) no-Ttip (6) nuovo soggetto politico (6) populismo democratico (6) suicidi (6) suicidi economici (6) tecnica (6) terremoto (6) uber (6) utero in affitto (6) Alberto Negri (5) America latina (5) Angelo Panebianco (5) Anguita (5) Antonio Ingroia (5) Assad (5) Carola Rackete (5) Dario Guarascio (5) Decreto Dignità (5) Decreto sicurezza (5) Dimitris Mitropoulos (5) Federalismo (5) Federico Fubini (5) Ferdinando Pastore (5) Finlandia (5) Forza Italia (5) Franco Busalacchi (5) Giuseppe Mazzini (5) HAMAS (5) Hilary Clinton (5) Il popolo de i Forconi (5) Joël Perichaud (5) Kirchner (5) Lucca (5) Luigi De Magistris (5) MOHAMED KONARE (5) Marcello Teti (5) Mario Monforte (5) No Monti Day (5) No debito (5) Npl (5) Nuova Direzione (5) Paolo Becchi (5) Parigi (5) Partito tedesco (5) Pier Paolo Dal Monte (5) Rete dei Comunisti (5) Romano Prodi (5) Rosatellum 2 (5) Sharing Economy (5) Soleimani (5) Stathis Kouvelakis (5) TTIP (TRANSATLANTIC TRADE AND INVESTMENT PARTNERSHIP) (5) Trump (5) Val di Susa (5) Wolfgang Munchau (5) Yemen (5) afghanistan (5) alleanze (5) banche popolari (5) brasile (5) camusso (5) chiesa ortodossa (5) confindustria (5) cuba (5) debitori (5) decreto vaccini (5) di Pietro (5) donna (5) elezioni regionali 2015 (5) elezioni. Lega (5) fratelli musulmani (5) giornalismo (5) governo (5) greta thumberg (5) jihadismo (5) laicismo (5) massimo fini (5) pomigliano (5) procedura d'infrazione (5) proteste agricoltori (5) rifugiati politici (5) salvinismo (5) teologia (5) tremonti (5) wikileaks (5) 16 giugno Roma (4) ALBA (4) Africa (4) Alessandro Somma (4) Alessia Vignali (4) Altiero Spinelli (4) Andrea Ricci (4) Anna Falcone (4) Antonio Amoroso (4) Assange (4) Aurelio Fabiani (4) Autostrade per l'Italia (4) Bergoglio (4) Brigate sovraniste (4) CSNR (4) Candidatura d’Unitat Popular (CUP) (4) Carovana di solidarietà (4) Cesaratto (4) Charlie Hebdo (4) Chiavacci Alessandro (4) Città della Pieve (4) Claudio Martini (4) Comitato per il No nel referendum sulla legge costituzionale Renzi- Boschi (4) Consiglio nazionale ORA! (4) Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (4) Corea del Nord (4) Danilo Calvani (4) Danilo Zolo (4) Deutsche Bank (4) Die Linke (4) Diego Melegari (4) Emanuele Severino (4) Ernesto Galli Della Loggia (4) Felice Floris (4) Francesco Giavazzi (4) Frente civico (4) Fronte Sovranista Italiano (4) GIAPPONE (4) Giuliano Pisapia (4) Giulio Regeni (4) Giulio Sapelli (4) Imu (4) Incontro di Roma (4) Italexit (4) JP Morgan (4) Jacques Nikonoff (4) Karl Polany (4) Kke (4) L'Altra Europa con Tsipras (4) Lafontaine (4) Laura Boldrini (4) Leonardo Mazzzei (4) Luciano Canfora (4) Luciano Gallino (4) Luciano Vasapollo (4) Lucio Chiavegato (4) Luigi Ferrajoli (4) Lupo (4) MPL (4) Marcello Minenna (4) Marchionne (4) Martin Heidegger (4) Morgan Stanley (4) Mosul (4) NO TAP (4) Noi sicialiani con Busalacchi (4) ONU (4) Oscar Lafontaine (4) Paolo Gerbaudo (4) Pci (4) Piattaforma di sinistra (4) Piero Bernocchi (4) Prodi (4) ROSSA (4) Rajoy (4) Sefano Rodotà (4) Sergio Starace (4) Simone Pillon (4) Slavoj Žižek (4) Stato d'emergenza (4) TAP (4) Tyssenkrupp (4) VOX (4) Varoufakis (4) Visco (4) Vladimiro Giacché (4) Xarxa Socialisme 21 (4) Xi Jinping (4) agricoltura biologica (4) al-Sisi (4) alceste de ambris (4) anarchici (4) antisemitismo (4) antisionismo (4) arancioni (4) bigenitorialità (4) califfato (4) carceri (4) cipro (4) coalizione sociale (4) crisi bancaria (4) cristianesimo (4) cristianismo (4) curdi (4) demografia (4) diritti di cittadinanza (4) donne (4) elezioni 2017 (4) elezioni comunali 2017 (4) elezioni siciliane 2012 (4) filo rosso (4) gender (4) il fatto quotidiano (4) informatica (4) intelligenza artificiale (4) irisbus (4) irlanda (4) italia (4) ius soli (4) legge del valore (4) legge di stabilità 2017 (4) parti de gauche (4) patrimoniale (4) porcellum (4) precarietà (4) presidente della repubblica (4) primarie (4) protezionismo (4) risparmio (4) salute (4) saviano (4) seminario (4) sinistra transgenica (4) sottoscrizione (4) spending review (4) spesa pubblica (4) statizzazione banche (4) terzo polo (4) transizione al socialismo (4) trattati europei (4) truffa bancaria (4) università (4) wikidemocrazia (4) xylella (4) 19 ottobre (3) Ahmadinejad (3) Alavanos (3) Albert Einstein (3) Alberto Alesina (3) Alfiero Grandi (3) Amodeo (3) Antonella Stirati (3) Aquisgrana (3) Arabia saudita (3) Armando Mattioli (3) Associazione Riconquistare la Sovranità (3) Atene 26-28 giugno (3) Aventino (3) BRIM (3) Barbara Spinelli (3) Benedetto Croce (3) Benetton (3) Bernd Lucke (3) Bin Laden (3) Bloco de Esquerda. (3) Cerveteri Libera (3) Cia (3) Ciudadanos (3) Comitato No Debito (3) Commissione europea (3) Coordinamento Democrazia Costituzionale (3) Coordinamento dei Comitati per il NO-Umbria (3) Coordinamento no E45 autostrada (3) Davide Serra (3) Dieudonné M'bala M'bala (3) Diosdado Toledano (3) EDWARD SNOWDEN (3) Eleonora Forenza (3) Ernest Vardanean (3) Eurasia (3) Fabio Nobile (3) Fabrizio Tringali (3) Fausto Sorini (3) Filippo Abbate (3) Francesco Neri (3) Francesco Salistrari (3) Fratoianni (3) Gianni Ferrara (3) Giorgio Lunghini (3) Giovanni Gentile (3) Giuliana Nerla (3) Giulio Bonali (3) Giuseppe Pelazza (3) Goofynomics (3) Gramsci (3) Guido Grossi (3) HELICOPTER MONEY (3) Hezbollah (3) ISTAT (3) Ilaria Bifarini (3) Iugoslavia (3) Ivan Cavicchi (3) Jens Weidmann (3) Jugoslavia (3) Leonardo SInigaglia (3) Lista Tsipras (3) Luca Ricolfi (3) Magdi Allam (3) Manolo Monero Pérez (3) Marcello Foa (3) Marco Bulletta (3) Marco Mainardi (3) Mario Volpi (3) Marxista dell'Illinois n.2 (3) Massimo De Santi (3) Massimo cacciari (3) Maurizio Fratta (3) Maurizio del Grippo (3) Milton Friedmann (3) Modern Money Theory (3) Moldavia (3) Morya Longo (3) Napoli (3) Nigel Farage (3) No Mes (3) No e-45 autostrada (3) Noi Mediterranei (3) Olanda (3) Palermo (3) Panagiotis Sotiris (3) Paola De Pin (3) Partito Italexit (3) Patrizia Badii (3) Pedro Montes (3) Pkk (3) Poroshenko (3) Rinascita (3) Rodoflo Monacelli (3) Ruggero Arenella (3) Salento (3) Sarkozy (3) Scenari Economici (3) Six Pack (3) Stavros Mavroudeas (3) Ugo Arrigo (3) Ungheria. jobbink (3) Ventotene (3) Viareggio (3) al-Nusra (3) alba dorata (3) austria (3) biotecnocrazia (3) bollettino medico (3) crediti deteriorati (3) debito (3) deflazione (3) deflazione salariale (3) diritto d'asilo politico (3) diritto di cittadinanza (3) divorzio banca d'Italia Tesoro (3) dollaro (3) economia sociale di mercato (3) elezioni 2020 (3) euroasiatismo (3) foibe (3) forza nuova (3) giustizia (3) inceneritori (3) indignati (3) ines armand (3) insegnanti (3) internazionale azione (3) legge di stabilità 2015 (3) legge truffa (3) machiavelli (3) maternità surrogata (3) mattarellum (3) mezzogiorno (3) minijobs. Germania (3) negazionismo (3) noE-45 autostrada (3) occidente (3) oligarchia (3) olocausto (3) partito (3) partito democratico (3) prescrizione (3) psicanalisi (3) quota 100 (3) rai (3) ratzinger (3) riforma del senato (3) robotica (3) sanità. spending review (3) sciopero generale (3) seminario teorico (3) senato (3) sme (3) social media (3) socialdemocrazia (3) sondaggi (3) sovranità e costituzione (3) sovrapproduzione (3) takfir (3) tassisti (3) terza assemblea P101 (3) tv (3) violenza (3) web (3) 11 settembre (2) 12 aprile (2) 25 aprile 2017 (2) 27 ottobre 2012 (2) A/simmetrie (2) ALDE (2) Ada Colau (2) Agenda Monti (2) Alberto Benzoni (2) Alberto Montero (2) Alétheia (2) Amando Siri (2) Amazon (2) Andalusia (2) Angelo Salento (2) Antonello Ciccozzi (2) Antonello Cresti (2) Arditi del Popolo (2) Armando Siri (2) Atlante (2) Baath (2) Bahrain (2) Banca (2) Bandiera rossa in movimento (2) Berretti Rossi (2) Bilderberg (2) Black Lives Matter (2) Blockchain (2) Bolivia (2) Bolkestein (2) Borotba (2) Brushwood (2) CISL (2) Carc (2) Carlo Clericetti (2) Carlo Freccero (2) Carlo Romagnoli (2) Cernobbio (2) Certificati di Credito Fiscale (2) Cesarina Branzi (2) Cgia Mestre (2) Chantal Mouffe (2) Cile (2) Cirimnnà (2) Civati (2) Claudia Castangia (2) Colonialismo (2) Comitato antifascista russo-ucraiono (2) Conte (2) Coordinamento europeo della Sinistra contro l’euro (2) Dani Rodrik (2) De Bortoli (2) Der Spiegel (2) Diem25 (2) Domenico Losurdo (2) Don Giancarlo Formenton (2) Dugin (2) EReNSEP (2) Edoardo Biancalana (2) Ego della Rete (2) Emilia Clementi (2) Emilia-Romagna (2) Emiliano Gioia (2) Enzo Pennetta (2) Eric Toussaint (2) Ettore Livini (2) European Quantitative-easing Intermediated Program (2) Extincion Rebellion (2) F.List (2) Federal reserve (2) Fidel Castro (2) Fidesz (2) Filippo Gallinella (2) Fiumicino (2) Forestale (2) Forum Internazionale antiEU delle forze popolari (2) Forum Popoli Mediterranei (2) Francesco Lamantia (2) Francesco Maria Toscano (2) Francesco Piobbichi (2) Franco Russo (2) Frosinone (2) Fulvio Grimaldi (2) Futuro al lavoro (2) Generale Pappalardo (2) Gentiloni (2) Giacomo Bracci (2) Giacomo Russo Spena (2) Giada Boncompagni (2) Giancarlo Cancelleri (2) Gig Economy (2) Giorgio Gattei (2) Giuliano Amato (2) Giuseppe Palma (2) Goldman Sachs (2) Google (2) Grottaminarda (2) Guido Viale (2) Hartz IV (2) Hegel (2) Hitler (2) Héctor Illueca (2) INPS (2) Incontro di Madrid 19/21 febbraio 2016 (2) Iniciativa za Demokratični Socializem (2) Iniziativa per il socialismo democratico (2) Italia Ribelle (2) Iugend Rettet (2) JULIAN ASSANGE (2) Jacopo Custodi (2) Javier Couso Permuy (2) Juan Carlos Monedero (2) Juncker (2) Junker (2) Kalergy (2) Ken Loach (2) Kostas Lapavitsas (2) Kurdistan (2) La Grassa (2) Lelio Basso (2) Lelio Demichelis (2) Loretta Napoleoni (2) Ltro (2) M-48 (2) Maastricht (2) Mali (2) Manolis Glezos (2) Marco Revelli (2) Marco Rizzo (2) Maria Elena Boschi (2) Maria Rita Lorenzetti (2) Mario Tronti (2) Mark Zuckerberg (2) Marocco (2) Massimo D'Antoni (2) Massimo PIvetti (2) Michele Serra (2) Michele fabiani (2) Microsoft (2) Militant (2) Moscovici (2) Movimento Politico d'Emancipazione Popolare (2) Mussari (2) Mélenchon (2) Nadia Garbellini (2) Netanyahu (2) Nicaragua (2) Omt (2) Oriana Fallaci (2) Ostia (2) Paolo Maddalena (2) Papa (2) Partito comunista (2) Patto di Stabilità e Crescita (2) Paul Krugman (2) Paul Mason (2) PdCI (2) Pdl (2) Piano di eradicazione degli ulivi (2) Piemonte (2) Pippo Civati (2) Portella della Ginesta (2) Preve (2) Quarto Polo (2) Raffaele Alberto Ventura (2) Reddito di inclusione sociale (2) Riccardo Bellofiore (2) Riccardo Ruggeri (2) Riscossa Italia (2) Roberto Ferretti (2) Rosanna Spadini (2) Rosarno (2) Rosatellum (2) Rozzano (2) Ryan air (2) SPD (2) STX (2) Sahra Wagenknecht (2) Salistrari (2) Schumpeter (2) Scilipoti (2) Scozia (2) Seconda Assemblea CLN (2) Sergio Bellavita (2) Sergio Cararo (2) Sergio Cofferati (2) Severgnini (2) Shale gas (2) Simone Di Stefano (2) Slovenia (2) Stato penale (2) Stefano Zecchinelli (2) Steve Bannon (2) Stiglitz (2) Tasi (2) Tasos Koronakis (2) Telecom (2) Terzo Forum (2) Thissen (2) Thomas Piketty (2) Tito Boeri (2) Tiziana Alterio (2) Tiziana Ciprini (2) Tltro (2) Tomaso Montanari (2) Tor Sapienza (2) Torino (2) Transatlantic Trade and Investment Partnership (2) Transnistria (2) Trilateral (2) UIL (2) UKIP (2) Umberto Eco (2) Ursula von der Leyen (2) Valerio Bruschini (2) Von Der Leyen (2) Vox Italia (2) Zagrebelsy (2) Zoe Constantopoulou (2) accordo del 20 febbraio (2) accordo sul nucleare (2) agricoltori indignati (2) al Serraj (2) al-Durri (2) al-qaeda (2) alawismo (2) animalismo (2) antimperialista (2) antispecismo (2) antropologia (2) atac (2) banche venete (2) battaglia d'autunno (2) blocco sociale (2) bontempelli (2) burkini (2) calunnia (2) casa (2) clausole di salvaguardia (2) cobas (2) comitato di Perugia (2) composizione di classe (2) comuni (2) comunicazione (2) debito privato (2) denaro (2) deregulation (2) domenico gallo (2) due euro (2) dughin (2) elezioni comunali 2015 (2) elezioni comunali 2019 (2) embraco (2) enel (2) energia (2) ennahda (2) esercito (2) eugenetica (2) expo (2) export (2) fake news (2) fecondazione eterologa (2) fincantieri (2) fine del lavoro (2) frontiere (2) gaypride (2) genetica (2) gennaro Migliore (2) geoeconomia (2) giacobinismo (2) governicchio (2) indignatos (2) industria italiana (2) intimperialismo (2) isu sanguinis (2) legge (2) legge di stabilità 2018 (2) lgbt (2) libano (2) liberi e uguali (2) libertà di pensiero (2) maidan (2) manifestazione 2 giugno 2018 (2) marina silva (2) mercantislismo (2) nazionalizzare le autostrade (2) no expo (2) non una di meno (2) omosessualità (2) ong (2) paolo vinti (2) pareggio di bilancio (2) parlamento europeo (2) patria (2) patto del Nazareno (2) patto grecia-israele (2) patto politico (2) peronismo (2) petrolio (2) pietro ratto (2) poste (2) poste italiane (2) proporzionale (2) province (2) razionalismo (2) reddito di base (2) ricchezza (2) riduzione parlamentari (2) rifiuti (2) riformismo (2) rivoluzione russa (2) rivoluzione socialista (2) scissione pd (2) serbia (2) shador (2) shoa (2) silicon valley (2) sinistra anticapitalista (2) sinistra critica (2) società (2) stagnazione secolare (2) stop or-me (2) studenti (2) tasso di cambio (2) transgender (2) transumano (2) ulivi (2) unioni civili (2) uniti e diversi (2) uscita da sinistra (2) vincolo di mandato (2) vota NO (2) "cosa rossa" (1) 100 giorni (1) 101 Dalmata. il più grande successo dell'euro (1) 11-12 gennaio 2014 (1) 14 novembre (1) 17 aprile (1) 19 ottobre 2019 (1) 1961 (1) 20-24 agosto 2014 (1) 25 aprile 2014 (1) 25 aprile 2015 (1) 25 aprile 2018 (1) 28 marzo 2014 (1) 31 marzo a Milano (1) 4 novembre (1) 5G (1) 6 gennaioMovimento Popolare di Liberazione (1) 8 settembre (1) 9 febbraio 2019 (1) 9 novembre 2013 (1) A. Barba (1) AL NIMR (1) Abd El Salam Ahmed El Danf (1) Aberto Bellini (1) Accellerazionismo (1) Achille Occhetto (1) Acqua pubblica (1) Adenauer (1) AirCrewCommittee (1) Alain Parguez (1) Alan Greenspan (1) Alan Johnson (1) Alba Libica (1) Albania (1) Albert Jeremiah Beveridge (1) Albert Reiterer (1) Albert Rivera (1) Alberto Perino (1) Alcoa (1) Aldo Barba (1) Aldo Bronzo (1) Aleksey Mozgovoy (1) Alemanno (1) Aleppo (1) Alesina (1) Alessandro Mustillo (1) Alessandro Trinca (1) Alex Zanotelli (1) Alexander Zakharchenko (1) Alterfestival (1) Alternativa per la Germania (1) Alì Manzano (1) Ambrogio Donini (1) Ambrose Evans Pritchard (1) Amedeo Argentiero (1) Amintore Fanfani (1) Amoroso (1) Anders Breivik (1) Andrew Brazhevsky (1) Andrew Spannaus (1) Angela Matteucci (1) Angelo di Carlo (1) Angus Deaton (1) Anis Amri (1) Anna Angelucci (1) Anna Lami (1) Anschluss (1) Anthony Coughlan (1) Antonella Stocchi (1) Antonio De Gennaro (1) Antonio Guarino (1) Antonio Rinaldis (1) Antonis Ragkousis (1) Antonis-Ragkousis (1) Apple (1) Arditi (1) Argo Secondari (1) Argyrios Argiris Panagopoulos (1) Arnaldo Otegi (1) Ars Longa (1) Art 81 (1) Art. 11 (1) Art.50 Trattato Lisbona (1) Articolo1 (1) Artini (1) Artuto Scotto (1) Ascheri (1) Atene (1) Athanasia Pliakogianni (1) Atlantia (1) Attali (1) Augusto Graziani (1) Australia (1) BDI (1) BORIS NEMTSOV (1) BRI (1) Banca d'Italia (1) Banca mondiale (1) Barcelona en comú (1) Bashar al-Assad (1) Basilicata (1) Bastasin (1) Battaglione Azov (1) Bazar (1) Bcc (1) Bekaert (1) Belardelli (1) Belgio (1) Benigni (1) Benoît Hamon (1) Bernard-Henri Levy (1) Bielorussia (1) Bifo (1) Bilancio Ue (1) Bini Snaghi (1) Bisignani (1) Bismarck (1) Black Panthers (1) Blade Runner 2049 (1) Boicotta Eurovision (1) Boikp Borisov (1) Bolsonaro (1) Bossi (1) Branko Milanovic (1) Brennero (1) Bretagna (1) Brigata kalimera (1) Brindisi (1) Britannia (1) Bruderle (1) Bruno Steri (1) Bruno Vespa (1) Bulgaria (1) ByoBlu (1) C.f.. Governo giallo-verde (1) CARTA DI FIRENZE 2019 (1) CCF (1) CNL (1) COMITATO OPERAI E CITTADINI PER L'AST (1) COSMOPOLITICA (1) Calabria (1) Calenda (1) Cambiare si può (1) Cameron (1) Cammino per la libertà (1) Cancellieri (1) Carchedi (1) Caritas (1) Carlo Candi (1) Carlo De Benedetti (1) Carlo Rovelli (1) Carmine Pinto (1) Casal Bruciato (1) Cascina Raticosa (1) Casini (1) Cassazione (1) Cassese Sabino (1) Catarina Martins (1) Cekia (1) Cesare Battisti (1) Checchino Antonini (1) Checco (1) Chiaberge Riccardo (1) Chiara Appendino (1) Chisinau (1) Chișinău (1) Christian Napolitano (1) Christian Rocca (1) Christoph Horstel (1) Circo Massimo (1) Cirinnà (1) Civitavecchia (1) Claudia Zeta (1) Claudio Maartini (1) Claudio Magris (1) Claus Offe (1) Concita De Gregorio (1) Confederazione europea (1) Conferenza d'apertura (1) Consiglio europeo del 26-27 giugno 2014 (1) Coord (1) Coordinamento europeo per l'uscita dall'Unione (1) Corea del Sud (1) Corriere della sera (1) Corte Europea sui diritti dell'uomo (1) Cosenza (1) Crimea (1) Cristina Re (1) Cuperlo (1) DDL (1) Dagospia (1) Daisy Osauke (1) Damiano palano (1) Dan Glazebrook (1) Daniela Conti (1) Daniele Manca (1) Danimarca (1) Dario Fo (1) Davide Bono (1) Davide Gionco (1) Davos (1) De Masi (1) De Vito (1) Debora Billi (1) Debt Redemption Fund (1) Del Rio (1) Denis Mapelli (1) Dichiarazione universale dei diritti umani (1) Dimitris Christoulias (1) Dio (1) Dmitriy Kolesnik (1) Domenico Quirico (1) Domenico Rondoni (1) Dominique Strauss-Khan (1) Don Sturzo (1) Donald Tusk (1) Duda (1) ECO (1) EPAM (1) Eco della rete (1) Eduard Limonov (1) Elctrolux (1) Eleonora Florenza (1) Elinor Ostrom (1) Elliott Gabriel (1) Emanuele Filiberto (1) Emilio Gentile (1) Emma Bonino (1) Emmanuel Mounier (1) Emmeffe (1) Enrica Perucchietti (1) Enrico Angelini Partigiano (1) Enrico Gatto (1) Enrico Rossi (1) Enrico padoan (1) Erasmo vecchio (1) Ernesto Pertini (1) Ernst Bloch (1) Eros Francescangeli (1) Erri De Luca (1) Etiopia (1) Ettore Gotti Tedeschi (1) Eugenio Scalgari (1) Eunoè (1) Eurispes (1) Europa a due velocità (1) Evo Morales (1) FF2 (1) Fabiani (1) Fabio Amato (1) Fabio De Masi (1) Fabio Dragoni (1) Fabio Mini (1) Fabio Petri (1) Fabriano (1) Fabrizio De Paoli (1) Fabrizio Rondolino (1) Falluja (1) Favia (1) Federazione delle Industrie Tedesche (1) Federica Aluzzo (1) Federico Caffè (1) Federico II il Grande (1) Ferrero (1) Fertility Day (1) Filippo Dellepiane (1) Filippo Nogarin (1) Filippo Santarelli (1) Fiorito (1) Florian Philippot (1) Folkebevægelsen mod EU (1) Foodora (1) Foro di Sao Paulo (1) Forum Ambrosetti (1) Forum dei Popoli Mediterranei (1) Forum di Assisi (1) Francesca Donato (1) Francesco Campanella (1) Francesco Cardinali (1) Francesco Garibaldo (1) Francesco Giuntoli (1) Francesco Lenzi (1) Francesco Magris (1) Franco Venturini (1) Frauke Petry (1) Fred Kuwornu (1) Freente Civico (1) Freud (1) Front de gauche (1) Fronte della gioventù comunista (1) Fuad Afane (1) Fukuyama (1) Fuori dall'euro (1) GMJ (1) Gabanelli (1) Gabriele Gesso (1) Gandhi (1) George Friedman (1) George Monbiot (1) Germanicum (1) Gesù (1) Gezi park (1) Giacomo Bellini (1) Giacomo Bellucci (1) Giacomo Vaciago (1) Giacomo Zuccarini (1) Giancarlo Bergamini (1) Gim cassano (1) Giordano Sivini (1) Giovanna Vertova (1) Giovanni De Cristina (1) Giovanni Lo Porto (1) Giovanni Schiavon (1) Giovanni Tomei (1) Giovanni di Cristina (1) Giulia Grillo (1) Giuliana Commisso (1) Giuliano Procacci (1) Giulio Ambrosetti (1) Giulio Girardi (1) Giulio Tarro (1) Giulio Tremonnti (1) Giuseppe Altieri (1) Giuseppe Guarino (1) Giuseppe Travaglini (1) Giuseppe Turani (1) Giuseppe Zupo (1) Glauco Benigni (1) Godley (1) Grasso (1) Graziano Priotto (1) Grecia presidio 9/9/19 (1) Guerra di liberazione algerina (1) Guglielmo Forges Davanzati (1) Guido Lutrario (1) Guido Ortona (1) Günther Anders (1) HSBC (1) Hainer Flassbeck (1) Haitam Manna (1) Haiti (1) Haver Analytics (1) Hawking (1) Heiner Flassbeck (1) Hillary Clinton (1) Hjalmar Schacht (1) Hong Kong (1) Huawei (1) Huffington Post (1) IPHONE (1) IRiS (1) IS (1) Ida Magli (1) Ignazio Marino (1) Il tramonto dell'euro (1) Ilaria Lucaroni (1) Illueca (1) Imposimato (1) Improta (1) Indesit (1) Indipendenza e Costituzione (1) Inge Höger (1) Intellettuale dissidente (1) International Forum of Sovereign Wealth Funds (1) Intesa Sanpaolo (1) Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (1) Italia dei valori (1) J.Habermas (1) JAMES GALBRAITH (1) JOBS ACT(ING) IN ROME (1) Jacques Delors (1) Jacques Rancière (1) James Holmes (1) James K. Galbraith (1) James Petras (1) Jaroslaw Kaczynsk (1) Jason Barker (1) Je so' Pazz' (1) Jean Claude Juncker (1) Jean-Claude Juncker (1) Jean-Claude Lévêque (1) Jean-Claude Michéa (1) Jean-Jacques Rousseau (1) Jean-Paul Fitoussi (1) Jeremy Rifkin (1) Jo Cox (1) Joel Perichaud (1) John Laughland (1) John Locke (1) John Pilger (1) Jorge Alcazar Gonzalez (1) Joseph De Maistre (1) Joseph Shumpeter (1) Josephine Markmann (1) João Ferreira (1) Jugend Rettet (1) Juha Sipila (1) Junge Welt (1) Kalecky (1) Kalergi (1) Kelsen (1) Kemi Seba (1) Kenneth Kang (1) Kiev (1) Kirill Vasilev (1) Kolesnik Dmitriy (1) Kosovo (1) Kostas Kostoupolos (1) Kostas-Kostopoulos (1) Kouachi (1) Koutsianas Pantelis (1) Kruhman (1) Ktragujevac (1) Kyenge (1) L'Aquila (1) La Pira (1) La forte polarizzazione (1) La sinistra e la trappola dell'euro (1) La via maestra (1) La7 (1) Lagarde (1) Lapo Elkann (1) Lars Feld (1) Lasciateci fare (1) Leave (1) Lecce (1) Left (1) Legge 194 (1) Legge Acerbo (1) Legge Severino (1) Leonardo Coen (1) Leopolda (1) Lettera aperta ai movimenti sovranisti (1) Lev Gumilev (1) LexitNetwork (1) Lia De Feo (1) Lidia Riboli (1) Lidia Undiemi (1) Liguria (1) Lillo Massimiliano Musso. Leoluca Orlando (1) Lituana (1) Livorno (1) Logistica. Ikea (1) London Corrispondent Society (1) Lorenzin (1) Lorenzin Beatrice (1) Lorenzo Alfano (1) Lorenzo Del Savio (1) Lorenzo Dorato (1) Lorenzo Fioramonti (1) Lorenzo Fontana (1) Loris Caruso (1) Luca Donadel (1) Luca Pagni (1) Lucarelli (1) Lucia Annunziata (1) Lucia Morselli (1) Luciana Castellina (1) Luciano Violante (1) Lucio Magri (1) Lucio garofalo (1) Luigi De Giacomo (1) Luigi Nanni (1) Luigi Preiti (1) Luigi Zingales (1) Luka Mesec (1) López Obrador (1) M. Pivetti (1) M48 (1) M5 (1) MH 17 flight paths (1) MNLA (1) MOSE (1) Macchiavelli (1) Macedonia (1) Maida (1) Manuel Monereo (1) Manuel Montejo (1) Manuela Cadelli (1) Manuela Carmena (1) Marcello Barison (1) Marcello De Cecco (1) Marcello Veneziani (1) Marcia Perugia-Assisi (1) Marco Bersani (1) Marco Carrai (1) Marco Cattaneo (1) Marco Di Steafno (1) Marco Ferrando (1) Marco Fortis (1) Marco Giannini (1) Marco Palombi (1) Marco Pannella (1) Marco Parma (1) Marco Rovelli (1) Marco Santopadre (1) Marcuse (1) Margarita Olivera (1) Maria Grazia Da Costa (1) Marina Calculli (1) Marina Minicuci (1) Mario Esposito (1) Mark Rutte (1) Maroni (1) Marta Fana (1) Martin Lutero (1) Martin Wolf (1) Marxista dell'Illinois n.1 (1) Massimiliano Panarari (1) Massimo Costa (1) Massimo Gramellini (1) Massimo Recalcati (1) Massimo Villone (1) Matt O'Brien (1) Mattei (1) Matteo Mameli (1) Matteo Pucciarelli (1) Mauricio Macri (1) Maurizio Alfieri (1) Maurizio Blondet (1) Maurizio Franzini (1) Maurizio Leonardi (1) Maurizio Lupi (1) Maurizio Molinari (1) Maurizio Ricci (1) Maurizio Sgroi (1) Maurizio Vezzosi (1) Maurizio Zenezini (1) Maurizio zaffarano (1) Mauro Alboresi (1) Mauro Bocci (1) Mauro Maltagliati (1) Mauro Scradovelli (1) Mauro Volpi (1) Maximilian Forte (1) Mdp (1) Me.Fo. (1) Melanchon (1) Meloni (1) Mentana (1) Meridionalisti Italiani (1) Merk (1) Merloni (1) Messico (1) Metallurgiche Forschungsgesellschaft (1) Micah Xavier Johnson (1) Michael Jacobs (1) Michael Ledeen (1) Michael Moore (1) Michelangelo Vasta (1) Michele Ainis (1) Michele Ruggero (1) Mihaly Kholtay (1) Milano (1) Milosevic (1) Milton Friedman (1) Mimmo Lucano (1) Mincuo (1) Ministero economia e finanza (1) Mladic (1) Mohamed bin Salman (1) Mohammad Javad Zarif (1) Monica Maggioni (1) Monicelli (1) Mont Pélerin Society (1) Montegiorgio in Movimento (1) Moshe Ya’alon (1) Moves (1) Movimento 77 (1) Movimento R(e)evoluzione (1) Movimento democratici e progressisti (1) Movimento di Liberazione Popolare (1) Movimiento 15-M (1) Mulatu Teshome Wirtu (1) Musk (1) NIgeria (1) Nadia Valavani (1) Naji Al-Alì (1) Nancy Fraser (1) Natale (1) Neda (1) Nepal (1) Nethanyahu (1) New York Times (1) Nicky Hager (1) Nicola Ferrigni (1) Nicolas Dupont-Aignan (1) Nicoletta Dosio (1) Nicolò Bellanca (1) Nimr Baqr al-Nimr (1) No Fertility Day (1) Noam Chomsky (1) Noelle Neumann (1) Noi sicialiano con Busalacchi (1) Norbert Hofer (1) Norberto Bobbio (1) Nord Africa (1) Norma Rangeri (1) Nsa (1) OCSE (1) OLTRE L'EURO L'ALTERNATIVA C'È (1) OPEC (1) OXI (1) Olimpiadi (1) Olmo Dalcò (1) Omnium (1) Onda d'Urto (1) Open Society Foundations (1) Orietta Lunghi (1) P 101 (1) P-Carc (1) P01 (1) PCE (1) PCdI (1) PIANESI MARIO (1) POSSIBILE (1) PRISM (1) PSUV (1) Pablo Stefanoni (1) Padre Pio (1) Paesi baschi (1) Pakistan (1) Palladium (1) Panagoitis Sotiris (1) Panos "Panagiotis" Kammenos (1) Paola Muraro (1) Paolo Ciofi (1) Paolo Di Martino (1) Paolo Giussani (1) Paolo Maria Filipazzi (1) Paolo dall'Oglio (1) Paremvasi (1) Partito Comunista Italiano (1) Partito Comunista d'Italia (1) Partito del Lavoro (1) Partito radicale (1) Pasolini (1) Pasquale Voza (1) Passos Coelho (1) Patto di stabilità (1) Paul "Elliot" Singer (1) Paul De Grauwe (1) Paul Steinhardt (1) Per una sinistra rivoluzionaria (1) Perù (1) Pettirossi (1) Piano nazionale per la fertilità (1) Piepoli (1) Pier Francesco Zarcone (1) Pier Paolo Pasolini (1) Pierfranco Pellizzetti (1) Piero Calamandrei (1) Piero Gobetti (1) Piero Ricca (1) Piero fassina (1) Piero valerio (1) Pierre Laurent (1) Pietro Attinasi (1) Pietro Ingrao (1) Pietro Nenni (1) Pil (1) Pil argentino (1) Pinna (1) Pino Corrias (1) Pino Prestigiacomo (1) Piotr Zygulski (1) Pisa (1) Pizzarotti (1) Pomezia (1) Porto Recanati (1) Postcapitalism (1) Presidenza della Repubblica (1) Profumo (1) Puglia (1) Quadrio Curzio Alberto (1) Quisling (1) RENAUD LAMBERT (1) RISCOSSA ITALIANA (1) ROSS@ Parma (1) Rachid Ghannoūshī (1) Radek (1) Raffaele Ascheri (1) Raffaele Marra (1) Raffaella Paita (1) Ramadi (1) Ramarrik de Milford (1) Ramon Franquesa (1) Rapporto Werner (1) Ras Longa (1) Razem (1) Realfonzo (1) Remain (1) Renato Brunetta (1) René Girard (1) Report (1) Repubblica di Lugànsk (1) Rete Sostenibilità e Salute (1) Riccardo Terzi (1) Riccardo Tomassetti (1) Rino Formica (1) Risorgimento Meridionale (1) Rita Di Leo (1) Rizzo (1) Robert Mundell (1) Roberta Lombardi (1) Roberto D'Agostino (1) Roberto D'Alimonte (1) Roberto D'Orsi (1) Roberto Fico (1) Roberto Grienti (1) Roberto Marchesi (1) Roberto Martino (1) Roberto Massari (1) Roberto Musacchio (1) Roberto Palmerini (1) Roberto Santilli (1) Rocco Casalino (1) Rohani (1) Roma 13 ottobre 2018 (1) Roma 21 novembre 2015 (1) Romney (1) Rosario Crocetta (1) Rossano Rubicondi (1) Rovereto (1) SENZA EURO(PA) (1) SI COBAS (1) SInistra popolare (1) SYLVAIN LEDER (1) Sacko Soumayla (1) Said Gafurov (1) Sakorafa (1) Salmond (1) Salonicco (1) Salvatore Biasco (1) Salvatore D'Albergo (1) Samaras (1) Samir Amin (1) Sandro Targetti (1) Santori (1) Schengen (1) Schlageter (1) Scottish National Party (1) Scuola austriaca (1) Scuola di Friburgo (1) Sebastiano Isaia (1) Serge Latouche (1) Sergeï Kirichuk (1) Sergio Bologna (1) Sergio Romano (1) Shaimaa (1) Shaimaa el-Sabbagh (1) Shakira (1) SiAMO (1) Sig­mar Gabriel (1) Silvana Sciarra (1) Slai Cobas (1) Slavoj Zizek (1) Solone (1) Sorrentino (1) Spoleto (1) Sraffa (1) Standard & Poor's (1) Stanis Ruinas (1) Stefania Giannini (1) Stefano Alì (1) Stefano Azzarà (1) Stefano Bartolini (1) Stefano Feltri (1) Stefano Lucarelli (1) Stefano Musacchio (1) Stefano Petrucciani (1) Stefano Zai (1) Steven Forti (1) Storace (1) Stratfor (1) Strikemeeting (1) Sudafrica (1) Susana Díaz (1) Svitlana Grugorciùk (1) Svizzera (1) TISA (TRADE IN SERVICES AGREEMENT) (1) TPcCSA (1) Tarek Aziz (1) Tariq Alì (1) Tempa Rossa (1) Tfr (1) Thatcher (1) Theodoros Koudounas (1) Theresa Mai (1) Thomas Szmrzly (1) Thomas Zmrzly (1) Tiziana Aterio (1) Tiziana Drago (1) Togliatti (1) Tommaso Nencioni (1) Tommaso Rodano (1) Tonia Guerra (1) Tony Manigrasso (1) Topos Rosso (1) Toscana (1) Tribunale dell'Aia (1) Trichet (1) Tripoli (1) Tuareg (1) Two Pack (1) UGL (1) UPR (1) Udc (1) Ugo Mattei (1) Ulrich Grillo (1) Unicredit (1) Unio (1) United Kingdom Indipendent Party (1) Utoya (1) VLADIMIR LAKEEV (1) Vagelis Karmiros (1) Valerio Colombo (1) Vallonia (1) Vasilij Volga (1) Veltroni (1) Venezia (1) Veronica Duranti (1) Versilia (1) Vertice di Milano (1) Viale (1) Viktor Shapinov (1) Vilad Filat (1) Vincent Brousseau (1) Vincenzo Sparagna (1) Viscione (1) Vito Lops (1) Vito Storniello (1) Vittorio Bertola (1) Vittorio Carlini (1) Vittorio da Rold (1) Von Mises (1) Vox Populi (1) W. Streeck (1) WHIRLPOOL (1) Walter Eucken (1) Walter Tocci (1) Warren Mosler (1) Washington Consensus (1) Wen Jiabao (1) Westfalia (1) Wilders (1) Wolfgang Streeck (1) Wolkswagen (1) Wozniak (1) YPG (1) Ytzhac Yoram (1) Zagrebelsky (1) Zaia (1) Zalone (1) Zbigniew Brzezinski (1) Zecchinelli (1) Zedda Massimo (1) Zizek (1) Znet (1) Zolo (1) Zygmunt Bauman (1) aborto (1) accise (1) adozioni (1) aggressione (1) agorà (1) al-Fatah (1) al-Ghwell (1) alba mediterranea (1) alberto garzon (1) alluvione (1) alt (1) alta velocità (1) amanda hunter (1) amnistia (1) amore (1) andrea zunino (1) antropocene (1) apocalisse (1) appoggio tattico (1) arcelor Mittal (1) aree valutarie ottimali (1) armi (1) arresti (1) asia argento (1) askatasuna (1) assemblea di Roma del 4 luglio 2015 (1) assemblea nazionale del 22 e 23 ottobre (1) ateismo (1) autogestione (1) autostrade (1) ballarò (1) battisti (1) benessere (1) big five (1) bilancia dei pagamenti (1) bioetica (1) biologia (1) black block (1) blocco costituzionale (1) blocco nero (1) bloomberg (1) bomba atomica (1) bonapartismo (1) brigantaggio (1) bufale (1) bullismo (1) calcio (1) califfaato (1) campagna di finanziamento (1) capitolazione (1) carlo Bonini (1) carlo Sibilia (1) carta dei principi (1) cassa depositi e prestiti (1) catastrofe italiana (1) catene di valore (1) cdp (1) censis (1) censura (1) chokri belaid (1) comitato (1) comitato per la salvaguardia dei numeri reali (1) commemorazione (1) confini (1) conflitto di interezzi (1) confucio (1) consiglio superiore della magistratura (1) contestazione (1) controcorrente (1) convegno di Copenaghen (1) coronavirus (1) coronovirus (1) cretinate. (1) curzio maltese (1) cybercombattenti (1) cyborg (1) dabiq (1) dall'euro (1) dalla NATO e dal neoliberismo (1) david harvey (1) decalogo (1) decescita (1) decrescita felice (1) decretone (1) democratellum (1) democratiche e di sinistra (1) democrazia economica (1) deportazione economica (1) depressione (1) di Monica Di Sisto (1) dichiarazione di Roma (1) dimissioni (1) dimitris kazakis (1) diritti dei lavoratori (1) dissesto idrogeologico (1) dracma (1) ebraismo (1) economie di scala (1) economist (1) ecosocialismo (1) egolatria (1) elezioni comunali 2018 (1) elezioni regionali 2019 (1) enav (1) enrico Corradini (1) erasmus (1) esercito industriale di riserva (1) espulsione (1) estremismo (1) eurasismo (1) euroi (1) evasione fiscale (1) fabbriche (1) fallimenti (1) fascistizzazione della Lega (1) felicità (1) femen (1) femminicidio (1) fiducia (1) finan (1) finaza (1) flessibilità (1) flussi elettorali 2016 (1) fondi avvoltoio (1) fondi immobiliari (1) fondi sovrani (1) forme (1) freelancing (1) fuga dei capitali (1) fusione dei comuni (1) genere (1) giusnaturalismo (1) global compact (1) gold standard (1) governabilità (1) governo neutrale (1) grande coalizione (1) gravidanza (1) grazia (1) guerra di civiltà (1) guerra valutaria (1) hansel e gretel (1) hedge funds (1) i più ricchi del mondo (1) il cappello pensatore (1) illiberale (1) ilsimplicissimus (1) import (1) import-export (1) incendi (1) independent contractor (1) india (1) indignados (1) indipendeza e costituzione (1) individualismo (1) indulto (1) intena (1) intervista (1) ius sanguinis (1) ivana fabris (1) joker (1) kafir (1) l (1) la grande bellezza (1) legalità (1) legge Madia (1) legge anticorruzione (1) legge antisciopero (1) legge di stabilità 2016 (1) leva (1) leva obbligatoria (1) lex monetae (1) libaralismo (1) libe (1) liberalizzazioni (1) liberazionne (1) liberiamo (1) libra (1) linguaggio (1) link tax (1) liste civiche. (1) loi El Khomri (1) lotga di classe (1) luddismmo (1) lula (1) madre surrogata (1) mafiodotto (1) maghreb (1) malaysian AIRLINES (1) mandato imperativo (1) manifesto del Movimento Popolare di Liberazione (1) manlio dinucci (1) manovra (1) marchesi Antinori (1) marcia globale per Gerusalemme (1) massacri imperialisti (1) massimo bray (1) massoneria (1) materialismo storico (1) matrimoni omosessuali (1) matteo bortolon (1) matteo brandi (1) megalamania (1) memoria (1) mercantilismo (1) mercato (1) mercato del lavoro (1) militarismo (1) modello spagnolo (1) modello tedesco (1) modernità (1) molestie (1) momento polany (1) monetarismo (1) moody's (1) nascite (1) nazion (1) nazional-liberismo (1) neokeynesismo (1) no allo spezzatino (1) no vax (1) nobel (1) nomine ue (1) norvegia (1) numero chiuso (1) obiezione di coscienza (1) occupy wall street (1) oligarchia eurista (1) openpolis (1) operaismo (1) ore lavorate (1) osvaldo napoli (1) pacifismo (1) palmira (1) partite iva (1) partiti (1) partito americano (1) partito brexit (1) partito umanista (1) pecchioli luigi (1) personalismo (1) petiziion (1) piaciometro (1) piano Silletti (1) piano nazionale di prevenzione (1) piero visani (1) piigs (1) politicamente corretto (1) politiche austeritarie (1) polizia (1) ponte Morandi (1) popolo (1) post-elezioni (1) post-operaismo (1) postumano (1) profughi (1) programma UIKP (1) progresso (1) qualunquismo (1) questione meridionale (1) quinta internazionale (1) rampini (1) rappresentanza (1) recensioni (1) regione umbria (1) rete 28 Aprile (1) ride sharing (1) rider (1) risparmio tradito (1) risve (1) riunioni regionali (1) rivoluzione (1) robot killer (1) rosabrunismo (1) rublo (1) salafismo (1) salir del euro (1) sandro veronesi (1) sanzioni (1) scie chimiche (1) sciopero della fame (1) seisàchtheia (1) sequestro minori (1) sfruttamento (1) sicurezza (1) siderurgia (1) sindalismo di base (1) sinismo (1) smartphone (1) social forum (1) sondaggio demos (1) specismo (1) spionaggio (1) squatter (1) stadio (1) startup (1) statuto (1) sterlina (1) strategia militare (1) stress test (1) sud (1) suez (1) supe-bolla (1) supply-side economics (1) svimez (1) taglio parlamentari (1) takfirismo (1) tango bond (1) tassiti (1) tempesta perfetta (1) terza fase (1) terzigno (1) terzo stato (1) tesaurizzazione (1) torre maura (1) tortura (1) transumanismo (1) trappola della liquidità (1) trasformismo (1) trasumanesimo (1) trenitalia (1) triptrorelina (1) trivelle (1) troll (1) uassiMario Monti (1) uberizzazione (1) ultimatum (1) vademecum (1) vadim bottoni (1) valute (1) vattimo (1) vertice di Roma (1) volkswagen (1) voucher (1) wahabismo (1) wahhabismo (1) xenobot (1) yuan (1) zanotelli (1) zapaterismo (1)