Roma, 15 ottobre 2011 |
La partecipata Assemblea di Chianciano Terme, «Fuori dall’euro! Fuori dal debito», svoltasi il 22-23 ottobre, dopo analisi accurata delle crisi, consapevole del momento storico che attraversa il nostro paese, elesse un Comitato ad interim allo scopo di dare continuità e forma alla comune iniziativa e preparare una seconda assemblea che si svolgerà a Roma entro la fine di gennaio 2012. In questa direzione, per costituire un fronte ampio, va l’Appello [vedi più sotto] che sottoponiamo al giudizio di ognuno, nella speranza che sia condiviso, sottoscritto, diffuso. Sui siti web Sollevazione e Appello al Popolo chiunque potrà seguire il nostro cammino.
Per il Movimento Popolare di Liberazione
(Stefano D’Andrea, Massimo De Santi, Leonardo Mazzei, Moreno Pasquinelli)
«Berlusconi se ne va, defenestrato non dal popolo ma da una congiura ordita dal grande capitalismo finanziario internazionale, di cui egli è stato pedina. Se i poteri forti festeggiano, tra le masse popolari prevale quindi l’incertezza per il futuro e la paura. Con Monti si passerà dalla padella alla brace. Egli è infatti un emissario, incaricato dalla possente mafia finanziaria globale di riscuotere il pizzo, affinché gli italiani siano obbligati a restituire i crediti concessi con i relativi interessi. Debiti raddoppiati da quando l’Italia è entrata nell’Unione europea, contratti da una casta politica corrotta e fluiti in gran parte, sotto forma di titoli e obbligazioni, nei forzieri delle banche e nelle tasche di quel 10% di popolazione che possiede il 50% della ricchezza nazionale.
All’opposto, da quando la curva del debito pubblico è salita in alto, le condizioni di vita e di lavoro della maggioranza degli italiani sono precipitate verso il basso. Sono aumentati i disoccupati, i precari, gli esclusi, a danno del potere d’acquisto dei salari; spingendo così milioni di cittadini ad indebitarsi per vivere decentemente.
Per il Movimento Popolare di Liberazione
(Stefano D’Andrea, Massimo De Santi, Leonardo Mazzei, Moreno Pasquinelli)
«Berlusconi se ne va, defenestrato non dal popolo ma da una congiura ordita dal grande capitalismo finanziario internazionale, di cui egli è stato pedina. Se i poteri forti festeggiano, tra le masse popolari prevale quindi l’incertezza per il futuro e la paura. Con Monti si passerà dalla padella alla brace. Egli è infatti un emissario, incaricato dalla possente mafia finanziaria globale di riscuotere il pizzo, affinché gli italiani siano obbligati a restituire i crediti concessi con i relativi interessi. Debiti raddoppiati da quando l’Italia è entrata nell’Unione europea, contratti da una casta politica corrotta e fluiti in gran parte, sotto forma di titoli e obbligazioni, nei forzieri delle banche e nelle tasche di quel 10% di popolazione che possiede il 50% della ricchezza nazionale.
All’opposto, da quando la curva del debito pubblico è salita in alto, le condizioni di vita e di lavoro della maggioranza degli italiani sono precipitate verso il basso. Sono aumentati i disoccupati, i precari, gli esclusi, a danno del potere d’acquisto dei salari; spingendo così milioni di cittadini ad indebitarsi per vivere decentemente.
Roma, 10 ottobre 2011 |
Chi pensa che Monti, per sanare il debito pubbico, metterà le mani nelle tasche del 10% dei milionari, dei parassiti e della speculazione si illude. Da buon liberista che crede nel mercato globale, egli ritiene che solo finanziando questa minoranza di paperoni si potranno spostare i soldi dalla rendita all’investimento rimettendo in moto l’economia. Il futuro governo attuerà quindi una gigantesca rapina a danno della maggioranza dei cittadini. Una macelleria sociale bilanciata da una patrimoniale di facciata, e giustificata col miraggio della futura “crescita economica”.
Occorre respingere la cura da cavallo di Monti non solo perché è ingiusta, crudele e classista, ma anche perché spingerà il paese in una recessione ancor più profonda. Il risultato sarà che la cosca finanziario-bancaria e la minoranza dei milionari imboscheranno le loro rendite e non investiranno, che crolleranno le stesse entrate fiscali dello stato, avvicinando così il rischio che l’Italia si veda costretta a non poter rimborsare il debito estero (default).
Vi è poi un altro pericolo. Ammesso e non concesso che Monti riesca a compiere la sua ignobile rapina di massa, quest’impresa potrebbe rivelarsi vana ove uno qualsiasi dei paesi occidentali conoscesse una nuova crisi bancaria, ciò che renderebbe altamente probabile la deprecata insolvenza. Non sono infatti i debiti sovrani che hanno causato la crisi del capitalismo; non sarà dunque l’eventuale “risanamento” dei conti pubblici italiani a sventare il rischio di un’implosione dell’Unione europea e della fine della moneta unica. Entrambi cadranno comunque, e i sacrifici di lacrime e sangue che si richiedono ai popoli, risulteranno inutili. Sarebbe come riempire un recipiente bucato.
C’è infine un’ultima ragione che ci impone di fermare Monti. Egli ci viene presentato come il Salvatore della Patria, in verità la sua patria non è l’Italia, ma il mercato globale. Salito al potere attraverso un golpe finanziario-bancario pilotato dal Presidente Napolitano, Monti rappresenta quelle grandi potenze che vogliono togliere al nostro paese gli ultimi brandelli di sovranità nazionale (senza la quale non c’è né sovranità popolare né democrazia), che puntano a trasformarlo in un protettorato. Il popolo italiano è dunque posto davanti all’alternativa: perire per l’euro o salvarsi abbandonandolo al suo destino.
Occorre respingere la cura da cavallo di Monti non solo perché è ingiusta, crudele e classista, ma anche perché spingerà il paese in una recessione ancor più profonda. Il risultato sarà che la cosca finanziario-bancaria e la minoranza dei milionari imboscheranno le loro rendite e non investiranno, che crolleranno le stesse entrate fiscali dello stato, avvicinando così il rischio che l’Italia si veda costretta a non poter rimborsare il debito estero (default).
Vi è poi un altro pericolo. Ammesso e non concesso che Monti riesca a compiere la sua ignobile rapina di massa, quest’impresa potrebbe rivelarsi vana ove uno qualsiasi dei paesi occidentali conoscesse una nuova crisi bancaria, ciò che renderebbe altamente probabile la deprecata insolvenza. Non sono infatti i debiti sovrani che hanno causato la crisi del capitalismo; non sarà dunque l’eventuale “risanamento” dei conti pubblici italiani a sventare il rischio di un’implosione dell’Unione europea e della fine della moneta unica. Entrambi cadranno comunque, e i sacrifici di lacrime e sangue che si richiedono ai popoli, risulteranno inutili. Sarebbe come riempire un recipiente bucato.
C’è infine un’ultima ragione che ci impone di fermare Monti. Egli ci viene presentato come il Salvatore della Patria, in verità la sua patria non è l’Italia, ma il mercato globale. Salito al potere attraverso un golpe finanziario-bancario pilotato dal Presidente Napolitano, Monti rappresenta quelle grandi potenze che vogliono togliere al nostro paese gli ultimi brandelli di sovranità nazionale (senza la quale non c’è né sovranità popolare né democrazia), che puntano a trasformarlo in un protettorato. Il popolo italiano è dunque posto davanti all’alternativa: perire per l’euro o salvarsi abbandonandolo al suo destino.
Fermare Monti quindi, ad ogni costo. Ma come inceppare la sua macchina? Non si può fare affidamento sulle forze politiche esistenti, tutte avvinghiate al sistema di potere, succubi del 10% dei milionari speculatori e quindi incapaci di indicare valide e radicali soluzioni per uscire da questa crisi epocale. Senza una rivoluzione democratica, il popolo italiano non ha scampo. Questa sollevazione è nell’ordine delle cose. Le forze sistemiche lavorano, per adesso solo con la propaganda, per soffocarla sul nascere, noi dobbiamo invece alimentarla, dargli una prospettiva. Per farlo dobbiamo costruire un ampio schieramento popolare, un fronte che non si limiti a respingere la cura da cavallo di Monti, ma che sappia opporre un programma d’emergenza alternativo.
Un programma d’emergenza per dare uno sbocco all’opposizione sociale diffusa ma ancora incerta e frammentata, che dovrà invece candidarsi a guidare il paese per portarlo fuori dall’abisso in cui è sprofondato. Questo programma deve fondarsi su sette principali proposte politiche: (1) l’uscita dall’Unione europea e dalla NATO, la chiusura della basi americane, il ritiro di tutte le missioni militari all’estero, per riconquistare la piena autodeterminazione politica e porre fine ad ogni politica colonialista. (2) L’abbandono dell’euro e la ripresa della sovranità monetaria. (3) Il controllo pubblico sulla Banca d’Italia e l’intero sistema bancario e assicurativo. (4) La nazionalizzazione e la protezione dei settori vitali dell’economia nazionale, e il rafforzamento della gestione pubblica dei beni comuni come l’ambiente, l’acqua, l’energia, l’istruzione, la salute. (5) Una moratoria sul pagamento dei debiti esteri affinché gli eventuali sacrifici richiesti al popolo lavoratore servano per salvare il paese e non per ingrassare la grande finanza predatoria straniera. (6) Un piano nazionale per il lavoro, per debellare la disoccupazione. (7) La difesa e il rilancio della Costituzione repubblicana per un Parlamento popolare eletto con legge elettorale proporzionale».
Per il Movimento Popolare di Liberazione
Per sottoscrivere questo Appello scrivi a: movimentopopolarediliberazione@gmail.com
Indicando nome, cognome, professione e città.
Un programma d’emergenza per dare uno sbocco all’opposizione sociale diffusa ma ancora incerta e frammentata, che dovrà invece candidarsi a guidare il paese per portarlo fuori dall’abisso in cui è sprofondato. Questo programma deve fondarsi su sette principali proposte politiche: (1) l’uscita dall’Unione europea e dalla NATO, la chiusura della basi americane, il ritiro di tutte le missioni militari all’estero, per riconquistare la piena autodeterminazione politica e porre fine ad ogni politica colonialista. (2) L’abbandono dell’euro e la ripresa della sovranità monetaria. (3) Il controllo pubblico sulla Banca d’Italia e l’intero sistema bancario e assicurativo. (4) La nazionalizzazione e la protezione dei settori vitali dell’economia nazionale, e il rafforzamento della gestione pubblica dei beni comuni come l’ambiente, l’acqua, l’energia, l’istruzione, la salute. (5) Una moratoria sul pagamento dei debiti esteri affinché gli eventuali sacrifici richiesti al popolo lavoratore servano per salvare il paese e non per ingrassare la grande finanza predatoria straniera. (6) Un piano nazionale per il lavoro, per debellare la disoccupazione. (7) La difesa e il rilancio della Costituzione repubblicana per un Parlamento popolare eletto con legge elettorale proporzionale».
Per il Movimento Popolare di Liberazione
Per sottoscrivere questo Appello scrivi a: movimentopopolarediliberazione@gmail.com
Indicando nome, cognome, professione e città.
6 commenti:
”... l’unico problema, caro Fratello Silvio, è che non hai fatto i conti con noi di Grande Oriente Democratico e con tutte quelle personalità nazionali ed estere cui sta veramente a cuore il destino presente e futuro dell’italia. Intanto, rinfrescati la memoria sulla serietà e cogenza delle nostre promesse… ti avevamo promesso che ti avremmo mandato a casa (in tempi non sospetti) e a casa te ne stai andando."
Passiamo al dunque, ovvero a Monti:
"Grande Oriente Democratico avvisa cordialmente Giorgio Napolitano e Mario Monti che, in merito al felice o infelice esito di un Esecutivo Monti benedetto dal Quirinale, tutto dipende dagli obiettivi reali che vengano posti e dalla buona fede con cui si intenda perseguirli...In questo caso GOD farà appello a fratelli, sorelle e simpatizzanti in Parlamento per appoggiare un tale, autorevole e indipendente Governo a guida dell’ex Commissario europeo, Advisor Goldman Sachs, European Chairman della Trilateral Commission e membro influente del Bilderberg Group, Fratello Mario Monti." (...)
Chi governa realmente?
A questo punto contattiamo direttamente il GOdI, ovvero il Grande Oriente d’Italia:
http://www.grandeoriente-democratico.com/
il sito della Loggia Massonica.
Leggete David Icke!!!!
In Italia dall'unità in poi ha sempre comandato la Massoneria.Anzi l'unità d'italia è stata fatta dalla Massoneria, tutti i politici degli alti vertici appartengono alla massoneria. Compresi molti impiegati regionali.
L'unica cosa sbagliata è l'ultimo punto: questa Costituzione deve essere buttata giù al più presto perchè è la genesi della perdita di sovranità. Voluta ed imposta dai vincitori della seconda guerra mondiale non garantisce la piena sovranità del popolo italiano.
Concordo pienamente, dopo la seconda guerra mondiale è stato messo in atto la sottrazione della sovranità leggittima e quindi della democrazia con una semplice regola che funziona con popoli ignoranti:
é più facile tenere schiavo un uomo che si crede libero , che uno schiavo consapevole di esserlo.
In poche parole, hanno fatto in modo da farci credere di essere liberi ed avere pari opportunità ma non è mai stato così. Gli eletti che devono occupare posizioni e ruoli rilevanti sono già assegnati da generazione in generazioni , da padre a figlio per non interrompere il prgramma del NWO, voluto dalla finanza mondiale che vuole porsi al capo di tutti i governi nazionale e non si tratta di "esoterismo" o fandonie apocalittiche è solo la semplice verità che finalmente abbiamo la possibiltà di vedere ma le nostre menti sono state manipolate dal sistema sin dalla nascita al punto tale da non vedere oltre il nostro naso ( ovvero le piccole cose ) prendendo per buono le notizie pilotate dai Media politicizzati.
Buona vita a tutti
Giro per tanti blog, di sinistra, apolitici, anarchici, addirittura riluttante sono finito a leggere un blog di "destra europea" ma... non so perchè secondo me non sarà mai possibile cambiare democraticamente questo sistema, nemmeno tanto per quei senza colonna vertebrale che ci governano, ai primi incendi sarebbero i primi a fuggire a gambe levate, ma per il popolo, le vedete le persone come sono ipnotizzate, pecoroni, frammentate? E' questo che mi fa pensare che non ci sarà mai un cambiamento democratico, perchè al momento in cui tutto il popolo si renderà conto di quanti crimini siano stati commessi ai suoi danni, l'ira che ne conseguirà non avrà cabine elettorali, partiti o candidati che tengano....ma solo terra bruciata dopo che saranno passati...
Qulcuno che la sa lunga ha usato l'ideologia di sinistra come un Golem e ha ottenuto quel che voleva: le premesse per il dominio mondiale. Accorgersene adesso, penso sia troppo tardi. Tutt'al più si ha la soddisfazione di perire consapevoli. Il che é melanconicamente una ben magra soddisfazione. Ma c'é stato parecchio tempo per pensarci un po' prima.
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