Bastava molto meno per dire che lui frequenta chi gli pare e piace e che, siccome con l'euro "Dio è morto", dostoevskianamente tutto diventa lecito — in parole povere che della tragedia dei palestinesi non gliene importa un fico secco.
Tirato in ballo dico la mia, ma sarò decisamente più breve.
Che "in democrazia" uno possa frequentare chi gli pare e piace, non è in dubbio. Berlusconi ad esempio, non frequentava solo mignotte e tossici ma pure mafiosi.
Nel caso in questione sorge una domanda: vi fidereste di uno che mentre si erge a fustigatore di politici euristi responsabili del massacro sociale di cui milioni di italiani sono vittime, non solo non batte ciglio per il genocidio in atto a Gaza, ma difende le sue "frequentazioni"con uno reazionario razzista che inneggia al genocidio in atto a Gaza e sostiene che gli israeliani si stanno solo difendendo dai razzi che partono da quel lager a cielo aperto?
A chi legge la risposta.
Erano molti quelli che, nel 1943, mentre veniva annientata la rivolta del Ghetto di Varsavia, tacevano, sostenendo che le SS Heinrich Himmler o Adolf Eichmann agivano per autodifesa contro le bottiglie molotov degli ebrei insorti.
3mila e passa battute, 5.347 parole, nemmeno una che Bagnai abbia speso per dissociarsi dalle posizioni infami di Allam sulla tragedia di Gaza. Le lobbi sioniste saranno contente, e noi ne prendiamo atto.
Dice: "Ma Allam è contro l'euro". Sti cazzi!
Come ha scritto Marxista dell'Illinois n.2, "non c'è solo l'euro a questo mondo", il che, detto in altre parole significa che non si possono mettere assieme il diavolo con l'Acqua santa. L'allegoria del bar di guerre stellari, che Bagnai usa come una clava contro MPL, vale giustappunto per lui, che pensa che in nome della lotta all'euro, "né di destra né di sinistra" (non si finga di non capire di che si tratta), si debbano mettere assieme cani e porci.
MPL non solo sostiene che va costruito il fronte più ampio, sostiene, come del resto tutto il Coordinamento della sinistra contro l'euro, che per battere il blocco eurista va edificato un Comitato di Liberazione nazionale (CLN), non cani e porci quindi, ma un'unione sulla base della difesa della Costituzione italiana. Il che significa un'alleanza sovranista e democratica, dove non c'è posto né per nostalgici del fascismo, né per gli adoratori del capitalismo-casinò, né per cristianisti razzisti.
Qui sta la vera divergenza con Bagnai, che gli adepti della sua setta non riescono a capire ed altri fanno finta di non comprendere.
E qui mi appresto a concludere.
Nella sua zoppicante autodifesa Bagnai sostiene che non avremmo diritto, noi di MPL, a contestargli le sue frequentazioni indecenti, tra cui quella con Magdi (anti)Cristiano Allam, dal momento che sarei tra i soci fondatori di RISCOSSA ITALIANA, tra cui si annovera anche Antonio Rinaldi, a sua volta amico del sicofante.
In modo alquanto maldestro Bagnai traspone sul piano politico la regola della proprietà transitiva, quella per cui, se A è uguale a B e B è uguale a C, allora si può affermare che A è uguale a C. A sarebbe uguale a B? Non mi risulta che Rinaldi abbia le posizioni criminogene di Allam.
Di una cosa chi legge può stare certo: mai farei parte di un'associazione assieme a dei mascalzoni e se avessi trovato l'Allam alla riunione fondativa di certo non avrei aderito, e avrei spiegato seduta stante le mie ragioni, spiegando che il sicofante i principi costituzionali se li mette sotto i piedi.
Ho invece trovato persone per bene, disposte sì a lottare contro l'euro ma sulla base dei principi della Costituzione.
Non vi ho trovato, né Allam né Alberto Bagnai.
3 commenti:
Di ciascuno il meglio ... e il resto mancia.
Concordo sulle valutazioni riguardanti le irose reazioni del prof. Bagnai, che evidentemente ha un'allergia particolare alle critiche nei suoi confronti.
Quello che ha scritto contro l'euro come economista è ineccepibile scientificamente e soprattutto brillantemente esposto, cosa molto rara fra i professori della materia.
Si sa che ha un seguito di ammiratori che lo osannano e non ardiscono criticare nulla di quanto fa e scrive anche se molto probabilmente si sentono a disagio in più di un'occasione.
Direi che una volta preso il meglio, cioé le sue riflessioni in materia economica, politicamente è inutile contestargli ogni volta le scelte che compie e le compagnie che frequenta: si contestano e squalificano da sole. Da quanto sappiamo anche Marx come carattere era una persona che nessuno avrebbe voluto avere come vicino di casa, eppure come teorico nessuno può contestarne i contributi. Dunque meglio sorvolare su certi aspetti e accontentarsi di quanto può essere utile anche nel caso del professore in parola.
Ciao a tutti,
sono un assiduo lettore del blog di Bagnai anche se non sono un suo esegeta e tanto meno il suo avvocato difensore. Nonostante ciò vorrei dare un contributo con la mia opinione: Bagnai tenta in tutti i modi di creare un punto di riferimento culturale e tecnico sulla situazione economica ed in quanto tale va a parlare con chiunque riesca a dare visibilità al suo intervento.
Dopotutto se mi chiamano per configurare un server Linux difficilmente chiederò chi me lo chiede e a cosa gli possa servire. A meno di vedere il server collegato ad una testata nucleare piazzata in direzione Russia, per esempio. Se me lo chiedesse Magdi Allam e servisse per creare una piattaforma di diffusione dei contenuti di goofynomics sarei ben contento di andare a fare il lavoro. Se fossero invece contenuti anti palestinesi avrei assolutamente delle enormi remore. Ma l'intervento di Bagnai ha al Parlamento europeo ha giovato tutti noi. Non credete?
Ma perchè mai un professore di economia dovrebbe esprimersi pubblicamente su Gaza?
Potrà coltivare la sua opinione in santa pace senza per forza dover fare il tuttologo?
Altrimenti a questo punto rimproveriamo a chiunque qualsiasi cosa: a Bagnai di non dire nulla su Gaza e Ucraina, a Sollevazione di non esprimersi sul disastro ambientale, a mia sorella di tacere sul massacro dei cavallucci marini nella Nuova Guinea (sì, è ironia), e via strumentalizzando.
Sì, STRUMENTALIZZANDO: è questa l'operazione messa in atto da articoli del genere.
Rimproverare ad un esperto di X di non occuparsi di Y significa semplicemente trovare scuse per criticarlo, probabilmente perchè non si è in grado di farlo sul terreno di cui è esperto.
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