Durante la seconda giornata del Forum Europeo 2014 è stato affrontata la situazione sociale e politica dei vari paesi europei: Francia, Germania, Spagna, Germania, Grecia.
Nella foto accanto il tavolo di presidenza durante la tavola rotonda «L’Unione europea è riformabile?». Da sinistra: Jacques Nikonoff, Beppe De Santis, Giorgio Cremaschi, Santiago Armesilla.
I primi due dibattiti della giornata sono stati dedicati alla Grecia e alla Germania. Il forum sulla Grecia, “Come la Troika ha distrutto la Grecia”, con esponenti della sinistra greca antieuro: Athanasia Pliakogianni, Antonis Ragkousis e Kostas Kostopulis affrontando da un punto di vista sociale, politico e storico la crisi greca. Il dibattito sulla Germania, con la presenza di Albert Reiterer, “Germania: quale Europa vuole la Merkel?”, ha affrontato la questione del dibattito pubblico tedesco, in particolare sulla questione dell’euro.
Gli altri dibattiti della giornata sono stati dedicati alla Spagna, Francia e Ungheria. Il dibattito sulla Spagna, “Spagna: lo stato d’eccezione”, con Manolo Monereo e l’economista ed esponente di Podemòs, si è affrontata la questione del “miracolo spagnolo”. Un superamento della crisi assolutamente falso, che si è invece accentuata, con la depressione della domanda interna. Nel finale del dibattito si è parlato del successo elettorale di Pòdemos che ha radicalmente cambiato il dibattito pubblico spagnolo e la natura della sinistra spagnola.
Gli altri due dibattiti su Francia e Ungheria hanno affrontato i motivi del successo dell’estrema destra in Europa, soprattutto a causa dei limiti politici e culturali della sinistra, non ancora in grado di affrontare la questione della sovranità nazionale e dello Stato. Dal dibattito è emerso che uscire dall’euro e dall’Unione Europea è condizione “necessaria ma non sufficiente”. Se infatti questa battaglia venisse affrontata dalle forze di destra, come in Ungheria e Francia, non si uscirebbe dal neoliberismo e si limiterebbero i diritti.
La giornata è stata conclusa con un dibattito sulla moneta, “Il capitalismo e la funzione della moneta” con la presenza di Ernesto Screpanti, Giacomo Bracci, Said Gafurov e Antonis Ragkousis, e con la proiezione del documentario realizzato da I 101 Dalmata “Il più grande successo dell’Euro”.
LA TERZA GIORNATA: VENERDI
Durante la terza giornata del Forum Europeo 2014 è stata affrontata la situazione politica italiana ed europea.
I primi due dibattiti della giornata sono stati dedicati a una costruzione di una diversa Europa, “Uscire dall’Euro per una diversa Europa”, con Andrea Ricci e Alberto Montero, e ai cambiamenti in corso della Chiesa cattolica, “La Chiesa e questa economia che uccide”, con Padre Gianfranco Formenton.
I due successivi dibattiti hanno affrontato la situazione politica italiana, “La resistibile ascesa di Matteo Renzi”, con Leonardo Mazzei e Giorgio Cremaschi. In seguito, si è discusso di Unione Europea, “Chi detiene la sovranità nella UE”, con Javier Couso e Marco Mori. Inoltre è stata resa pubblica la denuncia collettiva dell’avvocato Mori (che può essere scaricata e utilizzata sul suo sito personale) nei confronti di tutti quei soggetti politici che hanno ceduto – e non limitato – la sovranità dello Stato italiano, andando contro la Costituzione.
I due ultimi forum della giornata del Forum europeo 2014 sono stati dedicati al Movimento Cinque Stelle, quale la sua natura, i suoi pregi e i suoi limiti, “Cos’è e dove va il Movimento 5 Stelle”, con Norberto Fragiacomo. L’altro forum è stato invece dedicato a come recuperare la sovranità nazionale all’interno della NATO, “Difesa e sovranità: uscire dallo spazio Nato”, con Javier Couso. L’esponente della sinistra spagnola ha spiegato come la sovranità nazionale non potrà mai essere completa senza uscendo dallo spazio Nato e senza recuperare, non solo la sovranità monetaria e politica, ma anche militare.
La giornata è stata conclusa con la tavola rotonda sull’Unione Europea, “L’Unione Europea è riformabile?”, con Beppe De Santis, Giorgio Cremaschi, Jacques Nikonoff (esponente del movimento francese antieuro MPEP) e Santiago Armesilla. La risposta è stata negativa: questa Europa non è riformabile. La questione non è certamente tecnica, ma politica e come costituire una vasta alleanza (anche a livello europeo) per rompere la gabbia dell’Unione Europea.
1 commento:
“L’Unione Europea è riformabile?”
visto che ormai alla risposta a questa domanda dovremmo esserci arrivati, voglio augurarmi che da ora in poi questa domanda non venga più posta.
è ora, anzi era ora anni fa ma meglio tardi che mai, di pensare al dopo. piuttosto che continuare a chiedersi se si può salvare il baraccone.
è una scemenza ma già il fatto che nei convegni questa domanda venga ancora posta mi pare essere ancora indice che magari non voi ma coloro con cui vi accompagnate non abbiano ancora capito a che punto siamo arrivati.
prendete il mio commento per quello che è: la puntualizzazione di un ignorante.
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