17 febbraio. Magari avevate dei dubbi, sulla cosiddetta “lista Tsipras”. Per fortuna c'è l'autorevole intervento di Bertinotti, che contribuisce a fugarli definitivamente. Adesso che anche Bertinotti, dopo Toni Negri, appoggia la lista Tsipras, si può essere assolutamente certi che si tratta della solita stupidaggine di sinistra “radicale”, che di autenticamente radicale ha solo la propria incapacità di capire la realtà e incidere politicamente su di essa.
Il simbolo di questa nullità politica è proprio il periodo in cui Bertinotti è stato segretario di Rifondazione: grandi chiacchiere più o meno epocali che nascondevano malamente la realtà, cioè il fatto che l'unico ruolo concreto del partito era esclusivamente quello di “coprire a sinistra” le politiche antipopolari e regressive del centrosinistra (ruolo che è adesso passato a SEL).
Chi ne ha voglia, si legga il brano citato di Bertinotti: vi scoprirà il solito vuoto magniloquente e presuntuoso tipico del personaggio. Abbiamo già detto che la richiesta minimale per prendere sul serio chi scrive sulle elezioni europee è che vengano almeno pronunciate le parole “euro” e “Unione europea”: Bertinotti non lo fa, e non c'è davvero molto da aggiungere. Certo, in compenso egli fa l'elenco di tutte le cose belle che vorrebbe, per esempio
«La costruzione di democrazia e la democratizzazione, contro il potere della Troika, dei processi istituzionali; la profonda modifica dei trattati e il ridisegno del ruolo della Bce; la cancellazione del fiscal compact e la definizione di un programma alternativo all'austerity; la ristrutturazione del debito e la sua riduzione; un sostanziale riequilibrio tra i paesi del Mediterraneo e quelli dell'area tedesca»Potremmo aggiungere, per quanto ci riguarda, che anche noi vogliamo tutto questo, e aggiungiamo che vogliamo anche che sia “tre volte Natale, e festa tutto l'anno”, e non ci basta, vogliamo pizza, birra e sesso per tutti (e tutte).
Tanto, cosa costa, a noi o a Bertinotti, stilare simili elenchi? Se ci si vuole mettere sul piano della realtà, l'economista greco Costas Lapavitsas ha già detto tutto quello che c'è da dire, ovvero che non si possono fare politiche economiche radicali rimanendo nell'euro. Il resto è vanità, nient'altro che vanità.
* Fonte: mainstream
6 commenti:
Eh! il Libro dei Sogni!
Ma c'è sempre gente che pensa che possano piovere monete d'oro dal cielo.
Una enunciazione di desiderata fatta a parole non è mai un programma credibile.
Forse avendo la bacchetta magica ... Chissà.
Effettivamente questo articolo che pone in evidenza Bertinotti chiarisce tutto anche per i più duri.Resta tuttavia la domanda che facciamo non votiamo o chi votiamo? Visto che nemmeno Grillo ha una posizione netta ,sembra che siamo destinati a rassegnarci a subire ancora se non si palesa una forza anti euro significativa.
"... vogliamo pizza, birra e sesso per tutti (e tutte)"
Bel programma...ti voto subito! XD
Battute a parte...Bertinotti è veramente il solito verminoso farabutto...è proprio vero che l'unico modo per liberarsi di certa merda è un plotone di esecuzione ed una bella fossa comune...
Cari amici, lo so che adesso mi attirerò gli strali di qualcuno. Eppure vi dico che il sottoscritto , per cultura politica , repubblicano -mazziniana , voterà alle prossime europee "Lega Nord" , e cioè quanto, da me, di più lontano, per concezione politica e mentalità. Ovviamente , questo proposito di voto vale solo per le europee. Eppure sono giunto a questa conclusione , non tanto come male minore , quanto basandomi su un giudizio ed analisi della attuale offerta politica. Non condivido niente con la Lega , ma Salvini mi sembra intellettualmente onesto nelle sue prese di posizione anti Euro. Serve un segnale e non è colpa mia se il "mercato politico" attuale non offre altro.
GioC
UNA GRANDE SCIOCCHEZZA
Un amico mazziniano che vota per la Lega?
Non c'è solo l'euro in questo mondo.
L'euro è questione decisiva, certo, ma non è sganciata e non può esserlo, da tutte le altre.
La Lega votò per l'adozione dell'euro e la fine della sovranità monetaria, e pure, due anni fa, per il fiscal compact e pure per mettere in costituzione il pareggio di bilancio.
Come si può dare un voto POLITICO a questi cialtroni?
Anche io voterò Lega. E sono di Roma. Invito invece la redazione a correggere quanto scritto sopra. La lega ha votato no sia al Fiscal Compact che al Mes. È sufficiente una breve ricerca con Google per accertarsene.
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