8 febbraio.
E' notizia di ieri che la Procura di Torino ha chiesto di condannare a nove mesi di reclusione Beppe Grillo al termine di un processo legato a una delle dimostrazioni dei No Tav in Val di Susa. Ci sarebbe da piangere se non ci fosse da ridere.
Il provvedimento, sul piano puramente giuridico, è come minimo risibile. Ma il messaggio che si vuole dare a tutta l'opposizione è inquietante. Il regime cercherà anche il pelo sull'uovo pur di reprinere chi non accetta di chinare il capo.
Come se non bastasse diverse Procure, in base ad un esposto del parlamentare e coordinatore dei giovani del Pd, Fausto Raciti (guarda un po'!), stanno indagando Beppe Grillo in base all’articolo 266 del codice penale, ovvero «L’istigazione a militari a disobbedire alle leggi».
«Che sia in atto una potente campagna mediatica contro il Movimento 5 Stelle è fin troppo evidente. Il regime, dai berluscones a Sel, è agonizzante, e tenta disperatamente di tagliare le gambe alla sola forza politica di opposizione che oltre ad avere largo consenso popolare non è addivenuta a compromessi.
Ora il regime passa alla minaccia diretta e alla repressione.
Ora il regime passa alla minaccia diretta e alla repressione.
E' notizia di ieri che la Procura di Torino ha chiesto di condannare a nove mesi di reclusione Beppe Grillo al termine di un processo legato a una delle dimostrazioni dei No Tav in Val di Susa. Ci sarebbe da piangere se non ci fosse da ridere.
Il provvedimento, sul piano puramente giuridico, è come minimo risibile. Ma il messaggio che si vuole dare a tutta l'opposizione è inquietante. Il regime cercherà anche il pelo sull'uovo pur di reprinere chi non accetta di chinare il capo.
Come se non bastasse diverse Procure, in base ad un esposto del parlamentare e coordinatore dei giovani del Pd, Fausto Raciti (guarda un po'!), stanno indagando Beppe Grillo in base all’articolo 266 del codice penale, ovvero «L’istigazione a militari a disobbedire alle leggi».
Si riferiscono alla lettera aperta che il leader Cinque Stelle, il 10 dicembre scorso, durante la rivolta del Movimento 9 dicembre, inviò ai capi dei corpi di polizia. Grillo disse che il gesto di alcuni poliziotti che si tolsero il loro casco in segno di solidarietà coi dimostranti, "era un gesto rivoluzionario di fraternizzazione". Rivolto ai poliziotti Grillo scrisse poi: «Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l’Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare».
Parole sacrosante che hanno seminato il panico tra gli armigeri del regime, che inesorabile reagisce, tentando di prendere due piccioni con una fava: decapitare M5S e intimorire tutti i cittadini che avessero in mente, nel prossimo futuro, di aderire alla inevitabile sollevazione.
Alla nostra ferma protesta per questi provvedimenti penali scandalosi aggiungiamo la nostra piena solidarietà a Beppe Grillo e al Movimento 5 Stelle.
Con l'augurio che ciò serva a M5S a riflettere sul criterio per cui, per poter essere eletti nelle loro liste, occorre una fedina penale immacolata. Il caso in questione dimostra che il regime punisce non solo i criminali comuni, ma anzitutto chi lotta contro di esso per giusti ideali sociali. La "Giustizia" non è neutrale e le leggi sono quasi sempre leggi a difesa degli oppressori. Violarle se si vuole cambiare la società è inevitabile. Col criterio ultralegalista di M5S anche uno come Gandhi sarebbe stato escluso, per la gioia dei colonialisti inglesi.
Per ultimo vogliamo rivolgere un appello ai tanti che, a sinistra, hanno espresso critiche durissime, spesso ingiuriose, al M5S. Se non proprio fare autocritica, dovreste almeno sentirvi in dovere di esprimere a Beppe Grillo e al M5S la vostra solidarietà. Fare finta di niente sarebbe un gesto gravissimo: ogni reticenza davanti ad attacchi repressivi e antipopolari equivarrebbe ad essere conniventi col potere».
La Segreteria nazionale del MPL
8 febbraio 2014
16 commenti:
Solidarietà al blog del Dott Della Luna attaccavo dai servi del Regime appena e ' stato postato un commento su "Letta non è un Pazzo n'è un Bugiardo.Chi può essere di aiuto a questa minaccia alla Democrazia Lo Faccia.
Historicus
Ora che il leader dei Pentastellati ci rimette di suo rischiando di lasciarci le penne perché il "Grande Potere" si è accorto del suo valore come Capo di una opposizione che faccia sul serio gli interessi della maggioranza dei cittadini , finalmente ci si deve convincere che egli incarna il ruolo del "Libertador" in modo si potrebbe ben dire eroico.
Siamo tutti con TE, Beppe! ti sei speso e ti stai spendendo con passione eccezionale ed esemplare nella lotta per la Libertà!
Troppe cose sono evidenti, ma solo a chi ancora ragiona con la sua di testa.
L'attacco mediatico contro Putin, l'Iran, la Siria, l'Ucraina, è pari solo all'inverosimile difesa mediatica delle ipocrisie occidentali, della "versione ufficiale" contro i fatti accertati. Tutto ovvio, ma solo per una minoranza resistente contro il condizionamento totalizzante.
Chi non conosce, amici o parenti, persone intelligenti, ma di un'intelligenza a senso unico, gente chiusa nel suo guscio protettivo che pare non rendersi conto di utilizzare due pesi e due misure in modo selettivo e conformista.
Dico queste ovvietà per passare ad un altro punto, quello della corda troppo tesa, al limite della rottura.
Dalla vicenda Boldrini-Bankitalia al regalo ai criminali inquinatori e assassini (crimini contro l'umanità) i fatti reali, sempre più pesanti, si vanno accumulando, in una "bolla" destinata a scoppiare fragorosamente, si spera in modo autenticamente rivoluzionario.
Stiamo in campana!
Domanda alla Redazione
Premesso che la solidarietà a Grillo è doverosa non ho capito perché siete cosí contrari a un dialogo anche con Casa Pound. A mio avviso bisognerebbe dialogare con tutti il che non significa scendere a compromessi con le proprie convinzioni. È importante capire anche chi è lontanissimo dalle nostre posizioni.
Grazie
Pao
Dopo il dissesto economico e sociale (causato dai fallimenti bancari, corruzione, dalla carestia di visione politica e dalle feroci lotte civili), culminato con il ..., l'ITALIA" si avviava a una ripresa. La popolazione riniziava a crescere(quella giovane) e guidata dalla partecipazione alla vita pubblica, venivano riaperti i cantieri pubblici e nuove iniziative private trovavano terreno fertile per investire.
Sulla ripresa incombeva però la minaccia degli oligopoli internazionali che avevano accerchiato l'Italia nel progetto di creare uno Stato sotto il dominio dell'elite. Dall'altra parte gli italiani dopo anni di lotte erano tesi più che mai a mantenere la propria indipendenza, alimentandosi di una forte consapevolezza civica che si appellava allo storico motto di Libertas. Con l'improvvisa caduta del sistema finanziario mondiale, la stretta si allentò e permise una ripresa economica, per quanto effimera ed allora che si riuscì in tentativo di equità fiscale a diminuire le tasse sul lavoro e di tassare le famiglie in base alle stime della loro ricchezza, attingendo per la prima volta dove il denaro era veramente concentrato cioè nelle mani di quelle famiglie di industriali e banchieri che padroneggiavano anche l'attività politica.
Per diversi di noi del M5S il gioco è oramai chiaro...onestamente non so se ancora il popolo italiano sia pronto a questa rivoluzione...mi piacerebbe credere che ci sia qualche milione di italiani prima di tutto onesti e consapevoli e disposti a combattere per l'interesse di tutti e non solo come forma reazionaria alla situazione che sta peggiorando....
Ma allora,il famoso punto fermo di ogni piattaforma programmatica sovranista di sinistra,afferente al pericolo di una possibile svolta autoritaria in gestazione,ma ancora non pienamente realizzata,dopo gli ultimi strappi in parlamento e fuori,è ancora valida?Cosa deve ancora dimostrare l'oligarchia al potere,per farci capire che i suoi artigli ci hanno già afferrato e in modo ben saldo,e non da oggi?La reazione,quella in guanti bianchi, è operativa oramai da anni, e non basteranno farsesche adunate elettorali per invertire una rotta che porterà la società intera,come disse a suo tempo il Moro di Treviri,ad una rovina comune delle classi in lotta.I margini di azione per una sacrosanta resistenza,non sono in fase di esaurimento,sono chiusi da tempo!
@Moreno Pasquinelli
Ho letto il tuo commento su Appello al Popolo
http://www.appelloalpopolo.it/?p=10603#comment-58719
Insisti sull'appoggio a Grillo che è fondamentale; in questo momento non c'è differenza fra chi vuole uscire dall'euro e chi vuole solo riformare l'Unione, si tratta di due posizioni "contro il sistema" che come tali vengono percepite dagli elettori.
La prima, quella dell'uscita, è apparentemente più radicale ma se ci si riflette bene lo è in eugual misura la seconda perché COME SAPPIAMO PERFETTAMENTE anche la riforma è sostanzialmente impossibile dato che nei fatti è una opposizione totale al disegno tecnocratico liberista.
Spero di essermi spiegato perché è un punto fondamentale: le posizioni riformiste "SAREBBERO" le più ragionevoli ma non possono esserlo e quando diventerà evidente i riformisti dovranno adattarsi ad accettare l'uscita e la rottura dell'Europa (ma in vista di un futura Europa da ricostruire secondo la volontà dei popoli).
Stefano D'Andrea ha come unico interesse il proprio microscopico e insignificante gruppuscolo; a me interessa che vada avanti UNA IDEA non il certo gruppetto.
Votiamo Grillo e sosteniamo a gran voce il M5S perché una vittoria del movimento darà al popolo la sensazione che il potere non è invincibile il che ha un'enorme importanza.
MA SOPRATTUTTO quando il movimento avrà un numero di consensi veramente altissimo SARA' COSTRETTO A PRENDERE POSIZIONE e sapendo aspettare il momento giusto, mantenendo il dialogo, essendoci dimostrati partecipi e degni di fiduzia offrendo il nostro voto (finché non ci presentiamo noi) sara' lo stesso movimento che verrà a chiedere il nostro aiuto, pronto ad ascoltare anche la nostra voce.
MA NOI NON FAREMO NULLA SE NON AVREMO CON NOI UN POPOLO DIVENTATRO ATTIVO!!!
Grillo sta rendendo attivo il popolo e LO HA DETTO LUI STESSO CHE LO SCOPO DEL M5S E' DI ESSERE IL GRANDE CONTENITORE DI TUTTE LE FORZE ANTISISTEMA.
Grillo sta formando la grande onda, noi abbiamo il surf ma dobbiamo seguire con attenzione e partecipazione gli sviluppi della massa montante di acqua e non voltare lo sguardo dall'altra parte, da dove non nascerà nulla.
Pao
Impossibile per qualunque democratico non essere pienamente ed incondizionatamente a sostegno di Beppe !!!
Chi di fronte ad un attacco cosí falso ed indegno della "giustizia" contro l'esponente dell'Italia che dice basta ai partiti, chi si dichiara indifferente, ebbene è di fatto connivente col potere e sostenitore dei partiti al governo, succubi tutti del "Grande Delinquente" che un suo servilissimo domestico ha risuscitato ma forcaioli contro gli avversari.
https://www.youtube.com/watch?v=GuKFm59bn1I#t=61
Guardatevi questo video della nostra deputata dell'Umbria capire un pò la visione politica dei 5 stelle...
Caro Pao,
il più profondo limite di Ars è di vedere solo il bianco e il nero. Ars immagina che ci sia una netta linea divisoria tra sovranisti e antisovranisti. Questa linea divisoria è solo astratta, artificiale. La realtà è molto più fluida. Ars pur di apparire come la sola vera forza sovranista, alla ricerca spasmodica di uno spazio di legittimazione, veste i panni del gruppo sovranista puro, aniunionista al100x100. I
Ars applica alla lotta politica protocolli simili alle dispute religiose e teologiche, per cui ci sono gli ortodossi, i fondamentalisti, i salafiti, i puri, da una parte; e dall'altra l'esercito dei nemici, nel quale collocano anche gli impuri, gli incerti, gli indecisi.
E' evidente che questo è un grave ed infantile errore politico. Noi sovranisti dobbiamo avare la capacità di attrarre dalla nostra parte gli indecisi e gli "impuri", indebolendo così il blocco avversario.
A chi è contro questa Europa, contro il pareggio di bilancio, contro il Mes/Esm, contro il regime oligarchico, esempio M5S, occorre proporre di fare fronte, non respingerlo nel campo nemico.
Moreno Pasquinelli
Caro Pao,
il più profondo limite di Ars è di vedere solo il bianco e il nero. Ars immagina che ci sia una netta linea divisoria tra sovranisti e antisovranisti. Questa linea divisoria è solo astratta, artificiale. La realtà è molto più fluida. Ars pur di apparire come la sola vera forza sovranista, alla ricerca spasmodica di uno spazio di legittimazione, veste i panni del gruppo sovranista puro, aniunionista al100x100. I
Ars applica alla lotta politica protocolli simili alle dispute religiose e teologiche, per cui ci sono gli ortodossi, i fondamentalisti, i salafiti, i puri, da una parte; e dall'altra l'esercito dei nemici, nel quale collocano anche gli impuri, gli incerti, gli indecisi.
E' evidente che questo è un grave ed infantile errore politico. Noi sovranisti dobbiamo avare la capacità di attrarre dalla nostra parte gli indecisi e gli "impuri", indebolendo così il blocco avversario.
A chi è contro questa Europa, contro il pareggio di bilancio, contro il Mes/Esm, contro il regime oligarchico, esempio M5S, occorre proporre di fare fronte, non respingerlo nel campo nemico.
Moreno Pasquinelli
@Moreno
Sono d'accordo su tutto.
Non so quanto consenso si riuscirà a richiamare sul progetto del CLN ma la strada è quella giusta.
Pao
Perché non avete mai espresso solidarietà a no tav accusati di terrorismo? ne a quelli accusati di devestazione e saccheggio?
Siete d'accordo quando una parte del movimento condanna, su pressione dei valsusini finiti in parlamento nelle liste grilline, gli attentati?
Bisogna riconoscere ai NO TAV il merito di essere stati fra i primi a passare dal mugugno verbale alla concreta realtà dell'agire. Ovviamente con rischi altissimi, ma sono stati i fra i primi in maniera organizzata e cocciutamente perseverante a infrangere la psicosi di una presunta infallibilità e inoppugnabilità dello Jussu Caesaris ed hanno saputo mettere in discussione la legittimità delle sue decisioni essendo nel loro caso specifico in buona parte viziate da intrighi, coalizioni lobbistiche , favoritismi, e talvolta pure mafiosiotà. Hanno levato impavidi il grido del dissenso in faccia al muro di una caterva di interessi spesso illegittimi perseguiti a spese del popolo senza che ne venga un reale e concreto beneficio per lo Stato e per la Collettività.
"Votiamo Grillo e sosteniamo a gran voce il M5S perché una vittoria del movimento darà al Popolo la sensazione che il potere non è invincibile il che ha un'enorme importanza."
Questa motivazione è "strategica", ma potrebbe malauguratamente attirare misure di "stragismo" o azioni tipo "Mattei" da parte del " killeragement internazionale" come già troppe volte è accaduto in passato anche qui in Italia (similmente del resto in America con Martin Luther King e i due Kennedy) Se fossi Grillo mi chiuderei in un bunker.
Per fortuna che il Popolo M5S sta imparando a camminare con le proprie gambe e in ogni caso l'insegnamento di Grillo ha sparso abbondante e vigorosa semente. Ha "educato e risvegliato politicamente" il Popolo si direbbe quasi come un antico "Profeta".
Historicus
Leggendo i vari commenti e l'opinione stessa espressa dalla Redazione, constato che molti sono i giudizi favorevoli al Grillo nazionale.
Ovviamente è da chiedersi il perché di questo viraggio sempre più positivo nei confronti di quella che io definirei esattamente "una rivoluzione", pacifica ma incisiva.
Ci si può chiedere quale sia l'ideologia a cui si ispirano Grillo ed il suo Movimento 5S e la risposta è molto semplice. Il motivo per cui Grillo incontra il favore della Gente, oltre l'agilità immediata del suo stile di comunicare, è che la sua filosofia pone in primo piano nell'azione politica il perseguimento del PUBBLICO BENE , concetto allegramente e criminosamente seppellito nella prassi iniqua di questi decenni di "discesa all'inferno" del Paese.
PRO BONO REIPUBBLICAE potrebbe essere il motto dei Grillini. E non è poco. Del resto era ciò che tutti i Pubblici Amministratori all'inizio del loro delicatissimo e vitale incarico, un tempo non troppo lontano giuravano davanti al Prefetto : impegnarsi a perseguire il pubblico bene con tutto il senso di responsabilità e lo zelo dei capi di famiglia.
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