CHI INGOIA INGROIA?
Questa mattina il Pubblico ministero palermitano ha ufficialmente presentato se stesso come capolista e candidato premier della lista degli arancioni, più precisamente nominata «Rivoluzione civile INGROIA».
Colpisce il suo nome scritto in grande, in perfetto stile berlusconian-seconda-prepubblica. Il simbolo esprime, in perfetta coerenza, la disarmante insignificanza programmatica, del nomignolo della lista.
Colpisce ciò che ha detto in conferenza stampa. C'è tutto il succo del personaggio: un pubblico ministero, uno zelante civil servant (per dirla elegante come Monti dice di se stesso) di questo Stato, ossessionato dalla caccia ai mafiosi e ai malviventi. Risuonando le parole di D'Alema, lui vuole un "paese normale".
Ma risuonano ancora di più le cose non dette. Nulla sulla devastante crisi economica e sociale (e come uscirne); nulla sulla drammatica situazione di milioni di cittadini; nulla sulla gabbia dell'unione europea. Nulla in quanto a contenuti sociali insomma. Un profilo giustizialista che, dopo un anno di macelleria Monti, appare davvero lunare.
Torneremo sul tema. Non senza dire che ci vengono in mente i tanti compagni che in buona fede hanno sostenuto l'iniziativa e che adesso si trovano buggerati e nella condizione gregaria di fare i portaborracce di una lista che di antagonista e anticapitalista pare avere ben poco.
Questa mattina il Pubblico ministero palermitano ha ufficialmente presentato se stesso come capolista e candidato premier della lista degli arancioni, più precisamente nominata «Rivoluzione civile INGROIA».
Colpisce il suo nome scritto in grande, in perfetto stile berlusconian-seconda-prepubblica. Il simbolo esprime, in perfetta coerenza, la disarmante insignificanza programmatica, del nomignolo della lista.
Colpisce ciò che ha detto in conferenza stampa. C'è tutto il succo del personaggio: un pubblico ministero, uno zelante civil servant (per dirla elegante come Monti dice di se stesso) di questo Stato, ossessionato dalla caccia ai mafiosi e ai malviventi. Risuonando le parole di D'Alema, lui vuole un "paese normale".
Ma risuonano ancora di più le cose non dette. Nulla sulla devastante crisi economica e sociale (e come uscirne); nulla sulla drammatica situazione di milioni di cittadini; nulla sulla gabbia dell'unione europea. Nulla in quanto a contenuti sociali insomma. Un profilo giustizialista che, dopo un anno di macelleria Monti, appare davvero lunare.
Torneremo sul tema. Non senza dire che ci vengono in mente i tanti compagni che in buona fede hanno sostenuto l'iniziativa e che adesso si trovano buggerati e nella condizione gregaria di fare i portaborracce di una lista che di antagonista e anticapitalista pare avere ben poco.
16 commenti:
Peggio di così non poteva andare. E' passata al 100% la linea arancione dei piemme. Voglio vedere adesso come saranno composte le liste.
A me sembra che il paesaggio lunare si estenda all'intero arco politico!
Qualcuno ha forse accennato a come rilanciare la produzione (leggasi ricchezza e loavoro per i cittadini), l'innovazione e l'istruzione?
Solo che negli altri paesaggi lunari non si accenna neanche alla lotta alla mafia, che in italia rappresenta una fetta enorme dell'economia sommersa, ed il recupero dei relativi beni da destinare al bene comune. E se si accenna alla lotta alla mafia si fa in modo demagogico, alla "Grasso" maniera....
Marcello
c'è tempo per un quinto polo antiliberista e socialista?
Mi sa che è meglio che questi arancioni non passino lo sbarramento. Una lista che fa solo confusione a sinistra.
Da quel poco che sono riuscito a capire sono solo voti utili rubati al M5S.
Boicottiamo gli arancioni!
Il video pubblicato sul blog è solo la prima parte della conferenza stampa di Ingroia. Chi eventualmente pensasse che dopo il 12esimo minuto il Pm ha detto qualcosa di serio sulle cose serie (economia, diritti sociali, ingiustizie, alternativa al casino) si metta l'anima in pace- mafia, mafia e solo mafia. Questo il baricentro dell'ultimo venuto tra i candidati. Al montismo solo un fugace accenno. Si è invece soffermato su una tiritera contro il procuratore antimafia Grasso. QUesta e non l'accettazione sostanziale dell'agenda Monti, la criica principale rivolta al Partito democratico. Mi sono cascate le braccia. Da fare pena, poi, poi i nomi di coloro che ha voluto ringraziare, ovvero indicandoli come i pezzi forti della sua lista personale. Nessun esponente del mondo del lavoro, nessun militante anticapitalismo. Se poi parlaimo di carisma quello di Ingroia è inversamente proporzionale alle dimensioni del suo nome scritto sul simbolo.
i poli saranno più di due forse nella quarta dimensione; per cui lavoriamo per costruire il polo antagonista ed alternativo ai quattro pseudo poli che in realtà costituiscono il polo del sistema capitalista; non c'è stata nessuna volontà di costruire il fronte per il socialismo per le imminenti elezioni; gli arancioni flirteranno con il pd, ed il prc reciterà il ruolo dell'utile idiota; non ho altra scelta che votare il partito comunista dei lavoratori, colpevole anch'esso di aver detto no al fronte per il socialismo; quelli del pcl sono cocciutamente autoreferenziali, però hanno come obiettivo principe il potere dei lavoratori, questo mi convince a votarli, quanto meno non tradiscono come ha sempre fatto il prc.
speriamo che la rivoluzione arancione, colore assegnato alla rivoluzione ukraina dalla congrega di soros abbia lo stesso esito anche per questa ennesima pagliacciata.
ma avete letto i 10 punti del manifesto "io ci sto"? E lo chiamano programma...se l'aggettivo qualunquista ha un senso ecco che si adatta perfettamente al Programma Ingroia..
Un soggetto che giudica credibile Bersani ma lo ritiene allo stesso tempo contraddittorio. La serietà dell'incoerenza..
Non penso che il Partito Arancione aspiri al governo del Paese come si evince del resto dalle intenzioni programmatiche. Tuttavia la presenza in Parlamento di qualche rappresentante dell'Antimafia, penso non guasti, considerato che il problema della malavita organizzata é fonte di inconvenientti gravissimi e spesso determinanti nella vita politica ed economica italiana. Ci sono molti che considerano le mafie in generale il più mortifero cancro delle Democrazie così da costituire un problema fra i principali per uno Stato libero. Personalmente auguro ad Ingroia e a chi crede in questa nuova compagine politica, almeno di superare la fatidica soglia di ammissione alle Camere. Sarà certissimamente un bene per il Paese.
Io credo che la "Sinistra" (ma quale?) farebbe bene a non dimenticare Portella delle Ginestre e gli assassini dei Magistrati che tentarono di levare la maschera alle mafie nonché l'oppresssione di Sndacati e Sindacalisti nei luoghi tipici di predominio mafioso.
Porre in primo piano l'emergenza mafiosa come uno dei più pesanti problemi da risolvere in Italia (e in altri paesi no?) non mi sembra affatto esagerato. Certo, dei Magistrati che sono da considerarsi degli "esperti" in materia, sanno meglio di molti altri Cittadini che le mafie sono il braccio armato del potere plutocratico internazionale che, nei casi estremi, affida ai sicari mafiosi, collegati con altre organizzazioni omicide internazionali, l'incarico di sbrogliare questioni minacciose per la sussietena ed il consolidamento dei suoi affari più loschi (Mattei!).
Giusto, la mafia non esiste, è un concetto borghese, e scomparirà naturalmente appena sarà sorto il sol dell'avvenire. Nel frattempo facciamo lavorare in pace i picciotti e gli stallieri mi raccomando. Grande percorso della sinistra, dal Berlinguer della questione morale alla Binetti della questione clericale, e ora all'"ossessione per la mafia". Ma non era Lunardi a dire che con la mafia ci si deve convivere?
Bravi compagni, avete imparato la lezione, se Berlusconi non dovesse candidare Dell'Utri potete sempre recuperare voi.
Secondo me la parola giusta l'ha detta Grillo sul suo blog: sono foglie di fico messe lì dai vecchi apparati per dare un'illusione di cambiamento.
Dietro Ingroia c'è la ex-estrema sinistra fin dai tempi di Prodi totalmente integrata al sistema, che cerca qualche prebenda e sa che per riuscirci deve rimanere compatibile col PD, cioè col più implacabile nemico dei lavoratori mai emerso sulla scena politica italiana.
Vendola e i micropotentati che stanno dietro Ingroia rappresentano soltanto due tattiche diverse di fiancheggiamento del PD.
la mafia esiste eccome se esiste; però da comunista da te deriso, ti faccio notare che la mafia è prodotta dal capitalismo e non il contrario; per cui devi ammettere che gli arancioni non si pongono il problema della fuoriuscita dal capitalismo, ed inoltre non si dichiarano alternativi al pd, nemico dei lavoratori e braccio politico della borghesia, quella concorrenziale ai berluscones; entrambi però assertori del capitalismo; con berlusconi quindi potresti starci tu, dal momento che sostieni un cartellone elettorale che anticapitalista non è.
Essere di sinistra non significa necessariamente appoggiare il PD. Si vedrà, se andranno al Parlamento, cosa faranno gli arancioni che hanno dato centralità politica al pericolo mafioso.
Tentare di salvare le pecore dai lupi cacciandoli e perseguitandoli, ed intendendo per pecore i lavoratori che a causa delle mafie devono subire angherie, soprusi, omicidi, deterioramento criminoso dell'ambiente imprenditoriale, favoritismi, esclusioni ingiuste, pizzo, ricatti, ecc., mi sembra significhi che gli arancioni possono categorizzarsi a sinistra di buona ragione perché la mafia é un nemico dei diritti dei lavoratori (non di quelli con coppola in testa e lupara a tracolla, naturalmente) che aspirano ad un lavoro onesto, rispettato ed immune da caporalismi oppressivi.
Abbiamo assistito in questi lunghi anni di dubbia democrazia ad un'escalation inquietante dell'infiltrazione mafiosa. Anche il Nord é tutt'altro che immune dalla subdola e prevaricatrice opera delle mafie che ostacola le iniziative a favore del bene pubblico, forza le amministrazioni per l'esecuzione di opere costosissime e di dubbia utilità e priorità onde lucrare a danno delle finanze pubbliche, tarpa le ali agli imprenditori onesti accaparrandosi appalti e quant'altro con la connivenza di molti poltici di varia estrazione e di burocrazie sensibili a offerte illecite e tangenti che finiscono sempre a detrimento delle finanze dello stato con la levitazione spropositata degli importi di appalto , con i costi dei lavori gonfiati artatamente secondo fattori di moltiplicazione delle spese che finiscono sempre addosso ai contribuenti ricadendo perniciosamente sul debito pubblico per anni e anni tirandosi dietro pesanti aumenti delle tasse e una fiscalità feroce.
bravo......"Divide et impera"......continuiamo a ricercare la "purezza assoluta"...nel frattempo Pd-PdL-Monti tartasseranno ancor piu' i lavoratori e la povera gente .....e noi della sinistra antagonista????....a farci eternamente delle "seghe mentali" e dividerci eternamente in frammenti sempre piu' piccoli insignificanti !!!....o si fa' la RIVOLUZIONE per davvero domani...o ci si adatta a quella "tiepida" di Ingroia & co. !!!
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