Quello che invece la tabella non ci dice è che i debiti delle prime venti banche europee hanno debiti superiori al 50% del Pil dei loro paesi d'origine. Un dato incredibile che mostra come l'ipertrofia finanziaria riguardi anzitutto l'Europa. Si tenga conto, tanto per fare un paragone con gli Stati Uniti, che la loro più grande banca d'affari, la JP Morgan Chase, ha debiti che ammontano al 13% del Pil Usa.
In tre anni l'Unione europea ha devoluto alle banche il 13% del Pil dell'eurozona
In tre anni l'Unione europea ha devoluto alle banche il 13% del Pil dell'eurozona
Arrivano i numeri degli aiuti di questi ultimi tre anni, dall'ottobre del 2008 al dicembre del 2011, che fanno accapponare la pelle e spiegano da soli, senza nessun commento, tutta la rabbia dei cittadini. In questi anni i finanziamenti alle banche sono ammontati a 1.600 miliardi, ovvero al 13% del Pil dell'Unione Europea, stando ai numeri della Commissione europea.
Da notare che questi numeri sono vecchi, in quanto salta agli occhi il fatto che a fine dicembre 2012 le statistiche Ue si fermano al 2011. Non sono compresi tutti i fallimenti bancari del 2012, come quelli in Spagna, le cui banche hanno ottenuto una prima tranche da €39 miliardi, o gli "aiuti" all solita stra-fallita Grecia, e perfino la piccola Cipro, la cui banche sono sulla strada del bailout tramite un mega salvataggio da almeno €10 miliardi. Senza parlare del sifonamento di fondi all'economia reale a cui in pratica corrisponde le varie operazioni pro-banche effettuate dalla Bce di Mario Draghi: pro-banche appunto e non per l'economia reale.
La fetta più grande degli aiuti [leggi qui il Rapporto della Commissione europea] è andata ai sistemi bancari di tre paesi, che insieme hanno divorato «quasi il 60% delle risorse complessive: Regno Unito (19%), Irlanda (16%) e Germania (16%)», scrive la Commissione Ue.
Sul totale degli aiuti pubblici, 1.100 miliardi (9,3% del Pil della Ue) sono stati forniti per garantire la liquidità, 442 miliardi (3,5% del Pil della Ue) per migliorare la solvibilità degli istituti di credito. Circa il 67% del totale degli aiuti è rappresentato da garanzie statali per consentire agli istituti di credito di raccogliere denaro sui mercati dei capitali non garantiti (bond, repo, interbancario).
In questo contesto, di per sè dominato dallo strapotere delle lobby, sono invece scesi i finanziamenti all'economia reale, appena 4,8 miliardi nel 2011, un calo del 50% rispetto al 2010. Un declino provocato «sia da un calo della domanda da parte delle imprese e sia dai vincoli di bilancio pubblico che gravano sugli stati dell'Unione».
Fonte: Wall Street Italia del 21 dicembre 2012
11 commenti:
E' facile parlare delle banche cattivone... E intanto le banche "servono", ci sono i soldini di tua mamma e di tuo padre dentro...
Le Banche servono essenzialmente a sé stesse, cioé agli Azionisti. Sono i Depositanti che servono alle Banche. In quanto ai soldini a interessi zero (praticamente), ormai si va diffondendo la convinzione che sarebbe quasi meglio tenerseli in tasca propria (se se ne hanno, perchè di soldini ce né sempre meno in giro). E' per questo che i cocchieri del biroccio cercherebbero di obbligare tutti all'uso del denaro elettronico e già hanno fatto fare diversi passi avanti a questa trovata.
E dove li mettiamo i risparmi di nostro padre? Quei centomila euro accumulati quando era possibile anche con un solo stipendio, che poi toccheranno a noi, spiantati, senza un centesimo da parte e senza futuro?
Intanto, stanno in banca e io non mi auguro nessun default.
E fai male, perché prima ti ritroverai nella miseria, senza mangiare e senza un tetto sopra la testa, e prima sarai pronto a farti scannare scannando quelli che ti hanno ridotto in questa condizione.
Di sfuggita, se vuoi mettere al sicuro 100.000 euro non li depositerai in banca, esposti a ogni fallimento e a ogni prelievo forzoso, ma acquisterai oro o valuta straniera e la nasconderai in giardino o nella cassetta di sicurezza. In questo modo contribuirai anche allo sfacelo del sistema.
A volte anche in questo blog accade che vengano postati commenti al limite del demenziale.
Ma tant'è.
Denunciare un sistema bancario criminale predatorio da ristrette oligarchie viene inteso dagli sciocchi come voler chiudere il sistema del credito.
Ben al contrario: noi chiediamo un sistema bancario pubblico nazionalizzato che ponga fine all'andazzo per cui le banche d'affari private utilizzano i risparmi dei cittadini per giocarseli d'azzardo sui circuiti finanziari.
E proprio per tenere in piedi questo sistema criminale che governi come quello Monti e organismi come la Bce stanno portando alla fame interi paesi, come la Grecia.
Te li spendi e te li godi: il croupier e' lo stato ed il banco le banche!!!. Gnoccolone!!! Capito mi hai???
Geremia
Per adesso, purtroppo, in questo soverchiante ed inquietante sistema nel quale siamo stati impegolati nostro malgrado fino al collo, le banche restano e resteranno quello che sono per un bel po'.
Chi, fra i cosiddetti "proletari" (ma quale prole ormai per i nostri giovani sotto occupati, disoccupati, precari e squattrinati senza futuro? Ci rendiamo conto che in certe "agende" é prevista una serie di provvedimenti per sfoltire e di molto la popolazione del Globo?) non auspicherebbe un sistema bancario come quello accennato nell'intervento di MPL/Sollevazione?
Restando comunque in argomento “Banche”, mi piacerebbe avere qualche conferma, non so da chi però, di una "mezza" che ho letto giorni or sono in Rete e che mi auguro sia una bufala. Tenendo presente la "fotografia" dei depositi di conto corrente di tutti gli italiani già stabilita per il primo gennaio 2013 (Estratto conto al 31 dic 2012) e che non prelude a niente di rassicurante considerata l'aria che tira da un anno a questa parte, sembrerebbe probabile che, in un futuro più o meno prossimo, venissero apportate delle modifiche alla stampa dei biglietti di Banca italiani le quali li differenzierebbero da quelli circolanti attualmente con lo scopo di costringere tutti coloro che sono in possesso di qualche anche modestissima riserva di Euro cartacei (sebbene sotto il materasso!) a cambiare i tempi brevi le banconote obsolete con quelle nuove. Ciò per redigere un meticoloso resoconto dell'ammontare della base monetaria esistente nel Paese, ovviamente a fini fiscali. Come trovata per snidare i soldi dai salvadanai delle famiglie sarebbe insuperabile.
via i soldi dalle banche ... cosi annientiamo le borse e finalmente ritorneranno i veri imprenditori che costruiscono qualche cosa invece di avere " imprenditori " che fanno solo speculazioni ( io faccio l'imprenditore ). Il sistema ci sta mangiando tutti è ora che finisce
Lo schifo che ci ha messo in questa Depressione!.......
Innanzitutto non sono uno sciocco né un demente.
Se seguo questo blog è perché sono evidentemente vicino a molte posizioni qui enunciate.
Ho scritto solo che non ha senso augurarsi il default delle banche italiane, semplicemente perché gran parte dei risparmi ivi accumulati sono quelli delle famiglie di *ogni* ceto sociale. Ricordo che l'Italia è (era) il paese con il maggior ammontare di risparmi, specialmente grazie ai nostri nonni e genitori, che sono riusciti in una già allora difficilissima politica da "formiche".
Ben venga un sistema nazionalizzato e basato su una "naturale" attività di risparmi e prestiti agevolati anziché su speculazioni e investimenti a fianco dei soliti noti.
Cordialmente
La BCE ha foraggiato le Banche le quali, con i fondi ricevuti, hanno comprato anche titoli italiani. Questi tuttavia dovrà rimborsarli a suo tempo lo Stato con profumati interessi.
Lo Stato, come si sa, paga con le entrate fiscali spremute dai contribuenti. Praticamente nulla dei foraggiamenti é quindi andato all'Economia del Paese che é in stato quasi cachettico.
La ripresa? La pretenderebbero i "conservatori" che non hanno mai avuto cattedere alla Bocconi e che quidi sono digiuni di "scienza economica"."
"Lasciamo fare ai tecnici!": è quasi un coro unanime. La musica assomiglia però a quella del "Miserere". Che strano.
Nota Bene l'uso del vocabolo "conservatori" fatto recentemente dal premier uscente e affibbiato ai superstiti dell'ala sinistra sinistra del PD, termine che, nell'ambito della tradizionale cultura di sinistra (alla pari di "reazionari", designerebbe una categoria detestabile (equivalente ai "codini" del tempo della "Restaurazione" post Napoleonica).
Ah, la relatività dei termini linguistici! Com'è efficace per l'imbonimento degli incolti!
Posta un commento