Sabato 13 Ottobre 2012
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
presso l’AleniaAermacchi di Venegono (Varese)
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
presso l’AleniaAermacchi di Venegono (Varese)
L'appello
AleniaAermacchi, la società di Finmeccanica con sede nazionale e stabilimenti significativi a Venegono (Varese), si accinge a consegnare ad Israele 30 jet M346, definiti come “addestratori tecnologicamente avanzati” ma in realtà già strutturati per essere armati con missili o bombe. Queste armi verranno sicuramente testate come è accaduto finora contro i palestinesi. Come addestratore l’M346 servirà a formare piloti all’uso dei ben più temibili cacciabombardieri F35 di cui Israele si sta dotando, come del resto anche l’Italia, per le guerre future.
In Italia l’opposizione all’acquisto degli F35 è cresciuta oltre che per il loro costo esorbitante (non meno di 15 miliardi di euro) che sottrae risorse all’economia civile e ai settori dello “stato sociale”, anche contro la pratica bellica, affermatasi negli ultimi 20 anni, che chiama “pace” la guerra e la vorrebbe giustificare come strumento di “sicurezza preventiva” e di “esportazione di democrazia”, sino a definirla “umanitaria”.
Ma “guerra umanitaria” è un ossimoro: la guerra provoca solo morti, feriti, distruzioni e genera odio, rancori e vendette; essa è quanto di più disumano si possa immaginare.
Nella sua recente visita in Italia, il ministro degli esteri israeliano Avigdor Lieberman, ha fatto una tappa del suo tour semisegreto proprio qui all’AleniaAermacchi di Venegono a cui è seguita la firma dell’accordo.
I promotori di questo “affare” vanno dal deputato varesino del PD Daniele Marantelli (al quale piace molto la definizione di Varese “provincia con le ali” da guerra) all’ex Premier Berlusconi “commesso viaggiatore” per Finmeccanica, dai Sindacati confederali metalmeccanici locali a diversi esponenti di spicco della Lega Nord varesina (Giuseppe Orsi, Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica, e Dario Galli, tra gli undici del Consiglio di Amministrazione nonché presidente della Provincia di Varese).
Fin dal 2005 è operativo uno scellerato accordo di cooperazione militare, economica e scientifica tra il nostro Paese ed Israele. Un accordo che non è stato scalfito neppure dall’ “Operazione piombo fuso” del dicembre 2008 – gennaio 2009, che ha visto Israele colpire con il suo “potere aereo” la popolazione palestinese civile inerme (1400 uccisi, di cui circa 400 bambini). Un’azione militare brutale, senza giustificazioni, nella quale sono state usate anche armi sconosciute o già vietate dalle Convenzioni internazionali (fosforo bianco, bombe D.I.M.E., uranio impoverito) e nella quale Israele ha commesso crimini di guerra e contro l’umanità (come documentato all’ONU dal “Rapporto Goldstone”).
La politica israeliana è però soltanto la punta più avanzata di un programma di guerra totale destinata a distruggere popoli, devastare Paesi interi per appropriarsi delle risorse necessarie ad assicurarsi il dominio capitalistico globale che si nasconde dietro le “sacre” parole di libertà, democrazia, pace.
Non ci sarà mai pace fin quando l’affare più redditizio sarà la produzione delle armi- strumenti di morte.
Chiediamo ai lavoratori di AleniaAermacchi e di tutte le aziende a produzione militare di non accettare il ricatto occupazionale e di adoperarsi affinché le fabbriche non producano strumenti di morte ma siano destinate alla produzione di beni socialmente utili ed ecologicamente compatibili.
Il Comitato promotore varesino
(segreteria tel. 0332-238347)
Aderisco a titolo personale alla Manifestazione di sabato 13 Ottobre 2012 Alberto Boschi, Missionario
Mauro Rivolta
AleniaAermacchi, la società di Finmeccanica con sede nazionale e stabilimenti significativi a Venegono (Varese), si accinge a consegnare ad Israele 30 jet M346, definiti come “addestratori tecnologicamente avanzati” ma in realtà già strutturati per essere armati con missili o bombe. Queste armi verranno sicuramente testate come è accaduto finora contro i palestinesi. Come addestratore l’M346 servirà a formare piloti all’uso dei ben più temibili cacciabombardieri F35 di cui Israele si sta dotando, come del resto anche l’Italia, per le guerre future.
In Italia l’opposizione all’acquisto degli F35 è cresciuta oltre che per il loro costo esorbitante (non meno di 15 miliardi di euro) che sottrae risorse all’economia civile e ai settori dello “stato sociale”, anche contro la pratica bellica, affermatasi negli ultimi 20 anni, che chiama “pace” la guerra e la vorrebbe giustificare come strumento di “sicurezza preventiva” e di “esportazione di democrazia”, sino a definirla “umanitaria”.
Ma “guerra umanitaria” è un ossimoro: la guerra provoca solo morti, feriti, distruzioni e genera odio, rancori e vendette; essa è quanto di più disumano si possa immaginare.
Nella sua recente visita in Italia, il ministro degli esteri israeliano Avigdor Lieberman, ha fatto una tappa del suo tour semisegreto proprio qui all’AleniaAermacchi di Venegono a cui è seguita la firma dell’accordo.
I promotori di questo “affare” vanno dal deputato varesino del PD Daniele Marantelli (al quale piace molto la definizione di Varese “provincia con le ali” da guerra) all’ex Premier Berlusconi “commesso viaggiatore” per Finmeccanica, dai Sindacati confederali metalmeccanici locali a diversi esponenti di spicco della Lega Nord varesina (Giuseppe Orsi, Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica, e Dario Galli, tra gli undici del Consiglio di Amministrazione nonché presidente della Provincia di Varese).
Fin dal 2005 è operativo uno scellerato accordo di cooperazione militare, economica e scientifica tra il nostro Paese ed Israele. Un accordo che non è stato scalfito neppure dall’ “Operazione piombo fuso” del dicembre 2008 – gennaio 2009, che ha visto Israele colpire con il suo “potere aereo” la popolazione palestinese civile inerme (1400 uccisi, di cui circa 400 bambini). Un’azione militare brutale, senza giustificazioni, nella quale sono state usate anche armi sconosciute o già vietate dalle Convenzioni internazionali (fosforo bianco, bombe D.I.M.E., uranio impoverito) e nella quale Israele ha commesso crimini di guerra e contro l’umanità (come documentato all’ONU dal “Rapporto Goldstone”).
La politica israeliana è però soltanto la punta più avanzata di un programma di guerra totale destinata a distruggere popoli, devastare Paesi interi per appropriarsi delle risorse necessarie ad assicurarsi il dominio capitalistico globale che si nasconde dietro le “sacre” parole di libertà, democrazia, pace.
Non ci sarà mai pace fin quando l’affare più redditizio sarà la produzione delle armi- strumenti di morte.
Chiediamo ai lavoratori di AleniaAermacchi e di tutte le aziende a produzione militare di non accettare il ricatto occupazionale e di adoperarsi affinché le fabbriche non producano strumenti di morte ma siano destinate alla produzione di beni socialmente utili ed ecologicamente compatibili.
Il Comitato promotore varesino
(segreteria tel. 0332-238347)
Promotori e prime adesioni locali
Comitato Varesino per la Palestina
DisArmiAmoLaPace – Varese
Arci Servizio Civile - Varese
Uisp Comitato Provinciale - Varese
Universauser - Varese
Universauser - Varese
Punto Pace di Pax Christi di Tradate
Attac Saronno
Appiano per Tutti
Laici Missionari Comboniani di Venegono
Associazione Combinazione ONLUS
Donne in Nero - Varese
Rete Radié Resch - Varese
A. L. Cobas - CUB
IPSIA - Acli Varese Onlus
Verdi Orizzonti
Donne in Nero - Varese
Rete Radié Resch - Varese
A. L. Cobas - CUB
IPSIA - Acli Varese Onlus
Verdi Orizzonti
Prime adesioni Nazionali
Commissione Giustizia e Pace Missionari Comboniani
Pax Christi – Ponti e non muri
PeaceLink
Un Ponte per…
Assopace
Arci Servizio Civile
Attac Italia
Comunità Palestinese Lombardia
ForumPalestina – Milano
Comitato Amicizia Italo Palestinese – Firenze
Salaam “I ragazzi dell’Olivo”
Gazzella Onlus
Centro Studi Sereno Regis – Torino
Associazione per la pace di Novara
Zambon Editore
Rete italiana Donne in Nero
Rete-ECO (Ebrei contro l'occupazione)
Rete Radié Resch
Rete italiana BDS armamenti
Rete per la solidarietà con la Palestina - Milano
Rete romana per la Palestina
Campo AntimperialistaRete-ECO (Ebrei contro l'occupazione)
Rete Radié Resch
Rete italiana BDS armamenti
Rete per la solidarietà con la Palestina - Milano
Rete romana per la Palestina
Brigate di solidarietà e per la pace Toscana
Salaam Ragazzi dell'Olivo - Comitato di Milano - Onlus
LOC - Lega Obiettori di Coscienza
Forum Palestina - Nazionale
ARCI Handala - Imperia
Sinistra Critica - Milano
Comitato Internazionale di Educazione per la Pace
Movimento popolare di liberazione
Salaam Ragazzi dell'Olivo - Comitato di Milano - Onlus
LOC - Lega Obiettori di Coscienza
Forum Palestina - Nazionale
ARCI Handala - Imperia
Sinistra Critica - Milano
Comitato Internazionale di Educazione per la Pace
Movimento popolare di liberazione
Primi messaggi ed adesioni individuali
Abbiamo già inviato adesione come Associazione per la Pace,
aderisco però anche a nome personale
Luisa Morgantini
già Vice Presidente del Parlamento Europeo
Associazione per la Pace Nazionale aderisce alla Manifestazione del 13 ottobre a Varese contro la vendita degli aerei alenia aermacchi m346 ad Israele.Grazie e buon lavoro. Farshid Nourai, Coordinatore Nazionale
Ecco l'adesione del nostro gruppo Associazione per la pace di Novaraaderiamo e sosteniamo la manifestazione del 13 ottobre, per il disarmo e la smilitarizzazione dei territori, per il boicottaggio degli accordi e scambi militari con il governo israeliano che pratica politiche di colonizzazione, occupazione militare, apartheid e negazione dei diritti del popolo palestinese. Per l'associazione
il presidente Renato Bolognese
Aderisco al contenuto della dichiarazione "Nessun M346 a Israele". Luciana Orzalesi
La Rete italiana delle Donne in Nero aderisce alla manifestazione del 13 ottobre contro tutte le armi ed in particolare contro la vendita degli aerei AleniaAermacchi M346 ad Israele.Per la Rete Marianita De Ambrogio
Aderisco a livello personale e a nome dell'Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus di Firenze, della quale sono presidente, al contenuto della dichiarazione "Nessun M346 a Israele" e alla manifestazione nazionale che si terrà il 13 ottobre 2012 a Venegono - Varese. Mariano Mingarelli
Aderisco alla manifestzione Giorgio Forti (di ECO)
Aderisco incondizionatamente alla manifestazione. Conto di esserci Enzo Barone(Milano)
Mauro Rivolta
Comunico la mia piena adesione alla manifestazione contro la produzione bellica ed in particolare contro uno stato che pratica l’apartheid come Israele.Buon lavoro. Saluti Antonio Ronchi Ferrara
Aderisco Giuseppe Zambon, editore
Se sarò in italia parteciperò. Andrea Piccinini
Aderiamo all'iniziativa Miriam e Maurizio
Susanna Casali
Pax Christi Italia, Campagna Ponti non muri, Don Nandino Capovilla
Ovviamente aderisco e spero di parteciparvi. Enrico Contenti ISM-Italia(Torino)
Non solo adesione, ma fattiva collaborazione nel comitato promotore
Giuseppe Musolino - referente Un'Altra Storia
Monica Zoppè, Comitato Scienziate e Scienziati Contro la Guerra, Pisa
Mauro Cristaldi, Comitato Scienziate e Scienziati Contro la Guerra, Roma
Edoardo Magnone, Comitato Scienziate e Scienziati Contro la Guerra, Genova
Angelo Baracca, Comitato Scienziate e Scienziati Contro la Guerra, Firenze
Monica Zoppè, Comitato Scienziate e Scienziati Contro la Guerra, Pisa
Mauro Cristaldi, Comitato Scienziate e Scienziati Contro la Guerra, Roma
Edoardo Magnone, Comitato Scienziate e Scienziati Contro la Guerra, Genova
Angelo Baracca, Comitato Scienziate e Scienziati Contro la Guerra, Firenze
1 commento:
Io non ci trovo niente di male a che Israele si armi per difendersi. Anzi, è un deterrente contro l'Iran di non proseguire nel suo piano di armamenti nucleari. Qui siamo sull'orlo della fine del genere umano che, personalmente non me ne frega niente.
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