Roma, Centro Congressi di Via Cavour
giovedì 13 settembre, ore 15:00
E’ in nome del Dio Euro che i suoi stregoni vogliono immolare la vita dei popoli e delle nazioni europee.
Chiunque, oltre a condannare il criminale sacrificio, osi condannare questa divinità crudele e i suoi culti di morte, è bollato come sacrilego, scomunicato come blasfemo, punito con l’ostracismo.
Questo terrorismo ideologico ha un unico scopo: impedire ai cittadini di prendere coscienza che c’è un’alternativa al marasma in cui siamo precipitati in modo da poterli portare ammanettati e mansueti al supplizio.
L’incantesimo con cui gli euristi tentano di ingannare i popoli sta perė esaurendo i suoi effetti paralizzanti. I greci, le prime vittime sacrificali, da due anni resistono come possono per evitare di finire nell’abisso.
Per impedire che gli altri popoli si sollevino contro questo stato di cose gli oligarchi europei hanno scippato loro sovranità e democrazia, trasformando intere nazioni in semicolonie del potere centrale europeo ad egemonia tedesca.
Si sta affermando sotto i nostri occhi una nuova e inedita dittatura, quella del capitalismo parassitario della finanza e delle banche.
Loretta Napoleoni |
Al massacro sociale occorre resistere con ogni mezzo, ad ogni costo, trasformando la fase della resistenza divisa in tanti e deboli rivoli in un contrattacco generalizzato.
I vecchi partiti e i vecchi sindacati, dimostratisi del tutto incapaci di difendere le vecchie trincee, non saranno in grado di aiutarci a spazzare via la dittatura. Essi sono anzi degli ostacoli di cui dobbiamo sbarazzarci una volta per tutte se vogliamo liberare importanti energie potenziali accumulatesi nel paese.
Nuove forze antisistemiche stanno sorgendo e si faranno largo ma saranno obbligate a fare fronte comune per ingaggiare la battaglia decisiva che deciderà le sorti del nostro paese. Dobbiamo cioè costruire un ampio fronte popolare affinché esso possa strappare il governo dalle mani della criminalità finanziaria organizzata.
L’alternativa c’è: occorre ripudiare il debito verso la finanza speculativa internazionale, uscire dall’euro per riconquistare la sovranità monetaria, abbandonare questa Unione europea per riprenderci la sovranità nazionale e quella democratica e popolare, nazionalizzare le banche e i grandi gruppi assicurativi e industriali strategici, e su queste basi dar vita a un governo di emergenza popolare per applicare un piano economico che metta al centro il lavoro e la natura, le due sole vere sorgenti della ricchezza e del benessere sociale.
I vecchi partiti e i vecchi sindacati, dimostratisi del tutto incapaci di difendere le vecchie trincee, non saranno in grado di aiutarci a spazzare via la dittatura. Essi sono anzi degli ostacoli di cui dobbiamo sbarazzarci una volta per tutte se vogliamo liberare importanti energie potenziali accumulatesi nel paese.
Nuove forze antisistemiche stanno sorgendo e si faranno largo ma saranno obbligate a fare fronte comune per ingaggiare la battaglia decisiva che deciderà le sorti del nostro paese. Dobbiamo cioè costruire un ampio fronte popolare affinché esso possa strappare il governo dalle mani della criminalità finanziaria organizzata.
L’alternativa c’è: occorre ripudiare il debito verso la finanza speculativa internazionale, uscire dall’euro per riconquistare la sovranità monetaria, abbandonare questa Unione europea per riprenderci la sovranità nazionale e quella democratica e popolare, nazionalizzare le banche e i grandi gruppi assicurativi e industriali strategici, e su queste basi dar vita a un governo di emergenza popolare per applicare un piano economico che metta al centro il lavoro e la natura, le due sole vere sorgenti della ricchezza e del benessere sociale.
37 commenti:
Ma lo sapete chi è, la Napoleoni? Basta una ricerchina su Wikipedia, eh!
"Loretta Napoleoni ha organizzato e presieduto nel 2005 la conferenza internazionale sul terrorismo promossa dal Club de Madrid. Attualmente, insieme al governatore della Banca d'Italia, è stata incaricata dall'UNICRI - l'istituto delle Nazioni Unite per la prevenzione del crimine - di formare una squadra di esperti, per elaborare strategie di contrasto ai finanziamenti al terrorismo. Collabora inoltre con diverse forze di sicurezza, tra cui l'Homeland Security degli Stati Uniti d'America, l'israeliano International Institute of Counter-Terrorism, la polizia catalana"
Francamente, chi se ne frega delle sue posizioni sull'euro, invitare una così è semplicemente vergognoso!
-- Francamente, chi se ne frega delle sue posizioni sull'euro, invitare una così è semplicemente vergognoso!--
Perché vergognoso? Non so quale posizioni abbia mpl sul terrorismo e se divergano da quelle della napoleoni. L'incontro in questione non è sul terrorismo ma sull'euro e la napoleoni la sa lunga e mette sotto accusa la tecno-finanza che ci affama e i suoi inservienti politici italiani. Se posso andrò all'incontro per ascoltare questa voce critica nel campo economico, --chi se ne frega delle posizioni della Napoleoni sul terrorismo? Non mi pare che questa sia la questione principale di questi tempi.
Per cortesia potete fare un post sui minatori del Sulcis? Oggi uno si è tagliato le vene.
Caro secondo Anonimo. Il terrorismo, ovvero la lotta rivoluzionaria e i suoi persecutori, ovvero i controrivoluzionari, sono esattamente l'essenza del problema. Siamo o non siamo anti.sistema?
Una che ha lavorato per i servizi segreti sionisti e americani non la vogliamo fra le palle.
Io non so se siete sfigati voi, ma certi personaggi dove li trovate?
Condivido la preoccupazione espressa da Maccagno Massimo. Occorre fare attenzione agli amici, ai compagni di strada e pure a quelli che s'incontra al bar. Ma senza farsi prendere dalla paranoia però. Le posizioni sul cosiddetto terrorismo della Napoleoni, se ben capisco, non sono più schifose di quelle di tanta parte della sinistra, e sono ampiamente diffuse tra i compagni e le compagne (per non dire tra i cittadini comuni). Vogliamo sputare in faccia a tutti? Con quali forze vogliamo cambiare lo stato di cose esistente? Chiediamo il pedigree a tutti prima di fare alleanza? Qui siamo alle porte di una disastro storico e sociale, ci vuole un fronte d'emergenza (su questo concordo con questo blog) per riconquistare dignità, giustizia, democrazia e sovranità, e per questo ci si deve alleare con il diavolo e sua nonna. Dopo penseremo al resto.
Domenico S.
Condivido lo spirito del commento precedente.
In questo momento è essenziale costruire un fronte con tutti quelli che sono disposti a fare un pezzo di strada assieme per ottenere l'obiettivo minimo, cioè un governo popolare che gestisca a favore dei lavoratori l'uscita dall'euro/UE. La Napoleoni mi pare abbia buone idee in proposito. Sul resto non è strettamente necessario essere d'accordo.
Preciso che non sono tanto le sue "posizioni sul terrorismo", il problema, quanto la sua attiva collaborazione con alcune delle peggiori emanazioni dell'impero.
Chi collabora con la sicurezza USA e sionista ha le mani grondanti del sangue di tanti compagni, per cui per quanto mi riguarda, non solo non ci si parla (men che meno si organizzano incontri pubblici con loro), ma (come minimo) gli si sputa in faccia appena li si vede.
Francamente sono sconcertato che i compagni ora confluiti nel MPL, con molti dei quali ho condiviso anni di lotta politica, abbiano organizzato una simile porcheria.
No, non dobbiamo chiedere il pedigree a tutti, ma neanche accettare chiunque come compagno di strada, soprattutto se non ha la minima intenzione di fare autocritica per il suo passato. E comunque preferirei di gran lunga fare comunella con i leghisti che con simili servi imperialisti.
Oh ragazzi! datevi una calmata che non è che qui si fa l'alleanza con la napoleoni, la invitiamo ad un incontro e a parlare dell'euro, non del terrorismo.
Enrico
Concordo con Enrico. Diamoci una calmata, accendiamo i cercelli e non parliamo a vanvera. La Napoleoni ora serve, punto e basta. Ce ne fossero a sinistra persone qualificate che parlano contro l'euro e le nefandezze del sistema. Io ci andrò e credo che tanti insieme a me verranno.
che tristezza infinita...
Si, certo, dove l'ho già sentita, questa?
Ah, si: gli organizzatori del Salone del Libro di Torino, che dicevano che gli scrittori sionisti erano invitati "a parlare di cultura, non della questione palestinese"... già già...
Ah certo, il "governo popolare" lo si fa con chi collabora con la sicurezza USA e sionista, ed è amica del Club di Madrid, come no... ma per piacere!
Spero (e tutto sommato credo) che quelli del MPL non si siano rincoglioniti fino a questo punto, ma anche solo l'idea di organizzare un incontro dedicato a costei la trovo ributtante.
Basta così, non c'è altro da dire, per quanto mi riguarda.
Penso che tra organizzare un dibattito assieme e formare un governo assieme ce ne vada abbastanza da lasciare tutto il margine di manovra che serve per non compiere gli sbagli a cui ti riferisci.
qualcosa non mi quadra. Nei commenti ai post precedenti sul campo di Assisi le accuse erano di segno opposto, sostanzialmente del tipo che, avendo invitato l'Iran, l'mpl si è sputtanato, che è impresentabile... ora il Maccagno tira fuori l'accusa opposta, che mpl flirta coi sionisti e gli americani. Qualcosa non quadra. Forse tutte e due le accuse sono sbagliate: dialogare con tizio o caio non significa convolare a nozze. Far parlare l'iraniano contro la minaccia di attacco di israele o usa non significa condividere la repressiva politica interna sul piano dei diritti, così far parlare la napoleoni contro l'euro non significa sposare le sue posizioni sul resto.
"Far parlare l'iraniano contro la minaccia di attacco di israele o usa non significa condividere la repressiva politica interna sul piano dei diritti"
Esatto è quello che dico anch'io. Solo che dovete capire che lo dovete DIRE ESPLICITAMENTE; dovete dire chiaramente che appoggiate l' indipendenza e autodeterminazione di Siria e Iran MA che considerate inaccettabile la situazione dei diritti umani in quei paesi e PRETENDETE che si cominci a cambiare.
Se non lo fate LA GENTE NON VI SEGUE...STO DICENDO CHE AVETE RAGIONE NEL MERITO MA CHE IL VOSTRO PROBLEMA è CHE NON VI SI FILA NESSUNO E DOVETE RIMEDIARE. Non va contro i vostri principi pretendere che l' Iran progredisca sul terreno dei diritti umani, delle donne, dei gays, dell' opposizione politica (qualche tempo fa un noto vignettista è stato condannato a 25 frustate per aver ritratto un parlamentare in maglietta da calcio. Capite che è pazzesco, no? Va detto).
dovremmo rimediare al fatto che non ci si fila nessuno... e vabbè...
Ma come?
Mettendoci a strillare a braccetto con la sinistra liberale "abbasso la repubblica islamica iraniana".
E così ci filerebbero gli italiani?
Ma non diciamo cazzate!
Qui la gente se ne frega di capire le ragioni della crisi e come uscirne, sai quanto gliene frega della democrazia in Iran??!!!!!!
Detto questo, la lotta antimperialista e i diritti di libertà vanno tenuti assieme, per questo abbiamo sostenuto le rivolte arabe.
Non abbiamo quindi lezioni da prendere!
Enrico
"Mettendoci a strillare a braccetto con la sinistra liberale "abbasso la repubblica islamica iraniana"."
Ma cosa dici...non ho mai detto questo, ho detto il contrario, ma sai leggere?
"Non abbiamo quindi lezioni da prendere!"
Ma certo che ne avete, sveglia!!! Il PD ha il 27%, Grillo il 20%...bisogna imparare a far meglio di loro e la difficoltà è di farlo senza svendersi né mentire, ma va fatto e bisogna comprendere che se non ottieni un consenso non concludi una mazza.
NON BISOGNA RINNEGARE NULLA MA BISOGNA RIUSCIRE AD ESSERE CONVINCENTI. Non è difficile ma per prima cosa bisogna riconoscere che il problema esiste.
molti nell'mpl vengono dal campo antimperialista. se ne andranno tutti dopo aver visto che fate le conferenze con una schifosa infame lurida serva del mossad e di israele
Vien da dire, la madre dei bambini che non crescono mai, in campo politico è sempre gravida.
Per noi c'è una graduatoria delle questioni. I problemi hanno un rango, vanno allineati in ordine di importanza. Ce l'hanno oggettivamente, malgrado sembri si via immersi in un caos inintelligibile. Una delle funzioni dei rivoluzionari è appunto quella di rendere intelligibile il caos, altrimenti non si fa politica, si contribuisce solo a fare casino.
Ora, piaccia o non piaccia, proprio il Campo, nel 2009, non senza dissensi interni, segnalò nel 2009 [http://www.antimperialista.it/index.php?option=com_content&view=article&id=788:la-crisi-del-capitalismo-i-nuovi-conflitti-e-i-compiti-del-campo-antimperialista&catid=2:documenti-programmatici&Itemid=20] come l'avvento della crisi storico-sistemica iniziata negli Usa, avrebbe presto spostato l'ordine dei fattori nel contesto mondiale. In buona sostanza: cadevano le paratie tra i "Fronti di resistenza": i conflitti in Occidente, che consideravamo "terzo fronte", sarebbero saltati al centro della scena. Dalla lotta "dietro le linee" passavamo a quella sulle prime linee.
La contraddizione secondaria diventava principale, quella principale secondaria.
Anche da questa analisi sorge il mpl.
Non ci possiamo fare niente se c'è chi ancora non l'ha capito. Conta che l'hanno capito i più.
In questo contesto per il mpl la lotta centrale è contro l'Unione europea e la sua moneta unica (il Reagan degli europei). L'eurozona è il Tallone d'Achille del blocco imperialistico. Se salta l'euro salta tutto l'edificio imperiale. Non solo non dimentichiamo le Resistenze: lottare qui da noi contro l'edificio eurista è il miglior contributo che possiamo dare loro.
Di qui la centralità della divulgazione delle proposte e della battaglia pratica per uscire dall'euro. Questa per noi è, sotto ogni punto di vista, la battaglia centrale, che realisticamente possiamo vincere.
Per vincerla occorre modulare una serie di tattiche. Se personaggi ed esponenti della classe dominante, come la Napoleoni, si mettono in rotta di collisione col pensiero unico eurista e contro la dittatura euro-oligarchica, sarebbe non solo sbagliato ma demenziale, non utilizzarli per la giusta causa.
La storia è piena di questi esempi, se i nostri critici fossero interessati, potremmo fargliene un meticoloso elenco.
Col principio per cui contro un bersaglio comune ritenuto strategico si può e si deve dialogare con elementi della classe dominante in rotta di collisione con i poteri forti, o lo si condivide o non lo si condivide.
E' evidente che ognuno di questi elementi in rotta di collisione, o ha avuto responsabilità di potere nel passato, o ha condiviso questa o quella nefandezza, vuoi in politica estera, vuoi in quella interna. Se le nefandezze passate fossero pregiudiziali ad ogni azione comune (visto che ciò riguarderebbe il 90% della stessa sinistra) con pezzi del sistema che cade in pezzi, scordiamoci ogni alleanza popolare, scordiamoci di vincere.
E' chiaro che chi ci fa le pulci non condivide questa impostazione. Passi.
Non può passare l'idea che valga una specie di proprietà transitiva per cui, se invitiamo la Napoleoni a sparare addosso all'euro e al sistema di potere che lo sorregge, diventeremmo tutti servi dell'imperialismo e del sionismo.
Questa non è una critica politica, questa è solo una infantile cazzata. E sionisti e imperialisti sono i primi a saperlo.
Moreno Pasquinelli
Bravo Pasquinelli, cominci ad andarmi simpatico. Una lezione impeccabili sull'abc della politica. Ma non illuderti di convincere gli sciocchi appellandoti all'intelligenza che non hanno.
Voglio giusto osservare che essere contro l'euro è una condizione necessaria ma non sufficiente. Bisogna vedere cosa si propone in alternativa, perché potrebbe essere una nascosta brace alla palese padella!
Con la brace gestita ovviamente dai soliti furbi...
Cesare77
@ cesare77:
del tutto daccordo. Ti consigliamo di leggere questo contributo:
http://sollevazione.blogspot.it/2009/12/giocando-mosca-cieca.html
Perfettamente d' accordo con Massimo Maccagno.
Personalmente approvo perfino il patto Von Ribbentrop - Molotov, e duque non sono pregiudizialmente contrario ad allenze anche con i personaggi e movimenti più infami, se necessario.
Ma trovo inaccettabile che noi si organizzi un' iniziativa per costei.
Basta limitarsi a rigirare -non acriticamente, come per chiunque altro- nel nostro sito le sue tesi e i suoi articoli sulla crisi e sull' eurousurocrazia ed a pubblicizzare iniziaiive da altri organizzate con costei su questi temi (questo significa per me "centralità della divulgazione delle proposte e della battaglia pratica per uscire dall'euro" -anche di autentici nemici dell' umanità, se questo é utile alla causa, N. d. R.- e "utilizzare per la giusta causa personaggi ed esponenti della classe dominante, come la Napoleoni, che si mettono in rotta di collisione col pensiero unico eurista e contro la dittatura euro-oligarchica"), senza venir meno a un minimo di decenza, come invece credo accda con questa ignobile iniziativa (N.B.: non dico che "diventeremmo tutti servi dell'imperialismo e del sionismo"; ma fra diventare servi dell' imperialisìmo e del sinìonismo e restare antiimperialisti coerenti -e decenti- ci sono molte possibili alternativa, fra le quali a mio avviso organizzare un' iniziativa pubblica che ha costei come protagonista).
(Mi scuso per il ritardo nel commento).
(l' inguaribile sciocco, secondo l' ultimo commentatore-)Giulio Bonali
LA NAPOLEONI, ISRAELE E HAMAS
(non esageriamo con le cazzate)
Obama, Israele e Gaza
14 gennaio 2009
di Loretta Napoleoni
Da 18 mesi gli israeliani preparavano l'offensiva di terra lanciata contro Gaza due settimane fa’. Lo ha rivelato il generale Avi Benayahou, "I nostri soldati conoscono ogni vicolo in cui si trovano i loro obiettivi. Per un anno e mezzo si sono addestrati in un modello su scala ridotto di Gaza costruito nella base di Tsehilim" nel deserto del Negev, nella fascia meridionale di Israele.
Dopo il fiasco diplomatico dell’invasione del Libano nel 2006, Tel Aviv ha lanciato una campagna di pubbliche relazioni per preparare l’opinione pubblica mondiale all’invasione di Gaza. Ai governi e ai media l’attacco viene presentato come l’unico modo per distruggere un covo di terroristi con legami internazionali, una spina nel fianco non solo d’Israele ma del mondo intero. Le guerre ormai si combattono anche e soprattutto a colpi di propaganda.
Quanto sappiamo di ciò che veramente succede in questa parte del mondo?
Perché alcuni paesi arabi si sono apertamente schierati contro Hamas? E’ la prima volta dalla creazione di Israele che si verifica una spaccatura del genere sul fronte arabo.
Il motivo è chiaro, Hamas, democraticamente eletto a governare i territori occupati, fa paura a molti regimi arabi. Cosa succede dentro Gaza? E’ vero o falso che lanciamissili e terroristi si nascondono tra la popolazione civile? Questa la giustificazione che Israele dà al mondo dopo aver bombardato una scuola dove sventolava la bandiera delle Nazioni Unite ed ucciso 30 persone. I giornalisti stranieri non possono avvicinarsi al conflitto né entrare a Gaza, le notizie come durante la guerra in Iraq sono tutte filtrate dalla macchina militare israeliana.
Anche le motivazioni di questa guerra sono vaghe e forse false. Ci viene detto che Hamas ha rotto la tregua a novembre, offrendo su un piatto d’argento a Israele il casus belli dell’attacco. Ma quanti di noi sanno che ciò è avvenuto perché il giorno delle elezioni americane le truppe israeliane sono entrate a Gaza ed hanno ucciso 6 militanti di Hamas? I media non se ne sono neppure accorti tanto erano concentrati sull’ascesa di Barak Obama alla Casa Bianca.
Dietro la tragedia di Gaza c’é un mondo che sfugge a noi cittadini del villaggio globale. Il silenzio del nuovo presidente, il veto degli americani al Consiglio di Sicurezza per un immediato cessate il fuoco sembrano avvallare una tesi agghiacciante che circola nei corridoi del potere: Israele vuole distruggere Hamas prima che Obama si insedi alla Casa Bianca per evitare di pronunciarsi pubblicamente sull’aggressione e dargli l’opportunità di negoziare un nuovo ordine politico nella regione. E’ questo un accordo stipulato durante la sua visita a Gerusalemme. Se questo é il cambiamento promesso durante la campagna elettorale allora i palestinesi potrebbero, paradossalmente, rimpiangere l’amministrazione Bush.
Loretta Napoleoni
http://lanapoleoni.ilcannocchiale.it/2009/01/14/obama_israele_e_gaza.html
A dimostrazione delle bufale di wikipedia.
Questo è l'ennesimo caso. In migliaia hanno contestato non solo singole voci, ma le procedure arbitrarie e inaffidabili con cui vengono composte.
Ergo: prima di sparare sentenze, soprattutto chi si considera rivoluzionario, dovrebbe, controllare le fonti, essere prudente, vagliare, e men che meno basarsi su.... wikipedia.
Ma é possibile verificare/falsificare le affermazioni su Wikipedia circa le (a questo punto é necessario precisare: presunte) collaborazioni della Napoleoni coi i servizi segreti USA e sionisti e vari istituti pseudoantiterroristici (cioé autenticamente terroristici) occidentali da cui é partita questa lunga discussione???
Giulio Bonali
Caro Giulio,
la questione Napoleoni, se hai seguito la discussione, ne ha sollevata un'altra, ben più importante, vale a dire che linea debbono seguire dei rivoluzionari, qui e ora, nel contesto di una crisi epocale del sistema e in specie dell'euro, con annesso esproprio di sovranità nazionale e popolare, di democrazia e diritti sociali. Quindi quale sia il nemico principale e quello secondario (in questo nostro contesto, non in Birmania o in Corea del Nord), e se sia legittimo, in base alla contraddizione principale, dialogare con chi, pur avendo posizioni diverse su altre cose, spara sul bersaglio grosso (la dittatura europea e si suoi servi politici nostrani) ed è disposto a darci una mano per, appunto, la riconquista della sovranità popolare e democratica.
La diatriba questa è.
Aver sollevato la questione Napoleoni era solo un patetico pretesto per mettere sotto accusa la nostra pratica politica, di cui l'incontro con la signora è solo una secondaria manifestazione.
Mi stupisce che un compagno che giustifica, come hai sempre fatto, anche una schifezza come il Patto Libbentrop-Molotov, non capisca il vero succo della questione.
Moreno Pasquinelli
Appunto, caro Luca, prima di sparare caz... snetenze, è meglio controllare le fonti. Cosa che io ho fatto, e tu no.
Visto che di Wikipedia non ti fidi, che ne dici della biografia sul suo blog, ti pare una fonte sufficientemente affidabile?
http://lorettanapoleoni.net/italiano/?page_id=167
"Loretta Napoleoni ha presieduto nel 2005 il gruppo di esperti sul finanziamento del terrorismo per la conferenza internazionale su terrorismo e democrazia organizzata dal Club de Madrid. Le sue consulenze sulle strategie e sui meccanismi per combattere il terrorismo sono contese dai più importanti esecutivi occidentali. Collabora inoltre con numerose forze dell’ordine, tra cui la Homeland Security statunitense, l’International Institute of Counter-Terrorism israeliano, la polizia catalana e l’esercito Turco."
Contento?
Caro Giulio,
certo, ed ero ben sicuro di ciò che ho scritto... non è certo grazie a Wikipedia che conosco la Napoleoni.
Comunque, se leggi la mia risposta a Luca, vi trovi il link alla sua autobiografia sul suo blog, dove rivendica con orgoglio le sue collaborazioni imperialiste.
Non mi risulta che abbia mai fatto autocritica per le sue collaborazioni, anche se l'articolo postato da Moreno sembra in parziale contraddizione con almeno una di queste.
Beh, vorrà dire che mi sbagliavo ed è la persona giusta da invitare, visto che ultimamente va di moda in certi ambienti agire in aperta contraddizione con quanto si è detto e fatto fino ad un paio di anni prima...
"Aver sollevato la questione Napoleoni era solo un patetico pretesto per mettere sotto accusa la nostra pratica politica..."
Come al solito hai capito tutto, bravo.
"Non può passare l'idea che valga una specie di proprietà transitiva per cui, se invitiamo la Napoleoni a sparare addosso all'euro e al sistema di potere che lo sorregge, diventeremmo tutti servi dell'imperialismo e del sionismo.
Questa non è una critica politica, questa è solo una infantile cazzata. "
E' probabile che lo sia, visto che l'unico ad aver detto una cosa del genere sei tu.
Io ho detto una cosa diversa, ossia che è una vergogna per dei compagni antimperialisti anche solo rivolgere la parola a questa gente qua.
E non facciamo di tutta l'erba un fascio, per cortesia, ci sono distinzioni che vale ancora la pena di fare.
Siete quattro gatti e riuscite a litigare su tutto. Siete dei poverini.
Innanzitutto devo dare atto a Massimo Maccagno della correttezza e fondatezza delle sue affermazioni circa la Napoleoni (l' articolo qui sopra riportato é difficlmente conciliabile con la sua collaborazione -comunque inequivocabilmente da lei stessa dichiarata- con l' istituto sedicente "controterroristico" israeliano (già vi é una contraddizione in termini fra "antiterrorismo" e lo stato israeliano, illegale, nato e che si mantiene sul più efferato e disumano terrorismo; un' altra palese contraddizione mi sembra intercorrere fra questa collaborazione e il suo articolo sopra riportato: cavoli suoi; non sarebbe la prima né l' ultima sionista o filosionista caduta in contraddizione; né in vero ciò é prerogativa esclusiva dei reazionari, purtroppo).
Il patto del '39 (concluso ben dopo il famigerato patto di Monaco del '38, e dopo inutili, strenui, direi "eroici" sforzi da parte sovietica per arrivare con le potenze occidentali a un' alleanza antifascista che fermasse i governi tedesco, giapponese e italiano, fu un' alleanza intelligentissima con il nemico imperialista in quel momento relativamente meno peggiore contro quelli allora più pericolosi per l' URSS, che fregò brillantemente le trame antisovietiche delle pseudodemocrazie occidentali (solo due anni dopo il nazismo tornò ad esse il peggio del peggio: due anni preziosi guadagnati nella preparazione dell' URSS alla guerra, che gli occidentali speravano le fosse scatenata contro ben prima dai Nazisti, e fecero di tutto perché ciò accadesse; due anni che sarebbero tati decisivi per il suo esito positivo, grandissimo, magnifico Baffone!!!).
La Napoleoni é certo meno peggio degli altrettanto filosionisti, imperialisti e terroristi (autentici) della pseudosinistra politicamente corretta, che in più sono anche europeisti.
Ma ripeto di ritenere da parte mia eccessivo e inaccettabile organizzarle un evento pubblico, mentre resto convinto che sarebbe stato giusto limitarci a diffondere, col blog e con altri mezzi, le sue sostanzialmente giuste (e comunque da vagliare criticamente) tesi su euro, U.E., debito, sovranità monetaria, ecc., pubblicizzando anche eventuali iniziative organizzate da altri.
Giulio Bonali
E bravo Giulio, sono perfettamente d'accordo con te... D'altra parte anche fra i teppisti, sono pochi quelli che non riconoscono al patto L-M la sua enorme importanza... io mi spingo a dire che senza di esso la Germania nazista avrebbe forse prevalso, sconfiggendo prima una Urss del tutto impreparata allo sforzo bellico, per poi affrontare le potenze occidentali su un unico fronte (su due considerando anche quello africano). La decisione di Stalin, oltre ad essere praticamente l'unica possibile, è stata anche un'ottima decisione strategica.
Leggete anche quest'altro articolo, che contraddice le opinioni negative sulla Napoleoni.
DIECI DOMANDE E DIECI RISPOSTE SULL’INVASIONE DELLA STRISCIA DI GAZA A LORETTA NAPOLEONI
http://www.forumpalestina.org/news/2009/Gennaio09/26-01-09RetroscenaAgressione.htm
Grazie anonimo di cui sopra.
Quante stupidaggini circolano su internet......
Di scemenze sul Patto Stalin-Hitler se ne sono sentite tante. Quella che campeggia in cima alla lista è quella classica di cui sopra. C'è oramai una storiografia sterminata che smentisce come priva di fondamento questa tesi apologetica del regime staliniano.
Il vero problema é di principio, di natura morale: come si può accettare l'idea che per difendere l'Urss si squartano a tavolino, assieme ai nazisti, intere nazioni (Polonia, Baltici, Finlandia)? Non era forse una modalità imperialista? Le ragioni per cui polacchi ed est europei si sono staccati dall'Urss affonda le sue radici in quella spartizione stalino-fascista.
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