La bomba ad orologeria
E' nell'interesse di chi sputtanare M5s?
di Piemme
Le accuse a Casaleggio (e il suo braccio destro Grillo) da parte del consigliere regionale emiliano dei "grillini", Giovanni Favia, stanno terremotando il Movimento Cinque Stelle.
Parliamoci chiaro, qui si sta scoprendo l'acqua calda. Che Casaleggio fosse il grande e occulto architetto del successo del M5S, chi frequenti la rete, lo sa da un pezzo, come si sapeva che la regia verticistica del guru fosse indigesta ai militanti più critici del movimento.
Qui occorre chiedersi come mai, un fuorionda registrato nel giugno scorso, sia stato, come una bomba ad orologeria, fatta scoppiare proprio adesso. Non ci sono dubbi che questo sputtanamento sia nell'interesse degli oligarchi politici, quelli del Pd in primo luogo che, in nome e per conto del grande capitale finanziario e bancario globale, governano il paese in combutta tra loro e lo stanno portando nel baratro.
Si possono fare le critiche più spietate al "grillismo", tra cui quella di avere un regime interno autocratico, e queste critiche vanno fatte, ma non è certo per questo che gli oligarchi, maestri impareggiabili delle trame di palazzo più torbide, stanno attaccando M5S. Figuratevi se a questi sta a cuore la democrazia interna del Movimento di Grillo e Casaleggio!
Essi attaccano perché vedono in questo Movimento, per come stanno messe le cose oggigiorno, il loro nemico pubblico numero uno. Per quanto si sia da tempo in una democrazia finta, il rito elettorale di legittimazione deve compiersi, non può essere cancellato o sospeso, e Lorsignori non vogliono intrusi, vogliono giocarsi la loro partita truccata senza guastafeste. Tanto più dopo che da alcune settimane Grillo ha lanciato i suoi siluri per l'uscita dall'Unione europea e dall'euro. Questa è stata forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell'ostilità e della paura del potere.
Per come stanno le cose, dicevamo. Non stanno messe bene per chi, come noi, desidera un'alternativa di società. Siamo in un momento difficile per il popolo lavoratore, che invece di irrompere sulla scena, lungi dallo scremare una forza rivoluzionaria, è come paralizzato, inebetito. Si illude ancora, pur di non diventare protagonista, di affidarsi ad un nuovo Salvatore della patria.
Ma le cose stanno messe ancor più male, qui il punto, per Lorsignori, per la casta dei politicanti che adesso sorregge Monti, e che dopo di lui, dovrà continuare a fare il suo lavoro sporco. Stanno messi talmente male che se andassero alle elezioni adesso, tutti assieme, intendo quelli della grande ammucchiata montiana, a malapena supererebbero il 50% dei consensi elettorali. Ad essi non basta cospirare per far votare gli italiani con una legge elettorale truffa che li protegga dalla disfatta, essi debbono eliminare ogni avversario preventivamente, prima che annientarlo diventi impossibile.
Essi sanno che tanti italiani, come ha insegnato Parma, non vedono l'ora di dargli una sonora lezione, di gettarli nella spazzatura. Tutti i loro sondaggi indicano che quest'onda premierà il M5S. Essi debbono quindi fermarla, ad ogni costo, senza esitazione. Grillo giorni fa, rispondendo a Bersani, aveva detto che, come negli anni di piombo, il potere non esiterebbe a far fuori i suoi nemici. Intendeva le pallottole. Aveva ragione, solo che oggi le pallottole più micidiali non sono di piombo, ma quelle che sparano i media di regime.
Per questo, per quanto Casaleggio sia repellente, per quanto Grillo sia "populista", per quanto M5S sia un ectoplasma, sarebbe imperdonabile se i rivoluzionari non li difendessero contro il potere che vuole farli a pezzi, magari abboccando come polli al richiamo "democraticista".
E che sia di lezione a tutti coloro che vogliono davvero combattere contro questo sistema. Primo: non fidarsi mai dei media e dei giornalisti. Secondo: non farsi prendere mai dal protagonismo mediatico. Terzo: il nemico, in barba al politicamente corretto, non ha morale, è massimamente cinico, disposto a tutto per annientare i suoi nemici. Quarto: la nostra condotta, non solo pubblica, ma anche privata, dev'essere irreprensibile, a prova d'attacco. Quinto ed ultimo: un movimento rivoluzionario non può essere una scatola di vetro, avere un regime interno sgangherato che permetta al nemico di intrufolarsi per seminare zizzania. Esso ha il dovere di proteggersi dai suoi avversari, ha anzi il dovere di nascondere loro, non le sue finalità, questo è impossibile, di sicuro le sue mosse e le inevitabili diatribe interne. I panni sporchi si lavano in casa, sottraendo il movimento dalla giurisdizione della miserabile e perversa società dello spettacolo.
E' nell'interesse di chi sputtanare M5s?
di Piemme
Le accuse a Casaleggio (e il suo braccio destro Grillo) da parte del consigliere regionale emiliano dei "grillini", Giovanni Favia, stanno terremotando il Movimento Cinque Stelle.
Parliamoci chiaro, qui si sta scoprendo l'acqua calda. Che Casaleggio fosse il grande e occulto architetto del successo del M5S, chi frequenti la rete, lo sa da un pezzo, come si sapeva che la regia verticistica del guru fosse indigesta ai militanti più critici del movimento.
Qui occorre chiedersi come mai, un fuorionda registrato nel giugno scorso, sia stato, come una bomba ad orologeria, fatta scoppiare proprio adesso. Non ci sono dubbi che questo sputtanamento sia nell'interesse degli oligarchi politici, quelli del Pd in primo luogo che, in nome e per conto del grande capitale finanziario e bancario globale, governano il paese in combutta tra loro e lo stanno portando nel baratro.
Si possono fare le critiche più spietate al "grillismo", tra cui quella di avere un regime interno autocratico, e queste critiche vanno fatte, ma non è certo per questo che gli oligarchi, maestri impareggiabili delle trame di palazzo più torbide, stanno attaccando M5S. Figuratevi se a questi sta a cuore la democrazia interna del Movimento di Grillo e Casaleggio!
Essi attaccano perché vedono in questo Movimento, per come stanno messe le cose oggigiorno, il loro nemico pubblico numero uno. Per quanto si sia da tempo in una democrazia finta, il rito elettorale di legittimazione deve compiersi, non può essere cancellato o sospeso, e Lorsignori non vogliono intrusi, vogliono giocarsi la loro partita truccata senza guastafeste. Tanto più dopo che da alcune settimane Grillo ha lanciato i suoi siluri per l'uscita dall'Unione europea e dall'euro. Questa è stata forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell'ostilità e della paura del potere.
Per come stanno le cose, dicevamo. Non stanno messe bene per chi, come noi, desidera un'alternativa di società. Siamo in un momento difficile per il popolo lavoratore, che invece di irrompere sulla scena, lungi dallo scremare una forza rivoluzionaria, è come paralizzato, inebetito. Si illude ancora, pur di non diventare protagonista, di affidarsi ad un nuovo Salvatore della patria.
Ma le cose stanno messe ancor più male, qui il punto, per Lorsignori, per la casta dei politicanti che adesso sorregge Monti, e che dopo di lui, dovrà continuare a fare il suo lavoro sporco. Stanno messi talmente male che se andassero alle elezioni adesso, tutti assieme, intendo quelli della grande ammucchiata montiana, a malapena supererebbero il 50% dei consensi elettorali. Ad essi non basta cospirare per far votare gli italiani con una legge elettorale truffa che li protegga dalla disfatta, essi debbono eliminare ogni avversario preventivamente, prima che annientarlo diventi impossibile.
Essi sanno che tanti italiani, come ha insegnato Parma, non vedono l'ora di dargli una sonora lezione, di gettarli nella spazzatura. Tutti i loro sondaggi indicano che quest'onda premierà il M5S. Essi debbono quindi fermarla, ad ogni costo, senza esitazione. Grillo giorni fa, rispondendo a Bersani, aveva detto che, come negli anni di piombo, il potere non esiterebbe a far fuori i suoi nemici. Intendeva le pallottole. Aveva ragione, solo che oggi le pallottole più micidiali non sono di piombo, ma quelle che sparano i media di regime.
Per questo, per quanto Casaleggio sia repellente, per quanto Grillo sia "populista", per quanto M5S sia un ectoplasma, sarebbe imperdonabile se i rivoluzionari non li difendessero contro il potere che vuole farli a pezzi, magari abboccando come polli al richiamo "democraticista".
E che sia di lezione a tutti coloro che vogliono davvero combattere contro questo sistema. Primo: non fidarsi mai dei media e dei giornalisti. Secondo: non farsi prendere mai dal protagonismo mediatico. Terzo: il nemico, in barba al politicamente corretto, non ha morale, è massimamente cinico, disposto a tutto per annientare i suoi nemici. Quarto: la nostra condotta, non solo pubblica, ma anche privata, dev'essere irreprensibile, a prova d'attacco. Quinto ed ultimo: un movimento rivoluzionario non può essere una scatola di vetro, avere un regime interno sgangherato che permetta al nemico di intrufolarsi per seminare zizzania. Esso ha il dovere di proteggersi dai suoi avversari, ha anzi il dovere di nascondere loro, non le sue finalità, questo è impossibile, di sicuro le sue mosse e le inevitabili diatribe interne. I panni sporchi si lavano in casa, sottraendo il movimento dalla giurisdizione della miserabile e perversa società dello spettacolo.
31 commenti:
La direzione è giusta: costruire un fronte ampio e difenderlo, mantenendo la propria specificità.
A presto nelle piazze!
Marco
Vi segnalo:
Senza dubbio
Senza dubbio, non è ancora il tempo di fare il bene.
Saint-Just, Scritti postumi
http://diciottobrumaio.blogspot.it/2012/09/senza-dubbio.html
Fulvio
L'articolo, come tutti gli articoli del periodo del "dibattito" su questo sito sul m5s, trascura il fatto più grave del grillismo che è lo spirito forcaiolo, fascista e manettaro non dei vertici Grillo e Casalleggio, ma proprio della loro base sociale, in prevalenza ex idv ed ex leghisti. I grillini sono una massa di manettari. Un tema che voi evitate e che avete affrontato all'epoca solo nei commenti perché tiarati per i baffi da decine di interventi.
Il vostro complottismo sul servizio mi sembra davvero fuori luogo. E' andata in onda ora, e non a giugno, perchè piazzapulita era chiusa per ferie. E comunque non si tratta certo di un attacco così drammatico come lo mettete voi, è il classico sputtanamento reciproco (guardate la pubblicità elettorale americana) pre campagna elettorale. Mi sembra ingenuo credere che gli avversari dei grillini rinuncino all'arma del partito padronale, come se gli antiberlusconiani avessero rinunciato al conflitto di interessi...
Il grillismo non è questo movimento rivoluzionario che voi dite. E non fatela semplice: il problema non sono i miliardari padroni, ma quella massa di architetti, avvocati, pubblicitari, smanettoni di facebook che compongono il movimento e che vorrebbero vederci tutti in galera.
Il grilissmo è un prodotto a tavolino dei poteri forti. Questo è l'unico complottismo che posso accettare. Nel momento in cui il proletariato italiano ed europeo rischia di insorgere, guarda caso, si impone un movimento in tutto e per tutto borghese che incanala questa rabbia su una direzione legalitaria, elettorale e forcaiola. non c'è il padrone che estrae plusvalore ma il politico che ruba. Questo è il livello culturale di questi mentecatti.
Il risultato è il 15 ottobre, con Grillo che afferma trattarsi di infiltrati e i grillini che consegnano i ribelli alla polizia.
Il movimento rivoluzionario non solo non deve difenderli, come voi auspicate, ma deve sconfiggerli o comunque depotenziarli come alternativa: l'alternativa a Monti è la rivoluzione, non certo l'arresto dei politici ladri e la presa del potere degli Zelanti-
Svegliate Marco..nelle piazze i grilli so quelli che te chiamano la polizia
E' da poco che seguo questo sito, che trovo utilissimo e ben fatto, e apprezzo il fatto che si possa commentare liberamente, così come la puntualità della redazione nel rispondere anche ai post più critici. Ci sono però dei post che mi fanno rizzare i capelli, come questo di anti-grillino, che in buona sostanza non fa che propinarci la tesi di Bersani. Definire m5s fascista! Ma come si fa a dire simile stupidaggini? Evidentemente il nostro non ha minimamente presente cosa fu il fascismo. Siccome si tratta di "piccoli borghesi" essi sono fascisti, come se tutti i piccoli borghesi fossero fascisti data la loro estrazione sociale. E poi, l'equivalenza tra "legalitario" e "forcaiolo", non è mica la stessa cosa. Oggi si deve combattere il potere anche in nome della legalità, che esso calpesta, cioè dobbiamo difendere la democrazia, che è un'arma contro la dittatura degli oligarchi. Non quindi respingere m5s ma unire con esso le forze.
Emilia
D'accordo sulla sostanza dell'articolo di Piemme, ma questi gli stanno facendo degli assist eccezionali.
Primo, perché l’idiozia di un movimento che vive solo in rete, con un “non statuto”, è appunto un’idiozia. Destinata a manifestarsi in tutta evidenza nel momento dello sfondamento.
Secondo, proprio perché questo momento è arrivato, il M5S non può continuare con un messaggio incentrato solo sui “politici che rubano”.
Se davvero dicessero una parola chiara sull’euro verrebbero attaccati per quello, e se invece venissero attaccati su altri fronti sarebbe chiaro a tutti il vero motivo dell’attacco.
Rimanendo invece sul terreno dei partiti “brutti, sporchi e cattivi”, come pensano di evitare attacchi per dimostrare che anche loro uguali o peggiori degli altri?
ML
Sono differente dal M5S, ma dire che si limitano a " un messaggio incentrato solo sui “politici che rubano”." è veramente riduttivo.
Sul 15 ottobre,c'ero, e che 500 persone (ancora è da chiarire bene chi fossero) approffittino di situazioni di massa per stravolgere la volontà dei partecipanti mi fa veramente incazzare. Se sono così tosti organizzassero loro le manifestazioni. Che poi si possa far finire in galera la gente per bruciare alcune macchine e vetrine la dice lunga sul cosa sia il loro pensiero rispetto alla rivoluzione che verrà. Purtroppo il loro livello sull'uso della violenza, che pure sarà in parte necessaria, non si distingue da quello degli ultras inglesi ubriachi.
Ciao, Fulvio,
Secondo voi Casaleggio risponde a qualcuno?
Io non sono certo per la teoria del m5s "fascista" di bersaniana memoria, ma come ho più volte rimarcato come per esempio in questo post (http://francescosalistrari.blogspot.it/2012/04/non-solo-5-ma-milioni-di-stelle.html), il problema sostanziale del movimento 5 stelle è la sua organizzazione, la sua non-struttura, la sua democrazia interna facilmente aggirabile per assenza di regole interne, per il modo oligarchico di gestione della leadership. E non sono problemi da poco, nè tantomeno superabili a meno di una rivoluzione interna che scardini le posizioni di Casaleggio e dello stesso Grillo.
Il problema è essenzialmente questo.
Il m5s ha delle potenzialità intrinseche particolarmente rilevanti, ma sono annichilite e sperperate (scientemente).
Questo "fuori onda" conferma pienamente i dubbi e le perplessità che da sempre aleggiano intorno al movimento e che saranno il capestro che lo renderà sterile, fino a un certo punto. Perchè è proprio grazie a questo stato di cose che il movimento verrà mantenuto in determinati alvei, che saranno funzionali a garantire sostanzialmente tre cose: 1- il quorum elettorale (freno all'astensionismo) 2- imbrigliamento di una gran parte della protesta sociale 3-ridimensionamento della discussione sulla sovranità nazionale.
In questa maniera il M5S diventa una funzione di potere.
Sono convinto però che bisogna trovare ogni possibile spazio di dialogo e di collaborazione con la BASE del movimento, con le sensibilità in essa presenti, cercando di instillare nelle loro discussioni i temi fondamentali che il movimento o per limiti o volutamente non affronta.
Francesco.
Salve a tutti,
sono un componente del M5S da tre anni, faccio il "volontariato politico" mi piace chiamarlo così per due motivi primo ci metto tempo, lavoro, soldi e non ci guadagno nulla di economico, secondo e più importante perché voglio provare a fare una rivoluzione culturale nel popolo. Quando qualcuno si unisce al gruppo non gli diciamo mai che gli troveremo lavoro che li salveremo dalla crisi ecc ecc gli spieghiamo che l'unica alternativa alla "sollevazione del popolo"(che condivido ma serve che il popolo sappia perché lo sta facendo), è quella di mettersi sotto a lavorare cercando di far vedere quale è la verità del nostro sistema capitalistico consumistico, di quello che fanno la finanza e le grandi multinazionali con i popoli e gli ecosistemi di questo mondo, ma sopratutto di come la politica di oggi esclude due elementi fondanti della democrazia che è partecipazione e trasparenza, ecc ecc sostanzialmente cercare una visione alternativa a questo sistema.
Il movimento vero e proprio è nato da poco è chiaro che ci sono ancora delle problematiche di organizzazione a livello nazionale, ma chi ha scritto commenti negativi dovrebbe prima fare un po di esperienza interna al movimento per capire di cosa si tratta. Ci sono ottimi gruppi in giro che fanno continuamente lavoro di informazione pulita su tantissime tematiche e organizzano assemblee sui vari comuni per "ascoltare" la gente e confrontarsi mai arrivando a dire "questo è quello che "vogliamo noi punto e basta!!!" poi parlo per la mia esperienza del mio gruppo di Perugia dove abbiamo fatto un portale regionale con un forum in cui tutti i vari gruppi che nascono nei vari comuni dell'umbria (prima vengono di solito sempre a fare un pò di pratica da noi) hanno la possibilità di linkarci i loro siti se li hanno o di pubblicizzare informazione eventi ecc. Poi ogni gruppo tramite Forum Programmi di elaborazione proposte googlegroup document drive ecc ecc condivide, propone,elabora e trova soluzioni.
Poi c'è un gruppo di volontari portavoce per ogni gruppo comunale che si tiene in contatto con tutti gli altri se si vogliono fare eventi manifestazione assemblee ecc a livello regionale...
Se voi pensate che siamo disorganizzati vi state sbagliando... noi ci stiamo organizzando e comunque andrà chiederemo a Grillo Casaleggio o chi ci sarà che alle prossime elezione, di avere trasparenza totale di scelta dei nostri candidati e poi questo lo dice Grillo lui ci sarà finché servirà al movimento ma quando avremmo una piattaforma a livello nazionale con cui i nostri parlamentari faranno vedere quello che c'è da discutere,con alternative proposte ecc... allora lui sarà solamente un "Titolo Onorario".
Saluti a tutti e buona alternativa.
Fabio
1) Cosa pensi sulla spesa pubblica attualmente: va aumentata, va diminuita?
2) Per la situazione corrente proponete un aumento delle tasse? Una diminuzione? La stessa cosa ma cambiando destinazione d'uso?
3) Lo capite che un referendum sull'euro è una cosa impossibile? Un'uscita da una moneta comune non si può fare così tranquillamente, te ne rendi conto o meglio ve ne rendete conto? Lo sai cos'è il corralito che hanno dovuto mettere in atto in Argentina all'uscita dalla parità col dollaro (perché tu sai che cosa è successo in Argentina nel 2001, vero?)? Si può fare un referendum per entrare in una moneta unica ma non per uscirne.
Ho fatto queste e altre domande a un gruppo M5S di Roma e non ho ottenuto risposte sul merito; in compenso sono arrivati alcuni sporadici insulti. Pensi di poter rispondere tu?
Troverò piacere a rispondere alle tue domande:
Prima però devo capire se ci troviamo d'accordo sulla visione globale. Semplifico nel modo migliore che posso.
Esistono tre grossi punti che poi influenzano tutte le strategie di un paese:
1) Esiste un oligarchia internazionale finanziaria e delle multinazionali (non per forza complottistica ) ma che fa i propri interessi senza nessuna visione di progresso umanitario sbattendosene di chi muore di fame, dei governi e di migliorare questo mondo. Iniziata con un programma culturale negli anni 60 negli usa con l'idea che l'importante è produrre e consumare anche se non è necessario o completamente superfluo. Poi con leggi pro mercato casinò dalla deregulation di Regan e in avanti, con la globalizzazione(gioco al massacro fra i paesi che sono più disposti a farsi sfruttare sia come lavoro che come ecosistema) e ora con l'ultimo attacco per il controllo delle risorse primarie del nostro pianeta privatizzandole creando di fatto il controllo di pochi su buona parte del pianeta e una rendita continua.
2) La corruzione politica soprattutto nei paesi occidentali (quelli del terzo mondo se li so comprati con FMI, guerre ecc)che di fatto è stata comprata e se non sono loro da noi ci pensa mafia chiesa massoneria ecc che hanno comunque i loro soldi nella finanza globale.
Quindi i governi non fanno mai il bene del popolo ma dei vari interessati che ce li hanno messi esempio lampante USA (guerre, petrolio, omicidi nel sud america di chi si provava al ribellarsi ecc. ecc.)
3)Bassissima consapevolezza del popolo (lavoro fatto da quasi un secolo oramai e accentuato dopo la caduta del muro di berlino) e quindi problema a far attivare e rendere la gente disponibile a un cambiamento prima culturale e poi di sistema.
A questo punto se avrai altre domande da fare saprai già il mio punto di vista su molte cose e soprattutto capisci che il gioco va affrontato sotto vari aspetti.
Comunque puntualizzo.
1)Generalmente in un momento di crisi la spesa pubblica va aumentata o comunque distruzione delle rendite e ridistribuzione della ricchezza incentivando il lavoro.
2)Per le tasse credo che dovrebbero essercene meno per le aziende e più sul profitto personale. Se qualcuno ha una buona ideaa e fa una azienda nel nostro paese che va alla grande sono felice che fa posti di lavoro e crea ricchezza poi su profitto se lo rinveste in Italia e nella società ok ma se vuole esportarlo all’estero o nei paradisi fiscali ultra tassato.
3) Quello che è successa in argetina lo conosco abbastanza bene perché abbiamo fatto un seminario con il gruppo dove si parlava di come sopravvivere a uno stravolgimento repentino del sistema e abbiamo analizzato quello che è successo in argentina e a cuba dopo che la russia non mandava più niente.
L’analisi è un po’ complessa per l’uscita dell’euro, in generale concordo che per come è strutturato il sistema europeo ora è l’unica scelta da farsi… magari però si può pensare ad un Euro fatto dai paesi sul mediterraneo con un apertura ai mercati e risorse dei paesi del nord africa, creando di fatto il vecchio mercato storico del mediterraneo, certo è un po’ imperialista lo capisco l’Italia grazie ancora alle capacità industriali e know how (anche se le stanno de localizzando da 20 anni) la farebbe da padrona avendo a disposizione petrolio manodopera a basso costo ecc dagli altri più poveri, per il nostro paese sarebbe una pacchia un pò quello che fa la germania con il resto d’europa ma noi ci darebbe il tempo di rendere il processo di trasformazione meno indolore perché vedo bene come vive il popolo italiano e dirgli che come a cuba da un giorno all’altro la macchina non si può utilizzare perché non c’è il petrolio…. Di certo questo è contrario alle multinazionali del petrolio e quindi USA ecc per questo che le scelte si possono fare ma poi dipende come reagisce chi ha il potere ora.
Scusa se ci sono errori o cose non chiarissime ma ho scritto di corsa che sto per uscire.
Per cortesia non facciamo i furbi e non usiamo la spocchia pensando di essere tutti dei rivoluzionari veri.
Credo che tra voi che criticate aspramente Grillo e M5S ci sono tanti finti rivoluzionari che amano la discussione per la discussione e credono in una falsa democrazia borghese. Io non sono di M5S,ragionando sui fatti e non sulle ipotesi se vogliamo capire M5S dobbiamo ricostruire gli anni di berlusconismo, peraltro ancora non finito. Dove erano tutti questi rivoluzionari dell'ultima ora che non sono stati capaci di cacciare berlusconi (se ne è andato da solo), di impedire la nascita del governo Monti, di lottare contro il golpe bianco di Napolitano, di fermare la riforma delle pensioni e dell'art.18 ............ ?? Diciamo la verità non c'erano i rivoluzionari e non c'era un movimento rivoluzionario in piedi ed ecco che in questo contesto si spiega la nascita e la crescita del Movimento cinque stelle. Questo non sarebbe mai nato se fosse vero il contrario e Grillo sarebbe rimasto un semplice fenomeno da baraccone. Allora con che protervia contestate la bellissima riflessione della redazione "Sollevazione" senza capire le origini della storia. Sì anch'io credo che l'attacco a M5S viene dal sistema di potere che vuole impedire la nascita di un'alternativa concreta usando la denigrazione attraverso l'attacco mediatico a tutto campo, un'arma poderosa di distruzione della coscienza di massa. Quindi M5S va difeso pur nei sui limiti ben evidenziati nell'articolo perchè oggi vale per loro e domani potrà valere per altri quando arriveranno alla soglia di poter incidere nell'attualoe sistema di potere. Gli esempi non ci mancano: l'attacco mediatico ai NO TAV, il silenzio sul Movimento dei Forconi in Sicilia, l'ostracismo al Movimento dei pastori sardi, la criminalizzazione delle lotte operaie, e vi sembra poco .... Lavoriamo piuttosto per far nascere un FRONTE POPOLARE ampio che possa incidere nell'oggi e di cui perchè no anche molti del M5S ne possono far parte.
DM
Fabio
Scusa ma il punto sul referendum sull'euro non me l'hai chiarito. E' obiettivamente assurdo perché è ovvio che solo all'idea che si possa uscire dall'euro ci sarebbe un fuggi fuggi generale (tant'è vero che in Argentina come sia hanno fatto il corralito bloccando conti correnti e bancomat). Perché lo proponete? E' chiaramente un'esca populista.
Rgazzi di tempo ce n'è poco e bisogna mettersi d'accordo sui punti chiave. Parliamo chiaro.
Hai ragione è un esca populista, come altre sparate di grillo anche se condivisibili...
ma vanno spiegate due cose:
1) grillo sta facendo questo proprio per portare voti al movimento e in buona fede credo e ci crede a quello che dice...
2) l'unica opzione a un referendum in merito è avere un apparato politico come cuba dove il sistema è sopravvissuto grazie ad una politica in buona parte condivisa e accettata oppure un consenso popolare ampio che da un giorno all'altro ti permette di fare come in argetina il corallito. E'chiaro si esporteranno i capitali in caso di referendum(partecipazione) ma te puoi avere la tracciabilità di tutto quello che è uscito e nazionalizzare tutte le proprietà di chi ha esportato in egual valore che ha nella nazione...come minimo ma io li renderei anche nemici della repubblica... ma soprattutto ricorda quello che ti ho detto nella mia visione globale e quello che corrisponde alla realtà italiana: veramente credi che ci sia una possibilità di sollevazione del popolo italiano da un giorno all'altro con grande consenso? MHH ho dei dubbi in merito, un processo anche referedario porterebbe molte persone a ragionare su molte cose importanti (ho avuto l'esperienza diretta degli ultimi referendum ha cui ho partecipato attivamente) nel frattempo è vero che molti capitali uscirebbero dall'italia... ma aggiungo chi se ne frega, sono gli stessi capitali in buona parte finanziari con nessuna valenza reale che già condizionano il mercato... se poi sono titoli italiani è ancora più facile...io vorrei mettermi d'accordo su punti chiave che a me sono chiari da più di dieci anni ma la maggior parte della gente che è confusa, rincoglionita e che preferisce suicidarsi con la famiglia quando perde il lavoro invece di incazzarsi e prendere di mira chi governa oggi. come ci ragioni? alla gente va spiegato di nuovo che si parla della loro vita e del futuro dei propri figli e va data una visione diversa della società e ci vuole tempo per insegnarla, se qua pensiamo che il problema è semplicemente l'uscita dall'euro significa che stiamo combattendo il nemico sul suo stesso campo di battaglia, il problema fondamentale che il modello di società occidentale è insostenibile sia per per il pianeta che per gli altri esseri viventi. Il punto da cui partire è questo: in mondo di risorse limitate come puoi pensare a una crescita materiale infinita...vogliamo studiarci un po di matematica.
L'uscita dall'euro è fondamentale ma altrettanto lo è cambiare paradigma nel modo di vivere.
Buona notte.
Fabio
Avete bisogno dell'aiuto di qualche economista serio, non di Benetazzo. Avete e abbiamo bisogno di trovare un terreno comune anche con altri movimenti. Attenti alle esche populiste perché una volta lanciate non si può più tornare indietro.
Veramente il vecchio Karl basta e avanza!
Ciao Marco
Semmai Latouche, http://www.youtube.com/watch?v=0UGV1b3H9h4
Io non capisco tanta lagna in difesa di grillo.
E' nella normale dialettica elettorale lo sputtanamento reciproco.D'altronde l'arma della democrazia interna è obbiettivamente affilata e fa male, perché democrazia interna non c'è. La natura iper-istituzionale dei grillini la conferma pure il commentatore grillino quì sopra. Dice: le liste saranno aperte e scelte democraticamente. Ogni vostra concezione della politica è quella delle liste.
E dove sta la lotta extraparlamentare? Chi deciderà a chi affidare la proprietà del simbolo? Quali organini interni decideranno il leader? E se io volessi sfiduciare Grillo e sfidarlo alle primarie?
Sì, ma dicono che sia leggermente morto.
E' importante il suo lascito filosofico/economico, per noi, per gli sfruttati che siamo sempre di più.
Franco
@sì, ma dicono che sia leggermente morto
Ma sì, volevo dire che adesso ne serve anche uno vivo.
Non abbiamo bisogno di un Marx vivo, ma di una avnguardia di Lavoratori emancipatisi dall'ideologia capitalistica dominante (grazie appunto, al lascito degli studi marxiani di cui sopra), e capace di attuare una crescente educazione delle masse, attraverso la costituzione di un partito, esclusivamente di...LAVORATORI.
Cosa facile a dire, ma difficile da attuare.
Spero di essere stato chiaro, e... saluti.
Franco
P.S.
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&ved=0CFwQFjAD&url=http%3A%2F%2Fwww.resistenze.org%2Fsito%2Fte%2Fcu%2Fsc%2Fcusc9d15-004869.htm&ei=y4XWT-OgFvOk4AS4ivWEAw&usg=AFQjCNH-qexpeGhojGCmJtTJVHT6X0k7Tw
Leggi di questo link, il paragrafo: coscienza di classe e partito.
La lagna è quella di un fronte ampio,con tutte le doverose critiche del caso.
Segnalo un blog che ha la grande capacità di attualizzare e divulgare le analisi di Marx:
http://diciottobrumaio.blogspot.it/2012/09/petit-fleurs.html
Ciao,Marco
Perchè non ci siano equivoci:
La lagna è quella della necessità di costruire un fronte ampio. Necessità che condivido.
Marco
Marx è morto ma sai com'è:
"un'idea non la puoi uccidere"
Fulvio
Per Fabio. Purtroppo Latouche rimane alla superficie.
Vai a Passer du coq-à l’âne
http://diciottobrumaio.blogspot.it/2012/09/passer-du-coq-lane.html
Lo stesso ottimo blog che cita Marco
Ma cosa ti sei fumato??
Scusate ma l'articolo del blog è come molti "intellettuali" che sono convinti della "verità" che solo loro hanno capito leggendo i libri "sacri"...le teorie economiche proprio come dice il nome sono teorie...mi rimane difficile parlare con persone che hanno convinzioni certe e quindi tutto il resto è sbagliato. L'idea di decrescita è sopratutto una teoria del buonsenso e si unisce all'idea di economia delle risorse cioè di rendere totalmente pubbliche e comuni le risorse essenziali che ha un paese un per distribuirle in maniera equa ed efficiente a tutti i cittadini.(Ad esempio il M5S parla di quota minima gratuita per molti servizi e risorse.)
Esistono al mondo varie teorie economiche: di certo mi oppongo a tutte quelle che pensano che gli uomini siano "merci o schiavi" ma mi oppongo anche quelle di uno stato completamente Totalitario che impone i modi di ragionare e distrugge la creatività e l'iniziativa che è in ogni uomo.
Distruggere il nostro ecosistema per far arricchire una piccola elite come spiegavo nella seconda risposta 08 settembre 2012 19:28 mi basta come motivo per combattere questa guerra, non mi serve nessuna teoria economica per capirlo, una volta fatto quel passo si potrà vedere se i mezzi di produzione (soprattutto se automatizzati) e quindi rendita con poco lavoro umano sia possible che siano di tutti...ma questa è un'altra storia siamo nel 2012 e gli eserciti seguono gli ordini dei capitalisti... io inizierei a cambiare le teste sensibilizzando dal basso la popolazione su temi che può capire facilmente... tantissimi movimenti che sono nati soprattutto in sudamerica stanno portando avanti modelli alternativi a quello prettamente consumistico capitalistico...la guerra è iniziata...e probabilmente nei prossimi 7-8 anni si deciderà il futuro di tutta la prossima generazione.
Fabio, se esporre analisi è comportarsi da "persone che hanno convinzioni certe e quindi tutto il resto è sbagliato", il tuo basarsi "sul buon senso" cos'è? Non è l'esatto corrispondente di essere "convinti della "verità" che solo loro hanno capito"? O no? Forse anche più presuntuoso e solipsistico se pretende di ignorare "i libri "sacri".
Ora non dico che uno debba sapere e leggere tutto, ma almeno conoscere a grandi linee le cose è un dovere, soprattutto se ci si rivolge alla collettività con proposte.
E poi la teoria della decrescita non è esposta in svariati libri? Non è anch'essa una teoria? Non potrebbe contenere errori grossolani che portano totalmente fuori strada? Non si dice che la "strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni? Anche quando applicavano le sanguisughe pensavano di guarire i malati.
Nessuno nega il buon senso del riconoscere l' "idea di economia delle risorse cioè di rendere totalmente pubbliche e comuni le risorse essenziali che ha un paese un per distribuirle in maniera equa ed efficiente a tutti i cittadini". Ma è la scoperta dell'acqua calda anche se con buone intenzioni. Madove stanno le ragioni profonde di questa situazione in cui si arrichisce una "una piccola elite"? Io non credo proprio siano nella qualità individuale delle persone (cattivi capitalisti e finanzieri,corrotti politici) sennò torneremmo veramente ai "libri sacri" in cui il male è diviso dal bene.
Se vogliamo metterla in questi termini (per me il discorso è un altro ma ci vorrebbe tempo) nella società esistono i buoni e i cattivi, ma è il tipo di società che fa prevalere gli uni piuttosto che gli altri.
Per mutare una situazione bisogna agire sulle cause e Latouche non le indica correttamente. Tra l'altro mi è anche simpatico, forse anche perchè ha questa ingenua (?) superficialità da vecchio nonno vicino al camino che parla ai nipoti.
Quando poi parli di " uno stato completamente Totalitario che impone i modi di ragionare e distrugge la creatività e l'iniziativa che è in ogni uomo." sei sicuro che parli di Marx? Guarda che la questione del "comunismo realizzato" è un tantino diversa. A spanne c'è la stessa distanza che c'è tra il vangelo e il vaticano.
In quanto agli "intellettuali" è vero la maggior parte è al soldo di qualcuno, ma il blog che ti ho segnalato è proprio una bella e felice eccezione, mi permetto di chiederti di superare quelli che mi sembrano più pregiudizi che ragioni e curiosarci un po'.
Comunque la cosa buona è che entrambi sappiamo che si deve "combattere questa guerra.
Ciao e buon tempo
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