[ 26 dicembre 2018 ]
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
«Matteo Salvini, meglio una crema senza olio di palma e con tante nocciole
La Notizia: «Un post come tanti. Per condividere con fan e follower le proprie abitudini quotidiane, Matteo Salvini carica una foto della sua prima colazione e scrive: "Il mio Santo Stefano inizia con pane e Nutella. E il vostro?"»(ansa).
Speriamo che sia iniziata così solo la colazione di Salvini, e non di tutti i bambini. Trascrivo da libro “Sconfiggere il male” di Maria Rosa Di Fazio, responsabile del Servizio di Oncologia integrata del Centro medico internazionale SH Health Service di San Marino:
Renato Pierri
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
«Matteo Salvini, meglio una crema senza olio di palma e con tante nocciole
La Notizia: «Un post come tanti. Per condividere con fan e follower le proprie abitudini quotidiane, Matteo Salvini carica una foto della sua prima colazione e scrive: "Il mio Santo Stefano inizia con pane e Nutella. E il vostro?"»(ansa).
Speriamo che sia iniziata così solo la colazione di Salvini, e non di tutti i bambini. Trascrivo da libro “Sconfiggere il male” di Maria Rosa Di Fazio, responsabile del Servizio di Oncologia integrata del Centro medico internazionale SH Health Service di San Marino:
«Note creme spalmabili con tracce di nocciole contenenti una “bomba” di quasi il 60% di zucchero, più un 20% di “salutare” olio di palma (che ha tre contaminanti: due “mutageni” in grado cioè di modificarci il DNA, più uno sicuramente cancerogeno)».E colgo l’occasione per consigliare a tutti di leggere il libro citato, soprattutto alle mamme che spalmano sul pane dei loro bambini crema di zucchero e olio di palma con una piccola percentuale di nocciole, ma anche agli insegnanti affinché informino i bambini, giacché spesso gli alunnetti, quando tornano a casa, diventano gli insegnanti dei loro genitori. Un consiglio anche al ministro: si compri una buona crema senza olio di palma e con tantissime nocciole».
10 commenti:
Come no. Poi bisogna rinunciare al pane e alla pasta perché contengono carboidrati, alla carne arrosto perché stimola i tumori, al latte perché ingrossa il fegato, senza parlare di quelle droghe letali che sono l'alcool e il fumo.
Sai che gusto campare a semolini e verdure scondite. La prima cosa che la sinistra dovrebbe imparare a fare se vuole che il popolo l'ascolti di nuovo è ridiventare godereccia, come quando le feste dell'unità effondevano profumi di salsiccia e vino rosso per chilometri e chilometri.
Sapete cosa ci fa il mitico popolo lavoratore colla vostra political correctness alimentare (e non solo quella)? Salvini lo sa, e le immagini che posta non sono mai frutto del caso.
Lunga vita alle trippe in bianco e alla pancetta di maiale!
Ma anche le tripppe in rosso sono buone.E non amo i dolci di qualunque tipo.
Manlio Padovan
Prima di commentare, consiglierei la lettura dei libri dell'oncologa. Dopo saranno diversi. Lo giuro.
Ho scritto del mio comportamento, ma credo sia giusto aggiungere che ho 82 anni e che godo di ottima salute anche se debbo assumere qualche pillola per pressione, leggera forma di diabete da età, trigliceridi ho un fisico sano. Da giovane ho fatto parecchio sport. Sono uno di quelli cui fa meglio un'ora di sonno che un piatto di pastasciutta. Mi piace mangiare e mi piace sempre di più, ma non sono un mangione e nulla mangio, dico nulla, fuori orario: orari che sono colazione (che da anni non faccio più) pranzo e cena. Disprezzo molto essere disturbato durante i pasti.
Credo di appartenre ancora a quella ultima (?) generazione che ha potuto godere di aria sana e cibi sani di una agricoltura tradizionale. Di avere avuto la fortuna di essere di madre pugliese per cui le verdure erano tutte mangiate con gran voglia crude e/o crude: carciofi che mangiati crudi meravigliavano gli altri, finocchi, cicorie e chi più ne ha più ne metta. Di avere mangiato carne una volta la settimana, ciò che era condizione abituale per tutte le classi subalterne. Poi ci siamo americanizzati...industrializzati anche dove non ce n'era di bisogno...e che dire dei polli dei moederni allevamenti industriali che sono vere e proprie porcherie? E della carne degli erbivori che, dato che sono erbivolr, dovrebbero manguare erba e solo erba affienata o fresca e non farine varie o mangimi? Solo il maiale oggi è pressoché sano per il fatto che essendo un onnivoro è più facile trovare la formula alimentare che lo soddisfi facendogli mantenere più o meno le sue cartteristiche naturali organolettiche.
Mi pare chiaro chi sono i nemici.
Manlio Padovan
Gentile signor Padoan, siamo coetanei suppergiù. C’era la guerra quando ero bimbo e in casa nostra si mangiava polenta di granoturco e polenta di farina di castagne con sopra il latte, quando c’era, e spesso pancotto con sopra l’olio d’oliva, quando c’era. Ero grande abbastanza, la guerra era finita da un pezzo, ma la sera per molti anni si continuò a cenare con pane e latte.
Sono un po’ più disordinato di lei oggi nel mangiare, e sono goloso di dolci. Ne consumo un po’ meno da quando ho letto i libri della Di Fazio. E non bevo più latte.
Questa che unisco è di qualche mese fa...
Buon anno
Mauro Corona, lei deve assaggiare i miei peperoni fritti
“Non ho il gusto del cibo, mangio carne, riso integrale quando ne sento il bisogno” sono le parole, ad un dipresso giacché cito a memoria, dello scrittore e scultore Mauro Corona durante una trasmissione televisiva. E come si fa, come si fa a non avere il gusto del cibo, del cibo divino, come lo definiva il mistico indiano Osho? “Assaporare il cibo, annusarlo, masticarlo e digerirlo come se fosse una cosa divina; queste sono grandi arti. E’ davvero qualcosa di divino: è un dono di Dio. Gli hindu dicono:«Anam Brahma», il cibo è divino. Per questo mangiano con profondo rispetto. Inoltre, mentre mangiano, si dimenticano di ogni altra cosa, perché mangiare è una preghiera esistenziale”. Magari per Mauro Corona la preghiera esistenziale sarà scalare le sue montagne, ma come si fa, come si fa a non avere il gusto del cibo divino? Adesso che è arrivata l’estate, la mia estate, l’estate delle cicale, come si fa a rinunciare al sapore divino di peperoni rossi e gialli fritti a fettine in padella? Adesso che è arrivata l’estate, e gli alberi profumati si sono del tutto vestiti, e tante belle donne profumate quasi del tutto svestite, come si fa a rinunciare al sapore di peperoni rossi e gialli con capperi e acciughe e aglio e olive nere di Gaeta e tanto basilico? La montagne, sì, sono grandiose, meravigliose, divine, ma non si mangiano le montagne, non si masticano. Mauro Corona, lei deve assaggiare i miei peperoni fritti, e le verrà il gusto del cibo divino. Adesso che è arrivata l’estate, l’estate delle mie cicale, dei pini profumati, delle dolcemente chiassose cicale, come si fa a rinunciare al sapore divino di una parmigiana di melanzane? Prima fritte, mi raccomando, se volete che il sapore sia divino. E i fiori di zucca? I fiori di zucca con dentro pasta d'acciughe e intorno pastella d’acqua e farina? Tutte le cose fritte sono divine. Quando Dio creò le cose buone da friggere, pesci compresi, che poi non sono cose poveretti, sicuramente aveva già in mente la padella.
Renato Pierri
Non litigate, quella in oggetto non è Nutella.francesco
Caro signor Dini, lei ricorda il periodo della fame; ma le assicuro che so cosa significa. Sono nato in Libia e da lì, caricati su un aereo militare tedesco, portammo solo, diceva mia madre, pidocchi e fame. Conservo ancora la copia di una lettera di mio padre al competente ministero per chiedre che ci venisse dato qualcosa di più del (è la pura verità!) del gimitolo di lana da mezzo chilo che ci fu dato per i cosiddetti danni di guerra; naturalmente la lettera è rimasta senza risposta. Anch'io molto spesso ho mangiato pan cotto condito con olio al quale mia madre aggiungeva prezzemolo tritato.
Poi vennreo anni finalmente diversi e pasta e pane non sono mai mancati; per completare il discorso che ho fatto sopra, spesso mangiavamo pesce e non può immaginare quante cozze crude mangiavamo! Quelle cozze che oggi nessuno si sognerebbe di mangiare crude essendo quasi puro veleno.
La ringrazio per l'attenzione prestata al mio commento.
La saluto cordialmente.
Manlio Padovan
Per quanto riguarda Mauro Corona debbo dire che non ho molta stima per lui. Mi pare un puro narcista. Fu colui che affermò, da me letta sul quotidiano locale, che era dispiaciuto di non avere l'età per partecipare all'invasione dell'Iraq!
Manlio Padovan
Diciamo, signor Padoan, che nella sfortuna siamo stati fortunati. Le trascrivo qui sotto, per avallare i suoi discorsi, una considerazione della dottoressa Di Fazio, tratta dal libro cui accennavo nella lettera.
Un saluto cordiale
Renato Pierri
P.S. Le cozze crude erano una prelibatezza!
Riguardo al fatto che la vita si è allungata, scrive l’oncologa:
“L’età media elevata degli italiani la fanno statisticamente ancora i novantenni e i tanti centenari cresciuti con un’alimentazione più parca, per nulla elaborata, forse meno sterile dal punto di vista igienico e senz’altro più povera; ma che, vivaddio, era “povera” anche dei contaminanti artificiali che ci fanno definire erroneamente “ricca” quella attuale”.
Chiedo scusa, ho scritto male il cognome del signor Padovan. Il moderatore può correggere per favore?
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