[ 8 novembre 2017]
Si svolgerà Sabato 11 novembre a Roma, promosso da Programma 101 un incontro di lavoro per verificare la possibilità di costruire, in vista delle prossime elezioni, la lista dell'Italia Ribelle e Sovrana, la lista unitaria del patriottismo costituzionale.
L'incontro si svolgerà presso l'Hotel Ibis Styles, Via Massimiliano Massimo 15 Roma Eur (Metro B: Fermata Fermi). I lavori inizieranno alle ore 10:00 per concludersi alle ore 15:00.
Si svolgerà Sabato 11 novembre a Roma, promosso da Programma 101 un incontro di lavoro per verificare la possibilità di costruire, in vista delle prossime elezioni, la lista dell'Italia Ribelle e Sovrana, la lista unitaria del patriottismo costituzionale.
L'incontro si svolgerà presso l'Hotel Ibis Styles, Via Massimiliano Massimo 15 Roma Eur (Metro B: Fermata Fermi). I lavori inizieranno alle ore 10:00 per concludersi alle ore 15:00.
L'incontro di Roma è gemellato con un altro che si svolgerà a Firenze nella stessa giornata. E' infatti previsto un collegamento in teleconferenza tra le due riunioni.
Qui sotto il testo che annuncia l'incontro.
«Esiste nel Paese un’ampia fetta di popolo, delle più diverse classi sociali, che ha compreso che il neoliberismo conduce verso la barbarie sociale, che non crede e non vota più per i partiti che monopolizzano la scena.
Il popolo di sotto per cui non basta cambiare l’orchestra ma pure la musica. Milioni sono i cittadini che respingono il globalismo di chi sta sopra, quelli interessati a smantellare la democrazia, i diritti, e gli stati nazionali. Milioni sono quelli che chiedono che lo Stato sia sentinella di giustizia e della sicurezza sociali; che non accettano l’immigrazione fuori controllo, concausa della guerra tra poveri e delle pulsioni razziste.
Milioni sono coloro che vogliono un Parlamento espressione della sovranità popolare e non parlatoio di nominati dai poteri forti; che capiscono che senza democrazia economica e sociale quella politica è solo un inganno.
A questo popolo occorre dare voce. Occorre costruire la sola lista che rischia di non esserci: quella di chi considera la nostra Costituzione incompatibile con l’Unione europea, i suoi trattati liberisti la sua moneta unica.
Come promotori dell’incontro noi rivendichiamo:
1) la sovranità democratica costituzionale, per riappropriarsi del suo contenuto essenziale sottratto dai trattati europei: cioè sovranità monetaria e fiscale;
2) il ripristino della legalità costituzionale nell’indirizzo di tale sovranità, conforme alla titolarità popolare della stessa, fondata sul lavoro (e non sui mercati) e sull’intervento sociale dello Stato nel promuovere la crescita economica e il progresso culturale nazionale e popolare (art.3, comma 2, Cost.);
3) la riaffermazione conseguente degli strumenti di politica economico-industriale, fiscale, e del risparmio, previsti dalla Costituzione economica come indispensabili a realizzare la effettività della piena occupazione prevista dagli artt.1 e 4 Cost.
4) conseguente riaffermazione del ruolo del risparmio diffuso previsto dalla Costituzione (art.47), come compito di tutela essenziale affidato alla Repubblica nella pienezza della sua sovranità, e quindi configurazione della Banca centrale come ente pubblico ausiliario nel perseguimento della piena occupazione e della funzione sociale della proprietà ad accesso popolare.
Non c’è tempo da perdere. I tempi — per costruire un’alleanza elettorale, presentare liste di candidati in tutto il paese, superare le barriere frapposte dalla nuova legge elettorale — sono molto stretti.
Ce la faremo se sapremo costruire un’alleanza elettorale solida, con un unico simbolo, un programma politico unitario, una forma organizzativa a rete condivisa, un metodo rigoroso di costruzione della lista e di scelta dei candidati, strumenti e risorse per entrare in lizza e condurre la campagna elettorale.
Ce la faremo?
Di questo vorremmo discutere l’11 novembre».
Programma 101
www. programma101.org
p101@programma101.org
«Esiste nel Paese un’ampia fetta di popolo, delle più diverse classi sociali, che ha compreso che il neoliberismo conduce verso la barbarie sociale, che non crede e non vota più per i partiti che monopolizzano la scena.
Il popolo di sotto per cui non basta cambiare l’orchestra ma pure la musica. Milioni sono i cittadini che respingono il globalismo di chi sta sopra, quelli interessati a smantellare la democrazia, i diritti, e gli stati nazionali. Milioni sono quelli che chiedono che lo Stato sia sentinella di giustizia e della sicurezza sociali; che non accettano l’immigrazione fuori controllo, concausa della guerra tra poveri e delle pulsioni razziste.
Milioni sono coloro che vogliono un Parlamento espressione della sovranità popolare e non parlatoio di nominati dai poteri forti; che capiscono che senza democrazia economica e sociale quella politica è solo un inganno.
A questo popolo occorre dare voce. Occorre costruire la sola lista che rischia di non esserci: quella di chi considera la nostra Costituzione incompatibile con l’Unione europea, i suoi trattati liberisti la sua moneta unica.
Come promotori dell’incontro noi rivendichiamo:
1) la sovranità democratica costituzionale, per riappropriarsi del suo contenuto essenziale sottratto dai trattati europei: cioè sovranità monetaria e fiscale;
2) il ripristino della legalità costituzionale nell’indirizzo di tale sovranità, conforme alla titolarità popolare della stessa, fondata sul lavoro (e non sui mercati) e sull’intervento sociale dello Stato nel promuovere la crescita economica e il progresso culturale nazionale e popolare (art.3, comma 2, Cost.);
3) la riaffermazione conseguente degli strumenti di politica economico-industriale, fiscale, e del risparmio, previsti dalla Costituzione economica come indispensabili a realizzare la effettività della piena occupazione prevista dagli artt.1 e 4 Cost.
4) conseguente riaffermazione del ruolo del risparmio diffuso previsto dalla Costituzione (art.47), come compito di tutela essenziale affidato alla Repubblica nella pienezza della sua sovranità, e quindi configurazione della Banca centrale come ente pubblico ausiliario nel perseguimento della piena occupazione e della funzione sociale della proprietà ad accesso popolare.
Non c’è tempo da perdere. I tempi — per costruire un’alleanza elettorale, presentare liste di candidati in tutto il paese, superare le barriere frapposte dalla nuova legge elettorale — sono molto stretti.
Ce la faremo se sapremo costruire un’alleanza elettorale solida, con un unico simbolo, un programma politico unitario, una forma organizzativa a rete condivisa, un metodo rigoroso di costruzione della lista e di scelta dei candidati, strumenti e risorse per entrare in lizza e condurre la campagna elettorale.
Ce la faremo?
Di questo vorremmo discutere l’11 novembre».
Programma 101
www. programma101.org
p101@programma101.org
2 commenti:
"Non c’è tempo da perdere. I tempi — per costruire un’alleanza elettorale, presentare liste di candidati in tutto il paese, superare le barriere frapposte dalla nuova legge elettorale — sono molto stretti...Di questo vorremmo discutere l’11 novembre".
Sono d'accordo che non c'è più tempo da perdere in discussioni, cercando di convincere chi non vuole stare con IReS o con la CLN. Se non c'è sintesi oggi non credo che ci sarà tra altri 2 mesi di analisi.
Per me si dovrebbe incominciare a raccogliere, celebrando, quello che si è seminato in questi ultimi 5-6 anni, e si dovrebbe esseri sereni e fiduciosi per questo.
Sono altri che devono preoccuparsi e discutere delle ragioni dell'astensionismo, su cosa ne sarà dei voti ex piddini-grillini-berluschini-bossini-finini.
Oggi più che discutere dovremmo preoccuparci solo dell'entrismo, delle manovre dilatorie o del boicottaggio dei media.francesco
Anche se non parteciperò all’incontro di Roma dell’11 novembre perché ritengo il tentativo di presentare una lista dei sovranisti sia tatticamente e strategicamente controproducente e inopportuna, voglio congratularmi con voi perché dopo aver contestato per anni la mia visione e prospettiva politica (seppur volendo caratterizzarvi aggiungendo un insignificante “sociale”….) siete finalmente approdati alla comprensione e condivisione della dirompenza che rappresenta il realizzarsi della DEMOCRAZIA ECONOMICA quale moderna forma della dittatura del proletariato e che ogni altro tipo di democrazia è fallace e vuota di ogni sostanza. Benvenuti nel mondo reale.
Visto che non ho trovato articoli nel blog al riguardo, volevo segnalarvi che a Genova, contrariamente a quanto successo in Alitalia, i lavoratori della FIOM dell’Ilva per sostenere la propria vertenza nell’unico modo veramente incisivo, senza compromessi e senza paura, hanno occupato l’Azienda. Anche se questa forma di lotta non darà il risultato voluto e dovranno soccombere, questi lavoratori potranno comunque sentirsi orgogliosi e con il pieno rispetto per se stessi perché consci di aver fatto il massimo. Viva la lotta dei lavoratori FIOM dell’Ilva di Genova.
Pasquino55
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