[ 24 febbraio ]
Si è svolto ieri lo sciopero in ALITALIA.
Dopo anni di cedimenti vergognosi, anche CGIL, CISL e UIL, sotto la pressione dei loro stessi iscritti, sono stati costretti a chiamare alla mobilitazione. 4 ore di sciopero dalle 14:00 in poi. Adesione totale.
Di questo, ma sottovoce, hanno parlato anche i media. Censura totale invece, per il fatto più importante, lo sciopero e la mobilitazione indetta dai sindacati di base, per la precisione C.U.B. e U.S.B.già dalla mattinata del 23 febbraio.
Nonostante le minacce dell'azienda (pesantissime) e delle forze dell'ordine (vero e proprio terrorismo!) dell'aeroporto di Fiumicino, tanti lavoratori, anzitutto precari, hanno dato vita ad assemblee ed ad un corteo la cui partecipazione e combattività è senza precedenti.
Un segnale tanto importante, visto che per anni ha vinto l'azienda coi suoi ricatti, con le sue intimidazioni. Un segnale di svolta, ma ci torneremo.
Ancor più importante la consapevolezza, grazie C.U.B. e U.S.B. che la sola soluzione è la NAZIONALIZZAZIONE di Alitalia.
Qui sotto il video del corteo svoltosi ieri nell'aeroporto di Fiumicino, con in testa Fabio Frati.
8 commenti:
Ma che significa nazionalizzazione, sono chiacchiere.
Alitalia non tornerà mai quello che era prima e si facciano un esame di coscienza i sindacati e i lavoratori perché quando ci fu la prima privatizzazione alla fine del 2008 non fecero nemmeno uno sciopero.
Non uno, solo sporadiche proteste in piazza perché avevano paura (paura) di non essere riassunti dalla nuova gestione.
Serve un movimento dei lavoratori, non servono le richieste per i propri contratti partciolari, non funzionano ma i sindacati confederati che sarebbero gli unici in grado di coordinare le varie categorie di lavoratori (quindi non solo naviganti e aeroportuali), hanno sempre sostenuto le scelte aziendali rimandando il momento del redde rationem implementando il precariato.
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Scaricando sui giovani a contratto a tempo determinato riuscivano a salvaguardare le prerogative dei lavori fissi oltre a garantire delle condizioni di pensionabilità irripetibili per i molto anziani.
Quelli di categoria erano partiti con le migliori intenzioni ma dopo i primi due o tre anni si erano ritrovati che non avevano la più pallida idea di cosa fare e perché.
A partire dalla metà degli anni novanta hanno fatto uno o forse due scioperi veri, di quelli come si deve, non di più.
Non si sono mai associati ad altre categorie di altri lavoratori e anzi hanno sempre litigato ferocemente al loro interno, fra naviganti e lavoratori di terra, fra piloti e assistenti di volo.
Questo quando erano statali e in virtù di questa condizione avevano una forza contrattuale eccezionale.
Ma si accontentavano della cassa integrazione Alitalia che era (anzi per molti ancora è) l'ottanta percento dello stipendio PER OTTO ANNI, più un bonus di settemila euro netti.
Oggi che sono arabi e quindi col rischio di avere tutele molto meno generose quando saranno mandati a casa, si svegliano e pretendono di ritornare dello Stato.
Bene. Ma 4 ore di sciopero a cosa portano? Non è un pò poco?
Non sarebbe ora di fare qualche sciopero serio? Tipo ad oltranza o quasi?
Voi vi divertite con la tastiera, nella trincea è tutta un'altra storia...
4 ore era lo sciopero dei sindacati confederali.
I nostri hanno scioperato per 8 ore, con il corteo del filmato, partito alle ore 10:00.
Se no capite quale lotta irriducibile c'è tra noi e i confederali, anzitutto dentro ALitalia e a Fiumicino, poco capire di qual che è accaduto ieri, e di quel che accade in generale
E se non avete la più pallida idea delle intimidazioni, del clima di paura e terrore a cui sono sottoposti i lavoratori in Alitalia, anzitutto le migliaia di precari, quindi quanto importante sia che ieri hanno per la prima volta alzato la testa, beh, non avete il polso della situazione, anzi, non ci capite un cazzo.
Mah contento di sbagliare ma vediamo poi se alla fine del rinvio le cose cambiano.
La realtà è che con scioperi di qualche ora potrai dare un messaggio ma non vinci i conflitti.
Nazionalizzazione uguale a chiacchiere dici tu. Strano perché proprio la scelta di privatizzare e liberarizzare questo settore strategico decisa da Reagan e dalla Tatcher negli anni '80 a causato la chiusura di decine e decine di compagnie aeree di tutto il mondo è la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti. Le condizioni di lavoro, parlo di salari e diritti, per quelli che hanno conservato il loro posto sono peggiorate inesorabilmente da allora fino ad oggi. E non basta perché, in una sorta di dumping inarrestabile, le politiche delle aziende del settore sono fatte solo a colpi di tagli e licenziamenti.
Questo perché nel Trasporto Aereo la concorrenza, visto i costi strutturali, aerei e carburante, praticamente uguali per tutti i competitori, può essere fatta solo sul costo del lavoro.
Sono chiacchiere queste? E in un sistema privatizzato che punta solo al profitto pensi che la qualità e la sicurezza del servizio offerto siano gli obiettivi delle aziende?
Far fare speculazioni ai privati, poi regolarmente fallite, solo in Alitalia è costato dal 2008 oltre 12.000 licenziamenti, un costo tra i 4 e i 7 miliardi di euro scaricati sulle tasse dei cittadini italiani, tagli salariali e normativi per chi è rimasto e l'abuso enorme della forza lavoro precaria, parlo di migliaia e migliaia di lavoratori, a cui è stata rubata la vita è la speranza di un futuro.
Chiacchiere?
Parli poi dei "confederali"... tutto quello che è avvenuto in questi ultimi e0anni è sempre stato condiviso da queste oo.ss perché intrise di una logica collaborazionista figlia di strategie politiche che accettarono e favoriscono la globalizzazione e le privatizzazioni come il passo obbligato da fare in quegli anni.
Lo slogan "privato è bello" fu mutuato e accettato dalle oo.ss dai loro partiti di riferimento che hanno governato il paese fino ad oggi.
Queste scelte hanno provocato la devastazione che ci circonda, ovunque e non solo nel trasporto aereo.
Noi stiamo cercando di invertire questo trend, di capovolgere quanto sciaguratamente fatto in questi anni. Solo un investitore pubblico può fare questo. Recuperare la piena sovranità di un settore strategico, garantire qualità e sicurezza dei servizi offerti e dare salari e diritti dignitosi a chi ci lavora e soprattutto una speranza di vita e futuro certo alle migliaia di precari tutti i giorni sfruttati vessati e minacciati dalla dirigenza dell'Alitalia araba.
Fatti, non chiacchiere.
Lo sciopero di 4 ore era di CgilCislUilUgl... la CUB e Usb hanno scioperato per 24ore
Lo sciopero nel Trasporto Aereo è fortemente limitato da una serie di leggi e norme approvate da vari governi negli ultimi 20anni.
Praticamente è vietato scioperare nelle fasce orarie 07.00/10.00 e 18.00/21.00 , poi al di fuori di queste fasce si deve comunque garantire un altro 20% di voli.
Tra franchigie e tempi obbligati tra uno sciopero e l'altro NON si possono oggettivamente proclamare più di una quindicina di scioperi l'anno.
Per chi contravviene a questo ci sono multe e contestazioni disciplinari se lavoratori e decine di migliaia di euro di multa, sospensione delle trattenute sindacali e esclusione dalle trattative se l'indizione di uno sciopero fuori dalle "regole" e fatta da un sindacato.
Questa è la realtà dove ci muoviamo, peggiorata spaventosamente dalla possibilità che la legge da alle aziende di comandare in turno la stragrande maggioranza dei lavoratori dei settori operativi.
Può essere superato tutto questo? Certo vincendo la paura e scioperando in massa. Ma serve una Sollevazione...
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