[ 12 ottobre ]
Sul sito Contropiano apprendiamo che la giunta a Cinque Stelle di Torino, capeggiata dalla Appendino, ha deciso di privatizzare l'azienda che provvede alla distribuzione dell'acqua pubblica.
Leggiamo la notizia:
Sul sito Contropiano apprendiamo che la giunta a Cinque Stelle di Torino, capeggiata dalla Appendino, ha deciso di privatizzare l'azienda che provvede alla distribuzione dell'acqua pubblica.
Leggiamo la notizia:
«Lo scorso 3 ottobre la maggioranza che sostiene la giunta Appendino ha approvato, con 24 voti favorevoli, 3 contrari e 9 astenuti, una delibera con la quale si autorizza la vendita, da parte della holding comunale Fct (Finanziaria città di Torino) di azioni della Smat (Società metropolitana acque Torino) per un totale di due milioni di euro. La vendita si sarebbe resa necessaria, secondo il vicesindaco Montanari, per coprire i buchi di bilancio lasciati dalla precedente amministrazione Fassino».
Ora, che la stragrande maggioranza dei comuni siano indebitati, anche a causa della spending review, quindi del rispetto del patto di stabilità e dei diktat dell'Unione europea, tutti sanno. Che per ripianare i bilanci scassati si privatizzi il bene comune più importante, quello da cui dipende la vita stessa dei cittadini, è un dogma che nemmeno tutti i liberisti accettano —tant'è che molte amministrazioni, sia piddine che leghiste che berlusconiane, si sono rifiutate di farlo.
Che lo faccia la Cinque Stelle Appendino, tanto più in una città come Torino che in quanto a bilancio non sta messa più male di tante altre, è scandaloso quanto sorprendente. Ben più grave, dal punto di vista simbolico, della mancata promessa del parmense Pizzarotti di chiudere il mega-inceneritore.
Sorprendente perché la battaglia per l'acqua pubblica è stata, negli anni, un cavallo di battaglia ed un segno distintivo del M5S.
E ben più inquietante, come segnale politico, visto il marasma romano e i sabotaggi della nomenklatura scalzata dal potere, delle cazzate compiute dalla Raggi nella capitale.
Giusta quindi l'opposizione e la forte denuncia dei comitati per l'acqua pubblica torinesi, ai quali va tutta la nostra solidarietà.
C'è poi un piano squisitamente politico. Non ci interessa ficcare il naso nella turbolenta vita interna dei Cinque Stelle. Il fattaccio torinese conferma che questo movimento non è solo eterogeneo ma ha anime politiche molto distanti fra loro, quindi instabile —ciò che spiega l'esistenza di un comando centrale e la verticalizzazione delle decisioni.
Altro che "uno vale uno" e "vincolo di mandato"!
La sindaca Appendino, forte dei pieni poteri che gli concedono il sistema elettorale e l'architettura istituzionale dei comuni (brutalmente presidenzialista), se ne sbatte. Non ha nemmeno tentato, su un tema sensibile e vitale come l'acqua pubblica, di coinvolgere la cittadinanza torinese, decidendo tutto nella stanza dei bottoni, in tipico stile verticistico e partitocratico.
La sindaca Appendino, forte dei pieni poteri che gli concedono il sistema elettorale e l'architettura istituzionale dei comuni (brutalmente presidenzialista), se ne sbatte. Non ha nemmeno tentato, su un tema sensibile e vitale come l'acqua pubblica, di coinvolgere la cittadinanza torinese, decidendo tutto nella stanza dei bottoni, in tipico stile verticistico e partitocratico.
Ci auguriamo di assistere ad una rivolta, quantomeno della base popolare torinese a Cinque Stelle, visto che la decisione della Appendino è in stridente conflitto col programma del Movimento.
Staremo poi a vedere se il "Direttorio" nazionale o quel che c'è al suo posto, condannerà la decisione di privatizzare l'acqua pubblica, se farà come Ponzio Pilato, se userà con l'Appendino un peso ed una misura diversi da quelli sfoderati con Pizzarotti.
6 commenti:
Ed anche questa, che pure una svendita, sotto referendum. Questi sono così opportunisti e spregiudicati che cedono a tutte le lusinghe, andranno in pezzi alla prima occasione. Il problema è sempre lo stesso: come agganciare la base ... sempre che sia possibile.
... non per tirarmela, ma quando andò al potere Syriza vi predissi esattamente la parabola che si è poi verificata. Adesso sta accadendo la stessa cosa col M5S. Il suo destino è di sbriciolarsi nel momento in cui mancasse Grillo o quello in cui accedesse al potere, colla maggioranza dei parlamentari che confluisce nel (o diventa il nuovo) PD e la base che ridiventa un volgo disperso che patria non ha. L'unica alternativa è che si verifichi qualche catastrofe che costringa la dirigenza 5stelle a fare sul serio. Ma è un'ipotesi lontana.
Il solito articolo fazioso e poco documentato, sarebbe meglio informarsi prima di affibbiare giudizi estemporanei ...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/04/torino-soldi-dellacqua-pubblica-per-risanare-il-bilancio-proteste-dei-comitati-truffa-ai-cittadini/3075716/
"“Non facciamo tutto ciò perché abbiamo cambiato idea, ma perché siamo costretti dai bilanci – ribadiscono dal Comune -. Nel 2017 sarà diverso”."
Che c'è da documentarsi?
Fa parte di un movimento che si è presentato come rivoluzionario.
Al primo ostacolo, al posto di denunciare, mette una pezza ad un buco.
Tra l'altro peggiorano la situazione, perché se privatizzi metti un segno più al bilancio nel breve, poi metti un bellissimo segno meno dopo. Peggio di come hai inizaito. . Sono cose elementari e che si sanno.Certo, l'avrebbe fatto pure Fassino, perché sono regole europee. Ma Fassino non ha mai cianciato di rivoluzioni dal basso.
Allora, mi chiedo, il cambiamento, dov'è?
Poco dopo la vittoria dei 5s a Torino ho discusso, via Internet, con un tizio: io cercavo di difendere L' Appendino ed i 5S mentre lui la criticava, diceva che, relativamente a Torino ovviamente, faceva parte dei cosiddetti "poteri forti" e che quindi sarebbe stata una fregatura.
Mi sa che aveva propio ragione. Poi basta fare una veloce ricerca in internet e si scopre che appunto fa parte della ricca borghesia torinese, laureata alla Bocconi, figlia di un'importante industriale torinese, etc., etc., etc..
Alla faccia della rivoluzione dal basso...
Saluiti
Si dice: una rondine non fa primavera.
Nemmeno l'Appendino fa il tramonto dei grillini.
Sono un movimento talmente eterogeneo, quindi altamente instabile per sua stessa natura, che ne vedremo ancora delle belle.
Sono diversi quelli che da questa o quella "cazzata", già in passato, avevano decretato il passaggio al nemico dei cinque stelle.
Ogni Bestialità va segnalate e denunciata, ma senza pensare di emettere un terzo grado di giudizio, quello definitivo.
Questo lo si dovrà dare al momento opportuno.
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