«Bisogna essere dei pazzi, dato il mortorio politico che ci circonda e viste le poche forze di cui disponiamo, per fondare una nuova formazione politica. Ma forse i veri pazzi sono quelli che stanno fuori di qui e assistono rassegnati allo sfascio generale».
Con queste parole ha esordito il compagno che ha aperto i lavori del Seminario programmatico.
Pazzi forse, tenaci di sicuro, coloro che hanno deciso di "chiudersi in convento" partecipando e animando questi due intensi giorni di seminario.
Ricordiamone lo scopo: discutere e licenziare alcuni documenti d'indirizzo pensati come i fondamenti politici e teorici della formazione politica che ci apprestiamo a costituire.
Ci siamo riusciti, e non era affatto scontato, viste le diverse provenienze politiche e sociali dei presenti, vista la pluralità dei punti di vista.
E se abbiamo avuto una sinfonia invece che uno sconnesso insieme di voci e suoni, ciò è stato possibile grazie anzitutto alla maturità ed alla capacità d'ascolto di ognuno e quindi alla perizia chi ha diretto l'orchestra e presieduto i lavori.
Dopo la prima, già vivace sessione plenaria di sabato mattina, si sono formati come previsto, i cinque tavoli di lavoro che hanno discusso, vagliato, in più casi modificato, i cinque documenti proposti dal Consiglio nazionale di Ora-Costituente. I risultati dei tavoli sono stati quindi presentati da chi era preposto a presiederli nella seconda sessione plenaria di sabato sera.
A giorni saremo in grado di pubblicare un apposito opuscolo in cui raccoglieremo le sintesi dei tavoli di lavoro, nonché le modifiche e gli emendamenti proposti.
Nella mattinata di domenica si è svolta la terza sessione plenaria, in agenda la questione del nome della nuova formazione politica. Discussione lunga ed approfondita, dato che diverse erano le proposte in campo. Alla fine l'ha spuntata a maggioranza "P101 - Movimento di liberazione popolare", dove P101 sta per "Programma 101".
Nel pomeriggio di domenica la quarta e conclusiva sessione plenaria. E' stato approvato —anche in questo caso dopo un'articolata e scoppiettante discussione collettiva— un Appello che, ricapitolate le nostre idee, invita chiunque la condivida ad uscire dal letargo, a firmarlo ed a partecipare al processo costituente di P101. Presto inizieremo a diffonderlo.
* Nella foto la presidenza della sessione plenaria del sabato sera. Da sinistra: Enea Boria (Milano), Carlo Candi (Firenze), Fabio Frati (Roma), Toni Manigrasso (Torino), Franco Maggio (Salerno)
5 commenti:
A me come nome sarebbe piaciuto SOVRANITÀ' POPOLARE
P101 è ottimo, molto moderno e piacerà ai giovani.
P101 è ottimo, moderno e piacerà ai giovani.
Non so se lo avete fatto apposta ma ricorda la Carica dei 101, poi è una sigla alfanumerica (e l'unico movimento che ha usato un numero nel suo logo ha avuto un successo straordinario...) sigla che non spaventa come altre formate da paroloni dalle esagerate pretese evocative che vogliono imporre da subito un set preconfezionato di concetti e valori.
Eccellente. Sembra un dettaglio insignificante ma invece è rivelatore di una vivacità creativa molto promettente.
Non sono potuto venire perché non sono in Italia ma torno fra pochi giorni e non vedo l'ora di partecipare.
M
P101
Tra le cose a cui questa sigla allude vedi quanto scrive il Fraioli:
P101
Condivido ciò che ha scritto 8f94.....
Ci vediamo al congresso costitutivo.
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